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Vecchio 11-02-2006, 13:26   #1
mefiori
Guest
 

Mi interessava sapere comè il vostro rapposto con i vostri genitori e/o fratelli/sorelle se ne avete?
Loro sanno che visitate questo forum o comunque sanno davvero quanto siete soli?

Ho sempre una forte malinconia rispetto alla mia famiglia perchè credo che a volte non sappiano quando sta male loro filgio e quanto sia troppo stupido per chiedere aiuto o parlare.
Vecchio 11-02-2006, 13:57   #2
Intermedio
L'avatar di gg84wendy
 

ciao Mefiori,sei un ragazzo davvero sensibile...io in casa ho un bel rapporto con i miei e con mia sorella quindicenne,conosce tutti i miei segreti anche quelli segretissimi,solo lei di tutti sa che vengo su questo forum e credo mi legge anche,i miei invece non sanno niente ne'glielo dico,neanche lei glielo dice...qui riesco a dire cose di me stessa che nella vita quotidiana mai direi,in particolare mio padre dice di me che quando si tratta di mostrare od esternare sentimenti io mi trasformo in una sfinge...pensa tu se leggesse questo forum,credo neanche mi riconoscerebbe...
Vecchio 11-02-2006, 16:38   #3
Principiante
L'avatar di nick61
 

Ciao Mefiori.

Anch'io quando ero più giovane (sono del '61) ho avuto problemi di depressione ed isolamento sociale, anche se non proprio di fobia sociale.

Sia per la mia esperienza, sia in base a quello che ho letto, di solito i componenti della famiglia hanno un ruolo negativo verso le persone che sviluppano questi problemi. C'è un famoso famoso libro di antipsichiatria degli anni '70 (credo che sia di Laing o di Cooper, non mi ricordo), che si intitola "La morte della famiglia", e descrive il ruolo negativo che spesso le famiglie hanno verso le persone che sviluppano patologie psichiatriche. Non si tratta, ovviamente, di un ruolo consapevole: è chiaro che, salvo casi molto rari, i genitori non si rendono conto delle conseguenze dei loro comportamenti.

Certo, si tratta di considerazioni generali, e potrebbero non essere applicabili alla tua situazione. In ogni caso, ti dò un consiglio che va al di là dall'argomento di questo thread. Ho letto anche altri tuoi post, e credo che tu, in questo periodo, stia veramente perdendo dei "pezzi di vita", che rimpiangerai quando sarai più grande. Quando avevo la tua età, ero in situazione simile alla tua. Se potessi tornare indietro, andrei subito a cercarmi uno specialista (un bravo psichiatra o neurologo) e gli parlerei della mia situazione. Io spero che tu l'abbia già fatto. Comunque, io l'ho fatto, anche se con vari anni di ritardo, ed è stata la scelta migliore che potessi fare. Non dico che dopo sia stato tutto "rose e fiori", ma ho risolto almeno una parte dei miei problemi.

Io non so quasi niente di fobie, ma ho letto che c'è una scuola italiana di psichiatria, che fa capo, credo, a Giorgio Nardone, che prova a risolverle con psicoterapie brevi. Se provi a fare una ricerca sul Web, sicuramente troverai delle informazioni in più. Questo è solo un suggerimento, ma ... mi raccomando, in ogni caso datti da fare!

Con affetto
Nicola
Vecchio 11-02-2006, 18:10   #4
mefiori
Guest
 

Grazie per l'appoggio Nicola.

Oggi tra l'altro sono devastato.

NO, non ci sono ancora andato da un terapista perchè non avendolo detto a nessuno nonposso permettermelo in termini economici e oso ammettere i miei problemi.

Ci desidererei andare però.
Vecchio 11-02-2006, 18:43   #5
Intermedio
L'avatar di viola
 

io con i miei genitori non ho un bel rapporto ma dal momento che viviamo inella stessa casa vedono che sono sola, purtroppo io mi vergogno anche di loro a volte desidererei abitare da sola per non dare spiegazioni a nessuno
Vecchio 11-02-2006, 19:02   #6
Principiante
L'avatar di nick61
 

Mefiori, ti capisco: anch'io avevo problemi economici, ed infatti all'inizio non ho fatto psicoterapia, ma ho solo preso antidepressivi, che non sostituiscono la psicoterapia, ma almeno tamponano i sintomi. Potresti ripiegare su questa soluzione.

In pratica, potresti andare dal tuo medico della mutua, anche senza parlarne con i tuoi, e descrivergli i tuoi sintomi (depressione, paura degli altri, ecc.) A quel punto, il medico ti potrebbe consigliare un neurologo o psichiatra della ASL, oppure potrebbe prescriverti direttamente degli antidepressivi (ormai molti medici della mutua lo fanno).

Secondo me, parlare con uno o più medici ti farebbe bene. Meglio se con più medici: purtroppo, i medici sono degli uomini come tutti gli altri, ed a volte sbagliano. Dopo aver parlato con loro, potrai decidere cosa fare: al limite niente, se nessuno di loro ti ha convinto.
Vecchio 11-02-2006, 20:56   #7
odi
Intermedio
L'avatar di odi
 

Quote:
Originariamente inviata da mefiori
Mi interessava sapere comè il vostro rapposto con i vostri genitori e/o fratelli/sorelle se ne avete?
Loro sanno che visitate questo forum o comunque sanno davvero quanto siete soli?

Ho sempre una forte malinconia rispetto alla mia famiglia perchè credo che a volte non sappiano quando sta male loro filgio e quanto sia troppo stupido per chiedere aiuto o parlare.
Che sappiano che frequento questo forum non credo proprio! anche se piu' di una volta ho lascito incustodito il pc con mio nipote che girava per casa e mia madre che lo rincorreva!
Che non sappiano quanto sono solo mi pare la cosa piu' assurda del mondo , a quel punto rivaluterei davvero l'importanza della famiglia! Purtoppo credo sia davvero difficile per i genitori riuscirea comprendere e lenire i dolori dei propri figli. Da parte mia mi accorgo di tutti gli sforzi fatti dai miei , qando ero adolescente , per convincermi ad ucire di casa , a passare il mio tempo con gli altri , con quelli che erano i miei amici che ormai pero' vedevo come le piu' terribili minaccie di questo mondo! Questo loro non lo potevano sapere e spingendomi a frequentarli ottenevano l'esatto contrario diquello che che era il loro sincero desiderio , mi facevano male e tanto perchè , se da un lato io ne avevo terrore , dall'altro vedevo confutare questo mio terrore.
Questo mi spaventava mille volte di piu'!
Vecchio 11-02-2006, 21:05   #8
mefiori
Guest
 

E' prorpio vero.
Mi ha colpito molto la tua frase quando dicevi di vedere i tuoi amici oramai come delle terribili minacce.
Vecchio 12-02-2006, 01:47   #9
Intermedio
L'avatar di gg84wendy
 

e'stato cosi'anche x me...io tanto ho iniziato ad uscire e non temere piu'cosi'tanto gli altri esattamente un anno fa febbraio 2005(mi sembra cosi'poco ma e'gia'un anno),quando trovai il coraggio finalmente di iscrivermi in oratorio,posto frequentato cmq da gente sensibile e comprensiva in quanto facenti parte di una comunita'religiosa,ed infatti dal primo momento non ho avuto problemi a legare con loro e ho trovato anche il fidanzato....
Vecchio 12-02-2006, 13:35   #10
Esperto
 

I miei parenti + prossimi fanno una vita strutturalmente simile alla mia : casa-lavoro-casa.
Parliamo poco, che potrebbe facilmente trasformarsi in niente caso mai mi dovessi trasferire lontano. Questo non per volonta` ma perche` siamo tutti lupi solitari inside sostanzialmente.
Io passo tutto il tempo libero davanti a uno schermo o a un libro, da tempi immemori pertanto la cosa non e` oggi di nessun interesse particolare x il parentame.
Mio padre ha sempre odiato i computer ma si e` rassegnato qualche secolo fa, mia madre e` perennemente preoccupata xke` nn ho donne ovviamente ma e` inevitabile
Ogni cosa viene presa con filosofia per cosi` dire :wink:
Vecchio 14-02-2006, 15:00   #11
mefiori
Guest
 

Nessuno si esplicita?

Credevo fosse un topic interessante.....
Vecchio 14-02-2006, 15:29   #12
Banned
 

mio padre lavora torna a casa dopo le 18, si abbuffa, urla un poco con mia madre, poi va al pc e si lamenta se c'è qualcosa che non funziona.
In alternativa si piazza davanti al televisore a vedere i quiz. La sera non regge un film che sia uno e se ne va a dormire.
Uno dice...è stanco!NOOOOOOOOO
Il fine settimana è peggio dorme anche di giorno. Si alza per andare a scaricare qualcosa di XXX sul pc!
Quando ero bambino per farmi accompagnare a giocare al parco con lui, dovevo far casino per costringerlo a scendere dal letto!

se poi si scherza in famiglia chiamandolo "orso bruno" se la prende pure :?


boh su mia madre non dico niente in questo post. Mi sto dilungando e nessuno leggerebbe :lol:
Vecchio 14-02-2006, 16:24   #13
mefiori
Guest
 

Però...Hai fratelli o sorelle?
Vecchio 14-02-2006, 16:35   #14
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da mefiori
Però...Hai fratelli o sorelle?
ho un fratello...
mi sento un po' sfruttato :roll:
Vecchio 14-02-2006, 16:40   #15
mefiori
Guest
 

Azz, e come mai?

Anche io ho un fratello.

Raccontami un po'....
Vecchio 14-02-2006, 16:53   #16
Principiante
L'avatar di ignotus
 

I genitori a volte fanno finta di niente, ma ciò non significa che non si accorgano che c'è qualcosa che non va. Talvolta la cosa li spaventa, o quantomeno li preoccupa. Quando si passano i trenta e non si è mai portata a casa una ragazza, è evidente che comincino a sospettare, anche inconsciamente, qualcosa. A volte il sospetto è immotivato (uno può stare, specie per brevi periodi, insieme ad una ragazza senza mai farla vedere ai genitori), altre volte invece il sospetto è fondato. Ma cosa possono fare? Chi si trova in una condizione di disagio facilmente si irrita se qualcuno anche solamente insinua quella che poi è la verità. Ci si sente sminuiti, l'ego ne rimane ferito, si preferisce evitare l'argomento. Ovvio. E allora ci si può arrabbiare apparentemente senza motivo, agli occhi altrui. Il far finta di nulla, la situazione di apparente normalità, è alimentata da noi stessi, che per primi desideriamo pensare il meno possibile a tutto questo... e alla fine ci abituiamo ad essa e percepiamo il problema solo quando qualcuno, di nuovo, scopre ferite nascoste ma mai guarite. Quando poi, inevitabilmente, in occasione delle feste c'è qualche riunione di famiglia, si incontrano parenti che si vedono poco, ecco allora che iniziano i paragoni (tuo cugino conosce questa e quella, si è fidanzato, si sposa, tu che fai? Sei single? possibile? come mai? ecc.). Poco ci manca che ti diano del finocchio. Tutto ciò non può non essere evidente, ma i genitori sperano che uno abbia solo un carattere un pò chiuso, finchè, col passare inesorabile degli anni, non possono fare a meno di prendere atto dell'anormalità di quella situazione.
Vecchio 15-02-2006, 00:11   #17
Principiante
 

x
Vecchio 24-04-2006, 23:59   #18
mefiori
Guest
 

Continuate a parlare....
Vecchio 02-05-2006, 12:52   #19
Principiante
L'avatar di Lonely.
 

io ho una madre che non fa altro che farmi pesare di essere al mondo, ogni giorno. Non è MAI contenta di quello che faccio (lavoro, fidanzati, decisoni varie). Ormai mi ci scontro e basta. Se cerco un dialogo lei smorza tutto facendomi sentire una nullità, perchè è questo che pensa di me.

Mio padre se n'è andato di casa 12 anni fa. Ho iniziato ad avere un dialogo con lui solo da qualche annetto. Mi ha aiutata molto economicamente, ma non sa e non gli interessa nulla della mia vita privata.

Con mio fratello non parlo dai tempi delle scuole medie, e quando si rivolge a me sono sempre insulti.
Ora ho 29 anni, vivo ancora in casa, ma forse non ho una famiglia.
Vecchio 02-05-2006, 13:38   #20
Esperto
L'avatar di Alucard
 

Quote:
Originariamente inviata da mefiori
Mi interessava sapere comè il vostro rapposto con i vostri genitori e/o fratelli/sorelle se ne avete?
Loro sanno che visitate questo forum o comunque sanno davvero quanto siete soli?
Sono figlio unico. I miei non sanno che frequento questo forum e non sanno i problemi che ho nel relazionarmi agli altri. Che rapporto ho con loro?...Mia madre è soffocante, pretende di controllarmi, non posso stare per i cazzi miei senza che venga a rompere le scatole, ho 21 anni e mi tratta come se ne avessi 12, a volte penso che voglia gestire la mia vita al posto mio, giudica le amicizie che ho, non le vanno a genio delle persone e non vuole farmi uscire con loro (come se io me la facessi con tossici e prostitute, sono ragazzi normali, come me, come voi!); se ho dei problemi sociali è anche colpa sua. Non passa giorno che non le dica di non scocciarmi e di lasciarmi in pace, ma niente, le entra in un orecchio e le esce dall'altro! Mio padre non è soffocante, anzi, ma guai a farlo contrariare. E' molto severo.
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