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02-07-2015, 19:10
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#21
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: In the clouds...
Messaggi: 1,185
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Sarà stupido, retorico o buonista, ma il mio psico sa darmi un abbraccio nel momento in cui serve senza ricorrere a parole, capendo alla perfezione quello che mi è mancato dalla famiglia e nel suo piccolo lui vuole cercare di darmi quell'affetto che mi è mancato, quella sicurezza e fiducia che non ho ricevuto da bambina. A me sembra quasi una figura paterna sostitutiva.
Inoltre, penserete che sarà interessato, ma siccome in questo periodo sono scomparsa per mesi, mi ha cercato lui perché era preoccupato e non sapeva dove fossi finita. Domani ci vedremo dopo 4 mesi di interruzione della terapia...
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02-07-2015, 19:18
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#22
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Esperto
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 973
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Da come lo descrivi sembra una brava persona, ma questo cosa conta in terapia? Niente. Io mi farei curare dal dottor Hannibal Lecter se fosse necessario a stare meglio io (è un'esagerazione, ma per farti capire). Non la pago per la terapia e quindi dovrei stare zitto ma se pagassi di certo non vorrei andare là per farmi abbracciare, non perché io abbia possibilità di abbracciare chiunque e di stare bene a quel livello, ma perché mi sembrerebbe appunto l'abbraccio dell'oncologo che sta a farmi compagnia invece di guardare le lastre. Non intendo irritarti clizia, se a te sta bene così non c'è da discutere. Quando vi rivedete prova a chiedere se ti fa la terapia gratis, vediamo poi se l'affetto perdura.
Tutto quello che io dico sono mie opinioni e non contano a livello universale
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02-07-2015, 19:27
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#23
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: In the clouds...
Messaggi: 1,185
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Guarda, invece a volte mi ha offerto delle sedute di terapia gratis perché sapeva che in quel periodo non avevo soldi, ma per vergogna io gli ho voluto comunque dare 10-20 euro.
Invece gli abbracci contano eccome se il blocco è di natura emotiva e relazionale. Non è che se analizzi tutto con la razionalità allora guarisci. Dalla comprensione razionale si deve passare al sentire.
Solo sentendo fai veramente tua un'acquisizione...
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02-07-2015, 19:31
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#24
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 12,574
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Quote:
Originariamente inviata da Supermanes
Da come lo descrivi sembra una brava persona, ma questo cosa conta in terapia? Niente. Io mi farei curare dal dottor Hannibal Lecter se fosse necessario a stare meglio io (è un'esagerazione, ma per farti capire). Non la pago per la terapia e quindi dovrei stare zitto ma se pagassi di certo non vorrei andare là per farmi abbracciare, non perché io abbia possibilità di abbracciare chiunque e di stare bene a quel livello, ma perché mi sembrerebbe appunto l'abbraccio dell'oncologo che sta a farmi compagnia invece di guardare le lastre. Non intendo irritarti clizia, se a te sta bene così non c'è da discutere. Quando vi rivedete prova a chiedere se ti fa la terapia gratis, vediamo poi se l'affetto perdura.
Tutto quello che io dico sono mie opinioni e non contano a livello universale
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Ma di sicuro fa parte della terapia specifica per uno piuttosto che per un altro, non penso abbraccia tutti se non ritiene abbia valore terapeutico
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02-07-2015, 20:03
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#25
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Esperto
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 973
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Ah, se parlate di abbracci terapeutici e come quando si ricerca l'affetto da una prostituta. Se va bene a voi pace.
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02-07-2015, 20:05
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#26
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,120
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Quote:
Originariamente inviata da Supermanes
Dico una cosa senza intento polemico. Se il tuo terapeuta è empatico non è una cosa buona secondo me. Provate a pensare ad un oncologo che vi dice "mi dispiace tanto per il tuo cancro, so che soffri tremendamente, ti aiuteremo noi, vedrai" e poi di fatto non è capace di fare nulla. Forse non volevi usare questo termine ma l'empatia non va bene per il rapporto con questi professionisti, ci vogliono competenza e fatti, basate su una comprensione scientifica e non "umana" del problema. Non so se si è capito cosa volessi dire, non intendo sminuire il dottore ma solo criticare il concetto di "empatia" su un professionista che si occupa di psicoterapia. Io non ci andrei, ecco, infatti il mio terapeuta non è per niente empatico, non ho bisogno di sentirmi rassicurato ma voglio sapere appunto "quanto mi resta"
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Ma ovvio che la professionalità e il capire al volo le problematiche sono i requisiti fondamentali, di un medico empatico e non capace non so che farmene. Riguardo a psichiatri e psicologi un minimo di empatia in questo tipo di professione ci vuole, poi magari io posso averne bisogno di meno e un altro di più, però una cosa fondamentale è che anche noi dobbiamo aprirci e fidarci, quello fra medico e paziente deve essere un rapporto bilaterale
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02-07-2015, 20:05
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#27
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Mulholland dr.(Roma)
Messaggi: 16,085
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Quote:
Originariamente inviata da clizia
Guarda, invece a volte mi ha offerto delle sedute di terapia gratis perché sapeva che in quel periodo non avevo soldi, ma per vergogna io gli ho voluto comunque dare 10-20 euro.
Invece gli abbracci contano eccome se il blocco è di natura emotiva e relazionale. Non è che se analizzi tutto con la razionalità allora guarisci. Dalla comprensione razionale si deve passare al sentire.
Solo sentendo fai veramente tua un'acquisizione...
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Ma infatti anche la mia psic a volte faceva durare le sedute ben oltre i 50 minuti canonici perché magari stavamo affrontando discorsi particolari che erano venuti fuori tardi.
Questa è empatia ed a me ha aiutato tanto.
Me ne faccio poco di un razionale professionist che scaduto il tempo mi liquida mentre magari sto piangendo come una scema.
Poi ovvio che non e4 un mio amico e il discorso del "allora fatti fare terapia gratis vediamo se rimane l affetto" lo trovo pochetto stupido.
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02-07-2015, 20:35
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#28
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 12,574
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Quote:
Originariamente inviata da Supermanes
Ah, se parlate di abbracci terapeutici e come quando si ricerca l'affetto da una prostituta. Se va bene a voi pace.
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Ahahahahah sei un mito!
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02-07-2015, 20:42
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#29
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Esperto
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 973
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A me non è mai capitato di piangere davanti al terapeuta, perché avrebbe tolto tempo alla seduta e anche perché non cercavo pietismo o compassione, ma un aiuto reale e concreto. Mi resi presto conto che nessuna psicoterapia può veramente aiutarmi, non sono da psicologo, perché la mia situazione è in gran parte irrisolvibile. Qui sul forum vedo gente che con una buona terapia può stare davvero meglio, secondo me, appunto perché hanno quelle turbe psicologiche che si possono risolvere scavando a fondo. Io purtroppo ho problemi più pratici che psicologici e ora realizzo che starne a discutere con il terapeuta non mi aiuterà, anche se mi ha chiesto comunque di continuare ad andarci. Però di certo non mi interessa il sentire o le cose di cui parli clizia (che nemmeno capisco bene sinceramente), mi interessa risolvere, nei fatti, la situazione. La vita mi ha reso cinico, le chiacchiere e i sorrisi mi hanno stufato da tempo. Ecco perché contestavo l'empatia. Non si va da un barbone che chiede soldi per mangiare a dargli una pacca sulla spalla, gli si danno dei soldi per aiutarlo, e poi magari anche la pacca. Proprio oggi ho dato un euro a un mendicante e gli ho sorriso, ma prima però gli ho dato l'euro. Immaginate se gli sorridevo soltanto cosa se ne faceva quello!
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02-07-2015, 20:47
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#30
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 12,574
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Quote:
Originariamente inviata da Supermanes
A me non è mai capitato di piangere davanti al terapeuta, perché avrebbe tolto tempo alla seduta e anche perché non cercavo pietismo o compassione, ma un aiuto reale e concreto. Mi resi presto conto che nessuna psicoterapia può veramente aiutarmi, non sono da psicologo, perché la mia situazione è in gran parte irrisolvibile. Qui sul forum vedo gente che con una buona terapia può stare davvero meglio, secondo me, appunto perché hanno quelle turbe psicologiche che si possono risolvere scavando a fondo. Io purtroppo ho problemi più pratici che psicologici e ora realizzo che starne a discutere con il terapeuta non mi aiuterà, anche se mi ha chiesto comunque di continuare ad andarci. Però di certo non mi interessa il sentire o le cose di cui parli clizia (che nemmeno capisco bene sinceramente), mi interessa risolvere, nei fatti, la situazione. La vita mi ha reso cinico, le chiacchiere e i sorrisi mi hanno stufato da tempo. Ecco perché contestavo l'empatia. Non si va da un barbone che chiede soldi per mangiare a dargli una pacca sulla spalla, gli si danno dei soldi per aiutarlo, e poi magari anche la pacca. Proprio oggi ho dato un euro a un mendicante e gli ho sorriso, ma prima però gli ho dato l'euro. Immaginate se gli sorridevo soltanto cosa se ne faceva quello!
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Mi spiace davvero
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03-07-2015, 00:18
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#31
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Avanzato
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: Qui
Messaggi: 337
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Scusate, dirò una scemata perchè io non vado in terapia e non sono psicologa ma se non è empatico uno psicologo chi lo è? E se non deve essere empatico uno psicologo chi lo deve essere?
Sono daccordo su certe persone che, come dice Clizia, ti tengono in una zona confort sbagliando, ma anche chi ti sprona ed è duro con te lo deve fare perchè sa che ti serve quello (empatia) non perchè se ne frega del tuo problema.
...o no?...
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03-07-2015, 10:02
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#32
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Esperto
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 973
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Il fatto, secondo me, è che l'empatia vale molto meno di una consulenza professionale. Pensateci un attimo, i sacerdoti spesso sono molto empatici (o sembrano tali) ma di solito completamente incapaci di risolvere i problemi, l'unica cosa che sanno dire è "affidati al signore" o roba simile. A me non interessa se allo psicoterapeuta frega qualcosa del mio problema, non è necessario che gli importi, non voglio vederlo dispiaciuto e comprensivo, voglio che mi aiuti e basta, se è possibile. La sua patosensibilità (sensibilità alla sofferenza altrui) più bassa è meglio è, ma questa è SOLO una mia opinione. Non intendo offendere nessuno con le mie uscite, io sono stato e sto così male per tante cose, me la passo brutta davvero, ma dell'empatia di un professionista mi frega veramente poco, toglie tempo alla risoluzione del problema. Il mio terapeuta non ha mai detto "mi dispiace" oppure "vieni qui, abbracciamoci", ha sempre puntato sulla risoluzione dei problemi, nel poco tempo disponibile per la seduta.
Lo psicoterapeuta deve aiutarti anche se pensa che sei una merda umana, anche se dentro di sé vorrebbe vederti morire perché magari hai fatto delle cose bruttissime. Pensate ad uno stupratore che fa una seduta di terapia mentre è in prigione perché ormai pentito, pensate che riceverà empatia dal dottore di turno? Spero di essere riuscito a farvi capire il mio punto di vista, non a convincervi.
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03-07-2015, 10:39
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#33
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,120
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Quote:
Originariamente inviata da Supermanes
Il fatto, secondo me, è che l'empatia vale molto meno di una consulenza professionale. Pensateci un attimo, i sacerdoti spesso sono molto empatici (o sembrano tali) ma di solito completamente incapaci di risolvere i problemi, l'unica cosa che sanno dire è "affidati al signore" o roba simile. A me non interessa se allo psicoterapeuta frega qualcosa del mio problema, non è necessario che gli importi, non voglio vederlo dispiaciuto e comprensivo, voglio che mi aiuti e basta, se è possibile. La sua patosensibilità (sensibilità alla sofferenza altrui) più bassa è meglio è, ma questa è SOLO una mia opinione. Non intendo offendere nessuno con le mie uscite, io sono stato e sto così male per tante cose, me la passo brutta davvero, ma dell'empatia di un professionista mi frega veramente poco, toglie tempo alla risoluzione del problema. Il mio terapeuta non ha mai detto "mi dispiace" oppure "vieni qui, abbracciamoci", ha sempre puntato sulla risoluzione dei problemi, nel poco tempo disponibile per la seduta.
Lo psicoterapeuta deve aiutarti anche se pensa che sei una merda umana, anche se dentro di sé vorrebbe vederti morire perché magari hai fatto delle cose bruttissime. Pensate ad uno stupratore che fa una seduta di terapia mentre è in prigione perché ormai pentito, pensate che riceverà empatia dal dottore di turno? Spero di essere riuscito a farvi capire il mio punto di vista, non a convincervi.
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Ti confermo ancora che hai ragione, però dipende sempre dai pazienti, ci sono le persone che non hanno problematiche pratiche ed economiche ma hanno solo bisogno di ascolto, empatia e di sfogarsi o di risolvere dei conflitti relazionali.
Poi ci sono quelli che hanno bisogno di una guida, ma a questo punto non serve neanche lo psicologo, ma piuttosto una qualche figura che ti dia dei consigli pratici per risolvere i problemi immediati, che ti dica passo passo come si deve fare per trovare un lavoro ad esempio, perché le opportunità ci sono, le cose da fare ci sono, però bisogna sapere come e dove ci si deve muovere. Effettivamente è un mondo complicato, serve il manuale d'istruzioni
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03-07-2015, 14:21
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#34
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: In the clouds...
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Quote:
Originariamente inviata da Supermanes
A me non è mai capitato di piangere davanti al terapeuta, perché avrebbe tolto tempo alla seduta e anche perché non cercavo pietismo o compassione, ma un aiuto reale e concreto!
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Sta frase mi sembra assurda, perché se il blocco è di natura emotiva il fatto che ti esprimi piangendo senza soffocare le emozioni è un grande passo avanti. Non a caso il mio psico mi ha inserito in una terapia di gruppo il cui scopo era appunto contattare le emozioni attraverso la relazione col prossimo. Spesso le persone timide o introverse tendono a vivere più il lato razionale di sé anzichè quello emozionale, quando invece riscoprire un canale emozionale per stare meglio è fondamentale, se si vuole essere individuo completi a 360°.
E problematiche come carenza di autostima o difficoltà relazionali derivano spesso da chiusure di natura emotiva, che possono essere superate riscoprendo il canale dell'empatia e del linguaggio fisico. Personalmente trovo la terapia cognitivo-comportamentale (verso la quale mi sembri più orientato attraverso compitini di tipo pratico) utile ma poco incisiva se i problemi di una persona affondano in vissuti lontani e familiari, dove si sono sedimentate strategie per stare al mondo alquanto disfunzionali di cui non si è pienamente consapevoli.
Comunque io intendevo dire questo: per il benessere psicofisico non basta una generica consapevolezza razionale di sé; i l messaggio deve passare attraverso il canale emozionale, le idee non vanno solo capite ma vissute sulla propria pelle, sentite.
Se io so di essere arrabbiata perché ho dei conti in sospeso con la mia famiglia, non basta saperlo razionalmente per superare questo sentimento di ostilità. E' necessario fare un lavoro sul proprio sentire, sulla capacità di perdonare e di lasciare andare il passato che presuppone la possibilità di interiorizzare emotivamente questo traguardo. Il solo capire che si è arrabbiati non ci permette di stare bene superando la negatività che si è sedimentata in noi. E' quando ci si sente conciliati e in pace col mondo e se stessi che si inizia a stare bene. Ma tutto ciò passa attraverso un sentire le emozioni e non solo sul capire cosa sia bene o male per noi....
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03-07-2015, 14:33
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#35
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Esperto
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 973
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A me dispiace dirlo ma di quello che dici clizia non capisco un accidenti, su questa cosa di "sentire" non ci arrivo proprio. Percepisco che ho problemi molto diversi dai tuoi, e mi rincresce non poter capire quello che scrivi, proprio come se parlassi un'altra lingua. Forse ho una mente troppo semplice e destrutturata, non lo so. Sembrano interessanti le cose che dici, sembra che ci sia una verità profonda nei tuoi discorsi ma a me sfugge, del resto se hai letto i miei topic io sono concentrato sulla sopravvivenza e sulla preservazione della tranquillità mentale, quindi poco più che una scimmia che cerca banane e riparo. Comunque mi ha fatto piacere dialogare pacificamente con te su questa cosa, non ho altro da aggiungere. Auguro a tutti che la vita migliori sempre, o cominci.
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