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28-04-2012, 20:25
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#21
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Banned
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 8,236
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non ancora, credo quando finirò la terapia...
finesce, vero?
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28-04-2012, 20:31
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#22
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Near Milan
Messaggi: 3,986
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Io ho 26 anni ma ne dimostro 4 o 5 meno in viso...per cui per ora tutti che mi salutano con "ciao", mi danno del tu, e mi dicono ancora "tu che sei giovane"...
Per ora non mi sento ancora un adulto;
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28-04-2012, 20:54
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#23
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Avanzato
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: bologna
Messaggi: 362
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Quote:
..senza che ve ne siate accorti?
Un mese fa passeggiavo, stranamente tranquillo; mi sento colpito,mi giro:un bambino mi dice:-Signore,mi tira la palla?-
Capii di essere cresciuto
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io non mi sento adulto.. anche se ho 34 anni, sono un eterno bambino che ama giocare!
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28-04-2012, 21:48
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#24
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Nella mia testa, e occasionalmente nel mondo reale.
Messaggi: 2,681
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Quote:
Originariamente inviata da berserk
...senza che ve ne siate accorti?
Un mese fa passeggiavo, stranamente tranquillo; mi sento colpito,mi giro:un bambino mi dice:-Signore,mi tira la palla?-
Capii di essere cresciuto
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Io lo capisco quando vedo dei ragazzini che fanno cose che avrei voluto fare io alla loro età, e mi rendo conto che non mi viene spontaneo parlarci.
Non che io sia tanto grande, a 20 anni, ma non ho nemmeno sedici anni.
Anche se io ancora me li sento addosso. Sarà che mi sono mancate tante cose.
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29-04-2012, 00:47
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#25
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 4,017
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Una giornata di due o tre anni fa... mi sono guardato allo specchio e ho notato i primi capelli bianchi nel mucchio
(ma per quanto riguarda l'età mentale mi sento di aver la stessa preparazione ad affrontare il mondo di un sedicenne)
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29-04-2012, 10:20
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#26
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 1,459
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Potrei anche io rispondere da quando non riesco più a percepire nettamente il distacco anagrafico che intercorre tra me e chi mi chiama signora....
Ma non è cosi...
"L' adultità" è una condizione interiore significa cominciare a prendersi la responsabilità della propria vita.
Io lo sono diventata spero e credo da poco da quando ho smesso di delegare, da quando ho capito che mi dovevo esporre in prima persona e che ero perfettamente in grado di badare a me stessa. Accorgermi anzi percepire dentro di me che mio padre è un vecchietto e che sono io la più forte e che i ruoli sono ormai invertiti.
L' inversione che prima mi faceva paura perchè significava che non potevo piu nascondermi dietro di lui adesso mi da forza perchè so che posso farlo, che posso anche badare a lui responsabilmente.
Essere adulti significa smettere di sentirsi un bambino bisognoso di protezione, smarrito che cerca di nascondersi, significa dialogare col bambino interiore e dire : " da adesso ci sono io per te"
L' esserci per sè stessi questo è diventare adulti.
Essere adulti significa non accusare più nessuno dei propri sbagli, delle proprie scelte, non cercare di scaricare su altri le responsabilità del proprio modo di essere.
Significa capire che tutto dipende da noi e che è infantile cercare sempre di colpevolizzare il mondo esterno.
Questo è il passaggio piu importante per me e ci sto lavorando.
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29-04-2012, 10:51
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#27
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Banned
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 2,304
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Lo son diventato pian piano attraversando diverse fasi esistenziali. Direi che mi son sentito un pò più adulto quando a 19 anni sono stato fuori casa per 10 mesi per via del militare che mi ha insegnato a cavarmela da solo e contare esclusivamente sulle mie forze.
Poi il lavoro ovviamente e le responsabilità ad esso legato.
L'essere diventato zio, mi ha fatto rendere conto che potevo essere padre.
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29-04-2012, 11:58
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#28
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Banned
Qui dal: May 2011
Ubicazione: MI
Messaggi: 3,173
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Comunque,se per diventare adulti significa diventare indipendenti,prendersi le proprie responsabilità,sposarsi e far figli,in poche parole farsi una propria vita...adulto non lo diventerò mai.Anche a 50 anni sarò lo sfigato nerd che sono ora...un adolescente nel corpo di un uomo.
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29-04-2012, 12:34
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#29
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Esperto
Qui dal: Sep 2010
Messaggi: 825
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Credo che mi sentirò veramente adulto solo quando avrò un lavoro.
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29-04-2012, 18:47
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#30
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: da qualche parte in mezzo all'oceano Atlantico
Messaggi: 3,333
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Mi sa che non mi è ancora capitato.
PS "Ué tipo, hai una sigaretta ???" oppure "Ué tipo, hai da accendere ???"
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29-04-2012, 19:24
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#31
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Banned
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 8,236
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Quote:
Originariamente inviata da clementina
Mi piace questa interpretazione.
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anche a me, posso quindi definirmi un bambino allora
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13-05-2012, 09:53
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#32
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Principiante
Qui dal: Apr 2012
Messaggi: 65
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Quando si è ammalata mia mamma, in quei momenti mi sono davvero resa conto che ogni giorno passato con le persone che ami è davvero un dono del cielo. Bisogna essere felici dei piccoli momenti sereni passati insieme, perchè quelli resteranno sempre dentro di noi.
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13-05-2012, 10:03
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#33
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Banned
Qui dal: May 2011
Ubicazione: ˜°º ÌŞĦţäŖ º°˜
Messaggi: 1,967
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Quote:
Originariamente inviata da amarlena
Potrei anche io rispondere da quando non riesco più a percepire nettamente il distacco anagrafico che intercorre tra me e chi mi chiama signora....
Ma non è cosi...
"L' adultità" è una condizione interiore significa cominciare a prendersi la responsabilità della propria vita.
Io lo sono diventata spero e credo da poco da quando ho smesso di delegare, da quando ho capito che mi dovevo esporre in prima persona e che ero perfettamente in grado di badare a me stessa. Accorgermi anzi percepire dentro di me che mio padre è un vecchietto e che sono io la più forte e che i ruoli sono ormai invertiti.
L' inversione che prima mi faceva paura perchè significava che non potevo piu nascondermi dietro di lui adesso mi da forza perchè so che posso farlo, che posso anche badare a lui responsabilmente.
Essere adulti significa smettere di sentirsi un bambino bisognoso di protezione, smarrito che cerca di nascondersi, significa dialogare col bambino interiore e dire : " da adesso ci sono io per te"
L' esserci per sè stessi questo è diventare adulti.
Essere adulti significa non accusare più nessuno dei propri sbagli, delle proprie scelte, non cercare di scaricare su altri le responsabilità del proprio modo di essere.
Significa capire che tutto dipende da noi e che è infantile cercare sempre di colpevolizzare il mondo esterno.
Questo è il passaggio piu importante per me e ci sto lavorando.
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Brava Amarlena ......
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13-05-2012, 10:25
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#34
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,565
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Quote:
Originariamente inviata da lizbon
io mai e chissà se mai ci diventerò.
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Nulla da aggiungere
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13-05-2012, 11:11
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#35
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Banned
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: provincia di Rovigo
Messaggi: 380
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Anagraficamente ormai è da un bel pezzo, mentalmente mai diventato,
per molti sentirsi ragazzini in eterno è una gioia, per me è solo una disgrazia.
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13-05-2012, 12:40
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#36
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Ubicazione: CAGLIARI
Messaggi: 2,141
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Quote:
Originariamente inviata da lizbon
io mai e chissà se mai ci diventerò.
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purtroppo per me è lo stesso
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13-05-2012, 23:32
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#37
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Esperto
Qui dal: Dec 2010
Ubicazione: lombardia
Messaggi: 9,514
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credo a 17 anni, quando mi sono ritrovata in italia completamente sola e dovevo pensare come sopravvivere senza documenti e senza un soldo, non conoscendo neanche un po la lingua.. ma in un certo senso non mi sento adulata ancora adesso..
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14-05-2012, 00:49
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#38
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Intermedio
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 101
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Non lo sono ancora adesso...
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14-05-2012, 03:46
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#39
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Ubicazione: NA
Messaggi: 1,318
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Quote:
Originariamente inviata da berserk
Capii di essere cresciuto
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Io me ne sono accorto quando mi sono chiesto se avevo ancora la possibilità di intraprendere una carriera nello sport.
In questi casi, quando la risposta è negativa, vuol dire che sei adulto.
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14-05-2012, 04:37
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#40
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Avanzato
Qui dal: May 2007
Ubicazione: Milano
Messaggi: 311
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Io ho cominciato a lavorare a 18 anni ma continuo a ritenermi un superbamboccio
Secondo me l'idea che sia il lavoro a farti entrare nel mondo degli adulti è una superstizione dovuta prevalentemente al fatto che la nostra cultura mette il "produrre" al centro di tutto(non a caso due tra le più grandi narrazioni ,il liberismo e il marxismo, si basano entrambe su un modello economico di crescita infinita e la mistica del lavoro )
Noi diamo per scontate affermazioni tipo "il lavoro nobilita l'uomo" o che una persona si realizzi principalmente tramite il successo economico e la carriera lavorativa .
Ma sono idee assolutamente non universali(per esempio gli antichi greci consideravano il lavoro,specialmente quello manuale,come un'onta e lo delegavano agli schiavi ,per quanto possibile) e che trovano,imho, poca corrispondenza in una realtà poco meritocratica come la nostra.
Sia chiaro l'indipendenza economica aiuta molto a raggiungere la "maturità" ,ma non può essere tutto,conosco studenti universitari che non hanno mai lavorato in vita loro decisamente più maturi di certi adulti che magari "si spaccano il culo in fabbrica"(cit.) o che lavorano nell'azienda del papy
edit:doppio post
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Ultima modifica di Shenlong; 14-05-2012 a 06:00.
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