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Vecchio 20-05-2013, 12:34   #1
Esperto
L'avatar di ciarliera
 

Non ho mai avuto amici (in realtà, sulla carta, ho un'amica che però non frequento, solo un paio di sms bimestrali).
Non ho mai frequentato persone, mai fatto uscite serali, gite in compagnia, credo di non aver mai messo piede in un pub o altri locali.

Le volte che mi capita di interagire con una persona che potrebbe diventarmi amica, io mi divincolo e rifiuto ogni proposta di uscita e non rispondo neppure alle telefonate.
Credo che mi troverei veramente molto male se dovessi uscire con delle persone, mi sentirei soffocare e non riuscirei a parlare.

Questa solitudine credo si sia cronicizzata, è diventato uno stile di vita che si è radicato nel mio profondo e non potrei riuscire ad estirparlo. Non ci soffro neppure, anzi soffrirei nel trovarmi in una situazione diversa.

Qualcuno di voi ha i miei stessi problemi? Perchè vedo che qua si organizzano molte uscite, che anzi molti di voi accedono al forum proprio per conoscere delle persone da frequentare nella vita reale.

Ma mi chiedo: forse la vostra vita solitaria non era a certi livelli, quindi non è stato poi così difficile partecipare a raduni e uscite... oppure avete dovuto far violenza a voi stessi e piano piano avete risolto il problema?
Vecchio 20-05-2013, 12:37   #2
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

Quote:
Originariamente inviata da ciarliera Visualizza il messaggio
forse la vostra vita solitaria non era a certi livelli, quindi non è stato poi così difficile partecipare a raduni e uscite... oppure avete dovuto far violenza a voi stessi e piano piano avete risolto il problema?
La seconda che hai detto (cit.)
Vecchio 20-05-2013, 12:47   #3
Esperto
L'avatar di Xchénnpossoreg?
 

Ciao Ciarliera
Più o meno mi ritrovo nella tua stessa situazione, con la sola differenza che nel corso della vita ho totalizzato un massimo di 4 uscite serali (ai tempi delle superiori, la classica pizza di fine anno).

Pensa, da tempo sto valutando l'acquisto di un nuovo cellulare perché il mio ha quasi dieci anni e ormai non funziona più bene eppure desisto sempre.. del resto chi mai dovrei chiamare? Una ricarica telefonica può durarmi anche 3/4 mesi.

Ormai - proprio come te - mi sono abituata a questo stato delle cose.
Inizialmente soffrivo della solitudine, ora invece riesco a gestirla discretamente bene.
La vedo più come un dato di fatto che altro e l'affronto di conseguenza.

E se per caso dovesse cadermi dal cielo una sorta di vita sociale io non so come potrei affrontarla.

Del resto non sono abituata, avrei paura di fare danni e di certo la vivrei con grande ansia.
Inoltre non ho più 18 anni, sarei ridicola :P
Vecchio 20-05-2013, 12:56   #4
Principiante
L'avatar di erot
 

L'uomo può abituarsi a tutto. cit
Vecchio 20-05-2013, 13:05   #5
Esperto
L'avatar di Xchénnpossoreg?
 

Quote:
Originariamente inviata da L'OscuroSignore Visualizza il messaggio
può diventare un'accettazione dovuta alla rassegnazione, piuttosto che una scelta ponderata e accettata

Non lo so.
Personalmente credo di essermi rassegnata ma proprio perché ho fatto le mie scelte ponderate.

Mi spiego meglio.
Sono una persona sola ma come chiunque potrei tentare di fare qualcosa per cambiare questo stato delle cose.
Non lo so, potrei seguire dei corsi, cercare di partecipare a qualche iniziativa.. potrei farmi piacere persone che in realtà non stimo... o cose del genere.

Eppure non faccio nulla di tutto ciò.

Da un lato - secondo me - non ne vale la pena.
L'amicizia è un sentimento bellissimo ma dopo una certa età si ridimensiona molto, soprattutto se non si va di pari passo con le esperienze altrui.

Buona parte delle mie vecchie compagne di scuola ormai è accasata con prole, come potrei frequentarle?.
Una volta ogni tanto? E di cose dovrei parlare? Di bimbi? Di mariti?
E loro cosa dovrebbero sorbirsi? I problemi di una povera derelittà zitellona?
Ma no.. non c'è compatibilità.

E non ci sarebbe compatibilità anche in altri casi perché la maggior parte delle ragazze non ha una vita come la mia equindi finirei per risultare noiosa.

A questo punto meglio restare per i fatti miei e puntare su altri aspetti della vita.
L'amicizia non è tutto come non lo è l'amore.. per fortuna.

Ultima modifica di Xchénnpossoreg?; 20-05-2013 a 13:07.
Vecchio 20-05-2013, 13:15   #6
Banned
 

personalmente quel che conta è sentire di non esistere.
Vecchio 20-05-2013, 13:20   #7
Avanzato
L'avatar di Carciofo
 

Stessa situazione, eccetto:
Quote:
Originariamente inviata da ciarliera Visualizza il messaggio
Le volte che mi capita di interagire con una persona che potrebbe diventarmi amica, io mi divincolo e rifiuto ogni proposta di uscita e non rispondo neppure alle telefonate.
Non riesco ad arrivare neppure a questo.
Quote:
Credo che mi troverei veramente molto male se dovessi uscire con delle persone, mi sentirei soffocare e non riuscirei a parlare.
Questo lo penso anch'io ma sto arrivando al punto che rischierei queste reazioni pur di cercare di avviare dei rapporti.
Solo che non c'è neppure pericolo.
Quote:
Questa solitudine credo si sia cronicizzata, è diventato uno stile di vita che si è radicato nel mio profondo e non potrei riuscire ad estirparlo. Non ci soffro neppure, anzi soffrirei nel trovarmi in una situazione diversa.
Io ho fatto il percorso inverso, per così dire: isolamento di una decina d'anni, nella quale non mi è mai pesato lo stare solo (anzi).
Oggi le cose sono cambiate e ci soffro moltissimo.
Quote:
Qualcuno di voi ha i miei stessi problemi? Perchè vedo che qua si organizzano molte uscite, che anzi molti di voi accedono al forum proprio per conoscere delle persone da frequentare nella vita reale.

Ma mi chiedo: forse la vostra vita solitaria non era a certi livelli, quindi non è stato poi così difficile partecipare a raduni e uscite... oppure avete dovuto far violenza a voi stessi e piano piano avete risolto il problema?
Secondo me la disperazione può portare a violentare la propria natura.
Vecchio 20-05-2013, 13:23   #8
Esperto
 

Io ieri ho passeggiato un ora e mezza da solo al parco. mi sentivo solo ma nello stesso tempo ero sereno.Ho fatto tante telefonate agli amici. Bisogna evitare che la solitudine diventi un peso enorme
Vecchio 20-05-2013, 13:24   #9
Esperto
L'avatar di varykino
 

nn vedo come i raduni " scolastici" di 50 persone possano alleviare la solitudine

cmq si a forza di star soli si sviluppa assuefazione .
Vecchio 20-05-2013, 13:30   #10
Esperto
L'avatar di alone85
 

Quote:
Originariamente inviata da ciarliera Visualizza il messaggio
Questa solitudine credo si sia cronicizzata, è diventato uno stile di vita che si è radicato nel mio profondo e non potrei riuscire ad estirparlo. Non ci soffro neppure, anzi soffrirei nel trovarmi in una situazione diversa.
Sicura di non soffrirne?...non ti porresti neanche il probema altrimenti!
Vecchio 20-05-2013, 13:50   #11
Esperto
 

Io ho il problema di conoscere nuove persone, ieri per esempio sono uscita con le amiche e si sono seduti con noi dei ragazzi che una mia amica conosceva. E' stato bruttissimo, abbiamo fatto praticamente scena muta perché non sapevamo cosa dire, ero imbarazzatissima Se non fosse per le poche persone che frequento sarei sempre chiusa in casa e a dire il vero non ci sto neanche male, ma perché sono sempre stata una solitaria e sono quasi totalmente incapace di interagire con gli altri... Sto male ma non faccio niente, non faccio che temporeggiare sapendo che peggioro e basta
Vecchio 20-05-2013, 13:53   #12
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da ciarliera Visualizza il messaggio
Non ho mai avuto amici (in realtà, sulla carta, ho un'amica che però non frequento, solo un paio di sms bimestrali).
Non ho mai frequentato persone, mai fatto uscite serali, gite in compagnia, credo di non aver mai messo piede in un pub o altri locali.

Le volte che mi capita di interagire con una persona che potrebbe diventarmi amica, io mi divincolo e rifiuto ogni proposta di uscita e non rispondo neppure alle telefonate.
Credo che mi troverei veramente molto male se dovessi uscire con delle persone, mi sentirei soffocare e non riuscirei a parlare.

Questa solitudine credo si sia cronicizzata, è diventato uno stile di vita che si è radicato nel mio profondo e non potrei riuscire ad estirparlo. Non ci soffro neppure, anzi soffrirei nel trovarmi in una situazione diversa.

Qualcuno di voi ha i miei stessi problemi? Perchè vedo che qua si organizzano molte uscite, che anzi molti di voi accedono al forum proprio per conoscere delle persone da frequentare nella vita reale.

Ma mi chiedo: forse la vostra vita solitaria non era a certi livelli, quindi non è stato poi così difficile partecipare a raduni e uscite... oppure avete dovuto far violenza a voi stessi e piano piano avete risolto il problema?
Infatti non tutti partiamo dalla stessa posizione.C'è chi qualche giro di amicize l'ha avuto e quindi è piu' avanti rispetto a chi è sempre stato solo/a.
Vecchio 20-05-2013, 14:02   #13
Esperto
L'avatar di Sognatore_S
 

sei una degna concorrente ciarli, stessa identica situazione, solo da sempre possiamo dire se non per il servizio civile per come sai, il resto ci sono stati alcuni episodi che mi facevano sperare in qualche cambiamento ma come al solito si ritorna in prigione, senza passare dal via e senza ritirare le 20.000 lire (sono così datato che ai tempi c'erano ancora le lire, si faccio schifo ) ..... ormai ci siamo abituati, e mi chiedo quanto sia più reversibile questa cosa (personalmente non ci credo più )
Vecchio 20-05-2013, 14:02   #14
Banned
 

Nada de nada, sono un solitario. Per mia colpa o quella altrui sono sempre stato solo. Non conosco obiettivamente il valore dell'amicizia, almeno, non quello "profondo".

C'è molta calma nello stato della solitudine, ma anche tanta amarezza e tanto vuoto.
Preciso che, comunque, mai mi sono iscritto sul forum con l'intento specifico di fare amicizia.

In ogni caso...come sotto.

Ultima modifica di Baloordo; 20-05-2013 a 14:08.
Vecchio 20-05-2013, 14:05   #15
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da ciarliera Visualizza il messaggio
Non ho mai avuto amici (in realtà, sulla carta, ho un'amica che però non frequento, solo un paio di sms bimestrali).
Non ho mai frequentato persone, mai fatto uscite serali, gite in compagnia, credo di non aver mai messo piede in un pub o altri locali.
A questo punto la domanda sorge spontanea (se ben ricordo la tua vita passata): come hai fatto a fidanzarti e convivere?

Quote:
Qualcuno di voi ha i miei stessi problemi? Perchè vedo che qua si organizzano molte uscite, che anzi molti di voi accedono al forum proprio per conoscere delle persone da frequentare nella vita reale.
Ho una situazione vagamente simile.
Sono molto attirato da nuove conoscenze, sopratutto se femminili e se non è escludibile a priori un potenziale sviluppo non solo amicale (ad es. perché la persona è single, piacente, interessante, ecc.).

Ciò nonostante non disdegno nuove conoscenze maschili e femminili, ovviamente con potenzialità d'amicizia.

Non ho mai negato che vedo il forum anche in questi termini e devo riconoscere che fino ad oggi mi ha dato parte di ciò che ho esposto.

Nel caso dell'amicizia, però, mi sento molto meno stimolato a conoscere e frequentare.
Insomma, spesso vivo con pigrizia la frequentazione. Al pensiero "esco con Pinco Pallino?" rispondo spesso "Ma no, stiamocene a casa".
Anche durante la frequentazione il pensiero è di porre un limite temporale all'uscita.
Andiamo a prendere un aperitivo? Dopo un paio d'ore inizio ad avvertire la noia o la voglia di fare altro (in solitudine) e tendo ad auspicare di congedarmi dalla persona.
Ci sono le eccezioni, ma sono rare.

Per non parlare di proposte come fare una gita fuori porta, shopping o passare intere giornate insieme ad amici: non mi attirano per niente.

Io ho fatto un'"autodiagnosi" del mio comportamento che non è certo applicabile al tuo scenario ma che può fornire spunti, ed è la seguente.

Ho una forte necessità di avere una relazione nella mia vita e finché tale necessità non verrà soddisfatta con tutte le caratteristiche che cerco, tenderò a sottovalutare le amicizie e la compagnia perché saranno sempre vissuti in parte come surrogati di una relazione.

Inoltre è inevitabile che una condizione di scarsità di amicizie "attive" (intendo amici con i quali non mi frequentavo assiduamente) pluriennale mi abbia portato ad abituarmi ed a maturare quasi un senso di sicurezza nel mantenere le cose come sono.

La mia natura "tranquilla" e pantofolaia per certi versi, mi fa limitare il fruire della compagnia ad un certo livello.


Comunque sono consapevole che, nel momento in cui avrò una relazione con tutti i crismi e ne sarò sazio, sentirò l'esigenza di recuperare le amicizie non frequentate o non avute, anche se ad un'età atipica qual'è la mia.

Io credo che ci sia sempre da guadagnare e mai da perdere a fare nuove amicizie e, come per una relazione, riterrei triste e quasi "malata" una vita senza amicizie.

Secondo me ti devi proprio forzare e costruirti in modo artefatto le occasioni di conoscenza, inizialmente controvoglia.
Ad esempio io mi sono reso conto che, tante volte, quando mi sono costretto a fare le serate con conoscenti ed amici, a fine serata ne rimanevo positivamente soddisfatto e concludevo che era stato un bene forzarmi a far ciò.
Vecchio 20-05-2013, 15:26   #16
Esperto
L'avatar di badwolf
 

Quote:
Originariamente inviata da ciarliera Visualizza il messaggio
Non ho mai avuto amici (in realtà, sulla carta, ho un'amica che però non frequento, solo un paio di sms bimestrali).
Non ho mai frequentato persone, mai fatto uscite serali, gite in compagnia, credo di non aver mai messo piede in un pub o altri locali.

Le volte che mi capita di interagire con una persona che potrebbe diventarmi amica, io mi divincolo e rifiuto ogni proposta di uscita e non rispondo neppure alle telefonate.
Credo che mi troverei veramente molto male se dovessi uscire con delle persone, mi sentirei soffocare e non riuscirei a parlare.

Questa solitudine credo si sia cronicizzata, è diventato uno stile di vita che si è radicato nel mio profondo e non potrei riuscire ad estirparlo. Non ci soffro neppure, anzi soffrirei nel trovarmi in una situazione diversa.

Qualcuno di voi ha i miei stessi problemi? Perchè vedo che qua si organizzano molte uscite, che anzi molti di voi accedono al forum proprio per conoscere delle persone da frequentare nella vita reale.

Ma mi chiedo: forse la vostra vita solitaria non era a certi livelli, quindi non è stato poi così difficile partecipare a raduni e uscite... oppure avete dovuto far violenza a voi stessi e piano piano avete risolto il problema?

Domanda ... ma come vivi la solitudine ?
Vecchio 20-05-2013, 15:29   #17
Esperto
L'avatar di ciarliera
 

Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg? Visualizza il messaggio
Non lo so.
Personalmente credo di essermi rassegnata ma proprio perché ho fatto le mie scelte ponderate.

Mi spiego meglio.
Sono una persona sola ma come chiunque potrei tentare di fare qualcosa per cambiare questo stato delle cose.
Non lo so, potrei seguire dei corsi, cercare di partecipare a qualche iniziativa.. potrei farmi piacere persone che in realtà non stimo... o cose del genere.

Eppure non faccio nulla di tutto ciò.

Da un lato - secondo me - non ne vale la pena.
L'amicizia è un sentimento bellissimo ma dopo una certa età si ridimensiona molto, soprattutto se non si va di pari passo con le esperienze altrui.

Buona parte delle mie vecchie compagne di scuola ormai è accasata con prole, come potrei frequentarle?.
Una volta ogni tanto? E di cose dovrei parlare? Di bimbi? Di mariti?
E loro cosa dovrebbero sorbirsi? I problemi di una povera derelittà zitellona?
Ma no.. non c'è compatibilità.

E non ci sarebbe compatibilità anche in altri casi perché la maggior parte delle ragazze non ha una vita come la mia equindi finirei per risultare noiosa.

A questo punto meglio restare per i fatti miei e puntare su altri aspetti della vita.
L'amicizia non è tutto come non lo è l'amore.. per fortuna.
Caspita sono parole che avrei potuto scrivere io. Quel che è certo che è a me non pesa affatto questa cosa. La gente che sa di queste mie tendenze pensa che io sia depressa e che debba uscire da questa situazione. Invece non è così, io comincerei a sentirmi male se dovessi frequentare qualcuno!!
Quote:
Originariamente inviata da McGyver Visualizza il messaggio
Io ho fatto il percorso inverso, per così dire: isolamento di una decina d'anni, nella quale non mi è mai pesato lo stare solo (anzi).
Oggi le cose sono cambiate e ci soffro moltissimo.

Secondo me la disperazione può portare a violentare la propria natura.
Quindi tu adesso ci soffri. E' vero, la disperazione può portare a violentare la propria natura, ma quando lo stato si cronicizza diventa parte integranti di se stessi, e a quel punto non è più violenza, ma normalità. Almeno per me è così.
Quote:
Originariamente inviata da alone85 Visualizza il messaggio
Sicura di non soffrirne?...non ti porresti neanche il probema altrimenti!
Uhm... in effetti non dovrei neppure pormi il problema XD però mi sento dire dalla gente che mi sta attorno (parlo sempre di internettiani, ovvio) che dovrei cercare di cambiare la mia vita. Sono pressioni esterne, non interne... ma io non le condivido... anzi, la rottura di questi equilibri sarebbe nociva per il mio già precario equilibrio psicologico
Quote:
Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
A questo punto la domanda sorge spontanea (se ben ricordo la tua vita passata): come hai fatto a fidanzarti e convivere?
Avevo un'età molto diversa (18 anni) e all'epoca i miei problemi era di ben altra portata, la mia sociofobia paradossalmente si è ingigantita negli anni. Inoltre lui era come me, timido e solitario, non avevamo contatti esterni, quasi neppure con le rispettive famiglie.

Quote:
Io ho fatto un'"autodiagnosi" del mio comportamento che non è certo applicabile al tuo scenario ma che può fornire spunti, ed è la seguente.

Ho una forte necessità di avere una relazione nella mia vita e finché tale necessità non verrà soddisfatta con tutte le caratteristiche che cerco, tenderò a sottovalutare le amicizie e la compagnia perché saranno sempre vissuti in parte come surrogati di una relazione.

Inoltre è inevitabile che una condizione di scarsità di amicizie "attive" (intendo amici con i quali non mi frequentavo assiduamente) pluriennale mi abbia portato ad abituarmi ed a maturare quasi un senso di sicurezza nel mantenere le cose come sono.

La mia natura "tranquilla" e pantofolaia per certi versi, mi fa limitare il fruire della compagnia ad un certo livello.
Penso che anche nel mio caso abbia avuto un peso notevole il fatto di non avere avuto amicizie attive quando ero bambina. La mancanza di esposizione sociale a quell'età penso influisca moltissimo sulla sviluppo successivo della nostra dimensione sociale.
Vecchio 20-05-2013, 15:35   #18
Esperto
L'avatar di ciarliera
 

Quote:
Originariamente inviata da M_B Visualizza il messaggio
Domanda ... ma come vivi la solitudine ?
La vivo assolutamente bene. Giorni fa ho dovuto fare un viaggio in macchina con due mie coetanee, giusto per dividere le spese di viaggio (una la conosco pochissimo per questioni di lavoro, l'altra non l'avevo mai vista) ed è stata un'esperienza penosissima. Non avevo nulla da condividere con loro, parlavano di cose assolutamente lontane dalla mia natura: palestra, massaggi, estetista, shopping, cellulari, locali, prodotti di bellezza. Io non potevo dare il mio contribuito alla conversazione, è stata una tortura, mi sono resa conto che non starò mai bene in mezzo alla gente. E non avevo neppure ansia, quindi forse alla fine non è neanche quello il problema
Vecchio 20-05-2013, 15:36   #19
Esperto
L'avatar di badwolf
 

Quote:
Originariamente inviata da ciarliera Visualizza il messaggio
La vivo assolutamente bene. Giorni fa ho dovuto fare un viaggio in macchina con due mie coetanee, giusto per dividere le spese di viaggio (una la conosco pochissimo per questioni di lavoro, l'altra non l'avevo mai vista) ed è stata un'esperienza penosissima. Non avevo nulla da condividere con loro, parlavano di cose assolutamente lontane dalla mia natura: palestra, massaggi, estetista, shopping, cellulari, locali, prodotti di bellezza. Io non potevo dare il mio contribuito alla conversazione, è stata una tortura, mi sono resa conto che non starò mai bene in mezzo alla gente. E non avevo neppure ansia, quindi forse alla fine non è neanche quello il problema
E perche dovresti farti violenza allora per cambiare allora ?

ps Cerca di esserne sicura al 100% però ...

Ultima modifica di badwolf; 20-05-2013 a 15:38.
Vecchio 20-05-2013, 15:40   #20
Esperto
L'avatar di ciarliera
 

Quote:
Originariamente inviata da varykino Visualizza il messaggio
nn vedo come i raduni " scolastici" di 50 persone possano alleviare la solitudine

cmq si a forza di star soli si sviluppa assuefazione .
i raduni alla rupe del cinghiale probabilmente l'allevierebbero di più
Quote:
Originariamente inviata da Sognatore_S Visualizza il messaggio
sei una degna concorrente ciarli, stessa identica situazione, solo da sempre possiamo dire se non per il servizio civile per come sai, il resto ci sono stati alcuni episodi che mi facevano sperare in qualche cambiamento ma come al solito si ritorna in prigione, senza passare dal via e senza ritirare le 20.000 lire (sono così datato che ai tempi c'erano ancora le lire, si faccio schifo ) ..... ormai ci siamo abituati, e mi chiedo quanto sia più reversibile questa cosa (personalmente non ci credo più)
Più passa il tempo è più è difficile cambiare, sono stati che si consolidano nel tempo. che poi pensavo che i cinghiali vivessero in branco..
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