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		|  05-06-2014, 17:55 | #1 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Oct 2010 Ubicazione: out 
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				      | 
			
 
 
			che rapporto avete con il silenzio? 
pace o disagio? 
io ad esempio,pessimo,il silenzio mi manda in depressione,ho sempre bisogno di rumore attorno a me,musica,o casino,o comunque cantare per coprire un disagio che provo come nel dover ascoltare i discorsi degli altri,è come se mi sentissi morire a stare in silenzio... 
e voi come lo vivete?
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		|  05-06-2014, 17:58 | #2 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Oct 2010 Ubicazione: out 
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	Quote: 
	
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					Originariamente inviata da Escher  tutto il contrario di te   |  
ti invidio,...
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		|  05-06-2014, 17:59 | #3 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Oct 2010 Ubicazione: out 
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		|  05-06-2014, 18:13 | #4 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: May 2010 Ubicazione: Sotto una mattonella... 
					Messaggi: 3,522
				      | 
			
			Se sono da solo il silenzio non mi infastidisce per nulla, se sono con altre persone mi crea disagio e mi sento in obbligo di dire qualcosa ( quando in realtà potrebbe parlare anche l'altro eh...ma tant'è )
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		|  05-06-2014, 18:15 | #5 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Oct 2010 Ubicazione: out 
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	Quote: 
	
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					Originariamente inviata da Escher  beata la via di mezzo!   |  
io cerco di coprire quello che non voglio sentire,credo
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		|  05-06-2014, 18:16 | #6 |  
	| Avanzato 
				 
				Qui dal: Sep 2013 
					Messaggi: 338
				      | 
			
			Se sono da solo mi piace il silenzio, mi sento in pace. Se sono in mezzo alla gente invece preferisco il caos..anche a me il silenzio tombale crea disagio.Le situazioni piu ansiogene per me sono quelle statiche con annesso silenzio..dopo un po mi sento implodere e inizio a andare proprio fuori.
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		|  05-06-2014, 18:25 | #7 |  
	| Banned 
				 
				Qui dal: Dec 2011 
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			A me non piace il silenzio " ambientale" devo sempre sentire qualcosa o voci o musica o rumori altrimenti mi viene l'ansia. A volte capita che metta un film anche mentre sto facendo altro non per guardarlo ma per sentire le voci, e poi la notte prima di addormentarmi ho sempre bisogno di musica o del brusio della TV. Per quanto riguarda il silenzio inteso come non parlare devo dire che mi ci trovo a mio agio, sono abituata a stare sola quindi a volte non parlo con nessuno anche per ore, pero' se sono in compagnia mi mette a disagio.
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		|  05-06-2014, 18:45 | #8 |  
	| Esperto 
				 
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	Quote: 
	
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					Originariamente inviata da Stefania90  A me non piace il silenzio " ambientale" devo sempre sentire qualcosa o voci o musica o rumori altrimenti mi viene l'ansia. A volte capita che metta un film anche mentre sto facendo altro non per guardarlo ma per sentire le voci, e poi la notte prima di addormentarmi ho sempre bisogno di musica o del brusio della TV. Per quanto riguarda il silenzio inteso come non parlare devo dire che mi ci trovo a mio agio, sono abituata a stare sola quindi a volte non parlo con nessuno anche per ore, pero' se sono in compagnia mi mette a disagio.
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questo è più simile a me
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		|  05-06-2014, 19:03 | #9 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Apr 2010 
					Messaggi: 11,976
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		|  05-06-2014, 19:07 | #10 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Apr 2009 Ubicazione: Provincia di Torino 
					Messaggi: 6,233
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			Mi piace molto..peccato che in un condominio sia difficile ottenerlo   
Non sono certamente uno di quelli che tiene la tv accesa perché "così mi fa compagnia".
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		|  05-06-2014, 19:10 | #11 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Feb 2014 
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	Quote: 
	
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					Originariamente inviata da dentromeashita  e voi come lo vivete? |  Il rapporto più duraturo e piacevole avuto nella mia vita è con il silenzio. Ovviamente mi fa sentire in pace. Mi piace parlare, ma è un periodo che sono in pausa ed a casa non dico altro che "ciao... sì... no... ciao" ai miei per giorni interi, quando esco socializzo se mi va, altrimenti vado in modalità stealth. Il picco di disagio l'ho sempre provato quando, per esempio, sento le persone litigare tra di loro oppure a causa della "musica" da tachicardia che usano i giostrai degli autoscontri quando ci passo vicino. A volte il nervoso è così forte che vorrei poter spegnere l'udito premendo un pulsante, per non dire peggio, ma poi penso che non potrei mai fare a meno di sentire la musica che mi piace o gli uccellini fuori alle 5 del mattino...
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		|  05-06-2014, 19:29 | #12 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: May 2010 Ubicazione: Lombardia 
					Messaggi: 3,389
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			Potrei stare in silenzio (e quasi lo faccio già ogni giorno    ) o vivere nel silenzio 24h/24    ... non mi annoia, non mi turba.
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		|  05-06-2014, 19:37 | #13 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Mar 2011 
					Messaggi: 567
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			Sia lode al silenzio
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		|  05-06-2014, 20:33 | #14 |  
	| Banned 
				 
				Qui dal: Jul 2013 Ubicazione: Torino 
					Messaggi: 1,451
				      | 
			
			A me piacciono i silenzi. Spesso percepisco il disagio di alcune persone (moltissime) davanti ad un silenzio e la cosa mi fa un po' sorridere... nel senso che penso che le persone che hanno assoluto bisogno di riempire i silenzi parlando.. hanno paura di qualcosa.  Hanno forse paura di un confronto diretto, di tirare giù la maschera e di essere se stesse. Sembra quasi che si sentano in obbligo di riempire i vuoti. E fanno tutto da soli, nel senso che si impanicano se tu rimani neutro. Si sentono in dovere continuo di intrattenere e "sfuggire", di cercare il consenso. Là dove non ce n'è alcun bisogno. Molte persone ,per meccanismi simili, ad esempio scherzano in continuazione e risulta quasi impossibile fare un discorso serio.
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		|  05-06-2014, 21:22 | #15 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Oct 2012 Ubicazione: Nel tempo 
					Messaggi: 1,186
				      | 
			
			Prima lo vivevo male perché credevo mi rendesse solo.Adesso lo vivo meglio, forse perché ne ho poco a disposizione.
 
 Per me va considerato come quel qualcosa che va oltre "l'adesso" della parola e delle cose. Cioè noi stessi.
 
 Il silenzio di Edgar Lee Masters
 
 Ho conosciuto il silenzio delle stelle e del mare
 e il silenzio della città quando si placa
 e il silenzio di un uomo e di una vergine
 e il silenzio con cui soltanto la musica trova linguaggio.
 Il silenzio dei boschi
 prima che sorga il vento di primavera
 e il silenzio dei malati quando girano gli occhi per la stanza,
 e chiedo per le cose profonde a che serve il linguaggio.
 Un animale nei campi geme una o due volte
 quando la morte coglie i suoi piccoli;
 noi siamo senza voce di fronte alla realtà.
 Noi non sappiamo parlare.
 
 Un ragazzo curioso domanda a un vecchio soldato
 seduto davanti la drogheria
 Come hai perduto la gamba?
 e il vecchio soldato è colpito di silenzio e poi gli dice
 Me l’ha mangiata un orso.
 E il ragazzo stupisce,
 mentre il vecchio soldato, muto,
 rivive come in sogno
 le vampe dei fucili
 il tuono del cannone
 le grida dei colpiti a morte
 e sè stesso disteso al suolo
 i chirurghi dell’ospedale
 i ferri
 i lunghi giorni di letto.
 Ma se sapesse descrivere ogni cosa sarebbe un artista,
 ma se fosse un artista
 vi sarebbero ferite più profonde
 che non saprebbe descrivere.
 
 C’è il silenzio di un grande odio
 e il silenzio di un grande amore
 e il silenzio di una profonda pace dell’anima
 e il silenzio di un’amicizia avvelenata.
 C’è il silenzio di una crisi spirituale
 attraverso la quale l’anima, sottilmente tormentata,
 giunge con visioni inesprimibili
 in un regno di vita più alta,
 e il silenzio degli dèi che si capiscono senza parlare.
 C’è il silenzio della sconfitta
 c’è il silenzio di coloro che sono ingiustamente puniti
 e il silenzio del morente, la cui mano stringe subitamente la vostra.
 C’è il silenzio tra padre e figlio,
 quando il padre non sa spiegare la sua vita, sebbene in tal modo
 non trovi giustizia.
 C’è il silenzio che interviene fra il marito e la moglie
 c’è il silenzio dei falliti
 e il vasto silenzio che copre le nazioni disfatte e i condottieri vinti.
 C’è il silenzio di Lincoln, che pensa alla povertà della sua giovinezza
 e il silenzio di Napoleone dopo Waterloo
 e il silenzio di Giovanna d’Arco
 che dice tra le fiamme
 Gesù benedetto
 rivelando in due parole ogni dolore, ogni speranza.
 C’è il silenzio dei vecchi,
 troppo carichi di saggezza
 perché la lingua possa esprimerla
 in parole intelligibili
 a coloro che non hanno vissuto la grande parabola della vita.
 
 E c’è il silenzio dei morti.
 Se noi che siamo vivi non sappiamo parlare di profonde esperienze,
 perché vi stupite che i morti non vi parlino della morte?
 Quando li avremo raggiunti
 il loro silenzio avrà spiegazione.
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		|  05-06-2014, 21:22 | #16 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Jul 2010 Ubicazione: qui vicino 
					Messaggi: 31,318
				      | 
			
			per trovare il vero silenzio nel mondo di oggi è necessario molto tempo, assenza di rumore esterno e capacità di eliminare tutto il rumore inutile che abbiamo in testa    |  
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		|  05-06-2014, 21:45 | #17 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Jun 2013 Ubicazione: Nord-Est 
					Messaggi: 952
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	Quote: 
	
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					Originariamente inviata da shady74  Ottimo! Io adoro il silenzio! In questo mondo di casino e fanfaroni. |  Condivido! 
Anch'io adoro il silenzio, odio la confusione, il rumore, il baccano.
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		|  05-06-2014, 22:13 | #18 |  
	| Intermedio 
				 
				Qui dal: Feb 2014 
					Messaggi: 199
				      | 
			
			
	Quote: 
	
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					Originariamente inviata da Hal86   penso che le persone che hanno assoluto bisogno di riempire i silenzi parlando.. hanno paura di qualcosa. |  Sì,  io sono una persona che percepisce questo bisogno e la paura che ho è quella di perdere il "contatto" con gli altri, di rimanere da solo con i miei pensieri pur stando in compagnia.
 
(Comunque l'autore del thread non mi sembrava volesse parlare del silenzio tra le persone, ma proprio del silenzio in generale, anche quando si sta da soli ...)
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		|  05-06-2014, 23:30 | #19 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Nov 2012 
					Messaggi: 560
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			Molto bello il silenzio, un rapporto di profondo amore, introspezione. Leggere in silenzio è quanto di più spiritualmente vicino all'estasi intellettiva. Per il resto anche ascoltare un pò di musica con il silenzio di sottofondo spinge molto alla riflessione.
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		|  05-06-2014, 23:35 | #20 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: May 2013 
					Messaggi: 3,749
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	Quote: 
	
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					Originariamente inviata da Emil  Prima lo vivevo male perché credevo mi rendesse solo.Adesso lo vivo meglio, forse perché ne ho poco a disposizione.
 
 Per me va considerato come quel qualcosa che va oltre "l'adesso" della parola e delle cose. Cioè noi stessi.
 
 Il silenzio di Edgar Lee Masters
 
 Ho conosciuto il silenzio delle stelle e del mare
 e il silenzio della città quando si placa
 e il silenzio di un uomo e di una vergine
 e il silenzio con cui soltanto la musica trova linguaggio.
 Il silenzio dei boschi
 prima che sorga il vento di primavera
 e il silenzio dei malati quando girano gli occhi per la stanza,
 e chiedo per le cose profonde a che serve il linguaggio.
 Un animale nei campi geme una o due volte
 quando la morte coglie i suoi piccoli;
 noi siamo senza voce di fronte alla realtà.
 Noi non sappiamo parlare.
 
 Un ragazzo curioso domanda a un vecchio soldato
 seduto davanti la drogheria
 Come hai perduto la gamba?
 e il vecchio soldato è colpito di silenzio e poi gli dice
 Me l’ha mangiata un orso.
 E il ragazzo stupisce,
 mentre il vecchio soldato, muto,
 rivive come in sogno
 le vampe dei fucili
 il tuono del cannone
 le grida dei colpiti a morte
 e sè stesso disteso al suolo
 i chirurghi dell’ospedale
 i ferri
 i lunghi giorni di letto.
 Ma se sapesse descrivere ogni cosa sarebbe un artista,
 ma se fosse un artista
 vi sarebbero ferite più profonde
 che non saprebbe descrivere.
 
 C’è il silenzio di un grande odio
 e il silenzio di un grande amore
 e il silenzio di una profonda pace dell’anima
 e il silenzio di un’amicizia avvelenata.
 C’è il silenzio di una crisi spirituale
 attraverso la quale l’anima, sottilmente tormentata,
 giunge con visioni inesprimibili
 in un regno di vita più alta,
 e il silenzio degli dèi che si capiscono senza parlare.
 C’è il silenzio della sconfitta
 c’è il silenzio di coloro che sono ingiustamente puniti
 e il silenzio del morente, la cui mano stringe subitamente la vostra.
 C’è il silenzio tra padre e figlio,
 quando il padre non sa spiegare la sua vita, sebbene in tal modo
 non trovi giustizia.
 C’è il silenzio che interviene fra il marito e la moglie
 c’è il silenzio dei falliti
 e il vasto silenzio che copre le nazioni disfatte e i condottieri vinti.
 C’è il silenzio di Lincoln, che pensa alla povertà della sua giovinezza
 e il silenzio di Napoleone dopo Waterloo
 e il silenzio di Giovanna d’Arco
 che dice tra le fiamme
 Gesù benedetto
 rivelando in due parole ogni dolore, ogni speranza.
 C’è il silenzio dei vecchi,
 troppo carichi di saggezza
 perché la lingua possa esprimerla
 in parole intelligibili
 a coloro che non hanno vissuto la grande parabola della vita.
 
 E c’è il silenzio dei morti.
 Se noi che siamo vivi non sappiamo parlare di profonde esperienze,
 perché vi stupite che i morti non vi parlino della morte?
 Quando li avremo raggiunti
 il loro silenzio avrà spiegazione.
 |  Stupenda
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