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16-03-2021, 09:58
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#21
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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è un periodo strafinito, adesso vivi la tua età, puoi farlo benissimo anche senza pensare a sta cosa delle skills, la vita è un continuo imparare e ricominciare, ci sono mille esperienze che ne tu ne loro avete mai fatto e che si cominciano da zero
e comunque non è mai una gara, chissenefrega se hai imparato a timbrare il biglietto a 25 anni, l'importante è che sai timbrare il biglietto
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16-03-2021, 15:28
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#22
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Esperto
Qui dal: Jan 2021
Messaggi: 2,302
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Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
È quello che dico spesso anche io. Se da ragazzini, dai 15 per arrivare fino diciamo ai 25,non si hanno mai avute esperienze, nemmeno un bacio, zero totale, vengono a mancare completamente le basi naturali che gli altri si fanno. Noi poi arriviamo a 40 e passa anni senza aver mai fatto niente e ci tocca di vedere magari uno di 18 adesso che fa cose che noi quando avevano 18 anni non abbiamo mai fatto...
Io li vedo e li sento in giro, hanno i giri sociali, le amicizie, mille agganci, conoscono tutti... l'altro giorno al lavoro ho sentito uno che avrà 22 anni dire a un altro:"cioè io ti tiro fuori una serata in 5 minuti, chiamo mie amiche e amici ti organizzo una serata come ridere".
Io ero lì a sentire e mi sono sentito proprio anni luce lontano dal mondo, da tutto, come se non vivessi su questo pianeta.
Mai avuto giri, situazioni, intrighi, relazioni, neanche mai un bacio.
Devo essere anche sincero a dire che dai 15 ai 25 e anche successivamente, non mi sono mai piaciute e interessate molte cose che gli altri facevano. Come ho già detto, ho provato all'epoca ad andare 3 o 4 volte in discoteca ma non vedevo l'ora di andarmene subito, seduto come un coglione sui divanetti, annoiato, mentre gli altri, tutti esaltati, con la sigaretta sull'orecchio, andavano a fare caciara e a conoscere le tipe, tutti estroversi, ubriachi e spinellati.
Ho sempre visto nel mio paese le bande di mafiosetti con lo scooter circondati dalle ragazzine, estasiate dal loro modo di essere arroganti e prevaricatori verso i più deboli.
Anche più avanti, sui 28,30,35 ho sempre comunicato visto vivere e farsi strada gente comunque iperattiva, estroversa, brillante, con giri di conoscenze amicizie.
Io con un carattere fortemente evitante, introverso, fobico, sono rimasto tagliato fuori da tutto. Inutile negare che se sei così, agli altri dai fastidio, non ti voglio, ti vedono come strano, e nella peggiore delle ipotesi si divertono a prendere per il culo.
Le donne non accetterebbero mai una persona con tali gravi carenze sociali, carenze di esperienze eccetera. A meno che si abbia la fortuna di trovare una che ti dica :"senti, tu mi vai bene così, ti accetto per come sei"...
C'è una che ti dica così? Forse, può essere, io però non ne ho ancora incontrata una e non ho nemmeno sentito qualcuno dire che ne ha incontrata una.
Dicevo che però, per essere onesto, io rimpiango si tante cose mai vissute, ma tante cose, anche da ragazzo, proprio non mi interessavano, non mi dicevano assolutamente niente. Non mi sono mai interessate le festicciole, i concerti dove ti spingono e urlano, nonostante abbia provato la discoteca 3 o 4 volte non mi è mai interessato nulla di quei contesti, non mi è mai fregato nulla di avere compagnie al pub, al piazzale delle scuole alla sera, non mi è mai interessato nulla andare in bici, nei parchi di divertimento acquatici, a compleanni, non mi ha mai detto niente fare sport di gruppo, ero sempre chiuso e sulle mie e in quegli anni, in quei momenti della mia vita, tutte quelle cose non mi piacevano e non mi interessavano, e quando mi sono sforzato di fare qualcosa mi davano insofferenza e noia.
Il rimpianto per non aver vissuto quelle cose ed essere di conseguenza emarginato sociale e tagliato fuori a 47 anni da tutto, ce l'ho ora, ma allora quelle cose mi rompevano, non mi interessavano. E pensandoci ora, io allora evitavo tutto ciò che mi sarebbe invece servito per non fare la fine che ho fatto.
Volevo sapere se qualcuno si rivede in quello che ho scritto.
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Io in discoteca non ci sono mai andato, non ne ho mai avuto l occasione (penso che mi sarebbe piaciuto cmq). L unica uscita serale é stata con i miei compagni, per la maturità a 18 anni.. ristorante, diversi bar e giri in macchina random...devo dire che mi sono trovato bene, nonostante fossi un tipo introverso mi sono divertito quella sera. La prima volta che mi sono sentito "normale"...rimpiango tantissimo gli anni persi...
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16-03-2021, 16:30
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#23
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,600
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Al momento ho rimpianti dell'adolescenza legati solo al fatto che non seguivo l'alta moda di quegli anni (primi anni 90): Karl Lagerfeld bello panzuto e ventaglioso, Gianni Versace e le sue top...
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16-03-2021, 16:33
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#24
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Messaggi: 2,256
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Quote:
Originariamente inviata da Masterplan92
Poi condiziona a catena tutto il resto purtroppo..
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Esatto.
Non aver vissuto l'adolescenza adeguatamente può impattare, in maniera determinante (ovviamente in negativo), sulla vita futura. Infatti, la conseguenza diretta di una non-adolescenza vissuta crea un adulto depresso con zero voglia di adoperarsi per costruirsi un futuro e, di conseguenza, studiare e cercare un lavoro vivendo di rimpianti verso un periodo della vita passato, praticamente, in "coma"; tipo, io sto facendo questa fine qua.
È frustrante perché il mondo non si ferma con noi, anzi, va avanti cioè mentre i nostri coetanei, magari, si laureano, trovano un lavoro e si costruiscono una famiglia noi continueremo ad essere gli spettatori! Come lo siamo sempre stati, d'altronde.
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16-03-2021, 18:05
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#25
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Esperto
Qui dal: Dec 2015
Messaggi: 1,459
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Anni e anni a non allenarsi socialmente come gli altri facevano, ora le conseguenze si vedono !! Grandi difficoltà in tutti gli ambiti della vita, in primis quelli comunicativi e sociali, il lavoro ecc
Io sto facendo dei piccoli passi avanti, ma che fatica ottenere anche pochissimi risultati.. quello che per gli altri è normale per me è una chimera
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16-03-2021, 19:16
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#26
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,614
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Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
È quello che dico spesso anche io. Se da ragazzini, dai 15 per arrivare fino diciamo ai 25,non si hanno mai avute esperienze, nemmeno un bacio, zero totale, vengono a mancare completamente le basi naturali che gli altri si fanno. Noi poi arriviamo a 40 e passa anni senza aver mai fatto niente e ci tocca di vedere magari uno di 18 adesso che fa cose che noi quando avevano 18 anni non abbiamo mai fatto...
Io li vedo e li sento in giro, hanno i giri sociali, le amicizie, mille agganci, conoscono tutti... l'altro giorno al lavoro ho sentito uno che avrà 22 anni dire a un altro:"cioè io ti tiro fuori una serata in 5 minuti, chiamo mie amiche e amici ti organizzo una serata come ridere".
Io ero lì a sentire e mi sono sentito proprio anni luce lontano dal mondo, da tutto, come se non vivessi su questo pianeta.
Mai avuto giri, situazioni, intrighi, relazioni, neanche mai un bacio.
Devo essere anche sincero a dire che dai 15 ai 25 e anche successivamente, non mi sono mai piaciute e interessate molte cose che gli altri facevano. Come ho già detto, ho provato all'epoca ad andare 3 o 4 volte in discoteca ma non vedevo l'ora di andarmene subito, seduto come un coglione sui divanetti, annoiato, mentre gli altri, tutti esaltati, con la sigaretta sull'orecchio, andavano a fare caciara e a conoscere le tipe, tutti estroversi, ubriachi e spinellati.
Ho sempre visto nel mio paese le bande di mafiosetti con lo scooter circondati dalle ragazzine, estasiate dal loro modo di essere arroganti e prevaricatori verso i più deboli.
Anche più avanti, sui 28,30,35 ho sempre comunicato visto vivere e farsi strada gente comunque iperattiva, estroversa, brillante, con giri di conoscenze amicizie.
Io con un carattere fortemente evitante, introverso, fobico, sono rimasto tagliato fuori da tutto. Inutile negare che se sei così, agli altri dai fastidio, non ti voglio, ti vedono come strano, e nella peggiore delle ipotesi si divertono a prendere per il culo.
Le donne non accetterebbero mai una persona con tali gravi carenze sociali, carenze di esperienze eccetera. A meno che si abbia la fortuna di trovare una che ti dica :"senti, tu mi vai bene così, ti accetto per come sei"...
C'è una che ti dica così? Forse, può essere, io però non ne ho ancora incontrata una e non ho nemmeno sentito qualcuno dire che ne ha incontrata una.
Dicevo che però, per essere onesto, io rimpiango si tante cose mai vissute, ma tante cose, anche da ragazzo, proprio non mi interessavano, non mi dicevano assolutamente niente. Non mi sono mai interessate le festicciole, i concerti dove ti spingono e urlano, nonostante abbia provato la discoteca 3 o 4 volte non mi è mai interessato nulla di quei contesti, non mi è mai fregato nulla di avere compagnie al pub, al piazzale delle scuole alla sera, non mi è mai interessato nulla andare in bici, nei parchi di divertimento acquatici, a compleanni, non mi ha mai detto niente fare sport di gruppo, ero sempre chiuso e sulle mie e in quegli anni, in quei momenti della mia vita, tutte quelle cose non mi piacevano e non mi interessavano, e quando mi sono sforzato di fare qualcosa mi davano insofferenza e noia.
Il rimpianto per non aver vissuto quelle cose ed essere di conseguenza emarginato sociale e tagliato fuori a 47 anni da tutto, ce l'ho ora, ma allora quelle cose mi rompevano, non mi interessavano. E pensandoci ora, io allora evitavo tutto ciò che mi sarebbe invece servito per non fare la fine che ho fatto.
Volevo sapere se qualcuno si rivede in quello che ho scritto.
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Io mi rivedo molto in quello che hai scritto, anche se ho solo 25 anni.
Io però, come ho scritto nell'altra risposta, ho provato solo una volta, a 15 anni, ad andare in una discoteca ma solo perché avevano invitato tutta la classe.
Non è andata bene per niente, i motivi e la descrizione sono già stati scritti e sono gli stessi che hai scritto tu.
Anche io ero abbastanza disinteressato a quegli ambienti ma, nonostante questo, ci stavo male lo stesso perché mi sentivo diverso, strano e anche gli altri mi facevano sentire così.
Ero sempre quello timido, introverso, depresso, asociale, che stava sempre da solo, che era una pippa negli sport di squadra (e le ragazze ci aggiungevano anche "la faccia di merda")...però quando avevano bisogno di copiare i compiti venivano sempre da me a fare i gentili.
Solo ora, in questi ultimi mesi, da quando è iniziata la pandemia, sto cominciando a disinteressarmi e fregarmene di tutto ciò che c'è là fuori perché so che non fa per me, che non sono all'altezza degli altri e di quello che posso trovare, che non riesco a reggere o fare le cose che un comune coetaneo fa senza nessuno sforzo.
Fa comunque male, soffro lo stesso, ma credo di stare raggiungendo una certa rassegnazione.
Anche l'anedonia cronica "aiuta".
Alla fine stare chiuso in casa è la cosa meno stressante e più sopportabile rispetto a tutti gli sforzi che devo fare per uscire normalmente, sopportare l'ansia, le mie fobie, le mie compulsioni, per cosa poi? Tornare a casa e stare peggio di prima...
Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
Le donne non accetterebbero mai una persona con tali gravi carenze sociali, carenze di esperienze eccetera. A meno che si abbia la fortuna di trovare una che ti dica :"senti, tu mi vai bene così, ti accetto per come sei"...
C'è una che ti dica così?
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Oppure a meno che non sia uno con un bel conto in banca, suo o della famiglia.
Da me ne ho viste un sacco di situazioni del genere.
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Ultima modifica di cancellato21736; 16-03-2021 a 19:19.
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16-03-2021, 19:22
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#27
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: In un posto migliore
Messaggi: 1,958
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Ti capisco, ma mi capisco anche...all'epoca facevo davvero fatica, purtroppo o per fortuna c'era il pc con msn ed in generale internet che quantomeno mi ha tenuta attiva e mi ha permesso di crescere da altri punti di vista. Non penso che mi faccia bene nè di condannarmi, nè pentirmi, nè rimuginare più di tanto
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20-03-2021, 22:26
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#28
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Intermedio
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: Roma
Messaggi: 160
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Quote:
Originariamente inviata da Sitchnatio
..mentre tutti gli altri si divertivano e facevano esperienze.
Li vedo all uscita da scuola; tutti con aria vivace mentre si danno appuntamento per l uscita di pomeriggio.
Comitive di adolescenti che escono insieme; che vanno in giro ad affinare skills sociali ( indispensabili per il lavoro ) e che iniziano a fare esperienze.
Il restare chiuso in casa ti fa marcire; ti rende ancora piu strano e malato.
Ho imparato a prendere l autobus e il treno a 25 anni; prima non sapevo nemmeno come si faceva un biglietto...sbagliavo pure a timbrare il cartellino nell autobus per dire. Letteralmente un alieno impaurito di qualunque cosa e inadatto a vivere da solo.
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Ti capisco, ma l'importante è che hai fatto qualche passo in avanti, anch'io ho imparato tante cose tardi. Amareggiarsi per il passato purtroppo è solo dannoso, anche se viene naturale in certi momenti.
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20-03-2021, 23:11
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#29
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,280
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A me già giravano i coglioni durante l'adolescenza per le cose che vedevo: nel contesto in cui l'ho vissuta c'era un omologazione pazzesca su come vestirsi, posti da frequentare...tutte cose che mi stavano profondamente sui coglioni, è lì che ho capito che non sarei mai potuto essere un "normalone"
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
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20-03-2021, 23:43
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#30
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Esperto
Qui dal: Mar 2018
Messaggi: 920
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Sei stato probabilmente tagliato fuori come tanti altri nel periodo 11 14 e questo ha influito in negativo anche nel dopo. Io oltre a non averla vissuta mi posso considerare fortunato ad essermi diplomato, fortuna che conta poi non molto ma almeno mi son reso utile per qualcosa . Viceversa gli altri uscivano in compagnia, feste, ragazze, buon rendimento scolastico ecc... Ma chi vuole uscire da queste situazioni deve darsi da fare e non pensare più al passato.
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21-03-2021, 08:58
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#31
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Quote:
Originariamente inviata da Mik80
Sei stato probabilmente tagliato fuori come tanti altri nel periodo 11 14 e questo ha influito in negativo anche nel dopo. Io oltre a non averla vissuta mi posso considerare fortunato ad essermi diplomato, fortuna che conta poi non molto ma almeno mi son reso utile per qualcosa . Viceversa gli altri uscivano in compagnia, feste, ragazze, buon rendimento scolastico ecc... Ma chi vuole uscire da queste situazioni deve darsi da fare e non pensare più al passato.
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Ma darsi da fare, in concreto, cosa deve fare poi una persona che, come hai giustamente detto tu, è stata tagliata fuori fin dai 14 anni da tutto? E questo essere tagliati fuori da tutto da sempre, che porta negli anni a una emarginazione totale, come lo si risolve ora? Nel senso, io per esempio ho 47 anni. Ciò che avrei dovuto vivere, sperimentare, godermi a 14,18,23 anni, non lo recupererò mai più adesso, e intanto gli altri sono cresciuti, si sono divertiti, hanno fatto esperienze, si sono fidanzati e sposati. Io invece sono sempre stato spettatore.
Ti prego, non mi rispondere che ci sono i farmaci e gli psichiatri e le terapie cognitive eccetera, perché lo sanno benissimo tutti che se sei rimasto fuori da tutto, a zero in relazioni sociali e sentimentali, nessun farmaco, nessuna terapia, nessun psichiatria ti ridarà mai indietro quello che non hai mai vissuto, non riuscirai a inserirti nei meccanismi sociali dopo una vita di totale isolamento.
L'unica speranza, sarebbe trovare una che ti accetta per come sei, senza pretese e senza rompere le balle con "sei asociale, non hai amici, sei sfigato eccetera eccetera..."
Io per adesso una così però non l'ho ancora vista.
Voi?
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21-03-2021, 09:33
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#32
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: Non so
Messaggi: 1,669
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é inutile rinvangare il passato che ormai non torna più credimi cerca piuttosto di cosrtuire qualcosa di positivo per il presente lo so non è facile dimenticare,sappi che la mia adolescenza è stata ancora peggiore ho perso mia madre a 16 anni.
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21-03-2021, 10:04
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#33
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,567
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Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
Ma darsi da fare, in concreto, cosa deve fare poi una persona che, come hai giustamente detto tu, è stata tagliata fuori fin dai 14 anni da tutto? E questo essere tagliati fuori da tutto da sempre, che porta negli anni a una emarginazione totale, come lo si risolve ora? Nel senso, io per esempio ho 47 anni. Ciò che avrei dovuto vivere, sperimentare, godermi a 14,18,23 anni, non lo recupererò mai più adesso, e intanto gli altri sono cresciuti, si sono divertiti, hanno fatto esperienze, si sono fidanzati e sposati. Io invece sono sempre stato spettatore.
Ti prego, non mi rispondere che ci sono i farmaci e gli psichiatri e le terapie cognitive eccetera, perché lo sanno benissimo tutti che se sei rimasto fuori da tutto, a zero in relazioni sociali e sentimentali, nessun farmaco, nessuna terapia, nessun psichiatria ti ridarà mai indietro quello che non hai mai vissuto, non riuscirai a inserirti nei meccanismi sociali dopo una vita di totale isolamento.
L'unica speranza, sarebbe trovare una che ti accetta per come sei, senza pretese e senza rompere le balle con "sei asociale, non hai amici, sei sfigato eccetera eccetera..."
Io per adesso una così però non l'ho ancora vista.
Voi?
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Infatti, fanno tutti gli scienziati con sto "darsi da fare". Uno che è stato escluso, umiliato, è demotivato, come fa a darsi da fare? Perché per farlo devi avere delle motivazioni e quelle non le trovi nelle favolette o nelle ricette magiche che tanti qua dicono, magari una sera d'estate uno può pure dirmi: "che fai a casa da solo? Esci con qualcuno, divertiti!".
Non ho mai sentito però qualcuno che mi invitasse con le sue compagnie, nel senso che aiuta uno sfigatello ad uscirne, ti dicono solo le solite cazzate tanto per, e intanto tu sprofondi ancora di più nell'abisso fatto di solitudine e depressione.
E poi parliamoci chiaro, ma uno decente, con un gruppo, che esce, in fin dei conti sta a pensare a uno che non sa fare niente? E uno che non sa fare n lo si riconosce in 2 secondi.
Mettiamo che qualche conoscente ti fa uscire con i suoi amici, io mi sentirei solo inadeguato e strano in mezzo a quelli che parlano solo di sesso, sigarette, discoteca, calcio, e palestra.
E quelli secondo voi quando rimani fermo la come un salame senza dire nemmeno una parola che non lo capiscono che hai dei problemi?!
Allora qualcuno mi dirà che si può fare, io dico solo che l'unica è trovare almeno una passione o ancora meglio un lavoro che ti "piace" e dedicarsi a quello, perlomeno non pensi allo schifo di vita privata che hai e magari qualcuno conosci, sempre conoscenze superficiali ovviamente.
Oppure andarsene fuori e ricominciare, ma ricominciare da cosa se non è mai iniziata?
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21-03-2021, 10:20
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#34
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Esperto
Qui dal: Mar 2018
Messaggi: 920
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Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
Ma darsi da fare, in concreto, cosa deve fare poi una persona che, come hai giustamente detto tu, è stata tagliata fuori fin dai 14 anni da tutto? E questo essere tagliati fuori da tutto da sempre, che porta negli anni a una emarginazione totale, come lo si risolve ora? Nel senso, io per esempio ho 47 anni. Ciò che avrei dovuto vivere, sperimentare, godermi a 14,18,23 anni, non lo recupererò mai più adesso, e intanto gli altri sono cresciuti, si sono divertiti, hanno fatto esperienze, si sono fidanzati e sposati. Io invece sono sempre stato spettatore.
Ti prego, non mi rispondere che ci sono i farmaci e gli psichiatri e le terapie cognitive eccetera, perché lo sanno benissimo tutti che se sei rimasto fuori da tutto, a zero in relazioni sociali e sentimentali, nessun farmaco, nessuna terapia, nessun psichiatria ti ridarà mai indietro quello che non hai mai vissuto, non riuscirai a inserirti nei meccanismi sociali dopo una vita di totale isolamento.
L'unica speranza, sarebbe trovare una che ti accetta per come sei, senza pretese e senza rompere le balle con "sei asociale, non hai amici, sei sfigato eccetera eccetera..."
Io per adesso una così però non l'ho ancora vista.
Voi?
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È tutta una questione di forza di volontà di modificare te stesso. Se sei stato tagliato fuori mica era colpa tua. Però nessuno viene a cercarti, dovete sfruttare le occasione e cercare di darvi da fare perché si creino.
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21-03-2021, 11:04
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#35
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Super Moderator
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 6,253
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è un peso che mi porto dietro, so che non si dovrebbe pensare al passato, che si dovrebbe cercare di migliorare il presente, però come hanno fatto notare alcuni il passato spesso influenza pesantemente il presente e il futuro e cercare di non pensarci diventa spesso molto difficile.
Io come molti qui sono passato dall'essere un bambino ad un uomo adulto senza fare il passo intermedio, non ero assolutamente pronto e infatti le conseguenze sono belle visibili
Alle volte quanto mi capitava di uscire la sera vedevo spesso gruppi di ragazzini che scherzavano e ridevano, sicuramente non è un periodo facilissimo, soprattutto adesso, ma credo che se la si riesca a vivere penso sia una fase della vita molto interessante
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21-03-2021, 11:29
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#36
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Quote:
Originariamente inviata da Mik80
È tutta una questione di forza di volontà di modificare te stesso.
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Bah.. secondo me è tutta questione di culo..e basta.. se c'è bene,se no amen..
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21-03-2021, 13:52
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#37
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Principiante
Qui dal: Oct 2020
Messaggi: 60
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io sono già partita male dalle elementari... bambini che volevano picchiarmi, bambine che facevano scherzi ecc
chiaro che poi mi son chiusa in casa e non ci tenevo ad uscire dopo scuola
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21-03-2021, 14:19
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#38
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Quote:
Originariamente inviata da Ezp97
Infatti, fanno tutti gli scienziati con sto "darsi da fare". Uno che è stato escluso, umiliato, è demotivato, come fa a darsi da fare? Perché per farlo devi avere delle motivazioni e quelle non le trovi nelle favolette o nelle ricette magiche che tanti qua dicono, magari una sera d'estate uno può pure dirmi: "che fai a casa da solo? Esci con qualcuno, divertiti!".
Non ho mai sentito però qualcuno che mi invitasse con le sue compagnie, nel senso che aiuta uno sfigatello ad uscirne, ti dicono solo le solite cazzate tanto per, e intanto tu sprofondi ancora di più nell'abisso fatto di solitudine e depressione.
E poi parliamoci chiaro, ma uno decente, con un gruppo, che esce, in fin dei conti sta a pensare a uno che non sa fare niente? E uno che non sa fare n lo si riconosce in 2 secondi.
Mettiamo che qualche conoscente ti fa uscire con i suoi amici, io mi sentirei solo inadeguato e strano in mezzo a quelli che parlano solo di sesso, sigarette, discoteca, calcio, e palestra.
E quelli secondo voi quando rimani fermo la come un salame senza dire nemmeno una parola che non lo capiscono che hai dei problemi?!
Allora qualcuno mi dirà che si può fare, io dico solo che l'unica è trovare almeno una passione o ancora meglio un lavoro che ti "piace" e dedicarsi a quello, perlomeno non pensi allo schifo di vita privata che hai e magari qualcuno conosci, sempre conoscenze superficiali ovviamente.
Oppure andarsene fuori e ricominciare, ma ricominciare da cosa se non è mai iniziata?
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E come non essere d'accordo, si accorgono subito che uno non c'entra niente con la realtà che lo circonda che non ha argomenti, che non ha niente da raccontare, che non sa inserirsi nei meccanismi.
Queste situazioni sono più complesse di quello che si vuole far credere. Mi fanno ridere quelli che dicono "prendi ed esci e fai come gli altri"...
Forse molte persone non hanno ancora capito che una persona sola ed emarginata, può anche andare nella piazza più affollata del mondo ed essere comunque la persona più sola ed emarginata del mondo.
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21-03-2021, 18:54
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#39
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,614
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Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
ci sono i farmaci e gli psichiatri e le terapie cognitive eccetera, perché lo sanno benissimo tutti che se sei rimasto fuori da tutto, a zero in relazioni sociali e sentimentali, nessun farmaco, nessuna terapia, nessun psichiatria ti ridarà mai indietro quello che non hai mai vissuto, non riuscirai a inserirti nei meccanismi sociali dopo una vita di totale isolamento.
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Posso confermare, dopo 10 anni di terapie psicologiche, cognitivo-comportamentali, psicofarmaci, visite psichiatriche e un ricovero diurno in una struttura psichiatrica.
Quote:
L'unica speranza, sarebbe trovare una che ti accetta per come sei, senza pretese e senza rompere le balle con "sei asociale, non hai amici, sei sfigato eccetera eccetera..."
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Esistono?
Io spero più in un'intelligenza artificiale in una situazione come nel film Ready Player One, con visore VR 3d, tuta aptica per sensazioni tattili ecc...
Quote:
Originariamente inviata da Mik80
È tutta una questione di forza di volontà di modificare te stesso. Se sei stato tagliato fuori mica era colpa tua. Però nessuno viene a cercarti, dovete sfruttare le occasione e cercare di darvi da fare perché si creino.
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Uno può avere tutta la volontà del mondo, ma dove trovi la forza quando sei solo, senza alcuna capacità relazionale, non hai alcuna esperienza rispetto ai tuoi coetanei, non hai alcuna motivazione e sei completamente alienato dalla società, vivendo in un ambiente malsano da ogni punto di vista...
Le occasioni te le crei con la bacchetta magica?
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21-03-2021, 21:57
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#40
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,567
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Quote:
Originariamente inviata da Noradenalin
Posso confermare, dopo 10 anni di terapie psicologiche, cognitivo-comportamentali, psicofarmaci, visite psichiatriche e un ricovero diurno in una struttura psichiatrica.
Esistono?
Io spero più in un'intelligenza artificiale in una situazione come nel film Ready Player One, con visore VR 3d, tuta aptica per sensazioni tattili ecc...
Uno può avere tutta la volontà del mondo, ma dove trovi la forza quando sei solo, senza alcuna capacità relazionale, non hai alcuna esperienza rispetto ai tuoi coetanei, non hai alcuna motivazione e sei completamente alienato dalla società, vivendo in un ambiente malsano da ogni punto di vista...
Le occasioni te le crei con la bacchetta magica?
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Infatti, svegliatevi signori, non esiste il rialzarsi e combattere come si vede nei film se dalla vita non hai mai avuto nulla.
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