|
|
13-09-2022, 11:24
|
#61
|
Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
|
Io vorrei la stessa vita di ora con un giro di amici più ampio e magari con anche un giro di amiche. La situazione ideale è quella di molti durante il periodo delle superiori, soprattutto nei cartoni o nei telefilm.
|
|
13-09-2022, 12:15
|
#62
|
Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,136
|
Il proprio equilibrio dentro se stessi esatto..
|
|
13-09-2022, 12:22
|
#63
|
Esperto
Qui dal: Aug 2022
Messaggi: 3,864
|
Esattamente in quale periodo storico si poteva vivere facendo affidamento sul prossimo?
|
|
13-09-2022, 12:31
|
#64
|
Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
|
Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Io credo che siamo tutti in parte terrorizzati dalla solitudine.
La normalità di reagire a questo terrore sarà sempre cercare il prossimo, come natura umana.
Il grande "ma", che definisce l'attuale normalità, è come avviene questa ricerca.
Esistono relazioni (fidanzamenti, matrimoni, famiglie, amicizie, rapporti di lavoro), che si incasellino anche solo vagamente in una definizione (stereotipata) di felice, o almeno tranquilla, normalità?
Secondo me no, sopratutto chi è terrorizzato si trova invischiato nella melma.
Desiderare di essere normale in questa ricerca è l'opposto, ci si troverà difatti in contesti controproducenti alla normalità.
E difatti l'unica normalità da trovare, sempre secondo me, è quella dentro se stessi.
Nonostante sia umano sarà sempre anormale, nel attuale società, fare affidamento al prossimo per la propria stabilità.
|
Anche io sono terrorizzato dalla solitudine. Ma come ho detto il mio vissuto e la mia indole vedono come massimo conseguimento avere i soldi per pagare eventuale assistenza. Perché appunto posso giudicare solo su quel che sono e solo molto dopo su quel che ho. Quello che sono non posso cambiarlo. Ma domattina potrei inciampare in un lingotto d'oro perso da rapinatori e la mia vita potrebbe cambiare. Il mio aspetto e il carattere non possono cambiare.
Ovvero dato per scontato che nessuna salvo mie "inferiori" (sono un caso umano borderline, brutto e indesiderabile) mi si prenderebbe, e farebbe benissimo a cercare di meglio, preferisco un rapporto chiaro fin dall'inizio in cui lo scambio è altrettanto trasparente, senza schermi fatti di convincimento di importare qualcosa a qualcuno. Ti do del denaro e tu se fisicamente non ce la faccio, mi aiuti a fare la spesa, ti occupi degli spostamenti ed eventuale assistenza che non richieda competenza infermieristica e tanto altro.
Quindi per me il problema della compagnia si pone in termini di denaro, che appunto non ho. Ed è questa la mia unica preoccupazione sul fronte "solitudine".
Vedo l'amore come la stessa cosa solo che entrano in campo l'attrazione fisica, l'incapacità di ammettere che è un contratto e quindi dover evitare di guardare in faccia le cose e via così; quindi è come una specie di spessa tenda, ciascuno intravede qualcosa della situazione. Ma siccome non si sopporterebbe, nessuno sopporterebbe, la vista (parlo sempre per metafore), se si è abbastanza attraenti fisicamente e si hanno il resto delle qualità per formare una coppia, allora si ha anche la possibilità di chiamare amore quello che è un contratto.
Ripeto, è solo il risultato del mio vissuto; non guardo certo dall'alto in basso chi sa (e per me "crede") che l'amore esiste. E' anzi possibilissimo che esista davvero ma se esiste, per me è una sfera emozionale a cui non può accedere chi non ha determinati requisiti.
|
Ultima modifica di pokorny; 13-09-2022 a 12:35.
|
13-09-2022, 15:16
|
#65
|
Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,136
|
Una società di solitari esatto
|
|
13-09-2022, 15:18
|
#66
|
Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 2,100
|
Quote:
Originariamente inviata da cuginosmorfio
Esattamente in quale periodo storico si poteva vivere facendo affidamento sul prossimo?
|
Fin dalla preistoria, un essere umano da solo non riesce nelle cose. Essere accettati nella tribù è una questione anche di sopravvivenza. Se bisognava andare a dare la caccia al mammut per mangiarlo, un uomo da solo non poteva fare molto. E' contro natura vivere soli e senza relazioni umane
|
|
13-09-2022, 15:42
|
#67
|
Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
|
Quote:
Originariamente inviata da Sheev Palpatine
Fin dalla preistoria, un essere umano da solo non riesce nelle cose. Essere accettati nella tribù è una questione anche di sopravvivenza. Se bisognava andare a dare la caccia al mammut per mangiarlo, un uomo da solo non poteva fare molto. E' contro natura vivere soli e senza relazioni umane
|
Infatti al netto del nemmeno troppo lieve effetto dell'aspetto sulla facilità di trovare lavoro, moltissimi brutti lavorano, spesso compensano con una buona sfera lavorativa le mancanza della sfera affettiva ma comunque l'aspetto non è un discriminante fondamentale. Il fatto è che dopo fatto fuori il mammut si torna a casa e lì la femmina la selezione la faceva; tornati dalla caccia a molti restava solo Federica la mano (pelosa) amica, ieri come oggi.
Insomma, se guardiamo la sopravvivenza del gruppo in tutti i suoi elementi, sorge il sospetto che le cose non fossero troppo diverse da oggi. Anzi lo sostengo sempre che dal punto di vista della selezione sessuale non è cambiato niente da chi sa quante centinaia di migliaia di anni.
|
|
13-09-2022, 15:46
|
#68
|
Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 2,100
|
Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Infatti al netto del nemmeno troppo lieve effetto dell'aspetto sulla facilità di trovare lavoro, moltissimi brutti lavorano, spesso compensano con una buona sfera lavorativa le mancanza della sfera affettiva ma comunque l'aspetto non è un discriminante fondamentale. Il fatto è che dopo fatto fuori il mammut si torna a casa e lì la femmina la selezione la faceva; tornati dalla caccia a molti restava solo Federica la mano (pelosa) amica, ieri come oggi.
Insomma, se guardiamo la sopravvivenza del gruppo in tutti i suoi elementi, sorge il sospetto che le cose non fossero troppo diverse da oggi. Anzi lo sostengo sempre che dal punto di vista della selezione sessuale non è cambiato niente da chi sa quante centinaia di migliaia di anni.
|
Sarà pur vero che c'era sempre selezione ma tutte le donne avevano bisogno di un uomo che procurasse loro da mangiare. Senza la monogamia la civiltà non potrebbe esistere. Gli uomini passerebbero tutta la vita a cercare di fare sesso e non ci sarebbe spazio per nient'altro...
|
|
14-09-2022, 00:31
|
#69
|
Intermedio
Qui dal: Feb 2020
Messaggi: 299
|
Quello che desidererei sarebbe un lavoro serio retribuito il giusto e una ragazza con cui stare bene, condividere bei momenti ma anche quelli brutti (perché purtroppo non su possono evitare) e permettermi di fare più viaggi.
|
|
14-09-2022, 14:23
|
#70
|
Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,697
|
La normalità comunemente intesa oggi mi fa orrore, forse perché ne conosco le insidie e le brutture. In passato ho faticato per vederne solo stralci, ora quello che vedo mi fa voltare dall'altra parte, tanta fatica per passare da un malessere all'altro, a che scopo? Non c'è nessun sistema di ricompensa nella mia mente che mi spinga ad investire verso qualcosa o qualcuno, alla fine del viaggio vedo comunque distese desolate e vuote.
|
|
14-09-2022, 21:42
|
#71
|
Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
|
Quote:
Originariamente inviata da Sheev Palpatine
Il punto è che la preoccupazione non serve a niente. Tu fai le cose che devi fare, hai le tue responsabilità... Ma rimuginare ossessivamente di esse non ti rende più competente...
Se tu potessi "permetterti questo lusso" sai che succederebbe? Ti preoccuperesti in modo ossessivo per cose meno importanti. Perchè in questo caso il problema non è esterno, ma è un problema relativo all'atteggiamento mentale
|
Ma senza preoccupazione è come se non vivessi.
Non ho nessun merito a uscire vivo da una roulette russa. È troppo facile agire se non pensi. Anche perché poi che piacere c'è nel fare bella figura per una forma di non pensiero?
|
|
14-09-2022, 22:12
|
#72
|
Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
|
Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Ti stai concentrando sul aspetto sbagliato (comune alla maggioranza di questo forum sbandato).
Pensi davvero che nella preistoria c'era la selezione sessuale stile ragionamenti deviati della società moderna?
La femmina era identica al uomo, un ammasso peloso
Se tornavi dalla caccia al mammut ti buttavi sul primo individuo nella caverna, uomo o donna che sia.
|
Non riesco a essere d'accordo; i meccanismi di selezione sessuale sono molto antichi e si sono evoluti per la competizione di una specie contro tutte le altre. Non c'erano i ragionamenti della società odierna ma tornati dalla caccia, la femmina sceglieva come sceglie oggi. Magari c'era il maschio più peloso e prepotente e lei sceglieva lui. Questo lo sappiamo praticamente per sicuro per una serie di motivi anche oggettivi (tra cui il p....o sproporzionato rispetto alle nostre cugine scimmie), esame di organi vestigiali, neotenia, tante cose.
Quello che rende difficile capire l'evoluzione è che gli attribuiamo una sorta di finalismo e nell'ambito di questo argomento anche una dimensione morale. Ma in realtà la selezione opera sulla base di mutazioni casuali. Per esempio una scimmionessa grazie a una mutazione potrebbe aver preferito il maschio più peloso del gruppo mentre le altre del gruppo no, si sono accontentate del "primo che si buttava". Che è successo? Che i figli di queste ultime coppie non erano tanto robusti, morivano prima del figlio generato dalla coppia con la scimmiessa mutata quindi facevano meno figli; mentre la prima coppia con la scimmionessa selettiva ha potuto trasmettere la stessa predisposizione genetica alla scelta, alle generazioni successive. Ora raccontata così ha sicuramente punti deboli e non sono un biologo né so molto di scienze naturali. Ma grossomodo è così che funziona. Per quanto ne sappiamo questi meccanismi sono antichissimi, erano antichissimi quando abbiamo inziato a essere quello che siamo.
Poi si sono evoluti i sentimenti, siamo certamente diventati qualcosa di diverso rispetto al resto del regno animale. Ma le nostre radici non si sono cancellate per questo. La mia visione soggettiva si innesta qui: ovvero, abbiamo realmente qualcosa di assimilabile all'anima o qualsiasi cosa sia che non è il risultato dell'evoluzione? Oppure anche i sentimenti che a noi appaiono qualcosa di diverso e non-animale, sono il risultato della pressione selettiva? Per esempio il senso di cooperazione ed empatia è probabile che sia una adattamento evolutivo che col premio dell'intima soddisfazione di aver avuto cura degli altri funziona 'sotto il cofano' appunto come elemento di conservazione della specie. Non abbiamo la risposta, ma secondo me è più spostata verso una spiegazione fisica e razionale di quello che a noi sembra una frattura profonda tra noi e tutti gli animali. Ovvero inclino a pensare che le sensazioni umane, etica, morale, e tanto altro siano un effetto dei meccanismi selettivi.
|
|
14-09-2022, 22:38
|
#73
|
Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 2,100
|
Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
Ma senza preoccupazione è come se non vivessi.
Non ho nessun merito a uscire vivo da una roulette russa. È troppo facile agire se non pensi. Anche perché poi che piacere c'è nel fare bella figura per una forma di non pensiero?
|
Dobbiamo distinguere il rimuginare senza una meta dal problem solving. La preoccupazione intesa come rimuginare significa camminare in cerchio ma senza andare mai da nessuna parte. Al contrario il problem solving serve per analizzare un problema, individuare la soluzione o la scelta di ciò che si vuole fare in merito ad esso. Preccuparsi ossessivamente non porterà a risolvere meglio il problema. Il problem solving invece è positivo e naturalmente serve. Questo intendevo. In generale il non pensiero è uno stato mentale più pacifico e consente di vivere meglio, ma non è facile da mantenere.
|
|
15-09-2022, 03:12
|
#74
|
Intermedio
Qui dal: Nov 2021
Messaggi: 123
|
Quote:
Originariamente inviata da pokorny
una scimmionessa grazie a una mutazione potrebbe aver preferito il maschio più peloso del gruppo mentre le altre del gruppo no, si sono accontentate del "primo che si buttava". Che è successo? Che i figli di queste ultime coppie non erano tanto robusti, morivano prima del figlio generato dalla coppia con la scimmiessa mutata quindi facevano meno figli; mentre la prima coppia con la scimmionessa selettiva ha potuto trasmettere la stessa predisposizione genetica alla scelta, alle generazioni successive. Ora raccontata così ha sicuramente punti deboli e non sono un biologo né so molto di scienze naturali. Ma grossomodo è così che funziona.
|
Confermo. O per lo meno, in uno dei modelli per la coevoluzione di preferenze femminili e tratti maschili funziona così: - Si parte da una situazione in cui da un lato le femmine non hanno preferenze sessuali e dall'altro esiste una caratteristica maschile, diciamo la pelosità, che è un indicatore di capacità di sopravvivenza.
- La selezione naturale allora favorirebbe una femmina mutante con una preferenza per maschi più pelosi, in quanto genererebbe figli più pelosi con associata maggiore capacità di sopravvivenza (e allo stesso tempo figlie con una preferenza per la pelosità).
- Quindi, man mano che la mutazione per la preferenza femminile si diffonde nella popolazione per selezione naturale, i maschi più pelosi cominciano ad acquisire un secondo vantaggio: c'è un numero crescente di femmine nella popolazione che preferiscono accoppiarsi con maschi più pelosi, e i maschi così dotati non solo sopravvivono di più, ma godono anche di un vantaggio nell'accoppiamento: è la selezione sessuale.
- Allo stesso tempo, anche le femmine mutanti cominciano ad acquisire un secondo vantaggio: i figli tendenzialmente più pelosi che generano non solo sopravvivono di più, ma godono anche di un vantaggio nell'accoppiamento. Ne consegue ulteriore selezione naturale a favore delle femmine mutanti, che a sua volta causa ulteriore selezione sessuale a favore dei maschi più pelosi.
Quote:
Poi si sono evoluti i sentimenti
|
Perché "poi"? La preferenza sessuale non è già un sentimento?
Quote:
abbiamo realmente qualcosa di assimilabile all'anima o qualsiasi cosa sia che non è il risultato dell'evoluzione? Oppure anche i sentimenti che a noi appaiono qualcosa di diverso e non-animale, sono il risultato della pressione selettiva?
|
Se sono sentimenti che hanno (o hanno avuto in passato) effetti positivi sulla capacità di riprodursi degli alleli che ne sono alla base allora sono un prodotto della selezione naturale. Altrimenti sono effetti collaterali di qualcos'altro che a sua volta è un prodotto della selezione naturale.
Quote:
Per esempio il senso di cooperazione ed empatia è probabile che sia una adattamento evolutivo che col premio dell'intima soddisfazione di aver avuto cura degli altri funziona 'sotto il cofano' appunto come elemento di conservazione della specie.
|
Concordo (a parte il riferimento alla conservazione della specie: gli alleli favoriti dalla selezione naturale sono semplicemente quelli che promuovono la propria replicazione meglio rispetto ai concorrenti, indipendentemente dalle conseguenze per la specie, che infatti possono anche essere deleterie). Peraltro la cooperazione esiste anche negli altri animali, inclusa quella tra individui non imparentati.
|
Ultima modifica di whatever83; 15-09-2022 a 21:22.
|
15-09-2022, 09:55
|
#75
|
Esperto
Qui dal: Mar 2016
Ubicazione: Como
Messaggi: 1,243
|
se proprio non dovessi mai riuscire ad avere una relazione almeno vorrei vivere con serenità la vita da single, pechè la solitudine e la carenza di affetto si fanno sentire sempre di più, giorno dopo giorno...
|
|
15-09-2022, 11:16
|
#76
|
Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,697
|
Il super uomo del 2022 vede l'accoppiamento e il figliare in due tronconi diversi. Da una parte la resa della proprio individualità alla tirannia del tempo, dall'altro la conquista di uno status duramente raggiunto dopo un cammino di lavoro, scalate sociali e sopraffazione di altri a proprio beneficio.
In entrambi i casi è tutto sbagliato e contro natura, artificiosamente creato dal capitalismo. Me ne tiro fuori e preferisco morire senza averci mai provato, spero che in remoto futuro qualcosa faccia crollare definitivamente questo sistema raccapricciate e si torni ad un evolversi più naturale.
|
|
15-09-2022, 11:25
|
#77
|
Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
|
Quote:
Originariamente inviata da whatever83
Concordo (a parte il riferimento alla conservazione della specie: gli alleli favoriti dalla selezione naturale sono semplicemente quelli che promuovono la propria replicazione rispetto ai concorrenti, indipendentemente dalle conseguenze per la specie, che infatti possono anche essere deleterie). Peraltro la cooperazione esiste anche negli altri animali, inclusa quella tra individui non imparentati.
|
Se l'ambiente fosse simile ad un corpo da colonizzare e una specie diffondesse i geni di particolari organismi che si comportano come virus che fanno piazza pulita di tutto replicandosi a più non posso, potrebbe anche distruggere totalmente il corpo (l'ambiente) e morire poi insieme a questo avendo esaurito le risorse per potersi replicare e far replicare altre specie?
E' possibile questa cosa?
La "morte" dell'ambiente è una sorta di catastrofe, potrebbe innescarsi velocemente, così la specie che si era adattata a replicarsi in un certo ambiente finirebbe col morire insieme alla catastrofe che ha causato la sua stessa replicazione (molto efficiente nell'ambiente). La replicazione risulta incapace e cieca nel prevedere queste cose e potrebbe modificare bruscamente l'ambiente circostante rendendo le sue caratteristiche improvvisamente disadattive.
Mi viene in mente un esempio con delle biglie su una lastra, una la regge, due le regge, tre le regge, ma arrivati ad un certo punto.la lastra si spacca le biglie cadono e si rompono tutte, è stata la replicazione adattiva stessa delle biglie che ha modificato bruscamente le condizioni ambientali decretandone la fine.
|
Ultima modifica di XL; 15-09-2022 a 12:53.
|
15-09-2022, 16:22
|
#78
|
Intermedio
Qui dal: Nov 2021
Messaggi: 123
|
Quote:
Originariamente inviata da XL
Se l'ambiente fosse simile ad un corpo da colonizzare e una specie diffondesse i geni di particolari organismi che si comportano come virus che fanno piazza pulita di tutto replicandosi a più non posso, potrebbe anche distruggere totalmente il corpo (l'ambiente) e morire poi insieme a questo avendo esaurito le risorse per potersi replicare e far replicare altre specie?
E' possibile questa cosa?
|
Certamente, anche se io pensavo soprattutto al caso di estinzione indotta proprio dalla selezione sessuale (che è un caso particolare di selezione naturale). Il meccanismo che ho descritto nel post precedente può condurre all'evoluzione di tratti maschili sempre più costosi, che diminuiscono la capacità di sopravvivenza (pensa alla spettacolare coda del pavone, che di sicuro ne riduce la capacità di muoversi e di volare, lo espone alla vista dei predatori, e deve imporre anche un costo energetico non indifferente per la crescita e il mantenimento). Questa evoluzione fuori controllo continua fino a quando il successo sessuale di cui godono i maschi più dotati non diventa insufficiente a compensare il loro tasso di mortalità... oppure fino all'estinzione.
|
|
15-09-2022, 18:49
|
#79
|
Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,449
|
Quanto siete belli quando discutete così convintamente di come sia fatto il mondo 🥰
|
|
28-09-2022, 01:20
|
#80
|
Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
|
normalità = noia , chi vuole una certa normalità è già morto dentro fuori e nelle periferie
|
|
|
|
|