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Vecchio 05-10-2024, 19:57   #1
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

Argomento che mi è venuto in mente in seguito a una discussione in un altro thread del forum.

Un terapeuta, che sia uno psichiatra o uno psicologo, può seguire un approccio più formale e uno più informale.
Nell'approccio formale si presenta come un professionista, è completamente calato nel proprio ruolo, segue in maniera ligia le regole del rapporto terapeuta-paziente, mantiene il rapporto gerarchico, parla unicamente degli aspetti relativi al percorso di terapia.
Nell'approccio informale si presenta anche come un essere umano, che ha una vita fuori dallo studio, intrattiene col paziente un rapporto più amichevole che nell'approccio rigidamente formale, cerca anche di mettersi allo stesso livello del paziente, può parlare anche di questioni che non riguardano direttamente il percorso di terapia.

Si può dire che il secondo approccio, quello informale, metta a rischio le regole deontologiche del terapeuta (si può diventare amici del proprio terapeuta? ha senso? sarebbe eticamente corretto?), ma secondo me va comunque valutato quale dei due approcci sia quello più efficace nell'aiutare il paziente.

Io finora sono stato seguito da cinque psichiatri e una psicologa.
Gli psichiatri avevano grosso modo un approccio più informale, mentre la psicologa con cui ho fatto psicoterapia era rigidamente formale.
Devo dire che io preferisco l'approccio informale. Con la psicologa di cui sopra mi sono sentito incapace di aprirmi anche per questo ed è uno dei motivi per cui credo che con lei la terapia sia servita a ben poco.
La psichiatra che mi segue adesso ha un approccio molto umano, molto informale, parliamo di varie cose, anche non relative alla terapia, e devo dire di trovarmi bene da questo punto di vista.
Vecchio 05-10-2024, 20:04   #2
Esperto
L'avatar di Maffo
 

Così a pelle direi informale
Vecchio 05-10-2024, 20:16   #3
Esperto
 

Nel mio caso era formale all'inizio, poi dopo mesi si è passati a darsi del ''tu'' a messaggiare su whatsapp.
Vecchio 05-10-2024, 20:40   #4
Esperto
L'avatar di Maffo
 

Quote:
Originariamente inviata da juan Visualizza il messaggio
Nel mio caso era formale all'inizio, poi dopo mesi si è passati a darsi del ''tu'' a messaggiare su whatsapp.
La mia anche dopo 1,5 anni di terapia mi chiamava ancora signor Marco e rispondeva ai messaggi solo un' ora alla settimana, il mercoledì dalle 10 alle 11... ma vabbè, stendiamo un velo pietoso che è meglio
Vecchio 05-10-2024, 20:43   #5
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

Mi viene in mente ora che la prima psichiatra che ho avuto durante le sedute parlava di me in terza persona... la cosa mi dava abbastanza fastidio.
Vecchio 05-10-2024, 20:54   #6
Esperto
L'avatar di cosechenonho
 

Mi aspetterei un minimo di serietà in entrambi i casi.
Vecchio 05-10-2024, 20:59   #7
Principiante
L'avatar di Dusk
 

Il mio psicologo ha un approccio informale con me; ci diamo del tu, parliamo sempre di questioni relative al mio percorso di terapia, ma lo fa con un modo molto tranquillo, piacevole che mi mette sempre a mio agio, perchè mostra il suo lato umano. Lo stesso era con lo psicologo prima, di cui serbo veramente un bel ricordo.
Io, sperando di diventare psicologa, vorrei avere questo stile di comunicazione fra me e i miei pazienti.

Quote:
Originariamente inviata da Hor Visualizza il messaggio
Si può dire che il secondo approccio, quello informale, metta a rischio le regole deontologiche del terapeuta (si può diventare amici del proprio terapeuta? ha senso? sarebbe eticamente corretto?), ma secondo me va comunque valutato quale dei due approcci sia quello più efficace nell'aiutare il paziente.
Allora, secondo me, anche avendo un approccio informale, ci deve comunque essere un limite deontologico; lo psicologo/psicoterapeuta è comunque un professionista che ti deve aiutare e fornirti un supporto su basi oggettive.
"Diventare amici" vuol dire rischiare di ledere questo rapporto e non renderlo più terapeutico; instaurare un bel rapporto di fiducia sì, però sempre con dei limiti, tipo, sarebbe magari il caso che il paziente non sia al corrente di molti aspetti della vita privata del terapeuta.
Vecchio 05-10-2024, 21:04   #8
Esperto
L'avatar di Maffo
 

Quote:
Originariamente inviata da Hor Visualizza il messaggio
Mi viene in mente ora che la prima psichiatra che ho avuto durante le sedute parlava di me in terza persona... la cosa mi dava abbastanza fastidio.
Ma aveva un motivo valido per farlo o lo faceva un po' così... Ad cazzum?
Vecchio 05-10-2024, 21:04   #9
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Maffo Visualizza il messaggio
La mia anche dopo 1,5 anni di terapia mi chiamava ancora signor Marco e rispondeva ai messaggi solo un' ora alla settimana, il mercoledì dalle 10 alle 11... ma vabbè, stendiamo un velo pietoso che è meglio
Quanti anni aveva?
Vecchio 05-10-2024, 21:06   #10
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

Quote:
Originariamente inviata da Maffo Visualizza il messaggio
Ma aveva un motivo valido per farlo o lo faceva un po' così... Ad cazzum?
Penso sia un modo tipico di porsi nei confronti delle persone con cui c'è un forte rapporto gerarchico. Ad esempio lo si usa coi bambini piccoli.
La psichiatra invece di dire: "Dovresti adottare un approccio diverso rispetto alla vita", diceva: "[Mio nome] deve adottare un approccio diverso rispetto alla vita".
Vecchio 05-10-2024, 21:10   #11
Esperto
L'avatar di Maffo
 

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Originariamente inviata da juan Visualizza il messaggio
quanti anni aveva?
35/40
Vecchio 05-10-2024, 21:11   #12
Esperto
L'avatar di Maffo
 

Quote:
Originariamente inviata da Hor Visualizza il messaggio
Penso sia un modo tipico di porsi nei confronti delle persone con cui c'è un forte rapporto gerarchico. Ad esempio lo si usa coi bambini piccoli.
La psichiatra invece di dire: "Dovresti adottare un approccio diverso rispetto alla vita", diceva: "[Mio nome] deve adottare un approccio diverso rispetto alla vita".
Capito cosa intendi, io mi sentirei sicuramente a disagio se una persona mi parlasse così
Vecchio 05-10-2024, 22:34   #13
Banned
 

Con me?
L'unico modo di comunicare realmente delle mie problematiche è un approccio ben distanziato e formale, possibilmente usando diverse metafore e facendo esempi di altri casi simili ai miei. Quasi nessun riferimento diretto.
Le porte d'entrata a quei settori di me sono blindati o obliati, e già il fatto che per entrarci ti devo pagare lo la cosa non è che mi piaccia poi tanto.

Da qui si capisce perchè tentare di fare un qualunque di percorso con me equivale a sderenare il professionista (nel migliore dei casi) o fuorviarlo del tutto.

Semplicemente essendo un essere umano è anche lui incluso in quella sottile vena di cronico sospetto verso la sua specie XD
Vecchio 05-10-2024, 22:44   #14
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Maffo Visualizza il messaggio
35/40

Giovane quindi. Forse ha sentito l’aura di chaddanza e ha preferito mantenere le distanze per non farsi rubare il cuore.
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