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03-07-2023, 16:18
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#101
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Quote:
Originariamente inviata da Gattaccia
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Scusa, se scrivo " non adattarti passivamente ai messaggi altrui" non puoi leggerlo come un invito ad adattarti passivamente al mio messaggio.
Le persone che leggo qui, quando descrivono le proprie vicissitudini, non "sono d'accordo con il messaggio e le teorie di uno psicologo", ma le ripetono a pappagallo.
Io non odio gli psicologi, ma l'affidamento passivo che spesso e volentieri è adottato da chi li frequenta. Atteggiamento tra l'altro speculare a quello di chi critica tutto a prescindere con uno scetticismo esasperato.
Il criticone risalta, e i suoi modesti risultati sono sotto gli occhi di tutti, chi dichiara una compliance formale risalta meno, ma soffre della stessa "inabilità" e non ottiene molto di più.
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03-07-2023, 16:29
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#102
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Penso inoltre che la centratura, l'individuazione, l'attenzione verso la propria vita siano molto più facili se fatti all'interno di un gruppo.
La tendenza generale però è andare in tutt'altra direzione, verso l'associarsi in modo formale o sciocco, condendo magari il tutto con un po' di buone maniere, o verso l'affidamento cieco alla presunta autorità salvifica di turno (che non mantiene le promesse).
Il risultato mi sembra devastante. Che quanto sopra riguardi anche i più "sfigati", che avrebbero tutto l'interesse a fare altrimenti, mi irrita profondamente, e peraltro danneggia anche me.
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03-07-2023, 16:33
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#103
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
XL secondo me hanno ragione quelli che ti dicono che non vuoi essere felice. La felicità non è data da quello che non puoi avere, sei tu che imposti la tua mente in maniera tale da farla vivere in uno stato di perenne incolmabilità.
Stacce.
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Riassunto: per essere felici basta solamente volerlo e cambiare l'oggetto dei propri desideri a seconda di quello che la situazione consente di raggiungere. Meglio ancora non desiderare nulla. Non ricordo più se era lo stoicismo o l'epicureismo, ma mi sembra comunque troppo semplicistica come soluzione.
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Secondo me ti crei questi bisogni per prolungare anzi cronicizzare lo stato di malessere in quanto questi bisogni sono difficilmente raggiungibili se non del tutto irraggiungibili per te.
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E lo scopo di cronicizzare lo stato di malessere sarebbe? Perché dovrebbe volerlo?
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Ultima modifica di Winston_Smith; 03-07-2023 a 17:09.
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03-07-2023, 16:55
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#104
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Secondo me ti crei questi bisogni per prolungare anzi cronicizzare lo stato di malessere in quanto questi bisogni sono difficilmente raggiungibili se non del tutto irraggiungibili per te.
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Ma se sono difficilmente raggiungibili e io non li voglio raggiungere proprio e me li creo perché non sono cose che desidero davvero, il problema dove sarebbe?
Dovrei stare bene come sto, perché dovrei inventarmi cose che non desidero davvero per poi star male?
A me sembra comunque una cosa un po' campata in aria pure questa, mi potevo inventare roba ancora più irraggiungibile allora, diventare il presidente della repubblica, ad esempio.
A me, ad esempio, di ottenere cose simili non mi frega nulla.
Avete mai sentito lamentarmi di cose del genere nel forum?
A me manca parecchio una relazione d'amore dove venga apprezzato da una persona che apprezzo anche io (ma genuinamente, non come al solito "questo passa il convento fattelo piacere e basta").
Probabilmente siccome sono isolato e mi sento solo cerco attenzioni e qualcuna con cui parlare dei miei guai che non rompa troppo le balle come capita normalmente con le altre.
In questo mi era utile la psicoterapia, anche se probabilmente era un rapporto fittizio, nel senso che la persona si impegnava di più ad ascoltarmi perché pagata e per professione.
Sono abbastanza convinto che nessuna l'avrebbe mai fatto gratis con me così spesso.
Forse se fossi stato bono (bello non quello degli U2, ma forse avrebbe funzionato anche così ), qualche donna con cui parlare l'avrei attirata.
Comunque volevo una donna anche per fare questa cosa qua, è una cosa probabilmente collegata comunque all'altra cosa frustrata.
Queste cose rappresentano bisogni fittizi?
Io sinceramente non riesco a capire come si dovrebbero distinguere i bisogni veri da quelli fittizi, pare che se a uno gli manca qualcosa che non garba ad altri, questi mettono in mezzo la storia che è un tuo bisogno fittizio perché questa cosa qua rompe le balle a qualche livello.
Non sono tanto convinto perché poi quando le ho avute certe cose che si avvicinavano davvero ai cosiddetti bisogni fittizi, non le ho buttate via senza interesse.
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Ultima modifica di XL; 03-07-2023 a 17:27.
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03-07-2023, 17:14
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#105
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Esperto
Qui dal: Aug 2022
Messaggi: 3,880
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io non ho ancora capìto quali siano questi bisogni così alti ed irraggiungibili (tali da bloccarlo costantemente) a cui aspira XL
Però le persone ambiziose mi affascinano.
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03-07-2023, 17:16
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#106
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da XL
A me manca parecchio una relazione d'amore dove venga apprezzato da una persona che apprezzo anche io (ma genuinamente, non come al solito "questo passa il convento fattelo piacere e basta").
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E per muttley questo sarebbe irraggiungibile (nel tuo caso)? Meno male che diceva che erano gli altri i pessimisti, quelli che si crogiolavano nel catastrofismo...
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03-07-2023, 17:31
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#107
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
Può darsi che tu abbia ragione. Penso però ci sia anche una dinamica di segno opposto, legata a una sorta di umiltà polpettonesca tipo "non dobbiamo giudicare perché è peccato, me l'hanno detto a catechismo, io ho abbozzato e adesso devi farlo per forza anche tu".
Oppure non va fatto in pubblico? Ripeto che delle persone che mi hanno criticato qui, diverse in privato e in un contesto libero fanno inferenze e giudicano molto, molto di più e molto peggio di quanto ho fatto io.
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Ma a giudicare puoi giudicare, ma che poi la cosa debba avere un qualche fondamento è sempre discutibile.
Poi il problema è che giudicare gli altri può rappresentare comunque una forma di aggressione nei confronti di certi loro interessi, cioé uno può farlo, però non si aspetti che gli altri gli dicano "bravo bravo sei nostro amico", gli altri possono reagire e mandarlo a cagare e non necessariamente perché lui è il messia.
Se uno dice "ma io lo faccio per il tuo bene è nel tuo interesse capire che non è un tuo vero desiderio e bisogno questo" l'altro potrebbe anche non essere d'accordo sulla questione e mandarlo a quel paese perché non convivide l'idea che lo si stia aiutando così.
Può venire a crearsi un bel conflitto e poi tu ci devi stare, non è che poi dici "eh ma io lo faccio per il bene dell'umanità", col cavolo, lo decidi tu quale sia questo bene? Gli altri non sono d'accordo e ti ostacolano o a parole o in altri modi.
Vai a sindacare su quale sia il bene di un altro, l'altro non è d'accordo e deve pure starsene zitto?
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Ultima modifica di XL; 03-07-2023 a 17:57.
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03-07-2023, 17:37
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#108
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Banned
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,267
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Comunque se anni fa invece di cominciare la terapia psicologica mi fossi fatto aggiustare quella farmacologica, non avrei fatto i casini che ho fatto. e avrei avuto ancora soldi per fare palestra e trapianto di capelli. Palestra, trapianto di capelli e farmaci più giusti e ora ero felice, o sicuramente meglio di adesso. Purtroppo da li a poco mi stavo trasferendo e avevo paura a cominciare farmaci nuovi proprio prima di questo grande cambiamento, peccato...
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03-07-2023, 17:41
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#109
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Riassunto: per essere felici basta solamente volerlo e cambiare l'oggetto dei propri desideri a seconda di quello che la situazione consente di raggiungere. Meglio ancora non desiderare nulla. Non ricordo più se era lo stoicismo o l'epicureismo, ma mi sembra comunque troppo semplicistica come soluzione.
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Metti che tizio sia convinto che il solo modo per essere felice sia raggiungere la vita eterna...che gli consiglieresti di fare? Io personalmente gli direi che forse deve riparametrare i suoi obiettivi.
Ora non so se XL ha obiettivi così irraggiungibili, ma a quanto dice lui sembrerebbe di si.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
E lo scopo di cronicizzare lo stato di malessere sarebbe? Perché dovrebbe volerlo?
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Secondo te l'essere umano è un essere totalmente razionale che sceglie sempre quello che più conviene ai suoi interessi morali e materiali oppure è in larga parte guidato da schemi emotivi che sfuggono al suo controllo diretto e sui quali deve investire enorme tempo ed energie per poterne avere ragione?
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03-07-2023, 17:54
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#110
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Banned
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: WindGap
Messaggi: 6,022
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Quote:
Originariamente inviata da David Brent
Comunque se anni fa invece di cominciare la terapia psicologica mi fossi fatto aggiustare quella farmacologica, non avrei fatto i casini che ho fatto. e avrei avuto ancora soldi per fare palestra e trapianto di capelli. Palestra, trapianto di capelli e farmaci più giusti e ora ero felice, o sicuramente meglio di adesso. Purtroppo da li a poco mi stavo trasferendo e avevo paura a cominciare farmaci nuovi proprio prima di questo grande cambiamento, peccato...
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può essere o può essere che andava peggio.
io non sono contraria ai farmaci ma alcuni interventi farmacologici mi hanno creato una marea di problemi anche gravi, sono riusciti a farmi stare peggio di prima.
in particolare l'abilify è stato un inferno.
se si può sistemare il come ci si sente con le terapie psicologiche sempre meglio non lasciare nulla intentato prima di ricorrere ai farmaci.
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03-07-2023, 17:59
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#111
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
E per muttley questo sarebbe irraggiungibile (nel tuo caso)? Meno male che diceva che erano gli altri i pessimisti, quelli che si crogiolavano nel catastrofismo...
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É giusto desiderarlo e non è irraggiungibile come volare, ma di fatto un sacco di persone non raggiungono questo obiettivo nell'intera vita quindi può darsi che non si realizzerà. Ha più senso piegare la propria intera esistenza alla sofferenza per questa cosa che manca (non è detto che mancherà per sempre, ma potrebbe) o a valorizzare quello che invece c'é e che si può fare con le proprie risorse, raggiungere, esperire , apprezzare dato che la vita è una ed è fatta di una miriade di cose? Io trovo più sensata la seconda, poi ognuno è libero. Ma è appunto una scelta.
Se l'obiezione è "eh ma io non ci riesco". Bene, é già una cosa. Un conto è non riuscire a spostare il focus, perché allora si può provare in vari modi (psicologo o altro) , un conto è non volerlo.
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Ultima modifica di claire; 03-07-2023 a 18:01.
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03-07-2023, 18:02
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#112
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Se l'obiezione è "eh ma io non ci riesco". Bene, é già una cosa. Un conto è non riuscire a spostare il focus, perché allora si può provare in vari modi (psicologo o altro) , un conto è non volerlo.
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Ma anche volere qualcosa rappresenta un riuscire.
Se tu non ami una persona...
Amare quella persona è una cosa che non riesci a fare o una cosa che non vuoi fare?
Se una persona non ama la propria esistenza è una cosa che non riesce a fare o una cosa che non vuol fare?
Se affermo "voglio" ho creato uno stato, se affermo "riesco" ho creato un altro stato?
Non puo essere che questi due stati coincidono e questa divisione che creiamo concettualmente è fittizia? Almeno in questi casi qua.
Perché in questo caso non abbiamo impedimenti concreti, è tutto interno.
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Ultima modifica di XL; 03-07-2023 a 18:24.
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03-07-2023, 18:12
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#113
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Ma anche volere qualcosa rappresenta un riuscire.
Se tu non ami una persona...
E' una cosa che non riesci a fare o una cosa che non vuoi fare?
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Se non ami una persona é un non riesco, al cuor non si comanda.
Ma dedicare la propria vita a piangere per l'amore mancato anziché cogliere e sfruttare le altre cose che la vita offre è una scelta.
Idem il non amare la propria vita. Non è certo obbligatorio, ma si può muoversi in direzione di riuscire ad apprezzare qualcosa della propria vita al fine di vivere meglio, oppure no.
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03-07-2023, 18:21
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#114
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Dove non vorrei stare
Messaggi: 1,063
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Al mio primo psic mi ci spedì mio padre nel 2005 circa, praticamente ci andai su pressione sua e buttai due anni a parlare con uno che non diceva nulla e mi si addormentava davanti.
Poi in un momento di disperazione nel 2013 ne cercai un altro, ne scelsi uno che mi ispirava fiducia dalla faccia simpatica, in effetti parlava bene, poi scoprii che non c'era nessuna terapia, lui era specializzato in studenti disgrafici, non roba seria per adulti, in pratica come parlare con uno sconosciuto del tempo, film e robe del genere, su altri campi della psiche era acqua
Poi anno scorso ne trovai un'altra che mi inquadrò come evitante e voleva spedirmi a fare volontariato e vacanze per estroversoni, non condividendo diagnosi e terapia me ne sono andato dopo ochi mesi
Insomma,un disastro
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03-07-2023, 18:27
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#115
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Banned
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,267
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Quote:
Originariamente inviata da Gattaccia
può essere o può essere che andava peggio.
io non sono contraria ai farmaci ma alcuni interventi farmacologici mi hanno creato una marea di problemi anche gravi, sono riusciti a farmi stare peggio di prima.
in particolare l'abilify è stato un inferno.
se si può sistemare il come ci si sente con le terapie psicologiche sempre meglio non lasciare nulla intentato prima di ricorrere ai farmaci.
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sì poteva pure andare peggio anche perchè mi sarei dovuto trasferire da li a breve, se poi avessi avuto problemi erano cazzi
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03-07-2023, 22:07
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#116
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Se non ami una persona é un non riesco, al cuor non si comanda.
Ma dedicare la propria vita a piangere per l'amore mancato anziché cogliere e sfruttare le altre cose che la vita offre è una scelta.
Idem il non amare la propria vita. Non è certo obbligatorio, ma si può muoversi in direzione di riuscire ad apprezzare qualcosa della propria vita al fine di vivere meglio, oppure no.
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Ma se nell'insieme non ami la tua vita non è che apprezzandone un pezzo si risolve la cosa, perché hai una parte molto più grande negativa che si ripresenterà sempre. A me capita così, mi distraggo con una parte, ma poi il resto torna a mostrare la sua negatività. Non è che sto sempre molto male, però se sto bene qualche momento e poi di nuovo male, nell'insieme sto più male che bene, poi dovrò sorbirmi l'invecchiamento e altri malanni, non riesco ad essere tanto felice incastrato così, oltretutto più mi propinano la filosofia dell'accettazione più inizio a stare peggio, e allora anche questa cosa a me non serve, perché se non riesco manco a sentirle o leggerle certe cose, figuriamoci metterle in pratica.
Non posso farlo io, devono solo darmi una botta in testa cambiare a martellate il cervello in maniera tale che questo accetti le cose così come sono e ripeta con convinzione "sono abbastanza felice così".
Se questa è la cura solo così su di me potranno applicarla, credere che starò fermo mentre operano e mi squartano è impensabile, scapperò sempre via dal tavolo operatorio se non mi addormentano e mi rendono incosciente.
Non riesco a collaborare per fare questa cosa, ma comunque per me si può sostituire anche "non riesco" con "non voglio" io una differenza sostanziale a livello mentale non ce la vedo quando non voglio io sento proprio una sorta di opposizione che arriva, è una cosa che riconosco più che sceglierla davvero.
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Ultima modifica di XL; 03-07-2023 a 22:49.
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03-07-2023, 22:22
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#117
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Ma se nell'insieme non ami la vita non è che apprezzandone un pezzo si risolve la cosa, perché hai una parte molto più grande negativa che si ripresenterà sempre. A me capita così, mi distraggo con una parte, ma poi il resto torna a mostrare la sua negatività. Non è che sto sempre molto male, però se sto bene qualche momento e poi di nuovo male, nell'insieme bene non sto.
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Eh che vuoi farci, bene del tutto non sta nessuno, tutti hanno cose che mancano, se poi manca tutto non hai neanche quei momenti positivi. Poi se uno non sa apprezzare quel che di buono ha, le strade sono due: o fa un percorso che lo metta in condizione di godere delle cose positive ( compreso il riconoscerle e non darle per scontate, non considerarle banali), oppure fa a meno e continua a dare tutta l'importanza a quella cosa che gli manca e basta e a cui ha scelto di regalare la sua vita.
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03-07-2023, 22:27
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#118
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Esperto
Qui dal: Aug 2022
Messaggi: 3,880
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XL lo capisco perché anche io ero così. Poi mi sono rotto i coglioni di elucubrare in continuazione come fa lui ed ho iniziato a vivere in Godmode
No, nel senso che ho lasciato che le distrazioni mi distraessero molto più a lungo. È un illusione; ma se tanto al momento non decido di ammazzarmi, ho pensato che comunque facendo così stavo sprecando la mia unica schifosissima & scarafaggiosa vita. Tanto i momenti brutti ci saranno sempre: ed allora anarchia & stato brado.
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03-07-2023, 22:54
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#119
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Esperto
Qui dal: Mar 2022
Messaggi: 1,713
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Edit: mi riferisco al discorso di Angus e in parte quello di David di ieri . Pardon !ho internet che va di m.
Non sono d'accordo. Comprendo e cerco di fare una distinzione dei vari contesti, ma credo che sia comunque un atteggiamento, che pur non volendo rischia di essere qualunquista.
Gli Psicologi e psichiatri in molti casi aiutano e portano un miglioramento effettivo. Bisogna chiaramente però capire che ci possono molti motivi per la quale una terapia o un percorso per la cura di un disturbo mentale potrebbe risultare inutile o inefficiente.
Credo che sia un insieme di cose, che nel 60% dei casi non riguardano o non hanno una responsabilità diretta del medico curante.
Concordo che ci sia un paradosso strutturale, legato probabilmente a uno degli interessi principali, non solo per il professionista specifico, ma che coinvolge un sistema che ha delle pseudo-falle etiche. L'esempio più banale, ma non del tutto scontato; il rapporto tra fiducia, denaro e compromesso.
Per compromesso posso intendere per esempio il fatto che se un paziente guarisce, come libero professionista perde un'entrata. (in realtà svariate , se c'è anche una terapia farmacologica )
Non darei però scontato queste figure .
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03-07-2023, 23:19
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#120
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Quote:
Originariamente inviata da CongaBlicoti_96
Edit: mi riferisco al discorso di Angus e in parte quello di David di ieri . Pardon !ho internet che va di m.
Non sono d'accordo. Comprendo e cerco di fare una distinzione dei vari contesti, ma credo che sia comunque un atteggiamento, che pur non volendo rischia di essere qualunquista.
Gli Psicologi e psichiatri in molti casi aiutano e portano un miglioramento effettivo. Bisogna chiaramente però capire che ci possono molti motivi per la quale una terapia o un percorso per la cura di un disturbo mentale potrebbe risultare inutile o inefficiente.
Credo che sia un insieme di cose, che nel 60% dei casi non riguardano o non hanno una responsabilità diretta del medico curante.
Concordo che ci sia un paradosso strutturale, legato probabilmente a uno degli interessi principali, non solo per il professionista specifico, ma che coinvolge un sistema che ha delle pseudo-falle etiche. L'esempio più banale, ma non del tutto scontato; il rapporto tra fiducia, denaro e compromesso.
Per compromesso posso intendere per esempio il fatto che se un paziente guarisce, come libero professionista perde un'entrata. (in realtà svariate , se c'è anche una terapia farmacologica )
Non darei però scontato queste figure .
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Tu dai per scontato che la narrativa classica di fondo (del nostro tempo) su queste tematiche - l'esistenza di malattie mentali da cui le persone sono affette e la possibilità teorica di curarle - sia corretta, oggettiva e non distorta. Io invece sospetto molto fortemente che non lo sia, anche se non ho molta voglia di provare a fare un discorso su questo.
Per darti giusto un abbozzo, credo che a) la natura reale dei fenomeni chiamati "disturbi mentali" (concetto brutalmente metafisico) sia attualmente mistificata, e b) la facoltà individuale di osservare e conoscere la realtà sia, nel nostro mondo, normalmente compromessa/repressa.
Il punto b ha come effetto collaterale che la maggior parte degli scambi umani (non solo quelli tra terapeuta e paziente) siano insignificanti, un gioco di ruolo privo di gusto. Quanto più ci assuefacciamo a una vita priva di gusto, tanto più siamo propensi a credere smettendo di prestare fede ai nostri sensi, e disattiviamo la nostra intelligenza, la quale ha bisogno dell'eccitazione del piacere di vivere, in senso non edonistico. A questo punto va bene tutto, tutto può essere vero se lo si urla abbastanza forte (ex falso sequitur quodlibet): la padania, la grappa, l'oroscopo, l'impero romano, le scie chimiche e anche le malattie mentali con annesse terapie.
Insomma, non è detto che una psicoterapia, come viene chiamata, non serva a nulla, ma è raro che accada il contrario (se non con effetti molto leggeri), e di certo non è una cosa tecnicizzabile. L'elemento principale dietro il suo funzionamento è, secondo me, la riattivazione libidica (in senso non sessuale: il ritorno del gusto di vivere, il ritrovare un senso profondo), e questa è una cosa molto difficile da realizzare.
Deve avvertirlo, tale senso profondo, prima di tutto il terapeuta, e non è proprio per niente scontato. In più dev'essere disposto a indagare la realtà (anche quella della persona che gli chiede aiuto) senza cedere a pregiudizi facilitatori, e questo comporta un prezzo che in pochi sono disposti a pagare.
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Ultima modifica di Angus; 04-07-2023 a 00:13.
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