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11-12-2017, 11:26
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#1
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Asti
Messaggi: 1,631
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Nel fine settimana qui ad Asti si terrà, a distanza di sì e no 500 metri da casa mia, un incontro con lo psicologo Alfredo De Marinis sul tema dell'autostima e su come ritrovare la fiducia in sè.
Sarei propenso ad andare, tuttavia vengo frenato dal fatto che potrei imbattermi in qualche conoscente e quindi impelagarmi in discussioni che preferirei caldamente evitare, il tutto si terrà dentro il dopo lavoro ferroviario ed essendo mio padre un ex ferroviere le possibilità di incrociare suoi colleghi che bighelloneggiano al bar non è così remota.
Ho visto che tal psicologo ha pubblicato anche un paio di libri di self help "Come rinforzare l'autostima" e "Superare gli attacchi di panico", mi domandavo quindi se qualcuno li avesse letti e come li avesse trovati.
Sono infarciti delle solite cose sentite e risentite o vi è qualche spunto interessante e soprattutto utile? In sostanza, se qualcuno lo conosce, vale la pena di correre il rischio?
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11-12-2017, 14:57
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#2
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Principiante
Qui dal: Dec 2017
Messaggi: 51
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Nel caso di quei libri specifici, non saprei dirti.
Io in questo periodo sto leggendo un libro intitolato "I 6 pilastri dell'autostima".
Non è di certo un testo troppo serio, ma lo sto trovando interessante, perchè mi ha fatto capire in quali modi ci mettiamo dei limiti da soli, in quali modi ci autosabotiamo, e come possiamo aumentare l'autostima giorno dopo giorno facendo delle semplici azioni.
E sembra stia funzionando.
Tieni conto che non sono assolutamente un esperto/studioso o cose simili. Semplicemente ti sto dicendo come mi sono trovato e cosa ho imparato per adesso.
Io ci andrei, non so te, ma io non sprecherei un'opportunità come questa. Preferisco sapere come va a finire, che non saperlo affatto.
Buona giornata
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Ultima modifica di callenderboost; 11-12-2017 a 15:00.
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16-12-2017, 07:18
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#3
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Asti
Messaggi: 1,631
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Ieri sera alla fine ho partecipato all'incontro e fortunatamente non ho incrociato persone che mi conoscessero. L'ambiente era molto intimo (una trentina di persone) di cui io ero il più giovane. Lo psicologo è stato capace di mettere tutti a proprio agio incoraggiando interventi e domande. Parlando della conferenza ha parlato genericamente di cosa è l'autostima, di come ci si costruisce la propria immagine di sé, di quali sono le cause più comuni per cui una persona tende a percepirsi come priva di valore. Arrivando però al punto che credo interessasse maggiormente ai più, ossia come poterla ricostruire, si è grossomodo limitato a dire di andare in terapia o seguire corsi specifici. Suppongo che esistendo situazioni molto variegate fosse complesso dire di più a tal proposito anche se onestamente ci speravo. Una cosa che mi ha sorpreso è stato il suo affermare che esistono "tecniche" specifiche per sanare fobie e incertezze di durata molto breve, una dozzina di sedute al massimo, che dalla sua esperienza hanno una possibilità elevata di risultare efficaci qualora la persona riesca a identificare e accettare le motivazioni che la hanno portata ad essere così. Terrà, in date ancora da precisarsi, un corso mirato con qualche sorta di "esercizio" nel mese di gennaio, cercherò di partecipare se riesco. Scusate la formattazione del messaggio ma sono da cellulare e non ho ancora capito come andare a capo.
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16-12-2017, 11:21
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#4
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,213
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Quote:
Originariamente inviata da Efits
Ieri sera alla fine ho partecipato all'incontro e fortunatamente non ho incrociato persone che mi conoscessero. L'ambiente era molto intimo (una trentina di persone) di cui io ero il più giovane....
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Molto bene per il fatto che hai interessi e sei uscito incontrando persone nuove.
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16-12-2017, 18:48
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#5
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 4,737
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Quote:
Originariamente inviata da Efits
Arrivando però al punto che credo interessasse maggiormente ai più, ossia come poterla ricostruire, si è grossomodo limitato a dire di andare in terapia o seguire corsi specifici.
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In genere lo scopo è pubblicitario, si intende rimandare ai libri, ai corsi e sedute.
Lì per lì se ne capisce poco essendo generici e fumosi: diviene difficile scartare ma anche accogliere ed esserne persuasi.
Purtroppo sta a te valutare dai costi se il rischio è tollerabile. Ci sono recensioni su lui e i suoi libri? Qualche libro in biblioteca per farsi da sé un'idea più approfondita?
Ci sono alternative?
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16-12-2017, 19:42
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#6
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Asti
Messaggi: 1,631
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Libri non credo di prenderne, non sono mai stato particolarmente attratto dal self help, i pochi che ho leggiucchiato non li ho trovati convincenti, molto prolissi e mi hanno bene o male allontanato dalla tipologia. Dubito che i suoi possano fare eccezione.
Come detto anche poco più sopra penso che i consigli generali vadano presi per quello che sono, difficilmente è possibile riuscire a farli propri e interiorizzarli adattandoli al proprio vissuto, forse è necessaria un tipo di consapevolezza ed auto analisi che a me manca.
Al corso credo di andare se riesco a ricordarmi di controllare le date quando verranno esposte e se in orari compatibili ad altre attività che faccio, male non può fare ed è meno impegnativo di una terapia vera e propria, ma più di ampio respiro rispetto ad assistere ad una conferenza di un paio di orette (diluite, molti dei presenti interrompevano per parlare dei loro casi specifici). Ci si confonde nella massa e ci si sente meno in soggezione rispetto al face to face, magari si riesce pure a conoscere qualcuno come sottolineava Noriko, anche se nell'incontro di ieri coetanei o quasi non ve ne erano. Mi ha stupito in positivo che alcune delle persone presenti avessero più di 60 anni, nella mia mente mi immaginavo che a quell'età eventuali problemi venissero considerati come "normali" per l'individuo e non si cercasse più di porvi rimedio.
Poi ora sono curioso di vedere questi esercizi, se son qualcosa di buffo tipo il ripetersi "perchè voi valete .cit" allo specchio o meno.
Mi è comunque sembrata una persona competente, alcuni dei suoi esempi sulle possibili cause del malessere li ho visti pertinenti con il mio passato e in parte sotto una prospettiva differente da quella che ho sempre avuto, poi aveva un bel modo di porsi che credo voglia dire tanto.
Probabilmente avrei bisogno di una terapia vera e propria, a rendermi reticente non sono tanto i costi di per sè quanto il dovermi mettere a nudo di fronte a quello che è uno sconosciuto senza alcuna garanzia di ritorno. A modo mio ho una sorta di orgoglio che mi ostacola, per quanto razionalmente mi rendo conto non sia nulla di così scandaloso, sono figure professionali pagate per quello, avranno visto ben di peggio. Forse non sto ancora abbastanza male da superare questo muro, ma ci stiamo lavorando.
Ben che mi decidessi comunque dovrei rivolgermi ad altri, questo specifico psicologo ha il suo studio a Torino, il che significherebbe prendere il treno ogni volta e se già uno non è più che convinto di suo ogni motivo per evitare è buono anche senza aggiungere impedimenti reali, figuriamoci con. Peccato.
Le alternative sono sperare in una botta di culo come in passato che mi permetta di entrare in circoli positivi di amicizie / relazioni che mi diano serenità temporanea, anche se inizio a convincermi che se ci sono problemi alla base presto o tardi finiscano per venir comunque fuori e crear terra bruciata, lasciandomi a contemplare le macerie di quanto sarebbe potuto essere e invece non è stato, riportandomi qualche scalino sotto la condizione di partenza.
Il trovare qualcosa che mi renda realizzato a prescindere dai problemi che sento di avere facendomeli dimenticare. Focalizzarsi su altro quindi.
L'infarto nel sonno.
Qualche miracolo.
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