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29-11-2011, 14:59
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#1
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Intermedio
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 175
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facendo la premessa che non so se sono un vero e proprio sociofobico(mi capita di andare in palestra,in centri commerciali affollati,in pub,discoteche ecc.),contando che pero' per i miei problemi ho dato sempre colpa all' argomento ''lavoro'';diciamo che comunque avere gli occhi addosso,che osservano il mio operato ed essere circondato da troppe persone quando lavoro mi crea alquanto fastidio...
insomma dicevo..teoricamente avrei la possibilita' di scegliere 2 lavori: uno a Roma,nella mia citta',48ore settimanali,abbastanza vicino a dove abito,in cui lavorerei la notte,andando a rifornire supermercati ecc. quindi un lavoro abbastanza solitario,in cui se vogliamo l' unico elemento fastidioso e mentalmente stancante e' macinare 1po' di km..
oppure l' altro..32ore settimanali,distante 200km da casa mia,in un paesino minuscolo,andando a vivere a casa di parenti,un paesino in cui c'e' pochissimo da fare per divagarsi,in una situazione lavorativa,con pochi colleghi,ma con piu' contatto con il pubblico...molte mansioni da eseguire,quindi uno stress mentale indubbiamente maggiore,con un vincolo di 2anni(considerando che sarebbe un amico di famiglia che mi farebbe lavorare da lui,non potrei andarmene quando mi pare per non far logorare i rapporti)
gli stipendi piu' o meno sarebbero uguali,quello a Roma lavorerei piu' ore a settimana..ma probabilmente in una situazione mentalmente meno stressante....l' altro fuori roma lavorerei 16ore in meno a settimana,ma starei lontano da casa,ad abitare in 1casa non mia,passando 2anni praticamente salvo imprevisti facendo solo casa-lavoro..considerando anche che dovrei detrarre dallo stipendio una parte dedicata alla benzina...
sono combattuto!!tra le 2 personalmente non farei nessuna delle 2 da una parte il fatto di lavorare a Roma,nella mia citta' in cui ho le mie cose,le mie abitudini..con 1tipo di lavoro ipoteticamente tranquillo..senza stress del contatto con il pubblico..gestendosi il proprio tempo da soli e come meglio si crede,lavorando pero' di notte..con orari meno sicuri...
dall' altra parte..essere in teoria vincolati per 2anni mi crea abbastanza ansia,vivere la settimana lavorativa di solo casa-lavoro e rottura di palle perche' non c'e' molto da fare..tornando a Roma solo nel weekend.i colleghi pero' li ho conosciuti e non sarebbero neanche male..pero' c'e' piu' cotnatto con le persone,magari con la scusa del contatto con il pubblico conoscere magari qualche persona ''interessante','mooolte piu' mansioni mentalmente stressanti,prenderei gli stessi soldi lavorando di meno,e con orari magari piu' controllati... il fatto pero' di lavorare con il pubblico potrebbe essere anche 1modo per magari iniziare a superare i propri problemi..(magari invece di superarli mi affondino definitivamente)
scusate il post chilometrico e noioso...datemi dei vostri pareri..e delle motivazioni...dicendomi anche i pro e i contro
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29-11-2011, 15:17
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#2
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Banned
Qui dal: Jul 2011
Ubicazione: Erewhon
Messaggi: 9,076
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Io sceglierei senza dubbio il lavoro notturno
Insomma, per mia indole personale.
Ma c'è da dire che per me sarebbe l'ideale anche perché sono un insonne cronico!
Quindi tu scegli l'altro e quello notturno lascialo a me
Si scherza, ovviamente.
Boh, secondo me nella tua testa hai già deciso, ti sento più sbilanciato verso il lavoro nella tua città.
Se ti stressa essere osservato durante il lavoro (a me moltissimo) direi che è l'ideale.
Comunque beato te che puoi addirittura scegliere tra due lavori!
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29-11-2011, 16:56
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#3
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Banned
Qui dal: Jul 2011
Messaggi: 272
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Sicuramente il primo. In più lavoreresti anche di notte e in tutta tranquillità. Il massimo insomma se sei un tipo introverso.
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29-11-2011, 20:02
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#4
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Banned
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 8,236
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io eviterei entrambi
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29-11-2011, 20:17
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#5
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 579
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Non ho mica capito: per il secondo i 200 km sarebbero tutti i giorni da dove andresti ad abitare, avanti e indietro?
Non penso ma se fosse così ci penserei bene per via del fatto che comunque fra le ore lavorative io ci piazzerei anche quelle per arrivare al luogo di lavoro e andarsene.
Comunque a parità io farei quello che ti fa fare più esperienza.
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29-11-2011, 20:31
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#6
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Avanzato
Qui dal: Oct 2010
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 328
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bravi pirloni a lavorare di notte.
già avete problemi di vostro in più vi mettete a sfasare l'orario biologico del vostro organismo alla lunga ne risentirete
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29-11-2011, 20:34
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#7
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Avanzato
Qui dal: Oct 2010
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 328
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aggiungo: la notte è fatta per dormire non per lavorare
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29-11-2011, 22:38
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#8
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Banned
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: all'inferno... o giù di lì
Messaggi: 3,775
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Il primo!
Vuoi mettere lavorare di notte, senza rompicoglioni che ti scassano tutto il giorno...non ha prezzo.
Se potessi ci andrei io!
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29-11-2011, 22:40
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#9
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Banned
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: all'inferno... o giù di lì
Messaggi: 3,775
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Quote:
Originariamente inviata da orizzonte
aggiungo: la notte è fatta per dormire non per lavorare
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E chi l'ha detto?
Pensa un pò ai camionisti, immagino che per te siano tutti dei pirloni, vero?
Quello si che è un lavoro cazzuto.
E comunque l'organismo si abitua a tutto.
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30-11-2011, 00:39
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#10
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Ubicazione: Cintura di Castità
Messaggi: 8,067
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Io farei il secondo, meno ore, meno fatica, stesso stipendio solo che ho un grosso ma.. io a casa di parenti non riuscirei a starci, l'ho fatto per un anno e mi sono sentita costantemente a disagio.. meglio vivere da soli in un buco di appartamento.
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30-11-2011, 00:57
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#11
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Intermedio
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Piacenza
Messaggi: 170
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Io scegliereì il secondo, ti da la possibilità di cambiare ambiente, conoscere gente nuova e in più un lavoro soddisfacente che accrescerà la tua autostima (nel caso avessi bisogno) con mansioni impegnative..il lavoro notturno non è il massimo, ti scombussola..ogni scelta è una scommessa..pensaci bene a quello che piacerebbe a te e non aver paura di buttarti verso nuove avventure..
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30-11-2011, 12:45
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#12
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Avanzato
Qui dal: Nov 2011
Messaggi: 298
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Il primo. Hai la fortuna di stare a Roma, traslocare in un villaggio sarebbe un suicidio.
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30-11-2011, 13:44
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#13
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 6,527
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Per me solo il fatto di dover andare a vivere da parenti e perdere l'autonomia di casa propria, sarebbe un valido motivo per farmi scegliere il primo lavoro.
Magari poi con il tempo dai parenti ti adatteresti pure eh, però insomma il primo lavoro mi sembra comunque promettente. E poi c'è tanta gente che lavora di notte.
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30-11-2011, 14:02
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#14
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Avanzato
Qui dal: Oct 2010
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 328
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Quote:
Originariamente inviata da maury25
E chi l'ha detto?
Pensa un pò ai camionisti, immagino che per te siano tutti dei pirloni, vero?
Quello si che è un lavoro cazzuto.
E comunque l'organismo si abitua a tutto.
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fare il camionista di questi tempi non è un bel lavoro.pagati poco e fanno ore e ore.
si l'organismo si abitua a tutto, ma non è la normalità lavorare di notte e dormire di giorno
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30-11-2011, 14:45
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#15
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Intermedio
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 175
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diciamo che andrei a vivere da alcuni miei parenti..ma avendo completamente la mia indipendenza,la mica camera,i miei spazi in cui se volessi potrei anche non vederli.diciamo che lavorando fuori roma ci sarebbe magari il fatto di stare un minimo a contatto con la gente..e potrebbe essere anche una specie di terapia..bisogna vedere se tale terapia funzioni..o magari mi distrugga completamente.un modo anche per conoscere gente nuova..e magari con 1po' di fortuna un' intrattenimento femminile e' una lotteria dal mio punto di vista...il miglioramento cosi' come un bell' esaurimento nervoso sono dietro l' angolo...il fatto poi di lavorare meno ore,con tutti i giorni di festa a casa..mi ispira sinceramente..
l' altro lavoro...beh penso che sia un po' la vittoria/sconfitta di un fobico.
lavorare completamente da solo,la notte...il massimo per una persona che vuole assolutamente essere quasi invisibile..
tutto questo pero' sara' costruttivo..??
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30-11-2011, 14:50
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#16
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Banned
Qui dal: Jul 2011
Ubicazione: Erewhon
Messaggi: 9,076
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Quote:
Originariamente inviata da ansioso85
diciamo che andrei a vivere da alcuni miei parenti..ma avendo completamente la mia indipendenza,la mica camera,i miei spazi in cui se volessi potrei anche non vederli.diciamo che lavorando fuori roma ci sarebbe magari il fatto di stare un minimo a contatto con la gente..e potrebbe essere anche una specie di terapia..bisogna vedere se tale terapia funzioni..o magari mi distrugga completamente.un modo anche per conoscere gente nuova..e magari con 1po' di fortuna un' intrattenimento femminile e' una lotteria dal mio punto di vista...il miglioramento cosi' come un bell' esaurimento nervoso sono dietro l' angolo...il fatto poi di lavorare meno ore,con tutti i giorni di festa a casa..mi ispira sinceramente..
l' altro lavoro...beh penso che sia un po' la vittoria/sconfitta di un fobico.
lavorare completamente da solo,la notte...il massimo per una persona che vuole assolutamente essere quasi invisibile..
tutto questo pero' sara' costruttivo..??
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Beh, quando si è in una fase veramente critica è un'occasione che ti salva.
Ma di certo deve essere qualcosa di momentaneo.
Ci sarebbe da ringraziare il cielo a vedersi offerto un lavoro da fobico quando tu sei fobico.
Però hai decisamente ragione.
Prima o poi vanno affrontate le difficoltà.
In bocca al lupo
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30-11-2011, 19:30
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#17
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Banned
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: all'inferno... o giù di lì
Messaggi: 3,775
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Quote:
Originariamente inviata da orizzonte
fare il camionista di questi tempi non è un bel lavoro.pagati poco e fanno ore e ore.
si l'organismo si abitua a tutto, ma non è la normalità lavorare di notte e dormire di giorno
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Non mi sembra il caso di definrie cosa sia o meno normale, non se parliamo di scelte di vita consapevoli.
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30-11-2011, 19:33
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#18
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 1,641
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Quote:
Originariamente inviata da ansioso85
oppure l' altro..32ore settimanali,distante 200km da casa mia,in un paesino minuscolo,andando a vivere a casa di parenti,un paesino in cui c'e' pochissimo da fare per divagarsi,in una situazione lavorativa,con pochi colleghi,ma con piu' contatto con il pubblico...molte mansioni da eseguire,quindi uno stress mentale indubbiamente maggiore,con un vincolo di 2anni(considerando che sarebbe un amico di famiglia che mi farebbe lavorare da lui,non potrei andarmene quando mi pare per non far logorare i rapporti)
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Già solo per questo motivo, io personalmente cestinerei l'offerta a occhi chiusi.
Cosa che poi non mi convince affatto è il vincolo dei due anni. Metti caso che il lavoro minimamente non ti soddisfi, considera che due anni non passan tanto facilmente ed il rischio di pagare le conseguenze di tale stress alla fine sarebbe alto.
Se però mai ti sentissi di rischiare, di metterti alla prova e di accettare qualsiasi esito (eventualmente negativo,ma chissà....magari anche positivo), puoi anche prendere in considerazione questa opportunità.
Sappiamo che scegliere l'altra opzione sarebbe la via più comoda e io nella mia pigrizia non andrei oltre.
Ma forse sbaglierei.
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01-12-2011, 03:42
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#19
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Esperto
Qui dal: Sep 2005
Messaggi: 692
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Il lavoro notturno E` veramente tranquillo e tranquillizzante dal punto di vista dello stress lavorativo, perche` non ci sono scocciatori in giro (io faccio alcuni turni quasi ogni mese, non tantissimi), pero` farlo sempre fisso penso che sia controindicato perche` isola dal mondo, avere rapporti sociali e sentimentali diventa complicato. 48h a settimana evidentemente significa che lavoreresti anche sabato o domenica notte, che e` particolarmente pessimo. Tra chi e` turnista e chi no c'e` un muro di separazione in quanto a ritmi di vita e possibilita` di incontrarsi. Le persone "normali" sono abituate a fare le stesse cose gli stessi giorni, acquisiscono abitudini che danno una struttura rassicurante all'esistenza, mentre il turnista non ha questa possibilita`, si trova sempre un po' fuori. Fare solo notti e` l'apice di questo fatto.
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