Appunto, è come un omaggio promozionale che non crea assolutamente legami sociali, una dolcezza che nulla ha di umano. E adoro pure le cameriere degli hotel, che rifanno i letti e portano i saponini come Babbo Natale senza farsi vedere, e in corridoio incontrandosi casualmente sorridono senza parlare. Trovo una colossale boiata la proposta su
www.hospitality.it la presunta calda accoglienza presentandosi e offendosi di accompagnare alla stanza, come non ne avessi abbastanza di tutti i buongiorno e benvenuti a bordo che si sentono dagli altoparlanti degli eurostar. Semmai ci penserò io a chiedere come ti chiami bella pupa. Dicono benissimo gli Inglesi che la buona cameriera deve essere invisibile. Cioè non invasiva, perché di persone ce ne sono sette miliardi a impestare il mondo.