Blue Sky

E' dura.

Anakin

Negli ambienti maschili è pure peggio , chiedono proprio numericamente da quanto non si ha una donna.
Io rispondo sinceramente e tutti "uaaaa ma come faiiii?" , "tutto sto tempooo?" , "io impazzirei" , "vai a puttane" ecc
Non è bello di certo , ma sto machismo è odioso , non è che sono morto o impazzito (o almeno non credo per quello).

The_Sleeper

Se lo sia effettivamente non lo posso sapere per certo, però il sentore è quello.

da quanto non si ha, se fai almeno sesso casuale allora, se almeno lo facevate spesso, come lo facevate, " fai vedere com'era sta ragazza", con quante sei stato e le domande precedenti relative a ciascuna, a che età hai fatto X, hai fatto X ( X= pratica sessuale qui), faceva X...
Se la ragazza in quel momento l'hai, cazzi tua se osi esporti.

Ok, è anche bello poter parlare di sesso liberamente. Ma di sesso appunto, non della vita privata delle persone, non dover dimostrare quel machismo che dici tu. Se entri in certi discorsi con molti maschi è inevitabile la trafila di domande a questionario, la sensibilità è opzionale.
Anche perchè è ritenuto perfettamente normale fare il "resoconto" di queste cose - cercando di fare la gara a chi fa di più - mica è qualcosa che viene percepito come un argomento privato dalla maggioranza ( o almeno una buona fetta) della popolazione maschile, figurati.


Io ormai tendo sempre a stare nel mio atteggiamento taciturno, vago e lapidario sull'argomento con sconosciuti e conoscenti. Sia nei momenti quando qualche relazione effettivamente l'ho avuta, sia nel resto del tempo.
Qualcuno pensa che io faccia chissà cosa, la stragranda maggioranza che sono uno sfigato punto e basta.
Pazienza, rifuggo l'essere misurato con questi criteri e standard.
Sicuramente se c'è una partner non desidero farla diventare più o meno direttamente oggetto degli stessi.

Blue Sky

Io sono maschio e gli ambienti maschili (il classico spogliatoio) li frequento.
Oh, devo dire che mai nessuno mi ha chiesto di dire in modo esplicito: nè quante donne ho avuto, nè da quanto non facevo sesso, nè altre domande simili. Al massimo mi è stato chiesto se fossi fidanzato in quel momento.
Stasera stessa ero con amici e l'argomento si è toccato più e più volte (ovviamente ), eppure comunque nessuno mi ha fatto domande di quel tipo. Mi limito a non raccontare nulla di me e mi tengo sul vago. Se altri entrano nei dettagli delle loro storie, io seguo il discorso, intervengo magari, però non si arriva mai al punto in cui vengo costretto a parlare di me in modo così dettagliato.

Poi non voglio dimostrare nulla, può benissimo darsi che io sia stato fortunato finora.

The_Sleeper

A me è capito poche volte, poichè partecipo anch'io come osservatore in questi discorsi ed ormai riesco a svicolare o s'intuisce chiaramente che io non sono quello da interpellare in materia.
Però spesso e volentieri altri questi discorsi li fanno nelle modalità descritte, certo non sempre spingendosi al limite nei dettagli, ma neanche in modo esattamente discreto.
In genere come qualcuno dà una mano viene preso tutto il braccio se le persone sono quelle " giuste".
Per me discorsi su questa lunghezza d'onda è la quotidianità sentirli in palestra, quando ci vado.

Può anche benissimo essere che sia sfortunato io lol
50%- 50 % ?

The_Sleeper

Eh idem, sono molto restio a coinvolgere una mia partner in questi discorsi quando non è presente.
Di certe cose ne parlo solo con la diretta interessata ed in misura molto più "soft" con un amico strafidato, fine.

Paradossalmente ricordo di averne parlato di più, in termini comunque relativamente vaghi, qui sul forum che in una vita. Poco dopo essermi iscritto.

claire

Sarebbe da capire in che misura vogliamo noi le cose davvero nella nostra vita, e quanto invece le desideriamo perché le hanno gli altri le hanno da sempre e non averle ci fa sentire marziani.
Se è più pesante stare in silenzio quando gli altri parlano, o avere il silenzio dentro.

barclay

Sono sicuro d'averlo già raccontato, ma è meglio ripeterlo: tempo fa, due miei neocolleghi (un uomo ed una donna), che avevano lavorato insieme altrove, stavano parlando di un loro terzo ex collega e l'uomo disse che secondo lui questo terzo era omosessuale (*), perché “non si comportava da uomo” (cit). Morale della favola: il fatto che non TE LO chiedano, non significa che non SE LO chiedano

* Testualmente disse «Gli piace prenderlo in culo»

Suttree

Ormai non me lo chiedono neanche più..lo vedono subito che non ho possibilità con le donne.
Una volta me lo chieserò apposta per mettermi in imbarazzo e una conoscente mi disse:"tu non troverai mai una ragazza perché sei troppo brutto".
Magari fosse solo la bruttezza il problema
Ormai o succede un miracolo grazie a questo forum o io mi rassegno..conoscerle in real life è quasi impossibile per via del mio imbarazzo, delle mie inesistenti esperienze, per il fatto che tutte le ragazze che incontro sono già fidanzate, che io sono senza lavoro e senza auto ecc.
Con la psicoterapeuta per ora non ho affrontato del tutto l'argomento e non so se ce la farò..mi sento senza speranze e sconfitto in partenza (in questo ambito).

cancellato13248

Un altro motivo per non farsi delle amiche

XL

Secondo me nel caso di Jupiter capita solo che questi discorsi le fanno ricordare qualcosa che manca a lei, non è tanto il fatto di sentirsi marziani che poi fa star male, è il pensare di non poter provare certe cose, io almeno mi sento così non perché è la società circostante che dà valore a questo tipo di relazioni, la società circostante dà valore a molte altre cose di cui io me ne infischio (e l'orologio - Mai portato un orologio - e questo e quell'altro... Marziano sotto altri aspetti già lo sono, ma non me ne frega nulla), qua in quest'ambito è qualcosa che manca davvero a me, non sono di certo gli altri a produrre o indurre questi desideri... Non desidero una donna o un certo tipo di relazione per non sentirmi marziano, fossi catapultato anche su un'isola deserta dove non c'è nessun altro, lo desidererei lo stesso questo tipo di compagnia.
Nella pubblicità poi non cercherebbero di indurre il desiderio di acquistare un'auto o altro avvicinando a questi oggetti una bella donna (o viceversa un uomo di un certo tipo) se questo non fosse già un qualcosa verso cui si tende naturalmente (e non un desiderio che viene prodotto socialmente come quello per l'auto o cose del genere).
Se si dovesse produrre anche il desiderio per queste cose a monte non potrebbero mai funzionare questi stratagemmi. E' come per il riflesso condizionato, un animale deve desiderare il cibo o qualcosa a monte e prima per poterlo poi riuscire ad addestrare a fare altro. Se tutto fosse o dovesse essere indotto, non si potrebbe indurre mai nulla.

La mancanza che provo c'è a monte ed è mia, questi discorsi al più riescono solo ad attivare nuovamente una serie di pensieri che una persona cerca di rimuovere perché non ha molta scelta, ma di sicuro non sono questi discorsi a produrre questa mancanza, al più riducono delle forme di rimozione che vengono messe in atto per stare un po' meglio.

Se in un certo momento non hai dell'acqua e desideri berla, meglio non pensarci troppo, ma non è che questo desiderio c'è perché tutti gli altri bevono acqua.

Credo che valga lo stesso discorso anche per Jupiter dato che ha scritto...

La madre occhio e croce aveva capito...
Stare bene con se stessi significa tutto e nulla, io parlerei di stare bene o non stare bene, questa divisione "star bene con se stessi/con gli altri" non la vedo così netta o come se una delle due cose causi l'altra per magia, perciò io parlerei solo di "star bene", condurre cioé una vita e un'esistenza significativa per il singolo che piace davvero a questa persona.
Per far questo non si può eludere il contesto o dirsi "posso essere felice indipendentemente da ogni altra cosa", per me è un raccontarsi qualcosa di falso se poi la propria felicità dipende anche da altro e si continuano ad avvertire delle mancanze.
Poi chi vuole insistere su questa linea insista pure, ma io non sono affatto d'accordo, è un altro dei tanti modi di credersi onnipotenti.

Ansiaboy

sarà che non frequento tanti gruppi di normaloni
ma a me nei gruppi maschili mi si è spesso parsa l'idea dell'incoraggiare piuttosto che sfotterre chi tromba meno.
almeno nelle mie conoscenze maschili.. al massimo qualche battutina sulla presunta gayezza o verginità di qualcuno ma basta.

morgana

Da questa storia secondo me sì dovrebbe trarre che la maggior parte delle persone sparla ...sia in faccia che alle spalle ..quindi se si é single ti sfottono x quello
se sei "accoppiato ' ma non lavori x quello ..così x mille altre cose . a me hanno fatto pesare moltre altre cose pur non essendo single .
le persone malevoli ci sono e cmq il problema penso sia il senso di inferiorita'(parlo x me ) che mi farà sentire pesante qualsiasi mancanza (lavoro , vacanze, amicizie ) ...
Sapete quante volte ho sentito donne sparlare di altre donne x abbigliamento , capelli , fidanzato perfino...ecco queste sono le persone che non vorrei come amiche (quindi rimani sola )

Blue Sky

Questa riflessione è assolutamente condivisibile. E devo dire che vivendo anch'io questa situazione faccio fatica a rispondere alla tua domanda. Non so se è più una cosa che vorrei io o è più il disagio e il senso di inadeguatezza rispetto agli altri.

Aggiungo però che anche nella seconda ipotesi non si tratterebbe comunque di un capriccio (non che tu lo abbia detto!). Come sappiamo fin troppo bene noi utenti di questo forum, il giudizio degli altri per noi è importante, e ne soffriamo molto. Se fossimo capaci di disinteressarci del giudizio altrui avremmo risolto parte dei problemi, almeno quelli strettamente legati alla fobia sociale

Blue Sky

Esatto, un motivo per sparlare la gente lo troverà sempre.
Fermo restando che non sempre quando la gente parla di noi, per forza sparla di noi. Io non esaspererei quest'idea per cui la gente vive per parlare male del prossimo. Lo fanno sì, ma non sempre e non tutti.
Credo anche che chi (come me per primo) ha problemi di fobia sociale sia portato quasi per definizione ad sopravvalutare la malevolenza delle persone. Tanto che ne facciamo dipendere ogni nostra scelta, fino a nasconderci purché non ci si noti e non si parli di noi.

Myway

Per me decisamente la seconda....se vedo una che mi piace ci volgio stare insieme per me non per farmi vedere dagli altri, non povare o non vivere determinate cose e sensazioni mi pesa in primis...
Ovvio che poi l'ambiente rigira il dito nella piaga, perchè è ovvio che a 20/30 anni non avere relazioni, stare fuori da ogni possibilità di averle certo non ti fa vedere bene dagli altri, non ti fa essere inserito, ti espone a battute, freccaite, rimbrotti pseudo consiglia a non finire...

claire

Quindi entrambe

cancellato15252

Nessuno me lo fa pesare e in realtà non pesa neppure a me, ogni tanto un po' di affetto di vuole, ma è passato abbastanza tempo perchè non ricordi più molto sulle dinamiche sentimentali. In ogni caso, ora come ora, ho bisogno di così tanto tempo da passare da solo che non so se riuscirei a gestire una relazione (o forse è solo la sua assenza che mi ha reso così, bho).

The_Sleeper

@XL : condivido il tuo pensiero nella parte inerente alla discussione. Grazie per averlo spiegato ed argomentato meglio di quanto avrei potuto fare io.

XL ha spiegato bene quello che penso.
Per quel che mi riguarda non ha neanche senso chiedermi ciò che dici, perchè sono perfettamente consapevole che quella sensazione d'intimità con una persona è un tassello fondamentale nel raggiungere uno stato di felicità più alto, per me.
Questo non significa che da solo non sappia stare. Ma avendola provata in precedenza dentro più che un silenzio c'è un pianto per averla persa.
Non è neanche questione di volere o pretendere questo tipo di legami, di sentirmi un marziano nel confronto con altri in quest'ambito.
Non c'è nessun confronto, a me manca QUEL tipo di legame che era mio personale.

Infatti il sentirmi un alieno in questi discorsi non è legato a questo pensiero quanto piuttosto al prendere atto della differenza di pensiero esistente tra me, che non riesco a farli, e chi li fa.
Al dover riconoscere che quello che subisce un giudizio negativo sono io perchè tendo a tutelare la mia sfera privata, non condividendo elementi di essa che giudico estremamente personali e facenti parte della sfera intima delle persone.

eh, battute a parte l'incoraggiare è in genere non troppo motivato da nobili sentimenti.
Diventa più simile a un " poverino, non è in grado. Non sa come si fa, aiutiamolo noi " - un definirti tutto sommato " difettoso".
Poi c'è quello che "andiamo a puttane", quello che " ti presento l'amica tal dei tali ", quello che " guarda che se ci provi quell ci sta "...
Ok, è pur sempre un modo di aiutarti nella loro testa, ma non si comprende che il problema è di altro tipo.
Tra essere oggetto di scherno o pena da parte di persone di cui non condivido le idee preferisco decisamente la prima ( per orgoglio se non altro).

tutto giusto e condivisibile.In fondo sono cose che ripeto spesso pure io.
Però quando il giudizio altrui modifica le tue possibilità di avere una vita sociale, relazionale, di avere almeno il rispetto che ti meriti come persona.. che fai ?
Io è una vita che ignoro i giudizi altrui su di me ma non posso far finta che questi non mi abbiano condizionato la vita. Parlo proprio a livello tangibile, non nei mie pensieri : quando ti si crea il deserto intorno, vieni sfottuto anche dietro le spalle da semi-sconosciuti, i tuoi stessi (ex) amici arrivano a dubitare di certe cose e tutto questo perchè il giudizio altrui che tu hai ignorato nel frattempo è andato crescendo ... che fai ?
Io sono capacissimo di fregarmene dell'altrui giudizio ormai, il problema è che i terzi mica se ne fregano tanto del giudizio altrui su di me. Non è così scontato che siano disposti a venire a constatare di persona se certe cose sono vere o meno.

C'è anche un limite oltre il quale di questo giudizio è meglio non fregarsene solamente, temo.

Myway

Diciamo 90 e 10....80 e 20 tiè....c'è da dire che per fortuna son diventato ababstanza temprato altrimenti il peso dato dagli altri sarebbe sicuramente moolto pesante...