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20-02-2022, 03:10
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#1
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Avanzato
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 330
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Ciao a tutti, scrivo perchè non so più che fare, ormai la mia situazione, che all'inizio pensavo fosse risolvibile è diventata assurda.
Sono sempre andato molto bene a scuola, e in matematica, informatica e fisica in particolare. Tanto bene che per farvi capire, la mia prof di matematica, una delle più severe della scuola, una volta ha detto in classe che non aveva mai dato cosí tanti 10 di fila in tutta la sua carriera... A 16 anni sapevo già programmare per sitiweb, computer e app per telefono, tutto imparato da solo e stavo facendo una startup con un mio amico. Alcuni miei compagni mi chiamavano "genio" anche per il fatto che molte volte mi perdevo nei pensieri e passavo intere giornate a scuola a riempire fogli protocollo di algoritmi. Per quanto fossi un disadattato sociale, un po' autistico nel rapporto con le persone, e senza l'ombra di qualsiasi interazione sociale con una ragazza o con cose ritenute "da figo", ero molto felice della mia passione e dei miei discreti successi. Fin qua tutto bene...
Un bel giorno, durante il primo anno di università (ing informatica) inizio a pensare in modo pessimistico, cosa che non avevo mai fatto prima di allora, sono sempre stato un ottimista sfegatato, per quanto timido e ansioso nelle relazioni sociali. Per quanto mi senta comunque bene, inizio a fare disegni strani, molto scuri, molto cupi... la startup con il mio amico che avevamo messo 2 anni a sviluppare inizia a non dare segni di successo... litigo con il mio amico perchè penso sia colpa sua, lui dice che eravamo piccoli e ci sta fallire e di farne un'altra, io all'inizio ci sto, ma ormai non mi fido più di lui e inizio a cercare un lavoro da fare come app developer, per cercare di avere almeno qualche successo... lo trovo, lui lo scopre, si sente tradito e praticamente chiudiamo la nostra amicizia ormai storica...
Da lí inizio a provare ansia ogni giorno per un mese, poi sto bene per un altro mese e rinizio a provare ansia ogni giorno. Ho difficoltà estreme a studiare, ma sudando sangue, mi obbligo a studiare con l'ansia e provando più volte gli esami (cosa che non avevo mai fatto perchè prendevo buoni voti al primo colpo) li passo. Finisce il primo anno di ing info, io sono ansiosissimo, ho avuto molteplici attacchi di panico e inizio ad odiare ogni cosa che faccio, tra cui l'informatica che era sempre stata la mia passione. Odio ancora di più il fatto di odiare ciò che ho sempre amato, allora in preda al panico e alla disperazione decido di cambiare università, anche per cercare di sentirmi meglio, credendo fosse tutto legato a problemi psicologici. Cambio a matematica, dove ci sono dei miei amici, ma anche lí mi sento male, allora decido di cambiare a fisica, mi sento malissimo anche lí, ma ormai ho cambiato troppe volte... Io che sono sempre andato liscissimo e bene a scuola e agli esami inizio a non passare tantissimi esami, mi ritrovo a perdere due anni, tra cambi e ansie varie. Ah non ho specificato che dopo un anno di sentire ansia ogni giorno, sono caduto in depressione, sono stato diagnosticato con disturbo ansioso depressivo. Ho cercato di capirne le cause psicologiche, ma nessun psicologo è riuscito a capire. Ora mi ritrovo ancora dopo 3 anni nella stessa situazione, anche se migliorata di molto in realtà... ma non sono sicuramente come prima.... C'è da dire che non ho preso nessun psicofarmaco...
Ora il problema è che per l'ennesima volta sto perdendo tutta la sessione di esami, se penso di perdere un terzo anno, l'unica cosa che mi viene in mente è il suicidio sinceramente (anche sapendo che è causato dalla depressione). L'altra possibilità è iniziare a prendere psicofarmaci, oppure mandare tutto a buttane e lasciare l'università e andare a fare un lavoro manuale, dove anche se ho l'ansia, non mi compromette cosí tanto non essendo un lavoro intellettivo di precisione come le materie matematiche.
Il mio amico ora fa ricerca con uno dei migliori prof di intelligenza artificiale d'europa, direttore di AI lab a Oxford. Il mio amico non ha nulla di cosí diverso rispetto a me riguardo le capacità. Quindi sono convinto che un discreto successo lavorativo l'avrei potuto avere anche io..
L'unica cosa che riesce a pensare la mia mente, e quanto ho buttato nel cesso, che la mia vita è finita, i miei sogni sono infranti e che c'è solo una strada: il suicidio, poi vedendo lui che ha cosí successo, non vedo alternative...
Cerco di non ascoltarla, ma la mia mente me lo ripete ogni giorno, soprattutto quando cerco di studiare o devo dare esami....
Pensavo che ad un certo punto finisse questo incubo, ma sono passati ormai tre anni e sono ancora qua, non so se ritornerò mai quello di prima o rimarrò triste, depresso e con pensieri suicidari tutta la vita...
Se qualcuno ha avuto la voglia di leggere tutto, lo ringrazio moltissimo... Grazie!
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Ultima modifica di Vento; 20-02-2022 a 03:22.
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20-02-2022, 10:03
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#2
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Banned
Qui dal: Nov 2021
Messaggi: 902
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Non è che tu ti sia un po' troppo auto-celebrato a "genio" alle superiori e che poi confrontandoti con l'università, l'essere messo di fronte alla realtà delle cose e la fine della pacchia dell'insegnamento inferiore (ovvero che: novità! il presunto "genio" dovesse faticare come gli altri per passare gli esami) ti abbia fatto crollare un qualche castello di carte interiore, provocandoti il loop di ansie?
Domando ed provo ad ipotizzare ad cazzum, ovviamente.
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20-02-2022, 11:12
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#3
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Avanzato
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 330
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Quote:
Originariamente inviata da Coraje
Non è che tu ti sia un po' troppo auto-celebrato a "genio" alle superiori e che poi confrontandoti con l'università, l'essere messo di fronte alla realtà delle cose e la fine della pacchia dell'insegnamento inferiore (ovvero che: novità! il presunto "genio" dovesse faticare come gli altri per passare gli esami) ti abbia fatto crollare un qualche castello di carte interiore, provocandoti il loop di ansie?
Domando ed provo ad ipotizzare ad cazzum, ovviamente.
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No non credo. Uno, non mi sono mai sentito un genio, era semplicemente per far capire quanta la differenza tra prima e dopo, soprattutto la disperazione nel sapere quanto avrei potuto fare e quanto non ho fatto. Per quanto riguarda l'università, prima dell'ansia, andava bene... Non sono stati fallimenti universitari a far scaturire tutto, anzi nel primo periodo, anche con l'ansia sono riuscito comunque a prendere buoni voti...
Un mondo addosso mi è crollato... Ero sfigato, senza amici e senza ragazze, l'unica cosa che mi faceva sentire felice e soddisfatto: non il mio successo professionale, ma l'amore che provavo nel fare ciò che mi piaceva e il sentore di un possibile successo nella vita in quell'ambito
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20-02-2022, 11:15
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#4
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Avanzato
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 330
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Quote:
Originariamente inviata da faria
Ho letto tutto.
Qualcosa di simile, ma più avanti con l'età.
Mi è sembrato crollare tutto quasi all'improvviso, in realtà, ripensandoci dopo i segni premonitori dell'ansia c'erano già ad inizio adolescenza, ma non sono stati affrontati in quel periodo.
Consiglio di continuare a farti seguire da un professionista, per ora.
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Ne avessi mai trovato uno veramente capace... Ne ho avuti... Ma i miei non hanno molti soldi... Non posso fare nulla di continuativo...
Io ormai sono giunto alla conclusione che probabilmente è qualcosa di psichiatrico... Non ha senso, tutte le motivazioni psicologiche che ho trovato sono sproporzionate al malessere. Mio padre è bipolare e il bipolarismo è genetico... Ma non ho mai avuto manie o ipomanie, solo questo lungo malessere... Nessun psichiatria, anche a conoscenza di questo, mi ha mai diagnosticato il bipolarismo... Ma ormai sono giunto alla conclusione che qualcosa c'entra
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Ultima modifica di Vento; 20-02-2022 a 11:19.
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20-02-2022, 11:23
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#5
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Esperto
Qui dal: Oct 2016
Messaggi: 2,466
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da dietro un forum difficile dire quale sia la verità, le strade sono due:
primo le persone cambiano e tu potresti anche aver riposato sugli allori, il tuo amico sapendo di essere stato indietro potrebbere aver avuto più perseveranza di te negli studi per poi superarti
secondo nella vita non basta essere bravi, ci vuole anche la fortuna di essere al posto giusto nel momento giusto per cogliere certe occasioni e a lui potrebbe essere andata così
qualunque sia la verità poco importa, smettila di paragonarti a lui e pensa a te stesso
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20-02-2022, 15:44
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#6
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Intermedio
Qui dal: Jun 2019
Ubicazione: Padova
Messaggi: 223
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"Un bel giorno inizio a pensare in modo negativo" il punto focale di tutti i tuoi problemi é questo, che é successo prima? Deve essere successo qualcosa che ti ha cambiato la visione della vita....
Poi bisogna capire che tipo di psicologi hai visto, perché se non sai per cosa stai male, sarà difficile avere una cura...
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20-02-2022, 16:50
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#7
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Principiante
Qui dal: Nov 2021
Messaggi: 32
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Quote:
Originariamente inviata da Vento
Ciao a tutti, scrivo perchè non so più che fare, ormai la mia situazione, che all'inizio pensavo fosse risolvibile è diventata assurda.
Sono sempre andato molto bene a scuola, e in matematica, informatica e fisica in particolare. Tanto bene che per farvi capire, la mia prof di matematica, una delle più severe della scuola, una volta ha detto in classe che non aveva mai dato cosí tanti 10 di fila in tutta la sua carriera... A 16 anni sapevo già programmare per sitiweb, computer e app per telefono, tutto imparato da solo e stavo facendo una startup con un mio amico. Alcuni miei compagni mi chiamavano "genio" anche per il fatto che molte volte mi perdevo nei pensieri e passavo intere giornate a scuola a riempire fogli protocollo di algoritmi. Per quanto fossi un disadattato sociale, un po' autistico nel rapporto con le persone, e senza l'ombra di qualsiasi interazione sociale con una ragazza o con cose ritenute "da figo", ero molto felice della mia passione e dei miei discreti successi. Fin qua tutto bene...
Un bel giorno, durante il primo anno di università (ing informatica) inizio a pensare in modo pessimistico, cosa che non avevo mai fatto prima di allora, sono sempre stato un ottimista sfegatato, per quanto timido e ansioso nelle relazioni sociali. Per quanto mi senta comunque bene, inizio a fare disegni strani, molto scuri, molto cupi... la startup con il mio amico che avevamo messo 2 anni a sviluppare inizia a non dare segni di successo... litigo con il mio amico perchè penso sia colpa sua, lui dice che eravamo piccoli e ci sta fallire e di farne un'altra, io all'inizio ci sto, ma ormai non mi fido più di lui e inizio a cercare un lavoro da fare come app developer, per cercare di avere almeno qualche successo... lo trovo, lui lo scopre, si sente tradito e praticamente chiudiamo la nostra amicizia ormai storica...
Da lí inizio a provare ansia ogni giorno per un mese, poi sto bene per un altro mese e rinizio a provare ansia ogni giorno. Ho difficoltà estreme a studiare, ma sudando sangue, mi obbligo a studiare con l'ansia e provando più volte gli esami (cosa che non avevo mai fatto perchè prendevo buoni voti al primo colpo) li passo. Finisce il primo anno di ing info, io sono ansiosissimo, ho avuto molteplici attacchi di panico e inizio ad odiare ogni cosa che faccio, tra cui l'informatica che era sempre stata la mia passione. Odio ancora di più il fatto di odiare ciò che ho sempre amato, allora in preda al panico e alla disperazione decido di cambiare università, anche per cercare di sentirmi meglio, credendo fosse tutto legato a problemi psicologici. Cambio a matematica, dove ci sono dei miei amici, ma anche lí mi sento male, allora decido di cambiare a fisica, mi sento malissimo anche lí, ma ormai ho cambiato troppe volte... Io che sono sempre andato liscissimo e bene a scuola e agli esami inizio a non passare tantissimi esami, mi ritrovo a perdere due anni, tra cambi e ansie varie. Ah non ho specificato che dopo un anno di sentire ansia ogni giorno, sono caduto in depressione, sono stato diagnosticato con disturbo ansioso depressivo. Ho cercato di capirne le cause psicologiche, ma nessun psicologo è riuscito a capire. Ora mi ritrovo ancora dopo 3 anni nella stessa situazione, anche se migliorata di molto in realtà... ma non sono sicuramente come prima.... C'è da dire che non ho preso nessun psicofarmaco...
Ora il problema è che per l'ennesima volta sto perdendo tutta la sessione di esami, se penso di perdere un terzo anno, l'unica cosa che mi viene in mente è il suicidio sinceramente (anche sapendo che è causato dalla depressione). L'altra possibilità è iniziare a prendere psicofarmaci, oppure mandare tutto a buttane e lasciare l'università e andare a fare un lavoro manuale, dove anche se ho l'ansia, non mi compromette cosí tanto non essendo un lavoro intellettivo di precisione come le materie matematiche.
Il mio amico ora fa ricerca con uno dei migliori prof di intelligenza artificiale d'europa, direttore di AI lab a Oxford. Il mio amico non ha nulla di cosí diverso rispetto a me riguardo le capacità. Quindi sono convinto che un discreto successo lavorativo l'avrei potuto avere anche io..
L'unica cosa che riesce a pensare la mia mente, e quanto ho buttato nel cesso, che la mia vita è finita, i miei sogni sono infranti e che c'è solo una strada: il suicidio, poi vedendo lui che ha cosí successo, non vedo alternative...
Cerco di non ascoltarla, ma la mia mente me lo ripete ogni giorno, soprattutto quando cerco di studiare o devo dare esami....
Pensavo che ad un certo punto finisse questo incubo, ma sono passati ormai tre anni e sono ancora qua, non so se ritornerò mai quello di prima o rimarrò triste, depresso e con pensieri suicidari tutta la vita...
Se qualcuno ha avuto la voglia di leggere tutto, lo ringrazio moltissimo... Grazie!
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Dici che preferisci andare a fare un lavoro manuale: hai le abilità per fare un lavoro del genere? C'è qualcuno disposto ad assumerti?
Comunque io sto messo peggio di te ma non entrerò nei dettagli. Dico solo che per quanto mi riguarda il liceo è stata la mia rovina: uscito di lì mi sono dovuto iscrivere all'università, ho sbagliato totalmente scelta del percorso e ciò unito al mio carattere chiuso ed ansioso ha avuto come conseguenza la perdita di un sacco di anni e della salute mentale e per finire ora non ho niente in mano. Se avessi scelto un istituto tecnico adesso avrei un titolo spendibile nel mercato del lavoro e non avrei dovuto necessariamente fare l'università. Sono completamente imbranato manualmente e socialmente. Che mi rimane da fare?
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21-02-2022, 01:08
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#8
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Esperto
Qui dal: Feb 2022
Ubicazione: Tomobiki
Messaggi: 1,011
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Passare dalle superiori all' interno università può non essere così semplice, perché si passa da un ambiente "protetto", organizzato all' incontro con la vita reale. Da essere un ragazzo a essere un adulto. La tua vita, magari limitata, poteva andarti bene, ma poi, se non sei strutturato, si può andare in crisi.
Forse devi conoscerti meglio, accettare per esempio di essere ansioso. Costruire un' immagine di te più realistica e ritarare i tuoi obbiettivi su quella, riprendere entusiasmo e accettare la fatica che comportano.
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21-02-2022, 01:35
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#9
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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Mi ci riconosco.
Sono sicuramente più anziano di te. Ho buttato molti talenti nel cesso. Ma la vita continua sempre, e si è sempre più giovani di qualcuno.
Pagherai i tuoi errori, non ti preoccupare e non ti affannare a cercare di anticipare i tempi col suicidio. Non solo non risolve nulla ma devasta la mente di tutte le persone che ti vogliono bene. Visto che ti piace la matematica, va' a vedere di quanto aumenta la probabilità di suicidio l'aver avuto un amico (o peggio un parente) che si è suicidato.
Gli psicofarmaci sono un'ottima soluzione per cominciare perché se si pensa alla morte non si riesce a pensare a nient'altro che a sfuggirle (o ad andarle incontro, che è in un certo senso la stessa cosa). Spesso funzionano e hanno effetti collaterali gestibili. Val la pena tentare.
Poi, devi ricalibrarti. Trovare i tuoi valori, la tua bussola. Capire cosa sai fare adesso, non i 10 che prendevi alle superiori. Capire cosa serve nel mondo che venga fatto. E capire come incrociare le due cose. Magari, possibilmente, facendosi pagare.
Non è una cosa che si sbriga in poco tempo, quindi ci sta essere scoraggiati. Però pari sveglio e questa è una cosa che può aiutare.
Ma sappi che può anche aiutarti a creare delle gabbie mentali talmente micidiali da non essere smantellabili neanche dal più bravo psicologo del mondo. A volte essere intelligenti può significare farsi del male in maniera estremamente intelligente. Quindi non ci fare troppo affidamento.
Meglio cercare i propri valori. Ciò che rende una persona una "brava persona".
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21-02-2022, 01:37
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#10
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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Dal punto di vista pratico puoi benissimo sospendere l'uni per un periodo e provare a guadagnare qualcosa. Non è che per forza tutti si debbano laureare in 5 anni. E non è detto che se uno è intelligente la felicità la trova soltanto lavorando nella ricerca.
ps: un libro molto bello che ho letto e che mi sento di consigliarti è "Sulla strada giusta" di Francesco Grandis.
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21-02-2022, 02:19
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,074
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Quote:
Originariamente inviata da Vento
Per quanto fossi un disadattato sociale, un po' autistico nel rapporto con le persone, e senza l'ombra di qualsiasi interazione sociale con una ragazza o con cose ritenute "da figo"
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Prima o poi purtroppo queste mancanze vengono a galla e presentano il conto. A 16 anni, 18, 20.. non ci fai caso, hai dei sogni, hai l'entusiasmo, ma poi pian piano le cose cambiano, e l'istinto sociale/sessuale, che è un qualcosa di istintivo e primordiale, inizia a fare capolino, sempre di più e sempre di più.. e si scoppia. E' normale che ti sia andata così. Non a tutti va così, ci sono pure dei geni/studiosi/ricercatori che ne risentono meno, ma non è che non ne risentono per niente, solo un po' meno, ad un livello compatibile con la vita, ma sono una minoranza.
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