Come forse alcuni di voi sapranno il 5 ottobre si è spento all'età di 28 anni (quasi 29) Sammy Basso, ragazzo affetto da progeria (anche detta invecchiamento precoce), malattia rarissima che colpisce un neonato ogni 8 milioni circa, dovuta a una mutazione del DNA.
Io lo scoprii al festival di Sanremo 2015 e ho sempre provato una certa ammirazione nei suoi confronti.
Era una di quelle persone a cui era impossibile non volere bene e per cui era impossibile non provare anche solo un minimo di empatia.
Qualche anno fa scrisse un libro intitolato Il Viaggio di Sammy ma ormai è introvabile in fisico.
Ho scoperto per caso che ne aveva pubblicato uno anche quest'anno intitolato Antenorea, e doveva essere il primo di una trilogia della quale purtroppo non ha fatto in tempo a pubblicare gli altri 2 libri (l'ho ordinato appena l'ho saputo).
Un esempio da seguire per tutti, ha avuto una vita breve (i medici addirittura gli avevano dato 13 anni di vita) ma ha cercato di viversela il meglio possibile.
E' campato più lui di tante persone che si sono tolte la vita pur avendo avuto molto più di lui.
Voi che ne pensate?