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25-06-2016, 15:35
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#21
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,106
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis
Ma è necessario?
io avrò spiegato se va bene l'1% a chi conosco dalle elementari,ad altri che conosco da anni manco quello,
si esce,si fan battute,si parla del più e del meno e finita lì,per il resto ci sono i forum .
La mia interiorità la tengo per me,preferisco così e poi non capirebbero neanche.
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E' necessario se voglio mantenere dei rapporti che non siano superficiali.
Se non spiego e non metto dei paletti, la mia personalità viene "annullata" dagli altri, io sto male e devo sfanculare tutti per mesi (o anche anni) con enorme sofferenza e chiusura totale, e chiaramente con un notevole peggioramento del mio stato di salute mentale.
Ho imparato in terapia che se voglio essere rispettata, devo farmi rispettare, non devo dare niente per scontato o aspettarmi che gli altri si comportino come me, perchè siamo tutti diversi e con caratteri e problematiche personali, che spesso cozzano con quelle altrui.
Quindi, chi decide di frequentarmi, deve sapere alcune cose, e poi deciderà di conseguenza, la porta è sempre aperta e io non costringo nessuno ad essere mio amico, figuriamoci. Idem per me, che già di mio, sono abbastanza selettiva.
Chiaro che non vado in giro con diagnosi alla mano, questo discorso vale solo per le persone a cui tengo, gli altri li paletto e basta.
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Ultima modifica di cancellato15324; 25-06-2016 a 15:50.
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25-06-2016, 15:43
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#22
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,384
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Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13
E' necessario se voglio mantenere dei rapporti che non siano superficiali.
Se non spiego e non metto dei paletti, la mia personalità viene "annullata" dagli altri, io sto male e devo sfanculare tutti per mesi (o anche anni) con enorme sofferenza e chiusura totale, e chiaramente un notevole peggioramento del mio stato di salute mentale.
Ho imparato in terapia che se voglio essere rispettata, devo farmi rispettare, non devo dare niente per scontato o aspettarmi che gli altri si comportino come me, perchè siamo tutti diversi e con caratteri e problematiche personali, che spesso cozzano con quelle altrui.
Quindi, chi decide di frequentarmi, deve sapere alcune cose, e poi deciderà di conseguenza, la porta è sempre aperta e io non costringo nessuno ad essere mio amico, figuriamoci. Idem per me, che già di mio, sono abbastanza selettiva.
Chiaro che non vado in giro con diagnosi alla mano, questo discorso vale solo per le persone a cui tengo.
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Non è necessario sfanculare, ma spiegare che si ha bisogno dei propri spazi(Cit.)
Lo so, era un altro discorso, però mi ha fatto ridere
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25-06-2016, 15:49
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#23
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,106
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Quote:
Originariamente inviata da DownwardSpiral2
Non è necessario sfanculare, ma spiegare che si ha bisogno dei propri spazi(Cit.)
Lo so, era un altro discorso, però mi ha fatto ridere
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E infatti, prima andavo in crisi, panico totale e dovevo fuggire.
Adesso lo spiego prima: se mi manchi di rispetto verrai sfanculato.
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25-06-2016, 15:51
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#24
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,384
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Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13
E infatti, prima andavo in crisi, panico totale e dovevo fuggire.
Adesso lo spiego prima: se mi manchi di rispetto verrai sfanculato.
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Come si dice...uomo/donna avvisato, mezzo salvato
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25-06-2016, 19:12
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#25
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Messaggi: 3,303
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Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Mi sono reso conto in questo periodo di grave calo umorale (che per fortuna sembra sia prossimo a svanire lentamente, sperem), che la gestione pratica degli amici, delle amicizie, allocare tempo per loro, riuscire a non gravare troppo sugli altri (specialmente di chi è meno dotato in termini di intelligenza emotiva), beh tutto questo crea alcuni problemi di natura pratica.
Ad esempio, due settimane fa ho conosciuto una ragazza molto carina e un ragazzo molto simpatico. Avrei avuto l'opportunità di vedere se era possibile creare un qualche tipo di rapporto più confidenziale (specialemente con la ragazza ) ma poi ho preferito allontanarmi da entrambi prima ancora di entrare in confidenza.
Non era (solo) evitanza.
Più che altro è stato il frutto di un ragionamento pragmatico: "attualmente gli amici stretti che ho e con cui sono in contatto conoscono le mie difficoltà e tollerano le mie mancanze, i miei bidoni, il mio essere a volte giù di umore, la mia mancanza di voglia nel fare attività. Prima di entrare in una confidenza simile con nuove persone -ammesso e non concesso che poi accada- dovrei fare almeno un periodo in cui ci si vede con una certa frequenza, e in questo lasso di tempo io sarei costretto a indossare una maschera per non spaventarli, far finta che va tutto bene fino a quando non si giunge alla confidenza necessaria per esporsi e far capire che sto cercando di risolvere dei problemi."
In pratica realizzo semplicemente che nuove amicizie creerebbero nuovi problemi, anziché risolverle.
Voi?
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nessuno...nn ho niente da offrire...chi ci verrebbe con me?....ho solo un "conoscente" con cui trascorro qualche ora il venerdì sera e sabato sera...e già fatico a sopportarlo
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25-06-2016, 19:23
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#26
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Esperto
Qui dal: Jul 2011
Messaggi: 3,267
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0 come il numero di amici che ho.
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25-06-2016, 20:16
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#27
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Mi sono reso conto in questo periodo di grave calo umorale (che per fortuna sembra sia prossimo a svanire lentamente, sperem), che la gestione pratica degli amici, delle amicizie, allocare tempo per loro, riuscire a non gravare troppo sugli altri (specialmente di chi è meno dotato in termini di intelligenza emotiva), beh tutto questo crea alcuni problemi di natura pratica.
Ad esempio, due settimane fa ho conosciuto una ragazza molto carina e un ragazzo molto simpatico. Avrei avuto l'opportunità di vedere se era possibile creare un qualche tipo di rapporto più confidenziale (specialemente con la ragazza ) ma poi ho preferito allontanarmi da entrambi prima ancora di entrare in confidenza.
Non era (solo) evitanza.
Più che altro è stato il frutto di un ragionamento pragmatico: "attualmente gli amici stretti che ho e con cui sono in contatto conoscono le mie difficoltà e tollerano le mie mancanze, i miei bidoni, il mio essere a volte giù di umore, la mia mancanza di voglia nel fare attività. Prima di entrare in una confidenza simile con nuove persone -ammesso e non concesso che poi accada- dovrei fare almeno un periodo in cui ci si vede con una certa frequenza, e in questo lasso di tempo io sarei costretto a indossare una maschera per non spaventarli, far finta che va tutto bene fino a quando non si giunge alla confidenza necessaria per esporsi e far capire che sto cercando di risolvere dei problemi."
In pratica realizzo semplicemente che nuove amicizie creerebbero nuovi problemi, anziché risolverle.
Voi?
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Capita anche a me lo stesso ma non so se sia soltanto il calo dell'umore a causare questa cosa qua nel mio caso. Devo ammettere che ho fatto sempre fatica a mantenere in piedi delle relazioni. Vedere una volta alla settimana qualcuno per me spesso basta e avanza.
In una certa misura mi piace vedere delle persone che conosco, ma poi questa cosa se reiterata troppo spesso finisce col crearmi disturbi vari e allora non so bene come gestire tutto quando ho a che fare con persone che non riescono a convivere con questo mio limite.
Talvolta qua magari sembra che faccio il gradasso, ma poi in fondo a me dispiace quando altre persone non sono così contente di frequentarmi e vengono poi disturbate da questa mia tendenza nel ricercare lunghe pause tra un incontro e l'altro e magari iniziano ad immaginare chissà cosa (che le trovo antipatiche e cose del genere) quando poi magari non è così.
Non sono proprio sicuro che sia causata dalla depressione questa cosa qua perché anche quando sto meglio questa tendenza c'è comunque.
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Ultima modifica di XL; 25-06-2016 a 20:29.
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25-06-2016, 21:35
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#28
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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Ringrazio a tutti per le risposte, mi sono state molto utili.
Sì, in effetti il discorso di non stare a indossare maschere e approfittarne per farsi conoscere così come si è non è affatto insensato, anche se bisogna andarci cauti, Milano alla fine è una cittadina e a farsi 'a nummenata, come si dice qui, è un attimo
In realtà il ragazzo di cui ho parlato mi ha trasmesso fin da subito un certo grado di confidenza tale per cui gli ho rivelato cose relativamente intime come il mio disturbo depressivo fin dalla nostra prima (e unica) uscita.
Il problema è semmai riuscire a capitalizzare positivamente le uscite, perché solo con persone con cui ci si sente davvero in confidenza (i miei 3 migliori amici) riesco a essere me stesso senza dover stare sul chivalà. Gli altri, inzomma. E quindi succede che se esco, poi non mi diverto, a differenza di quanto mi capita con i miei BFF, dove essendo sciolto so lasciarmi andare con spensieratezza e ridere fin talvolta ai crampi addominali, senza neanche che ci sia bisogno di fare granché.
Come ha detto Stregatta e come sa chi mi conosce un po', io sono di indole relativamente estroversa, il ché significa che ho bisogno sì dei miei spazi e della mia solitudine, ma ad un certo punto la gente mi "ricarica".
Però, in questa fase della mia vita penso che le persone con cui mi relaziono siano più che sufficienti, visto che c'è anche l'aspetto sociale relativo al luogo di lavoro.
Un'altra questione è quella legata alla libido, che è sempre stata un forte mordente per spingermi in direzione di ricerca della socialità. Attualmente, un po' per la depre, un po' per l'uso di SSRI, non è che sia al top. Potrei spingere in tal senso, non sono del tutto spento nelle parti basse, però è una cosa che devo far partire di proposito e con razionalità e dispendio energetico, quindi non ho voglia di farlo a meno che non sia certo del risultato.
Ma questa questione dovrebbe risolversi mano a mano che scalerò lo zoloft, e col favore dell'estate e degli ormoni spero di riuscire ad avere un po' di sana frustrazione sessuale in più, che mi spinga a tornare "a caccia", e pertanto anche a cercare interazioni con potenziali compagni d'arme
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25-06-2016, 21:52
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#29
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Mi è venuta l'ansia a leggere " gestire amici"
Si tratta di respingere telefonate, richieste di favori, inviti in ogni dove, cerimonie, revival.. servono i vestiti adatti, la macchina di moda.. poi nessuno mai che porti la droga, e le ragazze migliori se le tengono per loro, nono non ce la posso fare
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25-06-2016, 22:22
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#30
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Avanzato
Qui dal: May 2016
Messaggi: 443
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Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Mi sono reso conto in questo periodo di grave calo umorale (che per fortuna sembra sia prossimo a svanire lentamente, sperem), che la gestione pratica degli amici, delle amicizie, allocare tempo per loro, riuscire a non gravare troppo sugli altri (specialmente di chi è meno dotato in termini di intelligenza emotiva), beh tutto questo crea alcuni problemi di natura pratica.
Ad esempio, due settimane fa ho conosciuto una ragazza molto carina e un ragazzo molto simpatico. Avrei avuto l'opportunità di vedere se era possibile creare un qualche tipo di rapporto più confidenziale (specialemente con la ragazza ) ma poi ho preferito allontanarmi da entrambi prima ancora di entrare in confidenza.
Non era (solo) evitanza.
Più che altro è stato il frutto di un ragionamento pragmatico: "attualmente gli amici stretti che ho e con cui sono in contatto conoscono le mie difficoltà e tollerano le mie mancanze, i miei bidoni, il mio essere a volte giù di umore, la mia mancanza di voglia nel fare attività. Prima di entrare in una confidenza simile con nuove persone -ammesso e non concesso che poi accada- dovrei fare almeno un periodo in cui ci si vede con una certa frequenza, e in questo lasso di tempo io sarei costretto a indossare una maschera per non spaventarli, far finta che va tutto bene fino a quando non si giunge alla confidenza necessaria per esporsi e far capire che sto cercando di risolvere dei problemi."
In pratica realizzo semplicemente che nuove amicizie creerebbero nuovi problemi, anziché risolverle.
Voi?
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La penso come te,inoltre "sperem"mi sembra abruzzese. .forse sono in condizioni peggiori ma la cosa che vedo è che questo è un sistema di difesa bello e buono..razionalizzare tutto al fine di perdere l'attimo e non vivere ora... bensì nei rimorsi ,il chè genera ansia e depressione...
vivere non del proprio pensiero ma del giudizio altrui..perchè se tu fossi uscito con questa nuova persona gli altri tuoi amici avrebbero detto che sei un bugiardo..
Molte volte ho paura che cambiando io, possa diventare una cattiva persona e trattare male persone che ora cercano di aiutarmi..
Forse si dovrebbero seguire più gli istinti che non la ragione(essendo umani)...sarebbe potuto accadere che questo ragazzo sarebbe rimasto simpatico anche ai tuoi amici..bho...
Ho scritto in maniera confusa ma spero di essermi spiegato! :
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26-06-2016, 11:48
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#31
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Esperto
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 442
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Ho sempre avuto dei problemi a gestire i rapporti di amicizia, non mi faccio sentire molto spesso e non mi piace la frequentazione forzata, cioè il dovere uscire per forza insieme più volte in una settimana. Queste sono situazioni che mi procurano uno stress non indifferente, quindi per me il numero massimo di amici che riesco più o meno a gestire si aggira tra i 3 e i 4 amici, di più non ce la faccio anche perché quando dico di no a qualcuno, rifiutando un invito, dopo mi assalgono sempre dei sensi di colpa, anche se mi rendo conto che alla fine l'ho fatto per il mio benessere personale.
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30-06-2016, 23:02
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#32
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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Temo le amicizie, specie quelle strette. 1 amico potrebbe essere un numero più alto di 4 amici. La cosa che non capisco è perché non si possa interrompere la relazione amicale come invece avviene in quelle sentimentali.
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30-06-2016, 23:11
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#33
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Avanzato
Qui dal: May 2010
Messaggi: 323
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Non gestisco nessuno
non ho mai gestito nessuno
e non gestirò nessuno.
Non credo nell'amicizia. (punto)
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30-06-2016, 23:46
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#34
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis
Come non si può, ne ho perse non so quante per strada da un giorno all'altro .
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sì però è poco probabile una manifestazione di intenzionalità di chiudere l'amicizia, non dico dirlo apertamente, che è effettivamente complicato, ma cercare di farlo capire, far arrivare il messaggio. Oppure succede spesso?
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30-06-2016, 23:47
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#35
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Esperto
Qui dal: Jul 2011
Messaggi: 674
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pochi
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30-06-2016, 23:51
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#36
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 4,387
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Ho 3 amiche e sono molto diverse tra loro. Ovviamente non le so gestire, direi che sono loro a gestire me, tipo che mi chiedono se ci sono e io dico sì o no...
Una si becca più no perché con lei mi sento più libera di rifiutare, anche se dalla risposta capisco che è seccata. Mi piacerebbe che si mettesse nei miei panni, la vorrei vedere a stare con tutte coppie. Lei al mio posto non uscirebbe, invece io a volte lo faccio. Mi sento molto giù e non mi va di vedere nessuno. So che è meglio averli gli amici, ma a volte non è facile frequentarli se il morale ce l'hai sotto i piedi.
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