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Originariamente inviata da whitewolf098
Bluevelvet, stiamo parlando di cose totalmente diverse.
I primi tre link che hai postato sono studi sull'importanza della motivazione, rispettivamente, nell'inserirsi in un gruppo con caratteristiche eterogenee, nei risultati scolastici e nel persuadere.
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Direi che i risultati scolastici e (soprattutto) l' inserimento in un gruppo sono cose fondamentali per una terapia (almeno in motlissimi casi), che possono essere appunto aiutate dalla motivazione.
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Originariamente inviata da whitewolf098
Io sto parlando di persone gravemente depresse, con problemi di ansia, o grave fobia. Sto dicendo che dire a queste persone che devono essere motivate é una bestemmia. E' una insopportabile banalizzazione di una malattia, che denota presupponenza, faciloneria e spesso anche arroganza.
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Aspetta, io ti ho quotata in un post in cui mettevi in dubbio l' efficacia anche in persone normali, non a caso mi avevi anche citato uno studio sul dolore che non ha nulla a che fare con la depressione e altre patologie del genere. Se parli comunque di patologie gravi è ovvio che dire "pensa positivo" non serva a nulla e che prima si debba fare un lavoro più profondo, ma con il tempo e, dopo aver smussato più cose, devi anche metterci del tuo. Se uno continua a fare la vittima ed è triste è matematico che poi con quell' atteggiamento gli si ritorca tutto contro.
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Originariamente inviata da whitewolf098
Per quanto riguarda il quarto link...ma hai letto l'abstact prima di postarlo????
"ratings of motivation significantly predicted both the therapist’s and the clinician’s ratings of overall improvement, but not the patient’s rating of overall improvement or the residual maladjustment scores derived from the MMPI.".
Vuol dire che i pazienti molto motivati DAVANO L'IMPRESSIONE allo psicoterapeuta di essere migliorati ("clinician's ratings of overall improvement"), ma in realtà non erano PER NIENTE MIGLIORATI quando valutati con un metodo scientifico come il MMPI (Minnesota Multiphasic Personality Inventory, uno dei più diffusi test in psichiatria): "not the patient’s rating of overall improvement or the residual maladjustment scores derived from the MMPI".
Cioé il tuo studio dice esattamente ciò che dicevo io: caratteri come la mitica motivazione sono solo fumo negli occhi, che ad un terapeuta superficiale mostrano segni di miglioramento che in realtà non ci sono.
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Sì, in effetti avevo pubblicato il primo link che ho trovato. Qua spiega meglio, facendo anche una panoramica di tutti gli esperimenti relativi alla questione:
http://www.archivespp.pl/uploads/ima...hives_3_08.pdf