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amarlena 22-03-2012 02:46

quante volte vi guardate dall' esterno
 
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Martello 22-03-2012 09:10

Re: quante volte vi guardate dall' esterno
 
Io faccio questo esercizio spesso. Cerco di mettermi nei panni degli altri per capire come essi vedano me.

Il risultato mi fa stare male però spesso. Mi vedo pieno di difetti fisici, di asperità caratteriali. Spesso preferisco ignorare come gli altri mi vedano.

E mi chiedo spesso se non è più importante come noi stessi vediamo noi stessi.

Inosservato 22-03-2012 09:17

Re: quante volte vi guardate dall' esterno
 
Quote:

Originariamente inviata da Martello (Messaggio 716198)
[I]Io faccio questo esercizio spesso. Cerco di mettermi nei panni degli altri per capire come essi vedano me.

pure io http://emoticonforum.altervista.org/.../sieno/148.gif ma onestamente mi serve a capire che non sono poi così "inferiore"...mi vedo in mezzo agli altri, nella folla, e non mi vedo tanto diverso (almeno esternamente) e questo mi tranquillizza :bene:

Martello 22-03-2012 09:22

Re: quante volte vi guardate dall' esterno
 
Quote:

Originariamente inviata da Inosservato (Messaggio 716201)
pure io http://emoticonforum.altervista.org/.../sieno/148.gif ma onestamente mi serve a capire che non sono poi così "inferiore"...mi vedo in mezzo agli altri, nella folla, e non mi vedo tanto diverso (almeno esternamente) e questo mi tranquillizza :bene:

Perchè sei invisibile :P :P :P

Yannis Akis 22-03-2012 10:55

Re: quante volte vi guardate dall' esterno
 
Quote:

Originariamente inviata da Martello (Messaggio 716198)
Cerco di mettermi nei panni degli altri per capire come essi vedano me.

Il risultato mi fa stare male però spesso. Mi vedo pieno di difetti fisici, di asperità caratteriali. Spesso preferisco ignorare come gli altri mi vedano.

E mi chiedo spesso se non è più importante come noi stessi vediamo noi stessi.

Idem.



Quote:

Originariamente inviata da Martello (Messaggio 716198)
Io faccio questo esercizio spesso.

Sembra sempre che sia solo concentrato su me stesso, su quello che possano pensare gli altri, che possano giudicarmi, deridermi.
A volte non so neanche come devo muovermi, come camminare, come star seduto, come ridere, perchè ho paura di sbagliare, di sembrare strano. :(

lonely heart 22-03-2012 13:47

Re: quante volte vi guardate dall' esterno
 
Quote:

Originariamente inviata da Eric Junkwood (Messaggio 716223)
Sembra sempre che sia solo concentrato su me stesso, su quello che possano pensare gli altri, che possano giudicarmi, deridermi.
A volte non so neanche come devo muovermi, come camminare, come star seduto, come ridere, perchè ho paura di sbagliare, di sembrare strano. :(

Anche io mi comporto così, è un tale stress ogni volta per me uscire... Prima non ero così ossessionata, mentre ora prima di fare qualcosa penso sempre: "sarà giusto?" e mi verrebbe davvero voglia di tornarmene a casa perché mi viene l'ansia :testata:

Sampei80 22-03-2012 14:06

Re: quante volte vi guardate dall' esterno
 
Quote:

Originariamente inviata da amarlena (Messaggio 716183)
Quante volte vi guardate immaginando come vi guardino gli altri, anzi mentre state con loro tentate di visualizzare ciò che di voi visualizzano loro?
Quante volte riconoscete il vostro corpo agire muoversi ma considerate che siete una persona come tante, allora vi sentite distaccati da voi, sentite che qualcosa si è perso per strada?
Forse siete diventati più leggeri, più disinvolti e pensate a voi come una persona uguale alle altre che si muove parla, che ha un ruolo o forse siete diventati piu pesanti nel senso che non vi riconoscete in quello che siete, come se la vostra identità fosse minata perchè legata a qualcosa che solo il riconoscimento affettivo forse può dare?
Se qualcuno ha capito veramente ciò che voglio dire mi faccia un segno.

In passato mi succedeva spesso di sentirmi come dietro un vetro, adesso molto meno e con molta meno intensità e solo in situazioni davvero estroversose. E' come se mi distaccassi dalla reltà in quei momenti, come se perdessi il collegamento col mio corpo e con lo spaziotempo:interrogativo:

bunker 22-03-2012 14:26

Re: quante volte vi guardate dall' esterno
 
io ho addirittura il dubbio di esistere in me stesso:interrogativo:

amarlena 22-03-2012 18:45

Re: quante volte vi guardate dall' esterno
 
Quote:

Originariamente inviata da bunker (Messaggio 716286)
io ho addirittura il dubbio di esistere in me stesso:interrogativo:

Hai mai pensato che tu potresti non essere il vero te stesso?

bunker 22-03-2012 20:27

Re: quante volte vi guardate dall' esterno
 
Quote:

Originariamente inviata da amarlena (Messaggio 716428)
Hai mai pensato che tu potresti non essere il vero te stesso?

sisi, me lo sogno anche la notte:interrogativo:

Don Chisciotte 23-03-2012 00:17

Re: quante volte vi guardate dall' esterno
 
Quote:

Originariamente inviata da amarlena (Messaggio 716183)
Quante volte vi guardate immaginando come vi guardino gli altri, anzi mentre state con loro tentate di visualizzare ciò che di voi visualizzano loro?

Fin troppe volte.

lizbon 23-03-2012 02:15

Re: quante volte vi guardate dall' esterno
 
Quote:

Originariamente inviata da amarlena (Messaggio 716183)
Quante volte vi guardate immaginando come vi guardino gli altri, anzi mentre state con loro tentate di visualizzare ciò che di voi visualizzano loro?

io piu' che visualizzare quello che visualizzano loro di me penso a cosa gli altri possono pensare di me e quello che credo che pensino di me sono sempre cose brutte.

Marco Russo 23-03-2012 08:21

Re: quante volte vi guardate dall' esterno
 
Quote:

Originariamente inviata da amarlena (Messaggio 716183)
Quante volte vi guardate immaginando come vi guardino gli altri, anzi mentre state con loro tentate di visualizzare ciò che di voi visualizzano loro?
Quante volte riconoscete il vostro corpo agire muoversi ma considerate che siete una persona come tante, allora vi sentite distaccati da voi, sentite che qualcosa si è perso per strada?
Forse siete diventati più leggeri, più disinvolti e pensate a voi come una persona uguale alle altre che si muove parla, che ha un ruolo o forse siete diventati piu pesanti nel senso che non vi riconoscete in quello che siete, come se la vostra identità fosse minata perchè legata a qualcosa che solo il riconoscimento affettivo forse può dare?
Se qualcuno ha capito veramente ciò che voglio dire mi faccia un segno.

io in linea di massima sto continuamente attento a come vengo visto. Ogni gesto e ogni azione è impostata. Ogni tanto mi lascio andare, e solo quando mi accorgo di aver perso il timone mi riprendo. Ad esempio il tono della voce si può abbassare e la stessa farsi più veloce e confusa: arrivato al livello di biascichio realizzo che devo riprendere in mano la situazione, così cerco di rimodulare la voce in un tono più squillante e preciso.

C'era un bel racconto nel libro di Oliver Sacks "L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello", s'intitolava "come un fuso" e parlava del caso di un simpatico e ingegnoso vecchietto a cui mi pare un infezione aveva fatto perdere l'uso del labirinto (l'organo all'interno dell'orecchio che ci comunica il nostro orientamento spaziale). Quest'uomo prese pertanto a camminare inclinandosi sempre di più, senza realizzarlo minimamente.... poi guardava l'orizzonte, si aggiustava, riprendeva a camminare dritto per un po' ma inesorabilmente finiva di nuovo per piegarsi.

Ecco è un po' quello che faccio io con le consuetudini sociali, anche se a differenza sua io sto migliorando.


(alla fine della storia l'uomo inventa un paio di occhiali con una bolla incorporata, in modo da permettergli di capire a colpo d'occhio se si sta inclinando).


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