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22-03-2012, 02:46
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#1
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 1,459
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Ultima modifica di amarlena; 22-10-2012 a 12:53.
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22-03-2012, 09:10
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#2
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Banned
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Somewhere over ther rainbow
Messaggi: 2,996
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Io faccio questo esercizio spesso. Cerco di mettermi nei panni degli altri per capire come essi vedano me.
Il risultato mi fa stare male però spesso. Mi vedo pieno di difetti fisici, di asperità caratteriali. Spesso preferisco ignorare come gli altri mi vedano.
E mi chiedo spesso se non è più importante come noi stessi vediamo noi stessi.
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22-03-2012, 09:17
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#3
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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Quote:
Originariamente inviata da Martello
[I]Io faccio questo esercizio spesso. Cerco di mettermi nei panni degli altri per capire come essi vedano me.
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pure io ma onestamente mi serve a capire che non sono poi così "inferiore"...mi vedo in mezzo agli altri, nella folla, e non mi vedo tanto diverso (almeno esternamente) e questo mi tranquillizza
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22-03-2012, 09:22
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#4
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Banned
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Somewhere over ther rainbow
Messaggi: 2,996
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Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
pure io ma onestamente mi serve a capire che non sono poi così "inferiore"...mi vedo in mezzo agli altri, nella folla, e non mi vedo tanto diverso (almeno esternamente) e questo mi tranquillizza
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Perchè sei invisibile :P :P :P
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22-03-2012, 10:55
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#5
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Messaggi: 2,472
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Quote:
Originariamente inviata da Martello
Cerco di mettermi nei panni degli altri per capire come essi vedano me.
Il risultato mi fa stare male però spesso. Mi vedo pieno di difetti fisici, di asperità caratteriali. Spesso preferisco ignorare come gli altri mi vedano.
E mi chiedo spesso se non è più importante come noi stessi vediamo noi stessi.
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Idem.
Quote:
Originariamente inviata da Martello
Io faccio questo esercizio spesso.
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Sembra sempre che sia solo concentrato su me stesso, su quello che possano pensare gli altri, che possano giudicarmi, deridermi.
A volte non so neanche come devo muovermi, come camminare, come star seduto, come ridere, perchè ho paura di sbagliare, di sembrare strano.
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22-03-2012, 13:47
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#6
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 4,420
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Quote:
Originariamente inviata da Eric Junkwood
Sembra sempre che sia solo concentrato su me stesso, su quello che possano pensare gli altri, che possano giudicarmi, deridermi.
A volte non so neanche come devo muovermi, come camminare, come star seduto, come ridere, perchè ho paura di sbagliare, di sembrare strano.
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Anche io mi comporto così, è un tale stress ogni volta per me uscire... Prima non ero così ossessionata, mentre ora prima di fare qualcosa penso sempre: "sarà giusto?" e mi verrebbe davvero voglia di tornarmene a casa perché mi viene l'ansia
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22-03-2012, 14:06
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#7
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Banned
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 2,304
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Quote:
Originariamente inviata da amarlena
Quante volte vi guardate immaginando come vi guardino gli altri, anzi mentre state con loro tentate di visualizzare ciò che di voi visualizzano loro?
Quante volte riconoscete il vostro corpo agire muoversi ma considerate che siete una persona come tante, allora vi sentite distaccati da voi, sentite che qualcosa si è perso per strada?
Forse siete diventati più leggeri, più disinvolti e pensate a voi come una persona uguale alle altre che si muove parla, che ha un ruolo o forse siete diventati piu pesanti nel senso che non vi riconoscete in quello che siete, come se la vostra identità fosse minata perchè legata a qualcosa che solo il riconoscimento affettivo forse può dare?
Se qualcuno ha capito veramente ciò che voglio dire mi faccia un segno.
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In passato mi succedeva spesso di sentirmi come dietro un vetro, adesso molto meno e con molta meno intensità e solo in situazioni davvero estroversose. E' come se mi distaccassi dalla reltà in quei momenti, come se perdessi il collegamento col mio corpo e con lo spaziotempo
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22-03-2012, 14:26
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#8
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Banned
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 8,236
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io ho addirittura il dubbio di esistere in me stesso
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22-03-2012, 18:45
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#9
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 1,459
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Quote:
Originariamente inviata da bunker
io ho addirittura il dubbio di esistere in me stesso
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Hai mai pensato che tu potresti non essere il vero te stesso?
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22-03-2012, 20:27
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#10
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Banned
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 8,236
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Quote:
Originariamente inviata da amarlena
Hai mai pensato che tu potresti non essere il vero te stesso?
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sisi, me lo sogno anche la notte
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23-03-2012, 00:17
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#11
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Esperto
Qui dal: Feb 2011
Ubicazione: Capo di Buona Speranza
Messaggi: 6,536
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Quote:
Originariamente inviata da amarlena
Quante volte vi guardate immaginando come vi guardino gli altri, anzi mentre state con loro tentate di visualizzare ciò che di voi visualizzano loro?
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Fin troppe volte.
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23-03-2012, 02:15
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#12
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: al centro delle mie fobie
Messaggi: 3,863
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Quote:
Originariamente inviata da amarlena
Quante volte vi guardate immaginando come vi guardino gli altri, anzi mentre state con loro tentate di visualizzare ciò che di voi visualizzano loro?
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io piu' che visualizzare quello che visualizzano loro di me penso a cosa gli altri possono pensare di me e quello che credo che pensino di me sono sempre cose brutte.
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23-03-2012, 08:21
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#13
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Quote:
Originariamente inviata da amarlena
Quante volte vi guardate immaginando come vi guardino gli altri, anzi mentre state con loro tentate di visualizzare ciò che di voi visualizzano loro?
Quante volte riconoscete il vostro corpo agire muoversi ma considerate che siete una persona come tante, allora vi sentite distaccati da voi, sentite che qualcosa si è perso per strada?
Forse siete diventati più leggeri, più disinvolti e pensate a voi come una persona uguale alle altre che si muove parla, che ha un ruolo o forse siete diventati piu pesanti nel senso che non vi riconoscete in quello che siete, come se la vostra identità fosse minata perchè legata a qualcosa che solo il riconoscimento affettivo forse può dare?
Se qualcuno ha capito veramente ciò che voglio dire mi faccia un segno.
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io in linea di massima sto continuamente attento a come vengo visto. Ogni gesto e ogni azione è impostata. Ogni tanto mi lascio andare, e solo quando mi accorgo di aver perso il timone mi riprendo. Ad esempio il tono della voce si può abbassare e la stessa farsi più veloce e confusa: arrivato al livello di biascichio realizzo che devo riprendere in mano la situazione, così cerco di rimodulare la voce in un tono più squillante e preciso.
C'era un bel racconto nel libro di Oliver Sacks "L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello", s'intitolava "come un fuso" e parlava del caso di un simpatico e ingegnoso vecchietto a cui mi pare un infezione aveva fatto perdere l'uso del labirinto (l'organo all'interno dell'orecchio che ci comunica il nostro orientamento spaziale). Quest'uomo prese pertanto a camminare inclinandosi sempre di più, senza realizzarlo minimamente.... poi guardava l'orizzonte, si aggiustava, riprendeva a camminare dritto per un po' ma inesorabilmente finiva di nuovo per piegarsi.
Ecco è un po' quello che faccio io con le consuetudini sociali, anche se a differenza sua io sto migliorando.
(alla fine della storia l'uomo inventa un paio di occhiali con una bolla incorporata, in modo da permettergli di capire a colpo d'occhio se si sta inclinando).
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