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Vecchio 16-08-2014, 13:05   #21
Esperto
 

Si concordo sulla tua idea di amicizia... poi appunto ognuno dà il significato che vuole, tuttavia mi dispiace quando certe divergenze di idee sfociano in liti. Secondo me la gente dovrebbe fermarsi a riflettere un pochino di più, magari accettando che ognuno è un mondo a se... ed è entrando/accettando quel mondo che può nascere qualcosa. Secondo me.
Vecchio 16-08-2014, 13:48   #22
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Questo è quello che intende Wikipedia per amicizia:

"L'amicizia è un tipo di legame sociale accompagnato da un sentimento di affetto vivo e reciproco tra due o più persone."

Poi dice:

In genere, si distinguono diversi gradi di amicizia, dall'amicizia casuale legata a una simpatia che emerge fortuitamente in una certa circostanza magari in modo temporaneo, all'amicizia cosiddetta intima, ovvero associata a un rapporto continuativo nel tempo fra persone che arrivano a stabilire un grado di confidenza reciproca paragonabile a quella tipica del rapporto di coppia.

Io preferisco il secondo tipo, il primo tipo non lo considero neanche amicizia ma semplice conoscenza o frequentazione.

Per me un'amico deve essere al pari di una/un sorella/fratello (addirittura anche del partner anche se quello è un sentimento diverso), cioè devo arrivare al punto di volere per l'altro la sua felicità sopra la mia.
Se per una persona arrivo a provare questo, capisco che quella persona è per me diventata un'amico.

Per le persone che frequento così solo per passare il tempo, divertirmi ecc il più delle volte provo invidia, cioè se sono più felici di me provo invidia e questa non è amicizia.
Certamente devo notare dall'altra parte un sentimento simile e non è facile.

So che può sembrare una cosa utopica che una persona voglia la felicità di un'altra sopra la propria, ma è possibilissima la cosa, io per i miei fratelli per esempio sento questo sentimento allora perchè non posso provarlo anche per una persona che non ha legami di sangue con me? E perchè una persona che non ha legami di sangue con me non può provarlo nei miei confronti?
Perchè accontentarsi di "un'amicizia" tanto per?
Vecchio 16-08-2014, 14:33   #23
Esperto
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Quote:
Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
Un solo amico non può bastarti perchè possono succedere mille cose per cui voi siate costretti a dividervi, primo fra tutti l'ambizione di lavorare all'estero. Ti consiglio di rivedere questo tuo "accontentarti" di un solo amico intimo....avere un solo amico è un'arma a doppio taglio e quando decide di tagliare te, lo farà pesantemente. Io mi ci sono tagliato e mi sono fatto molto male, molto più di quanto si fosse fatto male quel mio amico, perchè lui NON aveva solo me. Mi ci sono voluti 2 anni per riprendermi.
Questa è davvero una verità sacrosanta!!! Ho sempre avuto la tendenza a cercarmi un solo amico del cuore o amica del cuore, e tutte le volte che è finita sono rimasta da sola a cercare di rimettere in pezzi il mio cuore... e totalmente sfiduciata, avvilita e depressa. Ma d'altra parte.. come si fa, se non lo si sente naturale, ad aprirsi a gruppi di amici??Io riesco ad aprirmi e a essere me stessa solo con una persona alla volta, di cui mi fido...
Vecchio 16-08-2014, 15:07   #24
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Quote:
Originariamente inviata da *Stellina* Visualizza il messaggio
Questa è davvero una verità sacrosanta!!! Ho sempre avuto la tendenza a cercarmi un solo amico del cuore o amica del cuore, e tutte le volte che è finita sono rimasta da sola a cercare di rimettere in pezzi il mio cuore... e totalmente sfiduciata, avvilita e depressa. Ma d'altra parte.. come si fa, se non lo si sente naturale, ad aprirsi a gruppi di amici??Io riesco ad aprirmi e a essere me stessa solo con una persona alla volta, di cui mi fido...
In un rapporto di amicizia è innaturale l'esclusività, quello che bisogna fare è costruirsi dei rapporti più profondi e altri più superficiali, avere un'amico/amica "del cuore" o intimo va bene, ma bisogna comunque avere e frequentare anche amicizie superficiali, possibilmente appartenenti a gruppi diversi da quelli frequentati dall'amico/amica intima, perchè se si litiga con la propria amica/amico intimo poi il gruppo non sa da che parte stare e ti assicuro che le persone finiscono sempre per scegliere il non timido. Io credo per avere una vita relazionale appagante bisogna avere diversi tipi di rapporti, dai più profondi a quelli più superficiali e quanto più possibile diversificati, per diversificati intendo avere il gruppo dell'università con il quale si studia, il gruppo di conoscenti con cui si esce, l'amico intimo con il quale ci si confida, il gruppo con il quale si va a giocare a calcetto, ecc ecc e assolutamente non fossilizzarsi su una sola persona o su poche perchè altrimenti si finisce per rimanere male e completamente soli.
Vecchio 16-08-2014, 15:21   #25
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Io posso dire di avere diversi amici, e di caso in caso decido come comportarmi. Ad esempio, con alcuni mi sento solo per giocare ai videogiochi o per condividere altri hobby simili, e se una volta sondato il terreno non percepisco interesse per altre cose più personali, non mi confido. Similmente, se sono sempre io a cercare la persona in questione, tendo ad assumere un po' più di "distacco" e a prendere il rapporto per come viene (se continuo a cercare la persona, qualcosa di piacevole ci troverò nella conoscenza ) mentre se mi vengono proposte uscite o altre idee cerco di accettare mettendomi nei panni dell'amico, mi fa piacere adattarmi un minimo, però poi se è a senso unico mi "indispettisco".
Diciamo che credo nella reciprocità, anche se non è che quando rimango deluso smetto di farmi sentire di colpo...
Vecchio 16-08-2014, 15:51   #26
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Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
(Primo post)
Ci sono degli spunti interessanti in questo post
Quote:
Poi l'amicizia idilliaca puoi anche trovarla, ma ci devi mettere anche tu impegno.
Spesso ci si lamenta che i nostri amici non ci chiamano. Bene, noi li chiamiamo? Spesso la risposta è no. E allora non c'è da meravigliarsi se anche gli altri non ci cercano. Io ci sono cascato in questo tranello e guarda caso ho trovato i primo amici quando ne sono venuto fuori, quando sono diventato io lo scassapalle che chiamava.
Sono d'accordo. Piuttosto che rimanere solo, contatto anche quando è evidente che a cercare l'altro sono solo io, anche se in questo caso non avrò una grande fiducia nell'altra persona e tenderò a cercarla solo per passare dei momenti piacevoli e niente di più...
Quote:
Altra cosa, le categorie. Ci si lamenta che il Kody di turno categorizzi, ma non si nota che il fobico medio tende a categorizzare le persone che conosce in conoscenti/amici di conoscenti/amici di amici/colleghi/amici. Take it easy: perchè non ridurre a colleghi/amici/amici intimi?. Chi ha tanti amici, le persone più socievoli, tendono a chiamare "amico" anche una persona conosciuta da poche ore.
Creare categorie crea anche distacco e mette in moto comportamenti conseguenti. Se tu consideri Kody un conoscente, forse non lo chiamerai perchè crederai di non avere abbastanza feeling con lui. Se lo consideri amico, ti farai sicuramente meno problemi a chiamarlo. Poi col tempo potrebbe diventare un amico intimo.
Il concetto che dai ad amico, ti porta a mettere in atto comportamenti conseguenti. Per me l'amico è una persona con cui sto sufficientemente bene, con cui esco, con cui parlo volentieri, ma a cui non parlo dei miei problemi, non parlo dei miei obbiettivi ne di altre cose delicate che tengo per me o per gli amici più intimi.
Interessante... direi che hai ragione. Io stesso regolo i miei comportamenti in base a come percepisco il mio rapporto con l'amico... a seconda della confidenza, di quello che di solito facciamo insieme... non mi piace il dover trovare una parola apposta per definire con precisione, e per non precludermi niente considero tutti sotto il termine "amico"

Ora invece la parte in cui non sono d'accordo:
Quote:
Prima ti cade il mito dell'amico idilliaco che c'è sempre, che rinuncia a tutto per te, che fa questo e quello per te, meglio è. Intanto c'è da dire che a volte si nota come questa amicizia è "one way". Cioè l'amico idilliaco ci deve essere sempre, ti deve chiamare sempre, mentre tu [generico] fai il minimo o nulla. Questa non è amicizia, è ricerca di approvazione/affetto.
Ma perché ogni volta che qualcuno esprime un interesse per avere un amico o una ragazza (e non ce l'ha) in modo tale che si vengano a creare dei legami profondi e seri, deve sempre stare attento a subire l'attacco del "quello che hai in mente te è a senso unico"??? Ma chi l'ha detto che ci cerca affetto e comprensione poi non è in grado di offrirli a sua volta?...
Vecchio 16-08-2014, 15:58   #27
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Quote:
Originariamente inviata da *Stellina* Visualizza il messaggio
Sono arrivata alla conclusione che non solo non esiste l'amore,ma tantomeno l'amicizia purtroppo.. è un'illusione, una chimera.. perchè la gente è egoista e ti usa/ sfrutta solo nel momento del bisogno.. e t riserva dei voltafaccia assurdi. Ma capita anche ai "normali", non solo a noi
Purtroppo, le persone amiche vanno e vengono.. nessuno (o quasi) ha una serietà affettiva nel rapportarsi con le persone tale da essere fedele e stabile nel tempo nei propri affetti... la volubilità umana è davvero sconcertante
Capita anche a me di fare di questi pensieri ogni tanto Io li uso più che altro per non starci troppo male quando le altre persone reagiscono in modi che non mi sarei aspettato, o che non credevo di meritarmi, l'importante è che non mi frenino nella ricerca di nuove conoscenze... stare da solo è più facile, ma alla lunga è triste Parlo per me ovviamente!
Vecchio 16-08-2014, 20:24   #28
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L'avatar di Kody
 

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Originariamente inviata da *Stellina* Visualizza il messaggio
Questa è davvero una verità sacrosanta!!! Ho sempre avuto la tendenza a cercarmi un solo amico del cuore o amica del cuore, e tutte le volte che è finita sono rimasta da sola a cercare di rimettere in pezzi il mio cuore... e totalmente sfiduciata, avvilita e depressa. Ma d'altra parte.. come si fa, se non lo si sente naturale, ad aprirsi a gruppi di amici??Io riesco ad aprirmi e a essere me stessa solo con una persona alla volta, di cui mi fido...
Io non ti dirò nè che sbagli nè che fai giusto. Però ti sei resa conto da sola che aprirsi ed essere se stessi con una sola persona alla volta, ti può portare alla solitudine e depressione.
Nel momento in cui, grazie a terapie/allenamento/superamento dei blocchi, riesci ad essere più spontanea e ad aprirti di più con tutti, trarrai vantaggi dalla tua rete e vita sociale. Attenzione che "aprirsi" non significa confidare i propri problemi dopo 5 minuti di conoscenza. Significa essere più spontanei e più socievoli che da fobici, quindi chiedere come va il lavoro/la vita sentimentale/i passatempi/parlare del più e del meno/ecc.

Avere un solo amico/a alla volta porta certe conseguenze, così come aprirsi di più fin da subito con gruppi di persone. Sono decisioni che dobbiamo prendere noi per la nostra salute psicofisica.

Quote:
Originariamente inviata da Genesis_R Visualizza il messaggio
Ora invece la parte in cui non sono d'accordo:

Ma perché ogni volta che qualcuno esprime un interesse per avere un amico o una ragazza (e non ce l'ha) in modo tale che si vengano a creare dei legami profondi e seri, deve sempre stare attento a subire l'attacco del "quello che hai in mente te è a senso unico"??? Ma chi l'ha detto che ci cerca affetto e comprensione poi non è in grado di offrirli a sua volta?...
Non ho detto questo. Ma ho visto thread in cui era palese che questa amicizia idilliaca fosse "one way only" cioè ricerca di affetto/approvazione/attenzioni e non amicizia. Io credo che si possano formare legami seri e profondi, ma sono molto molto rari e secondo me un legami costruito fra persone problematiche potrebbe risentire dei problemi dei due soggetti appunto. Potrebbe come non potrebbe, chissà. Il legame idilliaco che c'era fra me e quel mio amico era legato ai nostri problemi, infatti alla resa dei conti, non ha retto.

Ripeto poi, che il legame idilliaco che segue regole immaginarie del tipo "Due amici che sono pronti a rinunciare a tutto l'uno per l'altro" e cose del genere non esistono. Per quanto mi auguro che ognuno di noi possa creare un legame profondo con qualcuno, sfido io affinchè questo qualcuno rinunci a tutto [magari ad un importante suo sogno] per noi. E non sarebbe egoismo, sarebbe normale. Essere amici vuole anche dire lasciare libero l'amico di vivere la sua vita e di rincorrere la sua felicità.

Quote:
Originariamente inviata da *Stellina* Visualizza il messaggio
Sono arrivata alla conclusione che non solo non esiste l'amore,ma tantomeno l'amicizia purtroppo.. è un'illusione, una chimera.. perchè la gente è egoista e ti usa/ sfrutta solo nel momento del bisogno.. e t riserva dei voltafaccia assurdi.
Queste secondo me sono difese. L'amore e l'amicizia esistono eccome. Negarle è solo una difesa personale come a voler dire "Poveretti i normali che non ci sono arrivati. Io sono più maturo/a". Negarle è solo una giustificazione per se stessi, per il non averle. "Non le ho perchè non esistono". Si dice tanto che Kody sia andato contro la sua natura per diventare chi non è, ma sono questi pensieri secondo me i veri "snaturalizzatori".

La gente ti sfrutta? Non farti sfruttare, metti i paletti. Difficile da fare, lo so, ma non c'è soluzione diversa. Forza e coraggio.
Vecchio 16-08-2014, 21:56   #29
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Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
Io non ti dirò nè che sbagli nè che fai giusto. Però ti sei resa conto da sola che aprirsi ed essere se stessi con una sola persona alla volta, ti può portare alla solitudine e depressione.
Nel momento in cui, grazie a terapie/allenamento/superamento dei blocchi, riesci ad essere più spontanea e ad aprirti di più con tutti, trarrai vantaggi dalla tua rete e vita sociale. Attenzione che "aprirsi" non significa confidare i propri problemi dopo 5 minuti di conoscenza. Significa essere più spontanei e più socievoli che da fobici, quindi chiedere come va il lavoro/la vita sentimentale/i passatempi/parlare del più e del meno/ecc.
Ho molto da imparare non solo sull'aprirmi a molte persone contemporaneamente, ma soprattutto sul non confidarmi più di tanto, e non con tutti. Purtroppo in questo tendo ad essere ancora tremendamente ingenua e a fidarmi della prima persona che mi sta a sentire e che mi dedica un pò di attenzione...

Quote:
Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
Queste secondo me sono difese. L'amore e l'amicizia esistono eccome. Negarle è solo una difesa personale come a voler dire "Poveretti i normali che non ci sono arrivati. Io sono più maturo/a". Negarle è solo una giustificazione per se stessi, per il non averle. "Non le ho perchè non esistono". Si dice tanto che Kody sia andato contro la sua natura per diventare chi non è, ma sono questi pensieri secondo me i veri "snaturalizzatori".

La gente ti sfrutta? Non farti sfruttare, metti i paletti. Difficile da fare, lo so, ma non c'è soluzione diversa. Forza e coraggio.
Probabile che siano difese.. ma credimi, ora come ora davanti e dietro di me vedo solo deserto, terra bruciata, vuoto e desolazione... è difficile in queste condizioni creder ancora nei sentimenti (dopo le tante batoste e delusioni) e avere la forza e il coraggio necessari per buttarsi, a scapito della fobia e dell'inesperienza, nella difficile arte di conquistare il cuore e l'affetto di un altro essere umano..
Vecchio 16-08-2014, 22:01   #30
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Quote:
Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
Io non ti dirò nè che sbagli nè che fai giusto. Però ti sei resa conto da sola che aprirsi ed essere se stessi con una sola persona alla volta, ti può portare alla solitudine e depressione.
Nel momento in cui, grazie a terapie/allenamento/superamento dei blocchi, riesci ad essere più spontanea e ad aprirti di più con tutti, trarrai vantaggi dalla tua rete e vita sociale. Attenzione che "aprirsi" non significa confidare i propri problemi dopo 5 minuti di conoscenza. Significa essere più spontanei e più socievoli che da fobici, quindi chiedere come va il lavoro/la vita sentimentale/i passatempi/parlare del più e del meno/ecc.

Avere un solo amico/a alla volta porta certe conseguenze, così come aprirsi di più fin da subito con gruppi di persone. Sono decisioni che dobbiamo prendere noi per la nostra salute psicofisica.



Non ho detto questo. Ma ho visto thread in cui era palese che questa amicizia idilliaca fosse "one way only" cioè ricerca di affetto/approvazione/attenzioni e non amicizia. Io credo che si possano formare legami seri e profondi, ma sono molto molto rari e secondo me un legami costruito fra persone problematiche potrebbe risentire dei problemi dei due soggetti appunto. Potrebbe come non potrebbe, chissà. Il legame idilliaco che c'era fra me e quel mio amico era legato ai nostri problemi, infatti alla resa dei conti, non ha retto.

Ripeto poi, che il legame idilliaco che segue regole immaginarie del tipo "Due amici che sono pronti a rinunciare a tutto l'uno per l'altro" e cose del genere non esistono. Per quanto mi auguro che ognuno di noi possa creare un legame profondo con qualcuno, sfido io affinchè questo qualcuno rinunci a tutto [magari ad un importante suo sogno] per noi. E non sarebbe egoismo, sarebbe normale. Essere amici vuole anche dire lasciare libero l'amico di vivere la sua vita e di rincorrere la sua felicità.



Queste secondo me sono difese. L'amore e l'amicizia esistono eccome. Negarle è solo una difesa personale come a voler dire "Poveretti i normali che non ci sono arrivati. Io sono più maturo/a". Negarle è solo una giustificazione per se stessi, per il non averle. "Non le ho perchè non esistono". Si dice tanto che Kody sia andato contro la sua natura per diventare chi non è, ma sono questi pensieri secondo me i veri "snaturalizzatori".

La gente ti sfrutta? Non farti sfruttare, metti i paletti. Difficile da fare, lo so, ma non c'è soluzione diversa. Forza e coraggio.
Esistono certo, ma non tutti li intendono allo stesso modo ed è proprio questo il limite più grande all'amore e all'amicizia, il fatto che non tutti amino e provino affetto allo stesso modo.
Vecchio 16-08-2014, 22:18   #31
Esperto
L'avatar di *Stellina*
 

Quote:
Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
Esistono certo, ma non tutti li intendono allo stesso modo ed è proprio questo il limite più grande all'amore e all'amicizia, il fatto che non tutti amino e provino affetto allo stesso modo.
Esattamente Se tutti amassimo allo stesso modo e con gli stessi tempi, spazi e luoghi dell'anima.. forse ci sarebbero molte meno separazioni e allontanamenti e cuori infranti.....
Vecchio 16-08-2014, 23:16   #32
Esperto
L'avatar di Noriko
 

L'amicizia secondo me è un rapporto di scambio cioè dare e ricevere in modo inconsapevole.

Il rapporto idilliaco di amicizia è il sogno dei nostri bisogni sacrosanti di dipendenza e affetto.
Mentre l'amicizia paritaria cioè di scambio, è il completamento ultimo o quasi di una evoluzione della nostra maturità emotiva e di indipendenza.

Mettere d'accordo questi due bisogni cioè dipendenza e indipendenza non è da poco. Giostrarsi tra i due conflitti non è semplice.
Vecchio 17-08-2014, 00:55   #33
Esperto
L'avatar di Kody
 

Quote:
Originariamente inviata da *Stellina* Visualizza il messaggio
Ho molto da imparare non solo sull'aprirmi a molte persone contemporaneamente, ma soprattutto sul non confidarmi più di tanto, e non con tutti. Purtroppo in questo tendo ad essere ancora tremendamente ingenua e a fidarmi della prima persona che mi sta a sentire e che mi dedica un pò di attenzione...
Ti capisco perchè ci sono passato. Ma ho imparato [e mi è stato anche detto] che mostrarsi "pivelli" [una forma è appunto mostrarsi ingenui e fidarsi subito] è un comportamento che mina un po' le relazioni sociali. Non che nessuno voglia essere tuo amico, anzi, pero' è un po' come se tu scoprissi tutte le tue carte subito.

Quote:
Originariamente inviata da *Stellina* Visualizza il messaggio
Probabile che siano difese.. ma credimi, ora come ora davanti e dietro di me vedo solo deserto, terra bruciata, vuoto e desolazione... è difficile in queste condizioni creder ancora nei sentimenti (dopo le tante batoste e delusioni) e avere la forza e il coraggio necessari per buttarsi, a scapito della fobia e dell'inesperienza, nella difficile arte di conquistare il cuore e l'affetto di un altro essere umano..
So che sia difficile, sopratutto quando la vita non ti ha dato nulla. Ma ciò non vuole dire che non esistono sentimenti. Quando leggo thread dove si dice che il sentimento tal dei tali [dalla felicità all'amore] non esistono, mi dispiace moltissimo, perchè nella mia visione sono solo difese per giustificare il non avere quel sentimento. Mi dispiace che quella persona arrivi ad auto-ingannarsi negativamente pur di trovare una sorta di pace interiore. Mi dispiace che quella persona invece di trovare la forza di reagire e spezzare qualsiasi catena e provare quei sentimenti, decida di "spegnersi emozionalmente" e non provare più nulla.

Quote:
Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
Esistono certo, ma non tutti li intendono allo stesso modo ed è proprio questo il limite più grande all'amore e all'amicizia, il fatto che non tutti amino e provino affetto allo stesso modo.
Quote:
Originariamente inviata da *Stellina* Visualizza il messaggio
Esattamente Se tutti amassimo allo stesso modo e con gli stessi tempi, spazi e luoghi dell'anima.. forse ci sarebbero molte meno separazioni e allontanamenti e cuori infranti.....
Ma che amore e amicizia sarebbero se tutti le intendessero allo stesso modo? Sull'amore però non so quanto diverso possa essere inteso. L'amore si sente, ti batte forte il cuore, pensi sempre a quella persona che ti ha rapito, sei felicissimo/a quando sei insieme alla tua dolce metà.

Ma è ovvio che ognuno percepisce ogni sentimento in maniera più o meno profonda con mille sfaccettature. Non si può, secondo me, dire che il limite dell'amore e dell'amicizia è che non tutti li intendono allo stesso modo, perchè è questo che rende queste emozioni uniche in ognuno di noi.

Che mondo sarebbe se tutte le emozioni fossero percepite da tutti allo stesso modo? Se Kody amasse Stellina allo stesso modo di come amasse Stefania90? Se Miquel amasse Stellina/Stefania allo stesso modo di come Kody amasse Stellina/Stefania? E se tutti e quattro fossimo felici allo stesso modo?
Alcuni potrebbero dire che sarebbe un mondo più giusto, con meno cuori infranti. Si, probabile, ma sarebbe monotono e le persone perderebbero gran parte della loro unicità come individui.
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