Ho conosciuto da un mesetto un ragazzo, che nei miei confronti si dimostra sempre molto schietto e senza remore nel sottolineare la mia caratteristica da persona silenziosa. E' una caratteristica che in maniera simile avevo trovato anche nel mio ex ragazzo, che si rivolgeva a me spesso in tono di sfottò, e che io prendevo con autoironia più che potevo, ma che sotto sotto mi lasciava un profondo senso di inadeguatezza e inferiorità.
La cosa si sta ripetendo con questa persona, che ora come ora, inquadro solo come possibile amicizia.
Faccio alcuni esempi: "per messaggio sei molto più loquace", "coi tuoi amici parlate? e tu ci parli?", "spero di non uscire con te e parlare solo con me stesso"
Affermazioni, messe forse a mo di battutina, che ripetute più di una volta riattivano in me quei sentimenti di inadeguatezza e di sentirmi sbagliato, di sapere di mettere a disagio l'altra persona e come considerazione finale, di essere inabile a rapportarmi con chiunque e di pensare di poter stare bene solo con me stesso e di escludere gli altri dalla mia vita.
A volte queste affermazioni mi fanno rabbia, perchè io mi sto sforzando più di un tempo a dire quello che mi passa per la testa, ma a volte non ce la faccio, si creano inevitabilmente dei silenzi e in quei silenzi arrivano queste pugnalate. Ancor più fastidio quando noto che nemmeno questo altro ragazzo sia così chiaccherone e logorroico, (cosa che non sopporterei).
Ma gli altri stanno davvero così male quando non ci si dice niente? Il mio malessere sta anche in questo, penso di far stare male le persone che stanno con me, sto malessere per gli altri so somma al mio e succede che mi prende una depre di quelle pesanti.