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30-12-2014, 15:11
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#1
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,074
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Questa notte durante la mia insonnia, ho letto un post di un utente, di cui non ricordo il nome, che ha detto delle cose giuste: la maggior parte della gente comune non perde troppo tempo dietro ai sogni, a preparare il futuro, ma si da da fare, prova a fare cose invece di aspettare la situazione o il momento propizio. Se c'è da lavorare, vanno a lavorare, provano , poi se non gli piace lasciano, poi ricercano. Con i partner e gli amici uguale. Se hanno un problema fisico si curano, senza perdere tempo, se vogliono cambiare casa, la cambiano, magari sbagliando, ma facendo esperienza di tutto ciò che si è fatto.
Devo ammettere che non ho mai abbracciato questo stile di vita, ho sempre preferito fare scelte ponderate, aspettare il "momento giusto", ma poi rinvii, aspetti, rimani nel dubbio e nell'indecisione.. e non sono situazioni che giovano al benessere psicologico, motivo per cui voglio provare ad abbracciare questo diverso stile di vita. Non voglio sconvolgere il mio carattere che è comunque in un certo modo, più portato al pensare che al fare, vorrei solo riequilibrare la bilancia e provare a fare le cose con più slancio.
Tutti sbagliano, e noi non possiamo?
Agire sbagliando è quasi sempre meglio che non agire.
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30-12-2014, 15:15
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#2
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Sotto una mattonella...
Messaggi: 3,522
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concordo con ogni parola che hai detto, se si potesse votare il thread del 2014 , voterei questo
Ti auguro di trovare la forza per farlo.
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30-12-2014, 15:30
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#3
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Banned
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,059
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Io in passato ero così, facevo quello che mi sentivo, volevo cambiare scuola cambiavo scuola, mi piaceva uno e volevo dirglielo e glie lo dicevo, volevo uscire uscivo, certo vivevo di più il momento ma non è che abbia avuto chissà quali giovamenti da questo stile di vita, anzi stavo più male, vivevo solo esternamente, in funzione del mondo esterno e ben presto mi sono resa conto di essere diventata vuota interiormente, non sentivo più "le emozioni dentro di me", non so come spiegare, facevo le cose ma non mi emozionavo, facevo le cose talmente tanto istintivamente che non avevo il tempo di vivere le emozioni che quella cosa mi suscitava. Poi ho fatto tanti di quegli errori a causa di questo stile di vita che mi hanno portato a conseguenze disastrose, (come cambiare scuola al quarto anno perché non mi trovavo bene nella scuola che frequentavo ho perso due anni per questo motivo e non ho potuto scegliere l'università che mi piaceva).
Ma questo vale per me non vale per tutti, anzi per alcuni vivere tutto sul momento è il miglior modo di vivere.
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30-12-2014, 15:30
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#4
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 572
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Hai perfettamente ragione... forse è anche per questo motivo che siamo qui. Pensiamo troppo. A volte dovremmo essere un po' più impulsivi e meno riflessivi.
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30-12-2014, 16:22
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#5
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,074
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Il giusto equilibrio fra il pensare e l'agire sono il bene.
I due estremi sono il male assoluto.
Quote:
Originariamente inviata da Joseph
A Syd (ammesso che non mi abbia messo su ignora / annoverato fra i troll)
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No, per ora ancora no
Quote:
Originariamente inviata da Joseph
invece vorrei solo segnalare che forse i suoi rinvii, le sue indecisioni, la sua scarsa motivazione sono causate da un conflitto interiore. Ovvero c'è una parte di lui che vuole delle cose e c'è una parte che non le vuole.
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Questo è probabile, ma c'è una pasticca per guarire? Non ho abbastanza motivazione per andare dallo psico
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30-12-2014, 16:26
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#6
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: nel pozzo senza fondo del relativismo
Messaggi: 3,525
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Cosa vogliamo che sia la nostra vita?
Una cosa dettata dal caso, o dalla nostra volontà?
Vivendo al momento si diventa vittime del caso.
Se già lo si è, in quel modo si solo peggiora la situazione.
E comunque, se pensiamo di più a una cosa, probabilmente è perchè teniamo all'evoluzione e alle conseguenze di quella cosa.
In contrasto col modo di pensare che invece opta per il "per ora faccio così e poi si vede, quel che sarà sarà".
E' un modo di pensare che come già detto da altri può portare a scelte relativamente sbagliate.
E poi, se non si pensa riguardo una decisione, in base a cosa la si prende?
Al piacere? All'istinto? All'intuito? All'amore? All'amicizia? Al futuro prossimo?
Appoggio il pensiero "potresti morire questa notte stessa chi se ne frega", ma è anche vero che il caso potrebbe optare per farti vivere qualcosa in più.
E cosa sarà mai di quella vita ottenuta per puro caso e neanche minimamente pianificata?
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30-12-2014, 16:33
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#7
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,845
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Magari fosse il pensiero e non il dolore.
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30-12-2014, 16:36
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#8
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,384
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l'azione annulla il pensiero e pensare troppo è un potente deterrente dell'azione, come su tutto ci vuole equilibrio, una preponderanza estrema dell'uno o dell'altro porta sempre a risultati negativi,o alla mancanza di risultati
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30-12-2014, 19:42
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#9
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Banned
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Marche
Messaggi: 4,061
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Il giusto equilibrio fra il pensare e l'agire sono il bene....
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Questo lo condivido completamente. Questo, però.
Ardere come una candela in una tempesta può avere gli stessi effetti disastrosi di mettere quella candela sotto una cappa di vetro... a mio dire.
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30-12-2014, 21:44
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#10
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Esperto
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 819
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Questa notte durante la mia insonnia, ho letto un post di un utente, di cui non ricordo il nome, che ha detto delle cose giuste: la maggior parte della gente comune non perde troppo tempo dietro ai sogni, a preparare il futuro, ma si da da fare, prova a fare cose invece di aspettare la situazione o il momento propizio. Se c'è da lavorare, vanno a lavorare, provano , poi se non gli piace lasciano, poi ricercano. Con i partner e gli amici uguale. Se hanno un problema fisico si curano, senza perdere tempo, se vogliono cambiare casa, la cambiano, magari sbagliando, ma facendo esperienza di tutto ciò che si è fatto.
Devo ammettere che non ho mai abbracciato questo stile di vita, ho sempre preferito fare scelte ponderate, aspettare il "momento giusto", ma poi rinvii, aspetti, rimani nel dubbio e nell'indecisione.. e non sono situazioni che giovano al benessere psicologico, motivo per cui voglio provare ad abbracciare questo diverso stile di vita. Non voglio sconvolgere il mio carattere che è comunque in un certo modo, più portato al pensare che al fare, vorrei solo riequilibrare la bilancia e provare a fare le cose con più slancio.
Tutti sbagliano, e noi non possiamo?
Agire sbagliando è quasi sempre meglio che non agire.
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C'è chi vive nel mondo là fuori e non può fare altro che agire, perché agire significa pensare là fuori. Ci sono poi gli sfigati che vivono dentro di se(in parte ovviamente) ma devono anche agire fuori e la cosa diventa problematica.
C'è chi sogna e guarda il mondo attraverso i sogni e sbaglia di certo perché agisce in funzione dei sogni e non della realtà.
C'è chi invece sa ponderare l'uno e l'altro.
Poi ci sono coloro che seguono il solo istinto, mangiano, dormono, amano, etc. Poco importa tutto il resto. Se mangiano dormono, amano etc sono felici. Se per qualche motivo non lo fanno, non lo so.
Pensare troppo non fa bene a un bel niente.
C'è chi pianifica 3 giorni prima cosa deve fare oggi, pensando a tutti i possibili problemi e preparandosi al peggio. Poi arriva oggi e capita il peggio. Il pianificatore è preparato ma tutti gli altri no, quindi si trova una soluzione comune e a colui il quale ha pianificato ha fatto il tutto inutilmente.
Poi arriva oggi e capita il peggio: chi non ha pensato a niente si trova in difficoltà ma viene aiutato dagli altri, e tutto finisce bene.
Poi arriva oggi e capita il peggio: chi non ha pensato niente si trova in difficoltà e perde. Poco bene, ma neanche troppo male, ci ha provato e nei 3 giorni indietro ha fatto altro e la prossima volta sarà più prudente. Già domani non ci penserà più. La vita va avanti.
La vita è adesso, il futuro non si sai mai come verrà. Sii felice adesso e in futuro potrai che ricordare felicità. La felicità porta altra felicità.
Se adesso sei troppo poco felice allora di sicuro c'è qualcosa che non va, quindi inutile pensare al futuro perché se sei infelice già adesso, difficilmente una situazione infelice ne porterà ad una migliore.
Anche chi combatte ogni giorno uccidendo i suoi simili, in fin dei conti sta bene. Perché tu che hai tutto in confronto a lui, non lo sei?
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30-12-2014, 21:56
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#11
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: £
Messaggi: 8,149
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Carpe diem... cogli il giorno... ma non funziona per tutti...
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30-12-2014, 22:04
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,074
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
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non era richiesto però lo accetto
Spesso c'è una parte di noi che vorrebbe evolvere, cambiare, ma c'è anche una forza uguale e contraria che vuole che tutto rimanga com'è, per tanti motivi, abitudine, paura dell'ignoto, tratti asperger .. da qui secondo me nascono le indecisioni, i rinvii..
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31-12-2014, 15:31
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#13
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Esperto
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 1,001
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Sono così i discorsi che mi fa da sempre mia madre, paragonandomi a mio fratello, che è la quintessenza dell’agire senza pensare. Mentre io sono l’opposto, sempre secondo mia madre. Secondo me abbiamo solo reazioni diverse allo stesso terrore di fondo. Quindi non va bene nessuna delle due. Comunque, per convincermi della sua teoria mi ha fatto anche vedere sto video un po’ di tempo fa:
Ma dopo la visione abbiamo litigato, perché io le ho detto “ah ok ho capito, mi stai dicendo che devo essere più cagna” e lei si è incazzata…non capisce mai quando scherzo uff.
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