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21-03-2021, 20:48
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#21
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,118
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Quote:
Originariamente inviata da Trinacria
perché penso sempre di disturbare
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Questo anche io. E se prima pensavo fosse una fissazione mia, in quest'ultimo anno complice anche la pandemia, ma poco in quanto le altre persone hanno continuato a fare una vita sociale un po' ridotta ma quasi normale, ora ne ho avuto la conferma da almeno due persone.
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21-03-2021, 22:17
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#22
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Banned
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,562
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Non sono un tipo interessante, credo sia questo. Ho interessi differenti dai miei coetanei. Non me ne frega niente di fumare, discoteche, calcio.
Poi sono un tipo molto sincero che dice le cose in faccia, un tipo schietto.
Non sono un simpaticone che spara battute o si vanta etc...e simpaticoni ci si nasce, non lo si impara. Quindi è inutile pure improvvisarsi socialoni, diventi solo più ridicolo.
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21-03-2021, 22:22
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#23
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Esperto
Qui dal: Aug 2019
Ubicazione: Milano
Messaggi: 3,195
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Quote:
Originariamente inviata da Desire
Le mie amiche riescono a vedersi ogni giorno!
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Quote:
Originariamente inviata da Desire
Sono oggettivamente un'amica di merda perché sono poco presente. Ho bisogno dei miei spazi, di passare del tempo da sola. È difficile farlo capire agli altri che hanno un grado di socialità molto alto. Le mie amiche riescono a vedersi ogni giorno! Anche per un semplice caffè.
Io riesco a vederle una volta a settimana, oltre potrei collassare. Infatti il giorno dopo un'uscita sono sempre molto stanca.
Sono un'amica di serie B a causa mia. Per il mio carattere tendenzialmente solitario. Non riesco a fare le esperienze di condivisione costante che fanno loro... E sono proprio quelle esperienze che cementificano un rapporto.....
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Una volta alla settimana è tantissimo, per me un'amica così sarebbe strapresente. Ok che sono abituata che con la mia unica amica ci vedevamo una volta all'anno, e neanche tutti gli anni. Una volta alla settimana cementifichi un sacco.
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21-03-2021, 22:45
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#24
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Esperto
Qui dal: Aug 2019
Ubicazione: Milano
Messaggi: 3,195
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Quote:
Originariamente inviata da Desire
Praticamente l'amica perfetta
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22-03-2021, 02:47
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#25
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Esperto
Qui dal: May 2019
Messaggi: 2,247
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Ci sono stati vari punti di rottura, decisivi a ribaltare il mio concetto di amicizia. Già intorno ai 22/23anni, spietato come puoi esserlo a quell'età, accettavo il fatto che il valore che davo all'amicizia era crollato. Ero stato persuaso fatalmente da un profondo malessere dell'anima ed in parte dal sempre più forte richiamo individualista, e credevo che gli amici rivestissero un ruolo centrale nella mia vita non per una cosa dettata dalla mia volontà, ma sostanzialmente per ragioni strutturali-causali relative alla vita che conducevo. A questo naturale declassamento "ideologico" dell'amicizia, seguì poi la mia improvvisa sparizione fisica dalle vite altrui. Un modo tremendo di fare che ha causato cicatrici non risanabili.
Tra i tanti episodi rappresentativi del mutamento, ci fu un pomeriggio d'estate in cui eravamo attorno a una sorta di falò in campeggio. Venni (senza ragioni apparenti o segnali preliminari) come oscurato in pieno da un'ombra interiore, allargata a tal punto da farmi avvertire le persone con cui ero cresciuto e a cui volevo bene, come fossero diventate d'un tratto dei corpi inutili. Voci moleste. Non sentivo più il legame, non riconoscevo più la sostanza di nessuno. Un senso organico di pesantezza fisica misto a repulsione per l'esterno mi portò a chiudermi accasciato dentro una tenda, perso in riflessioni dense di buio per me stesso e sfinimento per la socialità. Razionalizzavo il crollo pensando che era la ribellione del corpo verso ciò per cui non avevo mai nutrito un sincero interesse. La sera stessa mi feci accompagnare alla stazione, e senza fornire loro spiegazioni plausibili presi un treno diretto a casa. Per tutto il viaggio fissai la mia sagoma sola riflessa nella notte del finestrino, e pure se non ero ancora in grado di decifrare gli accadimenti che mi portarono a quel triste frame, capii più o meno lucidamente che, in quel momento, mi ero trasformato in qualcosa di diverso.
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26-03-2021, 09:33
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#26
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,688
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La mancanza d'iniziativa da parte mia
La divisione delle strade : alcuni si sono trasferiti fuori e per me contano come amici ormai persi
Alcuni lavorano troppo : difficile fare amicizia con gente che lavora dalle 8 del mattino alle 8 di sera e ha la reperibilità nel week-end
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26-03-2021, 13:44
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#27
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Principiante
Qui dal: Oct 2019
Ubicazione: Beyond Coast
Messaggi: 35
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Benché mi ritrovo moltissimo in molti dei post scritti prima di me, cerco di dare un ordine a tutti quei pensieri che vagano per la mia mente quando penso a questo argomento. E poi era ora di intervenire un po' qui sul forum, di solito vengo qui per dare giusto un' occhiata ai vari thread e poi di nuovo scomparire nel nulla, questa discussione mi sembra molto interessante e colgo l'occasione per dire un po' la mia.
Provo ad analizzare le situazione come ha fatto Hor stilando un elenco:
L'introiezione:fin da che ho ricordi, sono stata una persona dedita all'introiezione degli elementi esterni, non ero proprio capace di trovare un equilibrio e un certo senso di serenità e sicurezza nel mondo esterno. All'asilo preferivo starmene per conto mio e non aspettavo altro che mia madre mi venisse a prendere per tornarmene a casa. (Il mio porto sicuro). Anche oggi tendo ad introiettare dentro di me tramite l' introspezione molti dei vissuti che mi accadono personalmente o addirittura che avvengono nel mondo, riflettere sugli accadimenti è qualcosa inscindibi,le che mi fa sentire in un certo modo vivo.
La scarsa capacita nel comunicare:nella vita, a causa del mio temperamento introspettivo e malinconico, ho avuto poche possibilità per esprimermi. Parlare con gli altri, provoca in me un continuo crescendo di ansia che mi porta ad essere molto lento nella comunicazione (la lentezza è una caratteristica che mi perseguita anche in altri ambiti personali), cerco sempre di trovare le parole giuste per dire le cose, perché sono molto attento alla reazione del mio/miei interlocutore/i, il più delle volte però ciò si traduce in una completa confusione mentale, dove non riesco a trovare le parole, divento iperteso e faccio proprio fatica ad esprimere dei concetti, con una dialettica molto frammentata e goffa. Va da sé che il più delle volte evito completamente queste situazioni, cercando di parlare il meno possibile, dato che mi provoca una pesante situazione di stress psichico.
La selettività:Questo elemento era molto presente ai tempi del liceo, mi son sempre cercato degli interessi che non erano molto popolari tra gli altri ragazzi. Questo era voluto un po' da parte mia, perché avevo bisogno di attenzioni e cercavo di differenziarmi un po' rispetto agli altri. Alla fine però si trattava effettivamente dei miei interessi, quindi mi piacevano. Ora i miei interessi un po' sono cambiati, non sento nemmeno più la forte necessità di dovermi in qualche modo differenziare.
Rimane comunque la necessità di dover fare un po' di selezione per quanto riguarda le conoscenze che mi capitano nella vita, sono molto attratto dalle persone che dimostrano un certo tipo di sensibilità o di intelligenza, che sanno quel che fanno e a cui magari posso auspicare di poter trarre di insegnamento qualcosa.
La timidezza:Non c'è molto da dire sulla timidezza, non essendo abituato fin da piccolo con l'interazione con l'altro ho sviluppato questa forma caratteriale, che è un ostacolo in più ala socializzazione
La bassa autodeterminazione:La mancanza o la poca autodeterminazione mi porta a non impegnarmi abbastanza, sia nella ricerca di interazioni sociali, che in molte altre cose nella vita. Non riesco ad essere agli occhi degli altri una persona con una affermata autonomia sociale. Inoltre ho un' autostima veramente bassa, che mi porta a non ricercare contati con persone che magari possano condividere interessi comuni ai miei, perché ho la paranoia di non essere realmente "dentro" ai miei interessi, e che quindi potrei risultare una specie di "poser" agli occhi di chi magari mastera quegli argomenti molto più di me.
La situazione socio economica:Vivo ancora con i miei genitori, in un paesino di poche anime. Inoltre non lavoro e non ho nessuna entrata economica, che non mi permette di frequentare alcunché di corsi o situazioni dove si possa conoscere gente.
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26-03-2021, 13:46
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#28
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Principiante
Qui dal: Oct 2019
Ubicazione: Beyond Coast
Messaggi: 35
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
L'incomprensibilità. Già. Molto spesso i rapporti umani mi sono incomprensibili, fatico a comunicare ciò che voglio intendere e a capire quello che le altre persone mi vogliono dire. Questo lo capisco solo a posteriori, quando mi viene detto esplicitamente "ma guarda che io intendevo quello...", oppure quando mi si fa notare che non sono riuscito a trasmettere le mie intenzioni. Fatico a cogliere e far cogliere i sottintesi, gran parte dei rapporti sociali naufragano a causa di equivoci e fraintendimenti. Mi sono spesso chiesto se, da questo punto di vista, non ho tratti asperger.
Sicuramente c'è anche altro, ma questo è ciò che mi viene in mente per ora.
Dite la vostra!
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Inoltre quoto anche questo detto da Hor che non saprei come spiegare meglio di come abbia fatto lui.
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26-03-2021, 15:03
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#29
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,688
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Quote:
Originariamente inviata da choppy
La mancanza d'iniziativa da parte mia
La divisione delle strade : alcuni si sono trasferiti fuori e per me contano come amici ormai persi
Alcuni lavorano troppo : difficile fare amicizia con gente che lavora dalle 8 del mattino alle 8 di sera e ha la reperibilità nel week-end
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Aggiungo : timidezza, mancanza di mezzi di trasporto propri
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26-03-2021, 15:41
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#30
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Esperto
Qui dal: Jan 2021
Messaggi: 2,300
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Non sono riuscito a mantenere le amicizie dell' infanzia perché ho avuto la sfortuna di avere a che fare con gente falsa, che mi ha voltato le spalle nel momento del bisogno. Adesso mi capita di incontrare qualche ex amico e neanche ci salutiamo.
Non sono riuscito a creare nuove amicizie perché:
- il passato mi ha segnato, non mi fido facilmente degli altri, sono piú introverso rispetto a prima e le mie abilità sociali sono pari a zero.
- Adesso non ho occasioni per fare nuove amicizie, non lavoro e non studio.
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26-03-2021, 19:28
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#31
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,306
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La ragione principale per me é l incostanza e l la non linearità della mia vita..inizio cose,le interrompo,mollo e riprendo e gli altri non ci stanno dietro..ho sofferto di depressione e sono stato mollato da quasi tutti..penso sia stato questo..i miei problemi ma anche la loro insensibilità..
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24-04-2021, 19:33
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#32
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Ubicazione: Bologna
Messaggi: 8,118
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Proprio oggi si è parlato di questo con la mia psicoterapeuta.
E ne riparlemo.
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24-04-2021, 19:37
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#33
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Fucktardia
Messaggi: 2,077
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brutta genetica (cit)
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24-04-2021, 21:23
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#34
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Banned
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,562
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Selettività forse un po', l'incomprensibilita' sicuramente, tanta gente non l'ho mai capita per niente proprio.
Il punto nel mio caso è che - per quanto ho potuto vedere- non sono un tipo interessante e stimolante quindi non mi ha mai cagato nessuno più di tanto.
Se sei un tipo come me un po' introverso, che non segue le mode, che non ha l'auto, è difficile crearsi delle amicizie perché credo che nessuno stia con te solo per quello che sei, in amicizia come in amore ci sono sempre doppi fini.
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24-04-2021, 22:22
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#35
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Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 404
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Per quanto mi riguarda, io non parlo, quindi, prova a fare amicizia con una persona così! E pensa che io faccio e ho fatto lavori a contatto con il pubblico.
Tra l'altro Adoro la solitudine e non sento il bisogno di avere nuove amicizie.
Inviato dal mio ASUS_X00TD utilizzando Tapatalk
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Ultima modifica di Iago; 24-04-2021 a 22:26.
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25-04-2021, 10:42
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#36
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Ubicazione: Provincia di Bologna
Messaggi: 5,136
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Il problema è che non sono costante, poi dopo una full immersion di socialità devo staccare e tornare nella mia solitudine se no vado in cortocircuito ansioso.
I miei tempi sono leeenti, mentre la gente programma cose in velocità...mi interesso di pochi argomenti e mi fisso spesso su quelli, il resto non esiste.
Ma in genere ho il terrore delle facce delle persone: cosa nascondono ? Mi sta perculando o sta solo scherzando ?
È incazzato a morte o è solo un rimprovero generico ? Io impazzisco perchè non sono mai sicuro...
Lo sono solo delle cose programmate e studiate... e lo faccio ogni volta che esco fuori. Non è una vita sana, me ne rendo conto.
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25-04-2021, 15:58
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#37
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Messaggi: 2,249
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Perché sono estremamente timida, sociofobica, evitante, anch'io ho sempre la sensazione di disturbare, quindi evito di propormi io ad uscire con loro (quelle pochissime amicizie che ho) perché non sono come le altre ragazze, cioè come la società le vuole estroverse, con iniziativa di fare, solari etc... Io, tralasciando il lato sentimentale che è meglio, sono, o mi sento vista, pure dal punto di vista delle amicizie, come un caso umano con cui nessuno vorrebbe essere amico/a con me: un reietto sociale in tutte le forme, perché non sono come le altre, sono diversa!!
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25-04-2021, 16:05
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#38
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Messaggi: 2,249
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Quote:
Originariamente inviata da Lùthien.
Io perdo in partenza perchè non so proprio come si faccia a fare amicizia, non riesco. Se mi trovo in contesti sociali, e ci sono molte persone sono bloccatissima e non faccio nulla. In passato (parlo di scuole medie e primi anni del liceo) riuscivo ancora a farmi amica qualche compagna, ma non so nemmeno come facessi. Quelle pochissime abilità sociali che avevo le ho tutte perse a causa del bullismo. Aggiungiamo che ora non esco praticamente mai e occasioni per fare amicizia non ne ho, non mi capitano mai occasioni fortuite perchè sono una sfigata, quindi anche volendo non potrei fare amicizia.
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Anch'io sono così.
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25-04-2021, 18:06
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#39
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: Non so
Messaggi: 1,674
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Mi dicono sempre parla,ridi,scherza pensano che essendo così chiusa io sia cattiva ma non è così come farglielo capire?
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25-04-2021, 21:53
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#40
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Esperto
Qui dal: Oct 2018
Ubicazione: Parma
Messaggi: 1,537
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In primis penso sia dovuto al mio carattere timido e introverso, con la conseguenza che parlo poco e come ulteriore conseguenza che risulto poco interessante se non addirittura noioso. Sicuramente una mia colpa è che sono abbastanza pigro per quel che riguarda il coltivare le amicizie per vari motivi : la paura di disturbare, il bisogno di staccare dalle persone perché l'immersione nella socialità mi stanca parecchio, una certa tendenza all'evitamento di molte situazioni sociali per ansie o paranoie/complessi miei. Poi ovviamente vengono i motivi che dipendono anche dalle altre persone come una incompatibilità o una scarsa compatibilità caratteriale o di interessi.
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