Ho visto per la sesta o settima volta i Cure... temevo il peggio per un gruppo di sessagenari... Invece sono stati travolgenti, puntando forse troppo sul lato pop ma comunque impeccabili. La voce miagolante di Robert Smith arrivava ancora nitida e squillante, una setlist di cavalli di battaglia con anche perle rare come
Burn e
Last Dance... Smith è ormai senza età, potremmo dire, schermato dalla maschera del make up (tipo Gene Simmons) potrebbe andare avanti fino a ottant'anni... speriamo di no
Poi l'accoppiata Giardini di Mirò/Massimo Volume allo Sforzesco: per me i due migliori gruppi italiani... Dal vivo le parole di Clementi scuotono...
Spero anche di riuscire a sentire i Low a fine agosto