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21-03-2021, 12:54
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#1
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,429
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Provo ad aprire un topic che esuli un po' dai triti argomenti uomini-donne, sulle relazioni sentimentali, sessuali, ecc.
E spero che almeno questo topic non deragli in tal senso.
Mi piacerebbe sentire un po' di motivi veri o presunti da parte di chi non riesce a fare e/o mantenere relazioni amicali.
Io sono timido e soprattutto molto introverso, due tratti che ovviamente non aiutano affatto in questo campo, ma qualche volta, se trovo le persone giuste, delle amicizie riesco anche a crearmele. Già il fatto che siano poche, queste persone giuste, non aiuta.
Il grosso problema, per me, è mantenere le amicizie sul periodo medio e lungo. Il fatto che io sia rimasto quasi completamente solo è sintomatico.
Non credo ci sia, per quanto mi riguarda, un motivo unico per queste difficoltà, ma piuttosto un groviglio di problemi che poi vanno anche ad alimentarsi l'un l'altro.
Provo a fare un elenco:
- La noia. Ebbene sì, dopo un po' mi viene a noia qualunque cosa, e questo vale anche per le persone. Dopo un po' mi stufo, fatico a vedere l'utilità nel mantenere un rapporto d'amicizia, mi costa fatica, e così lo lascio morire un po' alla volta.
- La mancanza d'iniziativa. Faccio una fatica boia a farmi avanti, a prendere l'iniziativa, e questo su un sacco di cose. Ovviamente anche nei rapporti umani. Questo significa che la parte attiva nel mantenere la relazione dev'essere l'altra persona, visto che io mi impegno poco in tal senso. È anche per questa causa che i rapporti un po' alla volta muoiono.
- La selettività. Anche questo è un caso particolare di un mio atteggiamento generale. Sono pochissime le persone che mi stimolino curiosità, con cui mi senta non solo a mio agio, ma anche invogliato da approfondire la conoscenza. A volte passano mesi, anni, prima che io riesca a incocciare persone del genere.
- La rigidità. Non so bene come spiegarlo meglio, che altro termine usare. Fatto sta che, come se non bastasse il resto, sono molto rigido ed esigente nei confronti degli altri. Basta poco nell'altra persona, basta un minimo sgarro nei miei confronti perché io mandi a ramengo l'intero rapporto, chiudendomi in me stesso, a riccio, e di fatto interrompendo la relazione. Questo mi è successo parecchie volte in passato. Su questo punto sto cercando di "guarire" ma è molto difficile...
- L'incomprensibilità. Già. Molto spesso i rapporti umani mi sono incomprensibili, fatico a comunicare ciò che voglio intendere e a capire quello che le altre persone mi vogliono dire. Questo lo capisco solo a posteriori, quando mi viene detto esplicitamente "ma guarda che io intendevo quello...", oppure quando mi si fa notare che non sono riuscito a trasmettere le mie intenzioni. Fatico a cogliere e far cogliere i sottintesi, gran parte dei rapporti sociali naufragano a causa di equivoci e fraintendimenti. Mi sono spesso chiesto se, da questo punto di vista, non ho tratti asperger.
Sicuramente c'è anche altro, ma questo è ciò che mi viene in mente per ora.
Dite la vostra!
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21-03-2021, 13:03
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#2
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Banned
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 13,557
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Innanzitutto ritengo l’amicizia vera il miglior rapporto umano che si possa avere , anch’io per via della timidezza ed introversione ho avuto qualche difficoltà, però ora da qualche anno mi sto aprendo di più quando conosco una persona con cui sono in sintonia , anche perché capita molto raramente, ritengo che avere una vera grande amicizia sia qualcosa di meraviglioso , certo bisogna sentire fin da subito una sintonia a livello umano di valori e di interessi
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Ultima modifica di Delta80; 21-03-2021 a 13:17.
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21-03-2021, 13:14
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#3
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Principiante
Qui dal: Jan 2010
Messaggi: 41
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Personalmente sarà che col tempo sia diventato un pò orso (tipo nonno di Heidi ) non sento il bisogno di amicizia, questo non è per una questione fobica o di timidezza, ma solo perchè voglio essere diciamo così "lasciato in pace" non mi va neanche di parlare via chat o altro, spesso cerco anche di allontanarle le persone per questo motivo, anni fa addirittura venivano anche a casa per invogliarmi ad uscire ma piano piano ho cercato di allontanarli tutti...
Tutti quelli con cui ho piacere di parlare sono solo persone che hanno i miei stessi hobby e interessi ovviamente parlo di persone conosciute su facebook su gruppi di Cinema, fumetti ecc..
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21-03-2021, 13:23
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#4
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Avanzato
Qui dal: Sep 2019
Messaggi: 358
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Nel mio caso non si tratta di essere introversa ma bensì di non avere iniziativa nel cercare le persone. Penso sempre di dare fastidio o cose simili.
Di conseguenza non posso sperare che mi scrivano gli altri.
Forse dovrei sforzarmi di più.
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21-03-2021, 13:38
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#5
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Super Moderator
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 6,237
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Uno dei problemi principali nel coltivare amicizie quando ero piccolo era principalmente la distanza che avevo con i miei compagni.
Abitando in un posto molto isolato e con due genitori che hanno sempre lavorato, per me diventava impossibile spostarmi, e infatti i miei compagni di classe il pomeriggio si vedevano sempre nel paese, io che stavo a 10km sperso nelle campagne non vedevo nessuno, se non i miei cugini che però essendo più grandi di me hanno finito per allontanarsi, quindi ho finito per iniziare fin da piccolissimo ad isolarmi.
Questo vivere isolato ha permesso ai miei problemi relazionali di crescere sempre di più, fino a quando non sono andato al liceo e li ho scoperto un altro mondo che io fino a poco tempo prima non conoscevo, inutile dire che è finito per crollarmi il mondo addosso e da li in poi è iniziato il calvario.
Nel corso degli anni poi quando la fobia si è un po' affievolita, mi sono reso conto che ero in grado si di fare conoscenze, ma sono sempre stato incapace nel mantenere i contatti, infatti anche se conoscevo qualcuno, poi mi sembrava che contattarlo potesse significare disturbare tale persona e quindi ho finito per tirarmi sempre indietro
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21-03-2021, 14:01
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#6
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Super Moderator
Qui dal: Mar 2019
Ubicazione: Sotto il letto del mostro
Messaggi: 4,773
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Piú che ad allacciare rapporti non riesco a mantenerli.
Non mi addentro oltre a questo livello di consapevolezza perché non lo vivo come un problema da risolvere.
So' fatto cosí
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21-03-2021, 14:34
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#7
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,375
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Ho sempre avuto meno difficoltà nelle amicizie rispetto ai rapporti sentimentali, forse perché li vedo meno impegnativi, mi sento meno sotto esame.
Questo non vuol dire che non abbia comunque una certa selettività.
Mi riferisco comunque solo ad amicizie maschili, perché con le donne mi sento sempre giudicato, quindi ho grossa difficoltà ad aprirmi con loro, anche se fosse per sola amicizia.
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
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21-03-2021, 14:38
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,419
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Dopo aver passato una buona parte della mia esistenza con problemi relazionali e fobie varie e quindi lo stress che ne derivava, stare più tempo da solo era (ma anche ora a volte lo è), il modo in cui mi sono abituato a stare meglio.
Poi anche il lavoro, che si mi ha permesso di conoscere milamila persone, quindi maturare abilità nel conoscere persone nuove e avere rapporti perlopiù superficiali, ma non mi ha permesso di maturare conoscenza in legami di più lunga durata e più profondi.
Poi sono anche abbastanza selettivo, persone con mentalità bigotta, chiuse di mente e troppo ignoranti nella mia vita ne ho tollerate pure troppe, ho bisogno di gente piu aperta, un po come un bisogno di ossigeno.
Purtroppo gli ambienti che ho frequentato sono stati praticamente sempre del tipo bigotto.
Non sopporto nemmeno i rapporti di amicizia basati sui bisogni o sui favori.
Poi ho sempre dato la priorità a conoscere un partner, anche se ora mi rendo conto che sarebbe stato piu proficuo dedicarmi ad avere prima rapporti amicali e farsi una cerchia, ma ho bisogno di stringere un legame piu affettivo che comprenda la fisicità, gli abbracci, i baci e un livello di rapporto piu coinvolgente in tutti i sensi.
Tralaltro poi ho maturato col tempo un interesse piu spiccato dell'universo femminile, dato che praticamente tutta la vita i rapporti interpersonali li ho avuti con uomini (che mi hanno un po stufato diciamo).
E poi son pure pigro, e questo pure fa
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21-03-2021, 14:41
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#9
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,296
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I peggiori mi hanno tradito,abbandonato,preso in giro, sfruttato o semplicemente sono spariti quando non mi sono fatto più sentire. Gli altri hanno semplicemente continuato la loro vita e ora sono in giro per il mondo. Ne sono rimasti due, uno con cui ci sentiamo una volta al mese e non esce mai di casa, l'altro è mio coinquilino.
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21-03-2021, 14:53
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#10
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,296
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Quote:
Originariamente inviata da JR_Reloaded
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La vivo in maniera molto simile. Con una persona su dieci ho l'impressione di poter parlare all'infinito di qualunque cosa, con la maggior parte invece difficilmente riesco ad andare oltre dialoghi di circostanza/superficiali. Molte volte mi hanno detto che con me si parla facilmente di "cose con cui con gli altri di solito non si riesce a parlare (cit.), il problema è che conosco solo questo modo di rapportarmi e quindi paradossalmente penso di inibire chi generalmente predilige un clima più frivolo e leggero.
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21-03-2021, 14:58
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#11
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Esperto
Qui dal: Jan 2021
Messaggi: 2,745
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
Il grosso problema, per me, è mantenere le amicizie sul periodo medio e lungo.
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Stesso problema. Non sono proprio capace di tenerle le amicizie.
Non cerco mai nessuno (sia perché penso sempre di disturbare sia perché non ne ho voglia), spesso invento scuse per non uscire e, alla lunga, le persone, giustamente, si stancano e smettono di cercarmi.
Non so esattamente quale sia il problema. Forse non ho ancora incontrato le persone giuste o forse non sono proprio fatta per stare in compagnia.
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21-03-2021, 15:51
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#12
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,739
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La principale difficoltà sta nel timore di farmi conoscere.
Farmi conoscere vuol dire far sapere che mi sento solo, che ho scarsa vita sociale, che non sopporto la mia vita; che ho fatto troppe poche esperienze, che raramente passo le giornate in modo interessante. Certo, non è necessario che dica tutto ciò, ma con l'andare avanti del rapporto è naturale che vengano fuori degli aspetti di me stesso "strani" in senso negativo, dopo po' emerge chi sono e come vivo. Ho svariate qualità, ma sono convinto che i lati di me stesso prima citati danneggino la mia immagine in maniera significativa.
Temendo ciò, o non mi avvicino neanche, o, sotto il peso dell'ansia di fare brutte figure mostrando un'immagine di basso valore, finisco per allontanarmi.
Ragione secondaria: sfortuna. Alcune persone che sarebbero potute essere validi amici non hanno mostrato sufficiente interesse o sono sparite.
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21-03-2021, 16:00
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#13
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Ubicazione: Bologna
Messaggi: 8,118
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Fare amicizia (e socializzare), mantenere i rapporti... per me è tutto faticoso.
Gli amici vogliono uscire, io ho quasi sempre voglia di stare a casa.
Gli amici vogliono chiacchierare al telefono, io ne ho il terrore e mi sfianca.
Ho spesso bisogno di "sparire" per mesi, questo mio atteggiamento non viene capito mai, tranne che da altri Asperger come me (loro non chiedono mai spiegazioni e fanno lo stesso)
Pare che ci siano obblighi nelle amicizie, io non voglio obblighi.
Mi annoiano anche quelli con i miei stessi interessi, perché vogliono continuare a parlare, parlare, parlare, mentre io ho bisogno di spegnermi per un po'. Ho bisogno di pause dalla socialità. Spesso.
Se ho avuto amicizie effimere o passeggere, se alcune sono finite male, in larga parte è colpa mia, ma non sempre (le mie stranezze hanno allontanato molte persone). Non è comunque facile essere amico di un depresso, lo capisco.
Nonostante questo, credo che l'amicizia esista, solo che io non ci so fare
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21-03-2021, 16:17
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#14
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 4,420
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Ho sempre avuto la fortuna di avere delle amicizie o anche presunte, ma comunque pochissime. Un po' per colpa mia e un po' per colpa loro me ne sono rimaste due, quelle più vere presumo.
Sono abbastanza evitante anche con loro però poi quando ci vediamo sono sempre più o meno la stessa.
Il problema è che le varie insicurezze non mi hanno mai permesso di essere più espansiva e neanche di conoscere e mantenere un rapporto con altre persaone.
Non sono in grado di relazionarmi con nessuno da tempo e infatti queste due amicizie le ho da anni. Il mio è proprio un problema generale, mi faccio bastare quello che ho anche se a volte mi piacerebbe avere più cose in comune con qualcuno.
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21-03-2021, 17:31
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#15
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Mulholland dr.(Roma)
Messaggi: 16,085
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mi rivedo in molti dei problemi espressi sopra.
Ho spesso problemi col parlare di cose banali, tendo ad annoiarmi facilmente, nel corso di una uscita con amici di qualche ora tendo a spegnermi dopo un paio d'ore e perdere interesse.
Ho problemi con gli obblighi, col farmi sentire, tendo a sparire.
Allo stesso tempo, al minimo sgarro o alla minima incomprensione ( spesso semplicemente non comprensione da parte mia ), tendo a sparire senza affrontare il chiarimento. E se l'altra persona non insiste è la conferma che i miei dubbi erano corretti.
Nella mia vita ho avuto diverse amicizie, finite tutte per questa somma di motivi.
Anche con persone con cui avevo tantissimo in comune e le giornate volavano, alla fine son nate incomprensioni e difficoltà non sanabili.
Tutt'ora, ho una specie di amica del mio paese di origine da oltre venti anni che periodicamente mi chiede come sto e di farmi sentire, ma che ormai trovo noiosa e banale, anche se ci ho passato anni sempre assieme.
Penso di non essere adatta alle amicizie costanti.
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21-03-2021, 17:46
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#16
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,703
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Sono diversa.
Diversa in termini di passato, esperienze, carattere, interessi.
Non posso pretendere dagli altri di procedere con i miei stessi tempi e di percepire (e accettare) le mie difficoltà. Inoltre non mi piace parlare di tutto questo, faccio il possibile per evitarlo e di conseguenza risulto sempre enigmatica e lontana.
Tra me e gli altri c'è una sorta di muro invisibile, lascio avvicinare le persone ma "fin qui e non oltre".
Poi da una vita non ho occasioni per stringere dei legami, quindi..
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21-03-2021, 18:04
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#17
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Esperto
Qui dal: Oct 2016
Messaggi: 2,413
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
- La noia. Ebbene sì, dopo un po' mi viene a noia qualunque cosa, e questo vale anche per le persone. Dopo un po' mi stufo, fatico a vedere l'utilità nel mantenere un rapporto d'amicizia, mi costa fatica, e così lo lascio morire un po' alla volta.
- La mancanza d'iniziativa. Faccio una fatica boia a farmi avanti, a prendere l'iniziativa, e questo su un sacco di cose. Ovviamente anche nei rapporti umani. Questo significa che la parte attiva nel mantenere la relazione dev'essere l'altra persona, visto che io mi impegno poco in tal senso. È anche per questa causa che i rapporti un po' alla volta muoiono.
- La selettività. Anche questo è un caso particolare di un mio atteggiamento generale. Sono pochissime le persone che mi stimolino curiosità, con cui mi senta non solo a mio agio, ma anche invogliato da approfondire la conoscenza. A volte passano mesi, anni, prima che io riesca a incocciare persone del genere.
- La rigidità. Non so bene come spiegarlo meglio, che altro termine usare. Fatto sta che, come se non bastasse il resto, sono molto rigido ed esigente nei confronti degli altri. Basta poco nell'altra persona, basta un minimo sgarro nei miei confronti perché io mandi a ramengo l'intero rapporto, chiudendomi in me stesso, a riccio, e di fatto interrompendo la relazione. Questo mi è successo parecchie volte in passato. Su questo punto sto cercando di "guarire" ma è molto difficile...
- L'incomprensibilità. Già. Molto spesso i rapporti umani mi sono incomprensibili, fatico a comunicare ciò che voglio intendere e a capire quello che le altre persone mi vogliono dire. Questo lo capisco solo a posteriori, quando mi viene detto esplicitamente "ma guarda che io intendevo quello...", oppure quando mi si fa notare che non sono riuscito a trasmettere le mie intenzioni. Fatico a cogliere e far cogliere i sottintesi, gran parte dei rapporti sociali naufragano a causa di equivoci e fraintendimenti. Mi sono spesso chiesto se, da questo punto di vista, non ho tratti asperger.
Sicuramente c'è anche altro, ma questo è ciò che mi viene in mente per ora.
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Quote:
Originariamente inviata da Fobic Fail
Personalmente sarà che col tempo sia diventato un pò orso (tipo nonno di Heidi ) non sento il bisogno di amicizia, questo non è per una questione fobica o di timidezza, ma solo perchè voglio essere diciamo così "lasciato in pace" non mi va neanche di parlare via chat o altro
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Quote:
Originariamente inviata da limitless
Questo vivere isolato ha permesso ai miei problemi relazionali di crescere sempre di più
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Quote:
Originariamente inviata da JR_Reloaded
Perchè non mi piace parlare molto semplicemente, parlare è alla base dei rapporti umani ma io lo ritengo stancante e noioso nella maggior parte dei casi
in parole povere per me è "poco intuitivo" conversare il più delle volte, un'attività molto impegnativa, macchinosa e stancante. Dall'esterno infatti sembra che io sia una persona priva di contenuti, ma non è così, la mia mente è molto ricca, solo che non sperimento questo "ancoraggio mentale" che mi permetta di far fluire ciò che ho nella mia mente verso l'altro (trovo più facile farlo per via scritta perchè ho più tempo e spazio per cercare di spiegare ciò che ho nella mia testa, penso che mi piacerebbe molto avere una sorta di comunicazione telepatica con le persone per permettergli di vedere direttamente il contenuto della mia testaccia più tosto che doverglielo spiegare a parole
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Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
Dopo aver passato una buona parte della mia esistenza con problemi relazionali e fobie varie e quindi lo stress che ne derivava, stare più tempo da solo era (ma anche ora a volte lo è), il modo in cui mi sono abituato a stare meglio.
Poi sono anche abbastanza selettivo, persone con mentalità bigotta, chiuse di mente e troppo ignoranti nella mia vita ne ho tollerate pure troppe, ho bisogno di gente piu aperta, un po come un bisogno di ossigeno.
Purtroppo gli ambienti che ho frequentato sono stati praticamente sempre del tipo bigotto.
Non sopporto nemmeno i rapporti di amicizia basati sui bisogni o sui favori.
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Quote:
Originariamente inviata da DownwardSpiral2
I peggiori mi hanno tradito,abbandonato,preso in giro, sfruttato o semplicemente sono spariti quando non mi sono fatto più sentire. Gli altri hanno semplicemente continuato la loro vita e ora sono in giro per il mondo
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Quote:
Originariamente inviata da Trinacria
Non cerco mai nessuno (sia perché penso sempre di disturbare sia perché non ne ho voglia), spesso invento scuse per non uscire e, alla lunga, le persone, giustamente, si stancano e smettono di cercarmi.
Non so esattamente quale sia il problema. Forse non ho ancora incontrato le persone giuste o forse non sono proprio fatta per stare in compagnia.
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Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
La principale difficoltà sta nel timore di farmi conoscere.
Farmi conoscere vuol dire far sapere che mi sento solo, che ho scarsa vita sociale, che non sopporto la mia vita; che ho fatto troppe poche esperienze, che raramente passo le giornate in modo interessante. Certo, non è necessario che dica tutto ciò, ma con l'andare avanti del rapporto è naturale che vengano fuori degli aspetti di me stesso "strani" in senso negativo, dopo po' emerge chi sono e come vivo. Ho svariate qualità, ma sono convinto che i lati di me stesso prima citati danneggino la mia immagine in maniera significativa.
Temendo ciò, o non mi avvicino neanche, o, sotto il peso dell'ansia di fare brutte figure mostrando un'immagine di basso valore, finisco per allontanarmi.
Ragione secondaria: sfortuna. Alcune persone che sarebbero potute essere validi amici non hanno mostrato sufficiente interesse o sono sparite.
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Quote:
Originariamente inviata da Silent Bob
Fare amicizia (e socializzare), mantenere i rapporti... per me è tutto faticoso.
Gli amici vogliono uscire, io ho quasi sempre voglia di stare a casa.
Pare che ci siano obblighi nelle amicizie, io non voglio obblighi.
Mi annoiano anche quelli con i miei stessi interessi, perché vogliono continuare a parlare, parlare, parlare, mentre io ho bisogno di spegnermi per un po'. Ho bisogno di pause dalla socialità. Spesso.
Se ho avuto amicizie effimere o passeggere, se alcune sono finite male, in larga parte è colpa mia, ma non sempre (le mie stranezze hanno allontanato molte persone). Non è comunque facile essere amico di un depresso, lo capisco.
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Quote:
Originariamente inviata da lonely heart
Il problema è che le varie insicurezze non mi hanno mai permesso di essere più espansiva e neanche di conoscere e mantenere un rapporto con altre persaone.
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Quote:
Originariamente inviata da zoe666
Ho problemi con gli obblighi, col farmi sentire, tendo a sparire.
Allo stesso tempo, al minimo sgarro o alla minima incomprensione ( spesso semplicemente non comprensione da parte mia ), tendo a sparire senza affrontare il chiarimento. E se l'altra persona non insiste è la conferma che i miei dubbi erano corretti.
Anche con persone con cui avevo tantissimo in comune e le giornate volavano, alla fine son nate incomprensioni e difficoltà non sanabili.
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Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?
Sono diversa.
Diversa in termini di passato, esperienze, carattere, interessi.
Non posso pretendere dagli altri di procedere con i miei stessi tempi e di percepire (e accettare) le mie difficoltà. Inoltre non mi piace parlare di tutto questo, faccio il possibile per evitarlo e di conseguenza risulto sempre enigmatica e lontana.
Tra me e gli altri c'è una sorta di muro invisibile, lascio avvicinare le persone ma "fin qui e non oltre".
Poi da una vita non ho occasioni per stringere dei legami, quindi..
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non bastavano tutti i ringrazia per condividere questi pensieri in cui mi rtrovo totalmente, aggiungo solo i pregiudizi degli altri nei miei confronti, l'aspetto fisico brutto e depresso, non è facile esporsi se la gente già ti guarda con sospetto
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21-03-2021, 19:10
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#18
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Super Moderator
Qui dal: Jan 2012
Messaggi: 3,539
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Io perdo in partenza perchè non so proprio come si faccia a fare amicizia, non riesco. Se mi trovo in contesti sociali, e ci sono molte persone sono bloccatissima e non faccio nulla. In passato (parlo di scuole medie e primi anni del liceo) riuscivo ancora a farmi amica qualche compagna, ma non so nemmeno come facessi. Quelle pochissime abilità sociali che avevo le ho tutte perse a causa del bullismo. Aggiungiamo che ora non esco praticamente mai e occasioni per fare amicizia non ne ho, non mi capitano mai occasioni fortuite perchè sono una sfigata, quindi anche volendo non potrei fare amicizia.
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21-03-2021, 19:36
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#19
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Principiante
Qui dal: Oct 2018
Ubicazione: Friuli
Messaggi: 16
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Io mi sento un alieno, tra i terrestri e gli alieni è difficile capirsi, questi vivono in modo diverso, si esprimono in maniera diversa, eccetera. Peccato che esteriormente sono indistinguibile da un normale essere terrestre e questo crea disaccordo ed esclusione.
Quote:
Originariamente inviata da JR_Reloaded
Perchè non mi piace parlare molto semplicemente, parlare è alla base dei rapporti umani ma io lo ritengo stancante e noioso nella maggior parte dei casi, non so perchè io trovi così noioso e stancante parlare, ho cercato di capire da cosa possa dipendere analizzando ciò che accade in me quando mi ritrovo a interagire con qualcuno, quando prendo parte ad una discussione per me piacevole avviene una cosa che è come "un ancoraggio mentale", non saprei come spiegarlo, la mia mente si connette a quella dell'altro e c'è una sorta di scambio molto fluido e piacevole, ma questo avviene raramente, il più delle volte non "mi ancoro" e invece che trovare "fluido" lo scambio verbale lo trovo molto macchinoso e pesante (questo avviene da parte mia ma spesso influenzo anche l'altro che percepirà la stessa "macchinosità" nel tenere una discussione con me anche se di natura è un tipo loquace), è come se dovessi cercare continuamente dei punti di ancoraggio con la mente dell'altro, non trovandoli.
So che non si capirà niente di quanto ho scritto, in parole povere per me è "poco intuitivo" conversare il più delle volte, un'attività molto impegnativa, macchinosa e stancante. Dall'esterno infatti sembra che io sia una persona priva di contenuti, ma non è così, la mia mente è molto ricca, solo che non sperimento questo "ancoraggio mentale" che mi permetta di far fluire ciò che ho nella mia mente verso l'altro (trovo più facile farlo per via scritta perchè ho più tempo e spazio per cercare di spiegare ciò che ho nella mia testa, penso che mi piacerebbe molto avere una sorta di comunicazione telepatica con le persone per permettergli di vedere direttamente il contenuto della mia testaccia più tosto che doverglielo spiegare a parole). è ovvio che avendo queste difficoltà nella comunicazione io sia anche molto limitata nello stringere amicizie.
Per me è molto più semplice esprimermi a gesti (come le scimmie ) con abbracci, sguardi, carezze, (o con azioni concrete come fare un regalo, preparare del cibo per qualcuno infatti per esprimere i miei sentimenti tendo a fare regali o gesti concreti più che usare le parole) per questo sono sempre stata più "facilitata" nelle interazioni di tipo sentimentale più tosto che in quelle amicali.
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Io non sono bravo ad utilizzare le parole e poi ho pochi interessi, anch'io vorrei amici per fare cose assieme piuttosto che stare a parlare.
Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
La principale difficoltà sta nel timore di farmi conoscere.
Farmi conoscere vuol dire far sapere che mi sento solo, che ho scarsa vita sociale, che non sopporto la mia vita; che ho fatto troppe poche esperienze, che raramente passo le giornate in modo interessante. Certo, non è necessario che dica tutto ciò, ma con l'andare avanti del rapporto è naturale che vengano fuori degli aspetti di me stesso "strani" in senso negativo, dopo po' emerge chi sono e come vivo. Ho svariate qualità, ma sono convinto che i lati di me stesso prima citati danneggino la mia immagine in maniera significativa.
Temendo ciò, o non mi avvicino neanche, o, sotto il peso dell'ansia di fare brutte figure mostrando un'immagine di basso valore, finisco per allontanarmi.
Ragione secondaria: sfortuna. Alcune persone che sarebbero potute essere validi amici non hanno mostrato sufficiente interesse o sono sparite.
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Io sono un ragazzo riservato e mi da fastidio quando qualcuno mi fa domande personali, non mi piace far sapere agli altri certi dettagli potenzialmente imbarazzanti su di me.
Quote:
Originariamente inviata da Silent Bob
Fare amicizia (e socializzare), mantenere i rapporti... per me è tutto faticoso.
Gli amici vogliono uscire, io ho quasi sempre voglia di stare a casa.
Gli amici vogliono chiacchierare al telefono, io ne ho il terrore e mi sfianca.
Ho spesso bisogno di "sparire" per mesi, questo mio atteggiamento non viene capito mai, tranne che da altri Asperger come me (loro non chiedono mai spiegazioni e fanno lo stesso)
Pare che ci siano obblighi nelle amicizie, io non voglio obblighi.
Mi annoiano anche quelli con i miei stessi interessi, perché vogliono continuare a parlare, parlare, parlare, mentre io ho bisogno di spegnermi per un po'. Ho bisogno di pause dalla socialità. Spesso.
Se ho avuto amicizie effimere o passeggere, se alcune sono finite male, in larga parte è colpa mia, ma non sempre (le mie stranezze hanno allontanato molte persone). Non è comunque facile essere amico di un depresso, lo capisco.
Nonostante questo, credo che l'amicizia esista, solo che io non ci so fare
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Anch'io vorrei che le relazioni fossero "on demand", cioè, vorrei poter decidere quando entrare in contatto con qualcuno e quando disconnettermi perché ho bisogno di periodi per stare da solo facendo le mie cose e vorrei che tutti lo capissero senza che si risentano (infatti anch'io ho tratti Asperger).
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21-03-2021, 20:41
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#20
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,118
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In buona parte dipendono da me, ma a volte anche dalle idee sbagliate che si fanno gli altri.
Da me:
- Poca elasticità con i tempi. Raramente riesco ad uscire durante la settimana, soprattutto la sera. La mattina non riesco/non voglio alzarmi presto come gli altri per andare al mare o fare gite.
- Devo per forza essere selettivo con le persone. Non posso frequentare i normali. La scelta si restringe a chi ha o ha avuto vissuti problematici da moderati a medi.
- L'età non mi gioca a favore.
- Ho poche occasioni per conoscere. Non essendo neurotipico faccio fatica a frequentare i normali luoghi di aggregazione.
- Nonostante riesco ad essere simpatico il mio aspetto non lo dimostra.
- Atteggiamenti non verbali di chiusura. Difficoltà a mantenere lo sguardo e ad avere un eloquio fluido.
Dagli altri:
- I miei coetanei hanno famiglia, fidanzamenti o amicizie già radicate e non ne vogliono di nuove.
- Convinzione totalmente errata (visto che sono tendenzialmente evitante) che chi come me è solo poi tenda ad attaccarsi troppo.
- Amicizie femminili difficili o che cmq rimangono a distanza Per il timore (quasi sempre infondato) che io possa provarci.
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