Questo forum vi ha aiutati davvero? Come?

[XuX]

No, non mi ha aiutato in maniera significativa. Sul forum ho avuto però modo di esprimermi quando non ne avevo possibilità. Ci sono molte cose del forum che mi turbano e che instillano in me la tentazione di non leggerlo più, che però non prevale mai sulla curiosità di aggiornare l'indice, di seguire certe vicende di questa comunità virtuale. Fra queste cose, in particolare, il fatto che le iscrizioni non si arrestino mai, che vedo come un segnale della esistenza di un disagio crescente eppure silenzioso e trascurato, e, soprattutto, che spesso questi nuovi iscritti abbiano vita breve, quasi come se avvertissero subito l'impossibilità di ricevere aiuto qui dentro. Da ciò e da altre considerazioni deriva la mia idea che si tratti di un contenitore di disagi e nulla più: non vedo come ciò possa contribuire a fornire un aiuto consistente al timido o al fobico o all'evitante di turno.

[Palladipelo]

Mi sono sentita meno strana, diversa.. questa sensazione probabilmente non mi sparirà mai del tutto ma grazie alle parole di alcuni utenti e alla condivisione delle loro esperienze forse sto trovando il coraggio di " mostrarmi" di più

[muttley]

Mi ha aiutato all'inizio, mi ha fatto conoscere utenti e utentesse, con alcuni ho fatto amicizia, e in alcuni casi l'amicizia dura tutt'ora, con alcune ho condiviso il talamo...ora lo uso esclusivamente per scrivere e nulla più.

[barclay]

Mi ha aiutato a trovare amici (maschi) e nient'altro. Ora è soltanto un sito dove vengo quando m'annoio

[claire]

Mi pare che per molti il problema da risolvere sia trovare conoscenze e amicizie
Ci sta.
Io qui ho trovato un paio di persone empatiche.
Ho visto che ci sono altri che soffrono di eritro e amaxofobia.
Per il resto non so, la fs è coniugata diversamente da come la vivo io.
Questo forum mi ha fatto capire che sono sola nel mio mondo,con sporadiche affinità e punti di contatto.

[Noriko]

Originariamente inviata da claire

Questo forum mi ha fatto capire che sono sola nel mio mondo,con sporadiche affinità e punti di contatto.

Amarezza per questo? O accettazione.

[Silent Bob]

Originariamente inviata da claire

Mi pare che per molti il problema da risolvere sia trovare conoscenze e amicizie
Ci sta.
Io qui ho trovato un paio di persone empatiche.
Ho visto che ci sono altri che soffrono di eritro e amaxofobia.
Per il resto non so, la fs è coniugata diversamente da come la vivo io.
Questo forum mi ha fatto capire che sono sola nel mio mondo,con sporadiche affinità e punti di contatto.

Ma tu non la consideri proprio l'eventualità che uno voglia uscirne da questo inferno?
Ci rimani male quando uno fa progressi?
Riesci a rispondere ad una semplice domanda senza giudicare gli altri utenti e mettere la faccina perplessa?
Senza polemica, eh.
Però basta con 'sta storia del "Sono l'unica fobica qui", non è vero.
Non si vince nulla, in ogni caso.

[claire]

Originariamente inviata da Noriko

Amarezza per questo? O accettazione.

Rassegnazione

[claire]

Originariamente inviata da Silent Bob

Ma tu non la consideri proprio l'eventualità che uno voglia uscirne da questo inferno?
Ci rimani male quando uno fa progressi?
Riesci a rispondere ad una semplice domanda senza giudicare gli altri utenti e mettere la faccina perplessa?
Senza polemica, eh.
Però basta con 'sta storia del "Sono l'unica fobica qui", non è vero.
Non si vince nulla, in ogni caso.

Boh mi sa che non hai capito.
Faccina perplessa .
Ma non importa, anche questa tua risposta mi conferma ciò che so.

[Abuela]

Originariamente inviata da claire

Mi pare che per molti il problema da risolvere sia trovare conoscenze e amicizie

Forse perché c è gente che è sempre stata sola e qui è riuscita a trovare il modo di non esserlo o di esserlo meno.
Chiaro che per chi vive senza amicizie essere solo è un problema o uno dei problemi. Trovare qualcuno con cui confrontarti e condividere non ti risolverà tutta la vita ma magari può renderla meno pesante.

[Abuela]

Originariamente inviata da Katj

Può dar fastidio uno che si definisce fobico ma che di sociofobico ha ben poco, quando magari è solo asociale che non ha amici/che e ragazzo/a...
Altro discorso invece per i sociofobici che, nonostante tutto, affrontano i problemi con l'aiuto di psicofarmaci o altro, che riescono a sembrare persone quasi normali...
Forse ognuno dovrebbe specificare meglio quello che è con sincerità senza abusare con il termine "fobico".

Qui tutti abusano dei termini a caso. Claire si definisce cesso obeso e a me fa incazzare un casino sta cosa, anche se lo dirà scherzando. Ok, mi sono tolta un dente avvelenato.

[Silent Bob]

Originariamente inviata da claire

Boh mi sa che non hai capito.
Faccina perplessa .
Ma non importa, anche questa tua risposta mi conferma ciò che so.

Ho capito benissimo.
Quale conferma hai avuto?
Non fare l'offesa, io non avevo intenzione di offenderti.
Le mie erano domande lecite.
Riguardo quello che ha scritto Katj, son d'accordo, ma potevi anche rispondere tu

[Inosservato]

finanziariamente non cambia la vita, anche se su quei 750 euro mensili che mi passa il webby per intrattenervi non ci sputo sopra

dal punto di vista estrosociale e del divertimento è un forum molto simpatico e ben frequentato

effettivamente le varie sezioni della sociofobia sono un pò (tanto) ripetitive -___-


detto ciò sta cosa che i forum debbano "servire a qualcosa" l'ho sempre e solo letta qui

[Yoel]

Originariamente inviata da claire

La fs è coniugata diversamente da come la vivo io.
Questo forum mi ha fatto capire che sono sola nel mio mondo,con sporadiche affinità e punti di contatto.

Io suppongo sempre che gli altri non vivano gli stessi problemi che ho io, né che possano viverli esattamente alla mia stessa maniera. Se è questo che chiami "affinità" e "punti di contatto".

Ma non è in fondo l'empatia la sola cosa che conta davvero negli altri?
Io non vivo sicuramente i tuoi stessi problemi; potrei al contrario essere la persona più estroversa e serena del pianeta, ma non per questo non proverò a fare ogni sforzo immaginabile per cercare di comprendere il tuo dolore, e non per questo non proverò a fare il possibile di cui sono capace per farmi peso io personalmente del tuo malessere con tutti i mezzi e le energie di cui dispongo, perché tu possa soffrire anche solo un microscopico pelo di meno.
Io credo che questo sia tutto. Che io sia fobico alla tua stessa maniera, che io lo sia "di più", di meno, che non lo sia affatto, che io sia uomo, donna, bambino, anziano, nero, bianco, eterosessuale, omosessuale, giornalista, netturbino..
Sarai d'accordo sul fatto che il valore delle persone e quello che possono rappresentare per noi non lo facciano i nomi delle patologie da cui si è afflitti, né la compatibilità della loro cartella clinica con la nostra. Che poi questo possa eventualmente aiutare le persone a mettersi nei nostri panni in maniera più realistica, io credo che abbia poca importanza.

Originariamente inviata da Katj

Forse ognuno dovrebbe specificare meglio quello che è con sincerità senza abusare con il termine "fobico".

Questa cosa in effetti mi interessa abbastanza. Esiste una definizione univoca del cosa significhi essere fobico sociale? Ho sempre creduto che la fobia sociale fosse un insieme assai vasto di disagi, vivibili più o meno diversamente a seconda della persona. Mi sbaglio di molto?

[claire]

Originariamente inviata da Abuela

Forse perché c è gente che è sempre stata sola e qui è riuscita a trovare il modo di non esserlo o di esserlo meno.
Chiaro che per chi vive senza amicizie essere solo è un problema o uno dei problemi. Trovare qualcuno con cui confrontarti e condividere non ti risolverà tutta la vita ma magari può renderla meno pesante.

Infatti ho detto che ci sta.

[claire]

Originariamente inviata da Abuela

Qui tutti abusano dei termini a caso. Claire si definisce cesso obeso e a me fa incazzare un casino sta cosa, anche se lo dirà scherzando. Ok, mi sono tolta un dente avvelenato.

Mi dispiace.
Io uso l'ironia.
Odio certe definizioni e modi di pensare e li dissacro.
Seriamente,non mi sono mai definita obesa,non lo sono.
Cessa è soggettivo, a volte mi ci sento.
Fermo restando che sono definizioni di merda.

[claire]

Originariamente inviata da Yoel

Io suppongo sempre che gli altri non vivano gli stessi problemi che ho io, né che possano viverli esattamente alla mia stessa maniera. Se è questo che chiami "affinità" e "punti di contatto".

Ma non è in fondo l'empatia la sola cosa che conta davvero negli altri?
Io non vivo sicuramente i tuoi stessi problemi; potrei al contrario essere la persona più estroversa e serena del pianeta, ma non per questo non proverò a fare ogni sforzo immaginabile per cercare di comprendere il tuo dolore, e non per questo non proverò a fare il possibile di cui sono capace per farmi peso io personalmente del tuo malessere con tutti i mezzi e le energie di cui dispongo, perché tu possa soffrire anche solo un microscopico pelo di meno.
Io credo che questo sia tutto. Che io sia fobico alla tua stessa maniera, che io lo sia "di più", di meno, che non lo sia affatto, che io sia uomo, donna, bambino, anziano, nero, bianco, eterosessuale, omosessuale, giornalista, netturbino..
Sarai d'accordo sul fatto che il valore delle persone e quello che possono rappresentare per noi non lo facciano i nomi delle patologie da cui si è afflitti, né la compatibilità della loro cartella clinica con la nostra. Che poi questo possa eventualmente aiutare le persone a mettersi nei nostri panni in maniera più realistica, io credo che abbia poca importanza.




Questa cosa in effetti mi interessa abbastanza. Esiste una definizione univoca del cosa significhi essere fobico sociale? Ho sempre creduto che la fobia sociale fosse un insieme assai vasto di disagi, vivibili più o meno diversamente a seconda della persona. Mi sbaglio di molto?

Visione un pochetto romanzata,la gente non è cosí.

[Bluevelvet93]

Originariamente inviata da claire

Alcuni però si sono trovati qui il partner e sono spariti perchè "guariti".

Va bene che qua in molti (troll o meno) pensano solo alla figa, però mi pare che tu spesso cadi nel ragionamento opposto, per cui se uno ha un problema a relazionarsi con le donne è un fobico di serie B.

[claire]

Originariamente inviata da Bluevelvet93

Va bene che qua in molti (troll o meno) pensano solo alla figa, però mi pare che tu spesso cadi nel ragionamento opposto, per cui se uno ha un problema a relazionarsi con le donne è un fobico di serie B.

C'è gravità e gravità.
Se la fobia è limitata ad alcuni aspetti della vita,è diverso rispetto a condizionarlo tutti.
Inoltre se il solo avere una relazione comporta la guarigione,direi che non c'era patologia di fondo.

[claire]

Originariamente inviata da Yoel

Ma non hai risposto alla mia domanda, quindi conta di più l'empatia o l'avere la stessa "cartella clinica"?

L'empatia senz'altro,ma è utopistica.