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psicologia da due soldi
E’ da quando ero alto un metro e uno sputo che la musica è la stessa:
bisogna aver fiducia in se stessi, occorre pensare positivo, tirare fuori gli attributi e darsi una svegliata, non farsi condizionare dai propri limiti mentali e pensieri disfunzionali, volere, desiderare veramente una cosa, avere in mente l’obiettivo, cambiare in positivo la propria vita, superare le proprie fobie e paure, ecceteraecceteraeccetera. Queste frasi sono state fritte e rifritte in tutte le salse, in manuali di autoaiuto e psicologia, film, telefilm e cartoni animati, discussioni, consigli, ovunque. Sono proposizioni di una banalita’ e di una vuotezza disarmante, figlie di una visione del mondo tipicamente americana, nella quale competere, combattere e vincere è il valore dominante; nella quale chi si ferma, rimane indietro o osa dubitare è perduto. Ce le hanno date in regalo a partire dal secondo dopoguerra, insieme al turbocapitalismo, a Beautiful e ai dolcetti di Halloween. Il lavoro di generazioni di psicologi e psichiatri è banalizzato ed umiliato da tonnellate di manualetti di self-help che dicono che è facile, che basta avere l’atteggiamento giusto, pensare positivo, porsi obiettivi e agire, e via. Malattie come la depressione, l’ansia, la fobia sociale sono accantonate come capricci di persone viziate e negative. Cosi’ uno, oltre a non riuscire ad alzarsi dal letto per la tristezza la mattina deve pure sentirsi in colpa per non essere ottimista ed attivo. Non dico che guarire non sia possibile, pero’ dico che e’ un processo che passa attraverso la merda. E’ un percorso duro, nel quale dalla merda a volte rischi di essere sopraffatto. Non e’ assolutamente garantito che ci uscirai fuori sano. Ed è un percorso diverso per tutti, non lo leggi in un manuale o nei consigli di Yahoo Answers. E’ il percorso che sto cercando di seguire io, con immani sforzi, terribili ricadute e momenti di totale disperazione. Ma anche, per fortuna, con momenti belli, sensazioni di rinascita, piccole soddisfazioni. Non so come finira’, se finira’ bene o male, ma intanto ci provo. Quello che so di sicuro è che non ho alcuna intenzione di pensare positivo, aver fiducia in me stesso, smetterla di pensare disfunzionale, desiderare. Ogni volta che l’ho fatto l’ho presa nel didietro. Preferisco essere diffidente, aspettarmi il peggio, credere il minimo, ed eventualmente essere sorpreso dalla vita. Non mi permetto di dare giudizi, pero’ in fondo in fondo non posso non pensare che chi cerca di sdoganare questa psicologa spiccia da principessa Disney non abbia mai (e buon per lui/lei!) veramente conosciuto la sofferenza. E naturalmente gli auguro di continuare a non conoscerla! Pero’ consiglio di non ritenersi portatore/portatrice di verita’ assoluta, e di avere rispetto di percorsi diversi dal proprio. |
Re: psicologia da due soldi
Ma forse la psicologia spiccia di cui parli altro non è che quei manuali divulgativi da due soldi a cui la gente crede ciecamente non capendo che è una bidonata (parlo di quelle robe tipo 50 motivi per essere felici e vari). Nessuno ti dirà mai che basta pensare positivo, ma il fatto che pensare positivo aiuti è un dato di fatto nella riuscita dei compiti ed è un elemento oserei dire quasi necessario.
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Re: psicologia da due soldi
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Re: psicologia da due soldi
Ah, ma in pratica sempre di essere efficaci col metodo giusto si tratta.
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Re: psicologia da due soldi
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noi : studio per l'esame, poi immagino che mi vengano fatte domande difficilissime e bastarde, immagino uno scenario bruttissimo, mi spavento e rimango a casa perchè tanto mi bocciano |
Re: psicologia da due soldi
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Re: psicologia da due soldi
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Re: psicologia da due soldi
Concordo col pensiero dell'autore del thread: ormai le favolette non incantano più (quasi) nessuno (almeno mi auguro sia così) perchè il percorso di risalita comporta notevoli difficoltà che un manuale da quattro soldi e le classiche frasi di circostanza banalizzeranno sempre al massimo.
A mio modo di vedere, bisogna essere realisti (in questo come in ogni altro campo della vita), termine che - badate bene - non equivale a rassegnarsi ma semplicemente a guardare in faccia la realtà, ad avere consapevolezza dei propri limiti provando, nello stesso tempo e per quanto possibile, a superarli...sempre tenendo presente, però, che quei limiti potrebbero anche rimanere insormontabili (o essere sormontati con tanto sacrificio). |
Re: psicologia da due soldi
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Re: psicologia da due soldi
Ripeto: il nucleo di quello che volevo dire NON è l'articolo, ma il post iniziale... Non sto avvalorando l'articolo che dice di pensare negativo, ma solo dicendo che puo' esistere qualcosa oltre al pensiero da due soldi "abbi fiducia e datti una mossa" che viene propinato in ogni salsa.
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Re: psicologia da due soldi
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Re: psicologia da due soldi
La psicologia aiuta,se c'e volontà di farsi aiutare da parte del paziente,altrimenti è inutile.
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Re: psicologia da due soldi
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Anche se in realtà bisogna fare un passo indietro: la persona normale studia, si organizza, così da riservarsi un po' di tempo libero per uscire; il sociofobico non può organizzarsi perché non è in grado di concentrarsi nello studio, quindi è tempo perso. |
Re: psicologia da due soldi
Anche io ho fatto anni e anni a cercare una soluzione sui libri e su internet, dall'incomprensibile dottor Morelli a quegli esaltati sfigatissimi degli esperti dell'autostima, quelli che si fanno chiamare "coach", come Roberto Re per primo e poi via via tutti gli altri ridicoli gonfiati compreso Livio Sgarbi (quello che ha partecipato a campioni per automotivare il Cervia) e poi chissa quanti altri ce ne sono allo stesso livello se non peggio :miodio:
La loro teoria è: nonostante tu abbia una scarsa autostima, fregatene delle cause e rema contro pensando che sei forte, determinato, consapevole, fai come la goccia che corrode la roccia, pensa come i vincenti come barak obama e altre metafore e paragoni comunque del tutto improbabili.....IMPOSSIBILE. La causa dei problemi c'è e ci sarà sempre e se ragioni come loro dovrai sempre fare un lavoro estenuante per combattere per rifiutare quella parte di te ferita che causa ansie o depressioni in continuazione, quando invece la parte di noi che sta male va ascoltata, capita e sopratutto gestita. Di certo non dico che servono anni ed anni di psicoanalisi, ma personalmente credo che l'unica via veramente efficace per stare veramente meglio e per guarire sia la psicoterapia cognitiva, essere un paziente che lavora su se stesso e trovare uno psicoterapeuta che sappia ascoltare ed aiutare. Il resto per quel che mi riguarta è tutto fallimento. Ah chiudo postando un video di uno di questi motivatori perchè penso che la sua ridicola performance in questo video sia una buona metafora delle loro teorie strampalate. Ora sentirete parlare della vera versione della battaglia di Waterloo ed infine del vero nome di Napoleone. HAHAHAHA |
Re: psicologia da due soldi
Ciao, i vari consiglieri (es. amici) che dicono che bisogna essere positivi a tutti i costi così non ci si deprime,.... non li sopporto proprio mi danno l'impressione che non capiscono i problemi o che vogliono liberarsi il prima possibile dell'interlocutore.
Non so anche fino a che punto può essere efficace una psicoterapia che ti dice di sforzarti nello stare bene con gli altri così che gli altri vedendoti interessato ti "cercano". |
Re: psicologia da due soldi
Se ho ben capito cmq nel post non si mette in discussione l'efficacia del pensiero positivo, ma il fatto che di sicuro non può bastare guardarsi allo specchio al mattino e ripetere a voce alta "io sono una persona che vale". O scrivere su una cazzo di agenda 10 cose che mi piacciono di me.
Il cammino per risollevarsi dal malessere psicologico è ben più lungo e tortuoso. Per me questi manualetti da quattro soldi hanno fatto perdere alla gente fiducia nell'efficacia della psicoterapia. |
Re: psicologia da due soldi
ma figurati se sto metodo di pensare negativo aiuta.....sarà la solita panzana buona solo a riempir riviste http://emoticonforum.altervista.org/...e/sieno/56.gif
vado bene così? sarò stato abbastanza negativo? :applauso: speriamo funzioni :applauso: |
Re: psicologia da due soldi
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Re: psicologia da due soldi
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chi "non ce la fa" e non si realizza è ovviamente uno che non lotta come han fatto loro che invece son riusciti in grandi cose combattendo da soli con le loro forze e bla, bla, bla, e pure bla, ancora bla, poscia bla, eccetera bla tutto un bla-bla è a quel punto, roba spiccia per chi vuole seguire lo stile di vita spiccio più diffuso, "perchè il mondo va così e bisogna adattarsi", e aridaglie di blablabla uno che si trova davanti i limiti di quel "blablabla" non può esser che considerato un debole che da quei limiti si lascia sopraffare...mentre chi giudica, forse, quei veri limiti davanti non se li è mai trovati |
Re: psicologia da due soldi
E se i nostri problemi dipendessero da neuro trasmettitori difettosi?
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