Onizuka

Questo periodo mi sento parecchio in vena di fare post, quindi eccovene un altro. Preparatevi perché è lungo: vi racconto quello che è accaduto l'altro ieri alla scuola serale che frequento. Io ora sono al quarto anno e dall'anno scorso c'era un mio coetaneo che mi chiedeva una caramella ogni giorno. Sì, io ho sempre con me delle caramelle, o delle gomme da masticare, non tanto perché io ne vada pazzo ma perché masticare qualcosa nei momenti di ansia mi fa calmare un pò... è un metodo che utilizzo da qualche anno a questa parte quando frequento luoghi pubblici e mi faccio prendere dal nervosismo.

L'anno scorso gli davo sempre questa caramella quotidiana nonostante lui mi stava pesantemente sul... insomma, avete capito, perché è uno dei classici giovincelli buffoni e che sentono come se tutto il mondo ruotasse intorno a loro, ed è facile accorgersene soltanto osservando il suo modo di parlare, i suoi gesti, il suo linguaggio e anche la sua camminata e soprattutto gli argomenti di cui parla. Oltretutto è uno che giudica molto e pesantemente, e a volte l'ha fatto anche su di me, quindi potete capire che non mi sta per niente a genio ed è un individuo potenzialmente pericoloso che può farmi fare figuracce in pubblico, se lo volesse. E così infatti è accaduto l'altro giorno.

Io mi ero prefissato di reagire e di volergli far capire che mi aveva rotto con questa storia della caramella, sia per i modi bruschi di chiederla, ovvero "dammi una caramella" come se fosse un vero e proprio ordine, e anche perché non mi ha mai ricambiato nonostante la mia gentilezza ripetuta. Quindi viene al banco, mi accarezza la testa (l'aveva fatto anche il giorno prima ed era una cosa che mi mandava in bestia, quasi come se fossi un docile cagnolino) e mi fa "dammi una caramella". Io gli ho detto "senti, non cominciamo anche quest'anno con questa storia della caramella. Io ora te la do, ma questa è l'ultima volta, ti avviso." Ecco la sua risposta, che è stata in dialetto ma vi scrivo tutto in italiano ovviamente "per una caramella! Ti compro un pacco da cento!" Come temevo aveva interpretato male la mia reazione, prendendomi per tirchio, senza rendersi minimamente conto che quello in torto era lui per i motivi scritti sopra, e non ha nemmeno pensato che era il gesto quello a cui mi riferivo, non la caramella in sè, ma il non ricambiare la gentilezza.

Ma non finisce qui, lui va da altri coetanei seduti vicino a lui e riferisce il tutto. Uno di loro mi stava guardando e dico "dovevo farlo, questa storia proseguiva dall'anno scorso" e mi risponde con "ma hai fatto bene!" e intanto il tizio continuava nella sua crociata di diffusione della notizia, suggerendo a questi compagni di classe di non darmi il passaggio al ritorno, poichè a volte lo chiedevo ad alcuni di loro. Quindi io che ormai mi ero fatto trasportare, rispondo anche a questo con "non ho bisogno di nessun passaggio" e a quel punto non sa più che dire. Io in quei momenti ovviamente avevo l'ansia alle stelle, così come la rabbia per questo suo comportamento, come a voler intaccare anche gli altri... ho cominciato a tremare di brutto, ma per fortuna non così tanto da farlo notare a qualcuno e poi mi sono calmato.

Ecco che però parte all'attacco un altro coetaneo dicendo "mi dai una caramella?" Era chiaramente partita una specie di coalizione per prendermi in giro, ma a quel compagno di classe ho sorriso senza dire niente, anche se io stavo morendo dentro per l'ansia, visto che altri stavano guardando. Dopo qualche minuto ecco che un altro compagno di classe mi fa la stessa domanda. A quel punto non riuscivo nemmeno più a fingere e mi sono limitato a guardarlo senza rispondergli nemmeno, voltandomi di nuovo. Avevo paura di aver rovinato tutto reagendo, ho riflettuto sul fatto che fino ad allora il non reagire bene o male mi aveva tenuto in una posizione di quasi totale invisibilità e quindi non avevo guai, invece per una volta che ho voluto farmi valere e che ho voluto dire basta ecco che tutto mi si ritorce contro.

Avevo paura che questo potesse diventare un vero e proprio tormentone, infatti una volta usciti dall'aula quest'ultimo compagno di classe mi fa di nuovo "mi dai una caramella?" e gli ho risposto con "non fare tanto il simpaticone, non sono dell'umore giusto" e così me ne sono andato con l'ansia che lentamente scendeva. Ovviamente ad un estraneo tutto questo potrebbe anche sembrare normale, ma a me ogni accenno di situazioni come queste in cui delle persone si coalizzano contro di me non mi fa capire più niente e mi fa solo venire voglia di fuggire a gambe levate. Credevo che il cuore stesse per esplodermi quel giorno. Ieri mi sono anche assentato per paura che ricominciassero a fare così, oggi invece sono andato e la situazione era normale. Nessuna ha più proferito parola, e indovinate un pò, il tizio non mi ha più chiesto la caramella. Forse alla fine reagire ha avuto i suoi riscontri positivi, arrivati dopo un bel pò di sofferenza però.

E' incredibile il fatto che quel giorno stesso riflettevo su quanto reagire portasse a conseguenze negative e che avrei fatto meglio a non farlo, ed oggi invece mi sono ritrovato a pensare che reagire porta i suoi buoni esiti. Questo post può essere anche una buona occasione per raccontarmi un pò se vi sono accadute situazioni del genere, e a cosa ha portato il vostro reagire o non reagire. A me in questo caso sembra aver portato benefici, spero solo che non torneranno alla ribalta con questa storia.

Onizuka

Mi sa di aver sbagliato categoria, non avevo nemmeno controllato in quale stessi scrivendo, ma fa lo stesso

T.A.R.D.I.S.

Hai indubbiamente fatto bene a reagire ma purtroppo lo hai fatto nell'unico modo in cui ne sei capace, cercando di venire a patti coi bulletti della situazione, di dare spiegazioni, di giustificarti in qualche modo. Lo stesso ho fatto io molte volte a mio tempo, prima di riuscire a fare diversamente ... ora, a 36 anni, credo di avere imparato!

Edit: il problema è che non ti si puó consigliare su come comportarti in situazioni come queste ... è una questione tua e solamente tua, trovare uno stato d'animo, una serenità che ti permettano di sentirti in qualche modo a tuo agio nonostante la situazione!

Onizuka

E come reagisci ora?

T.A.R.D.I.S.

Ora, quando serve, (facendola molto facile) do risposte secche, senza preoccuparmi troppo delle conseguenze, ma quello che tengo a farti capire e che la differenza non la si fa con il tipo di risposta ma col modo in cui ci si pone e (se possibile) dal fatto che -NON TE NE PUÓ FREGARE DI MENO-

Non credo avresti potuto rispondere in modo "migliore" di come hai fatto ma certo puoi riflettere sul tuo stato d'animo in quei momenti e cercare di capire se puoi fare qualcosa a riguardo!

cancellato2713

Sei stato un signore marco, e gli altri tranne il bulletto l'hanno capito...
Personalmente l'unica cosa su cui avrei avuto difficoltà a tollerare è la carezza sulla testa a mo di presa in giro.

SugarPhobic

Come per ogni cosa che riguarda l'essere umano, non esiste una risposta universale.
Posso dirti che non reagire, come più volte detto, porta all'immobilismo, al blocco, se non a una vera e propria deevoluzione. Una persona pensa che stando fermi si sia al sicuro, quando qui molti di noi siamo la prova provata di quanto, al contrario, stando fermi si cammina all'indietro, senza rendersene conto...

Nel caso in specie, hai reagito con calma di fronte a soggetti che non la contemplano, ma che tuttavia si sono stancati del gioco.

Non fui soggetto di bullismo, al tempo dei tempi, ma di certo qualche scaramuccia alle medie le ebbi (alle superiori no, ero una sorta di alieno, credo). Dipende, naturalmente, da chi hai davanti.
A seconda dei casi: esplosi come una bomba e tacqui, ma mai ebbi l'accortezza di rispondere in maniera calma come hai fatto tu. Perché? Mah... al tempo pensavo fosse inutile la calma con dei microcefali usciti da qualche libro che narra degli uomini di Neanderthal come loro. Forse mi sbagliavo.

Direi che hai fatto la cosa giusta nel modo giusto, e anche al momento giusto. Come vedi essere riflessivo (una dote che al tempo non avevo, ahimè) porta sempre dei risultati buoni, indipendentemente da chi hai di fronte... se non per loro, per te stesso. Almeno puoi ragionare su come muoverti dopo aver provato questa strada. Inutile dirti che l'esplosione in casi come questi, è assai più controproducente del non reagire affatto.

Onizuka

Già, devo imparare a fregarmene di più!

Infatti quella mi ha fatto veramente arrabbiare. Grazie comunque, cerco sempre di mantenere la calma nonostante la rabbia che porto dentro.

Io invece cerco di rispondere con calma e compostezza, perché secondo me se vedono che perdi le staffe è peggio e si accaniscono di più, sapendo che quel tipo di comportamento fa arrabbiare, mentre mostrarsi calmi e distaccati secondo me fà un certo effetto di superiorità.

SugarPhobic

Hai agito nel modo giusto con le persone giusto. Tutto sta, come detto, dal sapere chi hai di fronte.

Tante volte la superiorità può far inferocire il bullo.
Ma, ripeto, in questo caso ti sei mosso bene

Josef K.

Meno argomenti la risposta, meglio è. Probabilmente godono nel vederti lottare contro la tua voglia di mandarli a quel paese, perché la loro noncuranza avrà sempre la meglio su qualsiasi ragionamento, a conti fatti. Quindi un bel "non rompere il cazzo" detto a brutto muso una, due, tre volte, e gli guasti il giochino della provocazione.

T.A.R.D.I.S.

Concordo, ed aggiungo: non sottovalutare la forza che puó avere un tuo "me-ne-fotto", se riesci a farlo tuo non potrà che giovarti! L'importante (che poi è anche il difficile) è che non sia una facciata, devi lavorare su te stesso affinchè non ti importi per davvero!

Ps. Spero di esserm spiegato, non sono bravo in queste cose.

Ansiaboy

oddio apparte che lui sarà un mezzo delinquiente, cafone etc. etc.

tu non dovevi mai metterti nella posizioni di dargli una caramela se lui le cose le pretende.

non dovevi dirgli "per questa volta te la do ma sappi che è l'ultima"

io quando mi son capitate cose del genere (e non me ne capitavano da anni anni e anni) ho imlarato a usare l'indifferenza totale e fidati la smettono subito. magari qualche secco "no" ma ha funzionato senze queste frustazioni.

fai SEMPRE l indifferenza totate con gente del genere e qualche secco, fermo ed acido "NO"
ma essenzialmente indifferenza totale

anche se ovviamente erono cojoni sai perche hanno continuato a prrnderti in giro ? perche hanno visto che te la sei presa per una cosa da cosi poco.

è davvero insolito dare le cose ad uno che le pretende, probabilmente se ne saranno accorti da prima che hai problemi nelle relazioni.. in ogni caso prova a dimenticare in fretta l'accaduto (non è successo nulla e non ne valeva la pena) e ad usar sempre l'indifferenza e qualche secco "NO" e non oseranno più osare a prenderti in giro

io in classe vedevo il mio compagno che reagiva sempre alle provocazioni e io che usavo l indifferenza totale.. a me passati due minuti la smettevano subito (e poi non osavano rivolgermi la parola per giorni ) mentre il mio compagno si faceva il sangue amaro e stava ore ed ore a litigarcisi
l'indifferenza regna sovrana

Josef K.

E' ancora meglio del mio "non rompere il cazzo".

Weltschmerz

Solo leggendo la parte in cui si coalizzavano ho iniziato ad avvampare e a sudare.
Non reagire porta solo a più tormento.
Hai fatto bene...che altro c'è da dire?

anahí

Anche secondo me hai fatto bene: mi sa che ti stava provocando perché vedeva che non riuscivi a farti valere, e quando ci sei riuscito si è ritrovato spiazzato e ha cercato la complicità degli altri.

Onizuka

Si in effetti forse è ancora meglio, ma volevo far capire le mie ragioni almeno... questa è stata sempre una mia peculiarità, sia per le cose brutte che belle cerco sempre di argomentare e di spiegare il perché della mia azione per far capire alle persone che se mi comporto o penso in un certo modo c'è un perché.

Tu hai avuto questa reazione, immagina allora io che l'ho vissuto cosa ho provato... per un altro può sembrare una cosa da niente, per me anche cose piccole come queste mi fanno seriamente capitolare.

Infatti, almeno però uno di loro ha riconosciuto che avevo ragione.

Josef K.

Ti capisco benissimo, anche io sono come te, e prima di "ferire" una persona, anche la più stronza, preferirei mille spiegarle il mio punto di vista e ragionarci. Il fatto è che queste persone semplicemente se ne sbattono delle nostre ragioni, in quel momento il loro intento è solo quello di divertirsi ed umiliare il prossimo, ed anzi il fatto che questo conservi ragionevolezza e capacità di dialogo è per loro un ulteriore motivo di gaudio, perché li rende fieri di quanto possano essere noncuranti. L'unico modo per non dargli soddisfazione è diventare un muro di indifferenza troncando tutto sul nascere, o rispondergli malamente in modo secco, senza aggiungere altro.

Weltschmerz

Ho paura di rievocare i miei vecchi ricordi.
Non è assolutamente una cosa da niente lo so.
Ultimamente mi sto facendo delle paranoie per una mail, fa un po' te.

Onizuka

Alla prossima sperimenterò questo metodo allora.

Posso capire, siamo un pò tutti nella stessa barca qui, nella nostra testa c'è il caos e le emozioni sono amplificate...

Onizuka

Così si fa!