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Vecchio 28-04-2012, 20:25   #21
Banned
 

non ancora, credo quando finirò la terapia...

finesce, vero?
Vecchio 28-04-2012, 20:31   #22
Esperto
L'avatar di Crystal
 

Io ho 26 anni ma ne dimostro 4 o 5 meno in viso...per cui per ora tutti che mi salutano con "ciao", mi danno del tu, e mi dicono ancora "tu che sei giovane"...
Per ora non mi sento ancora un adulto;
Vecchio 28-04-2012, 20:54   #23
Avanzato
L'avatar di ayrtonsenna
 

Quote:
..senza che ve ne siate accorti?

Un mese fa passeggiavo, stranamente tranquillo; mi sento colpito,mi giro:un bambino mi dice:-Signore,mi tira la palla?-

Capii di essere cresciuto

io non mi sento adulto.. anche se ho 34 anni, sono un eterno bambino che ama giocare!
Vecchio 28-04-2012, 21:48   #24
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da berserk Visualizza il messaggio
...senza che ve ne siate accorti?

Un mese fa passeggiavo, stranamente tranquillo; mi sento colpito,mi giro:un bambino mi dice:-Signore,mi tira la palla?-

Capii di essere cresciuto
Io lo capisco quando vedo dei ragazzini che fanno cose che avrei voluto fare io alla loro età, e mi rendo conto che non mi viene spontaneo parlarci.
Non che io sia tanto grande, a 20 anni, ma non ho nemmeno sedici anni.
Anche se io ancora me li sento addosso. Sarà che mi sono mancate tante cose.
Vecchio 29-04-2012, 00:47   #25
Esperto
L'avatar di Demiurgo
 

Una giornata di due o tre anni fa... mi sono guardato allo specchio e ho notato i primi capelli bianchi nel mucchio

(ma per quanto riguarda l'età mentale mi sento di aver la stessa preparazione ad affrontare il mondo di un sedicenne)


Vecchio 29-04-2012, 10:20   #26
Esperto
L'avatar di amarlena
 

Potrei anche io rispondere da quando non riesco più a percepire nettamente il distacco anagrafico che intercorre tra me e chi mi chiama signora....
Ma non è cosi...

"L' adultità" è una condizione interiore significa cominciare a prendersi la responsabilità della propria vita.
Io lo sono diventata spero e credo da poco da quando ho smesso di delegare, da quando ho capito che mi dovevo esporre in prima persona e che ero perfettamente in grado di badare a me stessa. Accorgermi anzi percepire dentro di me che mio padre è un vecchietto e che sono io la più forte e che i ruoli sono ormai invertiti.
L' inversione che prima mi faceva paura perchè significava che non potevo piu nascondermi dietro di lui adesso mi da forza perchè so che posso farlo, che posso anche badare a lui responsabilmente.


Essere adulti significa smettere di sentirsi un bambino bisognoso di protezione, smarrito che cerca di nascondersi, significa dialogare col bambino interiore e dire : " da adesso ci sono io per te"
L' esserci per sè stessi questo è diventare adulti.

Essere adulti significa non accusare più nessuno dei propri sbagli, delle proprie scelte, non cercare di scaricare su altri le responsabilità del proprio modo di essere.
Significa capire che tutto dipende da noi e che è infantile cercare sempre di colpevolizzare il mondo esterno.
Questo è il passaggio piu importante per me e ci sto lavorando.
Vecchio 29-04-2012, 10:51   #27
Banned
 

Lo son diventato pian piano attraversando diverse fasi esistenziali. Direi che mi son sentito un pò più adulto quando a 19 anni sono stato fuori casa per 10 mesi per via del militare che mi ha insegnato a cavarmela da solo e contare esclusivamente sulle mie forze.
Poi il lavoro ovviamente e le responsabilità ad esso legato.
L'essere diventato zio, mi ha fatto rendere conto che potevo essere padre.
Vecchio 29-04-2012, 11:58   #28
Banned
 

Comunque,se per diventare adulti significa diventare indipendenti,prendersi le proprie responsabilità,sposarsi e far figli,in poche parole farsi una propria vita...adulto non lo diventerò mai.Anche a 50 anni sarò lo sfigato nerd che sono ora...un adolescente nel corpo di un uomo.
Vecchio 29-04-2012, 12:34   #29
Esperto
 

Credo che mi sentirò veramente adulto solo quando avrò un lavoro.
Vecchio 29-04-2012, 18:47   #30
Banned
 

Mi sa che non mi è ancora capitato.
PS "Ué tipo, hai una sigaretta ???" oppure "Ué tipo, hai da accendere ???"
Vecchio 29-04-2012, 19:24   #31
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da clementina Visualizza il messaggio
Mi piace questa interpretazione.
anche a me, posso quindi definirmi un bambino allora
Vecchio 13-05-2012, 09:53   #32
Principiante
L'avatar di Pollicina
 

Quando si è ammalata mia mamma, in quei momenti mi sono davvero resa conto che ogni giorno passato con le persone che ami è davvero un dono del cielo. Bisogna essere felici dei piccoli momenti sereni passati insieme, perchè quelli resteranno sempre dentro di noi.
Vecchio 13-05-2012, 10:03   #33
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da amarlena Visualizza il messaggio
Potrei anche io rispondere da quando non riesco più a percepire nettamente il distacco anagrafico che intercorre tra me e chi mi chiama signora....
Ma non è cosi...

"L' adultità" è una condizione interiore significa cominciare a prendersi la responsabilità della propria vita.
Io lo sono diventata spero e credo da poco da quando ho smesso di delegare, da quando ho capito che mi dovevo esporre in prima persona e che ero perfettamente in grado di badare a me stessa. Accorgermi anzi percepire dentro di me che mio padre è un vecchietto e che sono io la più forte e che i ruoli sono ormai invertiti.
L' inversione che prima mi faceva paura perchè significava che non potevo piu nascondermi dietro di lui adesso mi da forza perchè so che posso farlo, che posso anche badare a lui responsabilmente.


Essere adulti significa smettere di sentirsi un bambino bisognoso di protezione, smarrito che cerca di nascondersi, significa dialogare col bambino interiore e dire : " da adesso ci sono io per te"
L' esserci per sè stessi questo è diventare adulti.

Essere adulti significa non accusare più nessuno dei propri sbagli, delle proprie scelte, non cercare di scaricare su altri le responsabilità del proprio modo di essere.
Significa capire che tutto dipende da noi e che è infantile cercare sempre di colpevolizzare il mondo esterno.
Questo è il passaggio piu importante per me e ci sto lavorando.
Brava Amarlena ......
Vecchio 13-05-2012, 10:25   #34
Esperto
L'avatar di luky
 

Quote:
Originariamente inviata da lizbon Visualizza il messaggio
io mai e chissà se mai ci diventerò.
Nulla da aggiungere
Vecchio 13-05-2012, 11:11   #35
Banned
 

Anagraficamente ormai è da un bel pezzo, mentalmente mai diventato,
per molti sentirsi ragazzini in eterno è una gioia, per me è solo una disgrazia.
Vecchio 13-05-2012, 12:40   #36
Esperto
L'avatar di freddy1991
 

Quote:
Originariamente inviata da lizbon Visualizza il messaggio
io mai e chissà se mai ci diventerò.
purtroppo per me è lo stesso
Vecchio 13-05-2012, 23:32   #37
Esperto
 

credo a 17 anni, quando mi sono ritrovata in italia completamente sola e dovevo pensare come sopravvivere senza documenti e senza un soldo, non conoscendo neanche un po la lingua.. ma in un certo senso non mi sento adulata ancora adesso..
Vecchio 14-05-2012, 00:49   #38
Intermedio
 

Non lo sono ancora adesso...
Vecchio 14-05-2012, 03:46   #39
Esperto
L'avatar di canza
 

Quote:
Originariamente inviata da berserk Visualizza il messaggio
Capii di essere cresciuto
Io me ne sono accorto quando mi sono chiesto se avevo ancora la possibilità di intraprendere una carriera nello sport.

In questi casi, quando la risposta è negativa, vuol dire che sei adulto.
Vecchio 14-05-2012, 04:37   #40
Avanzato
L'avatar di Shenlong
 

Io ho cominciato a lavorare a 18 anni ma continuo a ritenermi un superbamboccio

Secondo me l'idea che sia il lavoro a farti entrare nel mondo degli adulti è una superstizione dovuta prevalentemente al fatto che la nostra cultura mette il "produrre" al centro di tutto(non a caso due tra le più grandi narrazioni ,il liberismo e il marxismo, si basano entrambe su un modello economico di crescita infinita e la mistica del lavoro )


Noi diamo per scontate affermazioni tipo "il lavoro nobilita l'uomo" o che una persona si realizzi principalmente tramite il successo economico e la carriera lavorativa .

Ma sono idee assolutamente non universali(per esempio gli antichi greci consideravano il lavoro,specialmente quello manuale,come un'onta e lo delegavano agli schiavi ,per quanto possibile) e che trovano,imho, poca corrispondenza in una realtà poco meritocratica come la nostra.

Sia chiaro l'indipendenza economica aiuta molto a raggiungere la "maturità" ,ma non può essere tutto,conosco studenti universitari che non hanno mai lavorato in vita loro decisamente più maturi di certi adulti che magari "si spaccano il culo in fabbrica"(cit.) o che lavorano nell'azienda del papy

edit:doppio post

Ultima modifica di Shenlong; 14-05-2012 a 06:00.
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