Winston_Smith

Nessuno obbliga fisicamente nessuno, ma sarà che magari ad es. il lavoro ideale non esiste (non per tutti, almeno)? Che specie di questi tempi se molli il lavoro dove non ti trovi bene non hai alcuna garanzia di trovarne uno migliore? Che tante volte o mangi la minestra o salti dalla finestra (qualche volta mangi la minestra e salti dalla finestra)?
Parlare di "preferenza" in questi casi mi sembra alquanto azzardato, visto che le scelte sono tutt'altro che libere da condizionamenti esterni.

Sarà anche come dici, io non so neanche cosa potrei cominciare a fare "di più" di quanto faccio senza dare la botta finale a un equilibrio stabilmente instabile (pardon per il gioco di parole).
Io so solo che quello che mi piace fare non mi dà da campare e non incentiva la socializzazione, questa è la mia grande sfortuna rispetto a tanti altri.

DeadSoul

Io ho fallito su tutte e tre.

DrPsiche

Per alcuni il lavoro ideale esiste, per altri no, ma esisterà comunque un lavoro che ci piace fare di più... le scelte sono condizionate, ma sta a ognuno di noi scegliere di formarsi per ottenere qualcosa, io personalmente faccio due lavori e entrambi mi appagano (per farli ho preso laurea 3 master, corsi professionali e mi sto ancora formando), lo psicologo però è molto stressante, troppo direi, non so per quanto tempo continuerò a farlo, di sicuro mi piace, magari mi concederò un solo giorno a settimana tra 10 anni, chi lo sa.


Qualcosa che ti piacerebbe fare ci sarà? parti da lì, può essere anche suonare la chitarra eh.

DrPsiche

sì ma non hai 60 anni amico, puoi fallire un sacco di volte e poi farcela eh, non è che hai fallito e basta, avrai anche capito qualcosa...

DrPsiche

ti piace il mare o la montagna o il lago? qualche posto che ti piace, anche una casetta, un castello o una stanza che hai visto, un campo dove ti piaceva corre, qualsiasi cosa... beh pensa di andarci lì con tutta la calma, in un contesto di serenità... da solo... con il respiro tranquillo mentre osservi le cose che ti piacciono... gustandotele senza fretta... ti fa così paura? non credo.

Se riesci a farlo con la mente, questo tipo di azione puoi farlo anche nella realtà, ci vuole esercizio e terapia, ma si riesce

Winston_Smith

Perdona il francesismo: già avere un lavoro che appaga è una bella fortuna, averne addirittura due di appaganti è una botta di culo stratosferica!

Non credo che sia una questione di formazione, anch'io ho un certo background (laurea + dottorato) e faccio un lavoro che come ho detto garantisce una stabilità non scontata di questi tempi. Quanto però ad avere un lavoro che non ti stressi e che ti faccia saltare dal letto la mattina come un fringuello per andarci, magari lasciandoti anche le energie soprattutto psichiche per seguire N altre attività/hobby/eventi alla settimana... beh è tutt'altro discorso, non è detto che esista o sia realisticamente alla portata di chiunque (nel mio caso no).

Come ho già detto, leggere/scrivere e ascoltare musica/guardare video, direi (suonare no, sono una capra: a 41 anni me la faccio sotto anche a guidare e non prendo un volante in mano da quasi due anni, figurati che coordinazione psicomotoria di merda che ho e si vede anche dalla mia calligrafia da sismografo, è già tanto se cammino senza sembrare sbirulino).
Quindi appunto, tutta roba che di per sé non mi darebbe da campare né mi offrirebbe occasioni significative di socializzazione.

Zelda19

Sono proprio in questo momento ad uno schifo di cena con i colleghi a cui mi sono forzata di andare...vengo atutomaticamente esclusa e presa in giro (molto velatamente). Vengo invece ignorata in maniera evidente.
Odio sentirmi cosi. Eppure se sono cosi non l'ho scelto...se hai un handicap o un problema sei automaticamente emarginato. Invece le persone più influenti a questa cena sono ovviamente al centro delle conversazione. Ho il vomito e penso che da adesso in vanti la smetto di sforzarmi...fa troppo male...

Funerale

Le abilità sociali si hanno di natura, se una persona non è predisposta sarà molto improbabile che cambino le cose, sarebbe un po come andare contro il proprio destino; bisogna avere le palle di vivere anche da soli senza amicizie e amori vari, solo così ci si salva
Inoltre credo che la.fobia del sociale nasca anche dal fatto che fin da piccoli ci viene detto cosa fare e come bisogna essere (da tutti, in famiglia, a scuola, in ogni ambiente), come se dobbiamo essere tutti uguali che fanno le stesse cose;
e si...dobbiamo socializzare per forza, se no poi vieni escluso! (Ma veramente vieni escluso lo stesso...e poi cos'è...un ricatto?? Che si fottano)
Invece bisogna fare quello per cui ci si sente portati , quello che ci dà felicità e essere come ci pare
Se a me di andare a fare la pizzata con quei dementi dei compagni di classe, devo essere libero di non andarci, se a me non piace e non interessa andare per locali, evito e basta e faccio altro che mi piace e che mi fa sentire a mio agio
Alla fine evito molte cose (e allora?) ma ne faccio altre...fai così anche tu!

Maximilian74

Che poi sta cosa che se uno o una è una persona tranquilla e riservata e non gli piace essere dentro agli ingranaggi della società coi suoi ritmi folli deve essere emarginata io proprio non riesco a capirla, è veramente odioso come concetto quello di emarginare chi non è estroverso eccetera

Maximilian74

Aspetta un attimo però, il disagio lo provi se non hai niente da dire, se sei in mezzo a gente che parla della loro vita, di figli, di moglie, e tu vivi ancora voi genitori a 45 anni il disagio lo provi, poi non hai niente di te da dire, e se ti chiedono o entrano in certi discorsi tu sei tagliato fuori perché non hai niente, nessuna esperienza

Peste Nera

Purtroppo la società odierna è questa, se non sei estroverso sei fuori da tutto e nessuno ne vuole sapere di te. Non per altro avrei voluto nascere in un'altra epoca.

DrPsiche

le persone tranquille e riservate non sono automaticamente emarginate.

DrPsiche

Non è così, è pieno di persone timide ben integrate.

Peste Nera

Dipende da chi incontrano nella vita. Se incontrano le persone sbagliate come è capitato a me allora è meglio stare da soli tutta la vita.

Peste Nera

Perché hanno altre caratteristiche per le quali sono ricercate altrimenti se non hai una sola caratteristica interessante sei fuori da tutto.

DrPsiche

non bisogna incolpare solo gli altri, quando si è adulti bisogna imparare a scegliere chi frequentare, non è un mondo fatto di sole persone brutte, bisogna cercare e mettersi in gioco.

Beh se ci si vuole mostrare non interessanti allora è automatico essere fuori dai giochi, il punto è che se si vuole chiunque può essere almeno interessante da poterci parlare.

Alakazam

Lo ripeto in questo forum da sono quanto tempo. Ho conosciuto molte persone introverse e/o timide e riservate, però al tempo stesso molto integrate nella società e senza alcun problema relativo all'ansia o cose simili.
Il problema non è essere introversi/riservati.

Tutte queste storie sull'estroversione sono solo leggende metropolitane cantate da chi non ha veramente osservato come funzionano le cose.
Essere estroversi ha sicuramente i suoi pro in diverse cose, ma non è questo il problema.
Una cosa è essere introversi, un'altra avere determinate problematiche a livello sociale/relazionale.

Masterplan92

Si esatto..compensano con altro

Keith

Ci vuole anche solo una caratteristica, ma spiccata. Ne basta anche solo una fra bellezza, carisma, soldi etc. che risalti per essere ricercati. Oppure avere la sufficienza in molte caratteristiche.. non avere molti difetti.
Se non si hanno gravi insufficienze ma tutti 5 o 5.5 si è fuori dai giochi.

Alakazam

Ce ne una in particolare, ed è sufficiente, come dici tu, anche senza le altre: la volontà.