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25-09-2020, 21:07
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#21
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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E' questo che vivo ora, ed è iniziato una decina d'anni fa; il punto di svolta in cui finisce l'onda lunga dei 40 anni e si affaccia quello che poi diventerà l'anticamera della vecchiaia.
Quando leggo di persone di 25 anni che dicono che tutto è finito da un certo punto di vista le prendo serissimamente perché in un certo senso hanno ragione; ma se penso a quante cose avrei potuto fare e non ho fatto non mi sento di dire che fanno bene a pensare così.
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25-09-2020, 21:29
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#22
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Intermedio
Qui dal: Aug 2020
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 128
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Non riesco a individuare in assoluto il periodo più infelice della mia vita ma a pensarci bene verso il 2014 2015 ci fu un periodo che non vidi nessuno per mesi, amici tutti fidanzati, altri amici trasferiti per lavoro, non riuscivo a conoscere nessuno di nuovo, bloccato a casa, passai un capodanno coi miei genitori tra i più tristi in 30 anni di vita.
Poi anche terza e quarta liceo inizia a perdere la strada giusta e mi infilai in un vicolo cieco di paranoie, chiusura, isolamento e amicizie sbagliate. Poi però queste amicizie sbagliate mi portarono a fare un pò di festa e per qualche anno, tra mille errori, ero quasi spensierato.
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25-09-2020, 21:41
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#23
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Intermedio
Qui dal: May 2017
Messaggi: 235
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Il periodo in cui mi sentii più infelice fu certamente quello che andò dalla prima media fino alla seconda superiore, con il picco fra il mese di marzo della prima superiore e l'autunno della seconda, quando, per mia fortuna, i bulli che più mi tormentavano mollarono la scuola. Non che prima stessi un fiore, sia chiaro: tutta la mia infanzia, preadolescenza e adolescenza furono caratterizzate da ricordi tristi e da episodi di bullismo.
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25-09-2020, 21:50
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#24
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 3,346
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- Dagli 11 ai 16 anni (bullismo psicologico, con progressiva distruzione delle già scarse skills sociali).
- Dai 19 ai 22 anni (periodo post-scolastico con vita sociale già azzerata, + disoccupazione quasi costante e totale incertezza su prospettive generali e futuro lavorativo).
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25-09-2020, 21:58
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#25
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Provincia di Milano
Messaggi: 4,745
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Potrei dire da quando son nato ma volendo essere "ottimista" Direi che dalla prima media iniziava tutto il vero Travaglio... da fine 2008 e 2009 in poi fino ad oggi la botta finale. E sarà così fino alla morte.
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25-09-2020, 22:02
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#26
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,560
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Quote:
Originariamente inviata da Stasüdedòs
- Dagli 11 ai 16 anni (bullismo psicologico, con progressiva distruzione delle già scarse skills sociali).
- Dai 19 ai 22 anni (periodo post-scolastico con vita sociale già azzerata, + disoccupazione quasi costante e totale incertezza su prospettive generali e futuro lavorativo).
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Non lavori proprio fino ai 22 anni? Come
Passavi le giornate in quegli anni?
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25-09-2020, 22:03
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#27
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,560
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
E' questo che vivo ora, ed è iniziato una decina d'anni fa; il punto di svolta in cui finisce l'onda lunga dei 40 anni e si affaccia quello che poi diventerà l'anticamera della vecchiaia.
Quando leggo di persone di 25 anni che dicono che tutto è finito da un certo punto di vista le prendo serissimamente perché in un certo senso hanno ragione; ma se penso a quante cose avrei potuto fare e non ho fatto non mi sento di dire che fanno bene a pensare così.
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Si ma il punto tra pensare di fare una cosa e farla è il carattere, se uno a 25 anni non ha fatto niente e non ha carattere non dico che è finita ma probabilmente non se ne esce
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25-09-2020, 22:06
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#28
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da Ezp97
Si ma il punto tra pensare di fare una cosa e farla è il carattere, se uno a 25 anni non ha fatto niente e non ha carattere non dico che è finita ma probabilmente non se ne esce
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Per questo dico che li prendo sul serio e dal lato mio, trovo perfettamente compatibili due sensazioni contraddittorie. Se fossi coerente con la mia seconda sensazione, a 25 anni avrei semplicemente fatto quello che poi ho rimpianto di non aver fatto.
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25-09-2020, 22:26
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#29
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 3,346
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Quote:
Originariamente inviata da Ezp97
Non lavori proprio fino ai 22 anni? Come
Passavi le giornate in quegli anni?
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Esattamente come adesso nel tempo libero ... A casa, tra PC, giochi, lettura ... qualche uscita in bici o camminata in estate... in quegli anni presi anche la patente, e nel frattempo mandavo i primi CV ma la fregatura era che all'epoca facevo ancora parte di quelli che dovevano obbligatoriamente fare le visite per il servizio militare (due, a distanza di un anno l'una dall'altra, prima di essere scartato), e sapendo questo le aziende non ti assumevano se eri ancora in ballo con ste caxxo di visite (il cui esito eventualmente positivo ti costringeva poi a farti un anno di servizio militare o civile a scelta), quindi si viveva in un "limbo" deprimente di totale incertezza.
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25-09-2020, 22:28
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#30
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Banned
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 13,603
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L’infanzia quando ho perso i genitori ed ho iniziato a chiudermi , ma poi dopo i 18 anni ho avuto un nuovo peggioramento, poi qualche anno di stabilità fino ad un crollo emotivo molto intenso e grave intorno ai 30 anni, da allora sono stabilmente in sofferenza ed in cura con farmaci e ogni tanto psicoterapia
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25-09-2020, 22:41
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#31
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,560
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Quote:
Originariamente inviata da Stasüdedòs
Esattamente come adesso nel tempo libero ... A casa, tra PC, giochi, lettura ... qualche uscita in bici o camminata in estate... in quegli anni presi anche la patente, e nel frattempo mandavo i primi CV ma la fregatura era che all'epoca facevo ancora parte di quelli che dovevano obbligatoriamente fare le visite per il servizio militare (due, a distanza di un anno l'una dall'altra, prima di essere scartato), e sapendo questo le aziende non ti assumevano se eri ancora in ballo con ste caxxo di visite (il cui esito eventualmente positivo ti costringeva poi a farti un anno di servizio militare o civile a scelta), quindi si viveva in un "limbo" deprimente di totale incertezza.
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Vivevi in cittá o campagna?
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25-09-2020, 22:41
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#32
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Esperto
Qui dal: Oct 2018
Ubicazione: Parma
Messaggi: 1,542
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Sicuramente uno è il periodo delle superiore ma non perché avessi problemi a scuola con i compagni anzi bene o male andavo d'accordo con tutti, ma ho incominciato a realizzare che non era normale essere sempre solo al di fuori della scuola, essere senza amici e di conseguenza non fare tutte le varie esperienze che facevano gli altri. Non a caso è stato l'unico momento in cui ho pensato in maniera seria al suicidio ed è stato un punto di svolta in positivo perché da lì mi sono rimboccato le maniche riuscendo a crearmi delle amicizie e una vita sociale nella norma.
Un altro periodo sono gli ultimi 8/9 anni ma in maniera più indefinita, con diversi picchi (rifiuto in "amore", "amici" che mi hanno tagliato fuori dalle loro vite, fallimento dell'azienda dove lavoravo con le noie del caso) ma un costante diminuzione della mia autostima e una proporzionale crescita di un malessere interiore che ormai, allo stato attuale, ha preso il soppravento. In un certo senso anche in questo arco di tempo ho realizzato (o per meglio dire ho avuto la conferma) della mia anormalità rispetto agli altri non avendo le esperienze che hanno tutti gli altri in questa fascia d'età (fidanzarsi, sposarsi, andare a convivere o comunque prendere casa,fare figli,ecc,ecc..). Rendersi conto in maniera definitiva che c'è sempre (e c'è sempre stato) un gap tra te e gli altri a causa delle fobie e dei complessi al quale non puoi porre rimedio è come sganciare la bomba atomica sulla propria autostima.
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25-09-2020, 22:57
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#33
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,560
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Quote:
Originariamente inviata da Warner84
Sicuramente uno è il periodo delle superiore ma non perché avessi problemi a scuola con i compagni anzi bene o male andavo d'accordo con tutti, ma ho incominciato a realizzare che non era normale essere sempre solo al di fuori della scuola, essere senza amici e di conseguenza non fare tutte le varie esperienze che facevano gli altri. Non a caso è stato l'unico momento in cui ho pensato in maniera seria al suicidio ed è stato un punto di svolta in positivo perché da lì mi sono rimboccato le maniche riuscendo a crearmi delle amicizie e una vita sociale nella norma.
Un altro periodo sono gli ultimi 8/9 anni ma in maniera più indefinita, con diversi picchi (rifiuto in "amore", "amici" che mi hanno tagliato fuori dalle loro vite, fallimento dell'azienda dove lavoravo con le noie del caso) ma un costante diminuzione della mia autostima e una proporzionale crescita di un malessere interiore che ormai, allo stato attuale, ha preso il soppravento. In un certo senso anche in questo arco di tempo ho realizzato (o per meglio dire ho avuto la conferma) della mia anormalità rispetto agli altri non avendo le esperienze che hanno tutti gli altri in questa fascia d'età (fidanzarsi, sposarsi, andare a convivere o comunque prendere casa,fare figli,ecc,ecc..). Rendersi conto in maniera definitiva che c'è sempre (e c'è sempre stato) un gap tra te e gli altri a causa delle fobie e dei complessi al quale non puoi porre rimedio è come sganciare la bomba atomica sulla propria autostima.
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Come ti sei creato amicizie ai tempi?
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25-09-2020, 23:27
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#34
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Esperto
Qui dal: Oct 2018
Ubicazione: Parma
Messaggi: 1,542
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Quote:
Originariamente inviata da Ezp97
Come ti sei creato amicizie ai tempi?
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Un po' per fortuna e un po' perché mi sono buttato..praticamente facendo scuola guida ho rincontrato un vecchio compagno delle elementari e medie che non vedevo da allora e ci siamo scambiati i numeri, molti mesi dopo l'ho contattato proponendogli un uscita, il caso ha voluto che in quell'uscita abbiamo incontrato un altro compagno delle medie, tutti e tre eravamo senza vita sociale ed abbiamo incominciato ad uscire insieme raccogliendo altri "derelitti" sociali come noi (e non solo)...poi tanti anni dopo le nostre strade si sono riseparate, è la vita...
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26-09-2020, 02:06
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#35
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Messaggi: 712
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L'adolescenza, senza ombra di dubbio. Mi sono sentita tremendamente sola e ho passato un periodo di depressione. Come se non bastasse i miei compagni non mi lasciavano in pace, erano bulli.
Le superiori sono state un incubo, avevo ansia soprattutto nei intervalli, rimanevo da sola in classe e i professori mi chiedevano come mai rimango lì da sola, è stato un incubo.
Anche le ore di educazione fisica le ho vissute malissimo. Brutto, brutto periodo.
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26-09-2020, 02:42
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#36
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 705
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Dal 2007 al 2010, con un picco assoluto nel 2008
Depressione nera.
Poi piano piano mi sono ripreso ma è stata dura,comunque vivo tuttora in un limbo di precarietà (del tipo non sto male,ma neanche bene)
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26-09-2020, 06:55
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#37
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,245
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Quest'ultimo periodo. Comunque dicono che alla mia età debba esserci un picco depressivo, sta andando tutto secondo i piani (di merda) della natura.
https://www.repubblica.it/salute/for...anni-18108441/
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Ultima modifica di XL; 26-09-2020 a 12:42.
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26-09-2020, 07:44
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#38
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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La gara è tra:
Estate 2001-Primavera 2002: inizio superiori, cambio casa, perdita amici, pensieri intrusivi, morte nonna.
Primavera 2003-Estate 2004: licenziamento, fine amore, depressione, hikikomori, morte nonno, morte cane, obesità, alcolismo.
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26-09-2020, 07:52
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#39
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,560
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Quote:
Originariamente inviata da Warner84
Un po' per fortuna e un po' perché mi sono buttato..praticamente facendo scuola guida ho rincontrato un vecchio compagno delle elementari e medie che non vedevo da allora e ci siamo scambiati i numeri, molti mesi dopo l'ho contattato proponendogli un uscita, il caso ha voluto che in quell'uscita abbiamo incontrato un altro compagno delle medie, tutti e tre eravamo senza vita sociale ed abbiamo incominciato ad uscire insieme raccogliendo altri "derelitti" sociali come noi (e non solo)...poi tanti anni dopo le nostre strade si sono riseparate, è la vita...
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Pero’ vedi per trovare qualcuno anche lui deve non avere vita sociale, uno che una vita ce l’ha già se ne frega...
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26-09-2020, 08:09
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#40
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Esperto
Qui dal: Oct 2018
Ubicazione: Parma
Messaggi: 1,542
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Quote:
Originariamente inviata da Ezp97
Pero’ vedi per trovare qualcuno anche lui deve non avere vita sociale, uno che una vita ce l’ha già se ne frega...
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Dipende da persona a persona, sicuramente chi ha già una vita sociale è più probabile che continui con quella, però può capitare anche che trovi piacere a passare del tempo con te (un te in generale) perché c'è sintonia, passioni comuni o qualsiasi altro motivo dal quale trova giovamento...è più difficile perché comunque ci vuole l'innesco per così dire e ciò la possibilità di farsi conoscere...ad esempio al nostro gruppo successivamente si sono unite persone che una vita sociale l'avevano (ed erano anche persone estroverse) ma hanno lasciato le frequentazioni che avevano perché si trovavano meglio con noi...
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