Da'at

Mi rivolgo a quelli che si sentono/dichiarano privi di questa.

Lo siete sempre stati? O è successo qualcosa in particolare? Prima eravate ottimisti e fiduciosi per il futuro? O avete avuto solo momenti più o meno brevi in cui vi sembrava di poter cambiare le cose?

Krieg

Da novembre, dicembre dello scorso anno, o giù di lì.
Prima un pizzico di fiducia l'avevo, non potrà andare sempre tutto male no? Pensavo così, poi vedi che le cose continuano a peggiorare e allora capisci che non c'è speranza

Roland68

Mai ottimista per il futuro. Però ho sempre cercato di lottare fino ad un paio di anni fa. Adesso mi sembra solo di aspettare la fine, vivendo ogni giorno come un pesante macigno.

XL

Io coltivavo delle speranze in concomitanza a certe mie illusioni.
Le illusioni non hanno retto e con queste sono precipitate anche certe mie speranze.
E' stato un declino continuo e graduale che ancora non è terminato.
Da ragazzino credevo che certe donne risultavano accessibili a certi tipi di persone, oggi non direi più lo stesso.
Conosci meglio il mondo e come son regolati i rapporti e così vengono meno anche certe illusioni, ma insieme alle illusioni anche delle forme di speranza vanno a farsi benedire.
La speranza di poter far certe cose, ad esempio, superata una certa età viene meno o quantomeno viene ridimensionata in termini probabilistici.
Una persona che ha ottanta anni può sperare seriamente di avere altri 50 anni di vita avanti a sé? Questo può farlo, con una certa convinzione, un ragazzo di 10 anni, non un ottantenne.

Comunque in fin dei conti non è che non aver certe speranze fa star male, sorgono problemi là dove si desidera che le cose stiano diversamente da come stanno. Se hai 80 anni e non speri di vivere altri 50 da ventenne non è necessario che tu stia male, però se per come sei fatto desideri fortemente che le cose stiano così, starai male.
Non è l'assenza di speranza di far certe cose che fa star male da sola.

Quando le aspettative e desideri soggettivi collidono con le speranze reali che si potrebbero coltivare si sta male. Conoscere le cose come stanno in circostanze del genere non può fare altro che aggravare la situazione. Illudersi comunque lo stesso non risolve.

Non so, io non ne esco, non so come uscirne. Le speranze che riesco a coltivare collidono sempre con quel che desidererei davvero ottenere, c'è poco da fare.

no-body

Siamo determinati alla nascita, e' questo l'ho capito molto
presto. In base alle proprie condizioni fisiche e materiali si e'
gia' deciso tutto. L'inganno sta nel modo in cui t'istruiscono
per coltivare illusioni, per negare la realta' della vita. Forse
la meno falsa ed ipocrita e' la religione, ti dicono che dopo
la morte puoi sperare nel Paradiso. A partire dai genitori
e dall'istruzione e' tutta una fiera della menzogna.
Bisogna ingoiare al piu' presto la redpill di Matrix.

Svalvolato

Gli ultimi anni di uni, quando mi sono reso conto del deserto che avevo lasciato dietro di me. Avevo sprecato le superiori, e anche i primi anni di uni, che erano stati semplicemente la continuazione dell'adolescenza; ho provato qualche cambiamento verso i 24-25 con risultati disastrosi. Da lì ci ho messo una pietra sopra, ogni tanto ho ancora qualche disagio in tal senso, ma per la maggior parte è ormai acqua passata.

Masterplan92

a che età ti sei laureato?

Tragicomico

Non saprei dire quando precisamente, da qualche anno ormai, ultimamente sempre di più, non ho ambizioni o interessi particolari, il mio desiderio principale è diventato la morte, non trovo nessun senso nella sopravvivenza.

Svalvolato

27 anni, nel 2012, in ritardissimo.

Masterplan92

in cosa?

Svalvolato

Scienze politiche

Wolferstein

Diciamo che 10 anni fa quando avevo perso il lavoro per una bastardata ero entrato in un periodo davvero bruttissimo...Per fortuna che dopo un po' di tempo e nemmeno per merito mio ho di nuovo iniziato a lavorare...cmq anche negli anni successivi mi ero come rassegnato a una vita molto mediocre....solo da poco tempo ridimensionando ovviamente le aspettative posso dire di sentirmi meglio.

Myway

Personalmente mi son reso conto subito che a livello sociale/ sentimentale non avrei avuto percorsi facili, parliamo delle medie primi anni delle superiori...
Poi speravo che con gli anni qualcosa sarebbe successo, qualche risultato i miei sforzi lo avrebbero prodotto, verso i 25-26 anni ho visto che oltre un decennio di impegni non aveva prodotto praticamente nulla....poi passando altri anni con la gente ch espariva , il tempo libero diminuiva, certo le speranze si sono affievolite, al massimo speravo in contesti limitati in nicche favorevoli, invece niente.. fortuna che nel frattempo è arrivato almeno internet..non basta di sicuro però almeno due assettini avanti

IO&EVELYN

l'ho persa gia da parecchi anni, quando mi sono accorto che non c'era speranza di avere quello che volevo.

e questa consapevolezza di aver perso la speranza da allora si conferma anno dopo anno, mese dopo mese, giorno dopo giorno.


p.s. dai 16 anni in poi per essere un po piu preciso... prima forse avevo qualche barlume, dopo non piu.

NatoMorto

a 13 sospettavo...a 20 ne ero sicuro

Svers0

L'ultima volta a Gennaio di quest'anno e credo sarà l'ultima.

Jacksparrow

Non ho mai smesso...anche se in passato ho avuto un periodo buio in cui mi vedevo chiuso in casa nei successivi 30 anni !!
Per fortuna non è andata cosi.

Keith

Da circa un anno, da quando per vari motivi ho capito che la vita è per la gente sveglia, che si prende tutto quello che può. Per gli indecisi o per quelli non troppo veloci non rimane niente.

no-body

Che e' diverso dal dividere le persone tra i buoni e i cattivi come si faceva all'asilo. Forse la pensi come me, sei gia' determinato alla nascita o poco piu' in la'. Io ho ereditato il gene della gentilezza da mia madre. Invece era meglio se prendevo quello dello squalo da mio padre. Destino infame.

Svers0

Anche quello dello squalo può essere socialmente debilitante se esagerato, ci vorrebbe una sorta di equilibrio, non troppo caldo, non troppo freddo.