Personalmente non ho mai confuso la necessità di fare qualcosa con il disagio di essere diversa dagli altri. Ad esempio, non sento (né ho mai sentito) il bisogno di uscire la sera, soprattutto per andare in luoghi come discoteche o simili. Questa esigenza però si fa sentire forte, ad esempio, durante una bella giornata di sole - non necessariamente nel momento in cui gli altri hanno l'abitudine di uscire. È poi inevitabile sentire il disagio di essere sociofobici, ma non ho mai fatto confusione tra le due cose.
La mia necessità è minima: non quella di avere qualcuno che mi tenga in compagnia tutta la giornata e il sabato sera, al contrario vorrei solo avere la possibilità di fare una passeggiata all'aria aperta quando ne sento il bisogno (cosa che non farei mai da sola perché non proverei alcuna soddisfazione).
Il problema è che non posso avere una persona a mia disposizione se io non sono in grado di ricambiare. Non posso chiamare qualcuno e dire "usciamo" e dare risposta negativa quando la stessa richiesta viene fatta a me.
Perciò credo che per una persona con fobia sociale non si riduce tutto al "trovare le persone giuste". Come dicevo in un'altra discussione, ci sono persone con le quali sto veramente bene in determinati momenti, mi diverto e perfino emergo dal gruppo. Gran parte del tempo però non sono predisposta ad avere rapporti sociali, per cui con le stesse persone finisce con l'essere un inferno.