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26-03-2012, 14:16
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#1
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,770
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Che sono un fallimento totale me ne accorgo di più ogni giorno che passa, ma se inizialmente ho imparato a conviverci con questa sensazione e a compatirmi, arriva il momento in cui ne vuoi uscire ma non ci riesci ...e così cerchi di convincere gli altri e te stesso che tutto va bene e che la tua vita è normale come le altre e inizi a mentire, racconti situazioni e progetti inesistenti giusto per non provare ogni volta quella sensazione di vergogna e di umiliazioni quando qualcuno ti chiede "cosa stai facendo nella vita?" e scopre che sei un fallito.
Spesso non rispondo neanche a questa domanda, cerco di evitare l'argomento, ci giro attorno, sono nervoso ed evito le persone, soprattutto nei luoghi pubblici.
Ormai non sto più bene con nessuno, mi vergogno troppo di me stesso e di quello che sono.
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26-03-2012, 14:29
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#2
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Provincia di Venezia
Messaggi: 1,777
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26-03-2012, 14:36
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#3
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Avanzato
Qui dal: Feb 2012
Messaggi: 351
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Ti capisco. Anche a me quando chiedono "Come va? Che si racconta? Che fai di bello?", mi fanno sentire piuttosto a disagio perché di solito non ho niente di interessante da dire o da raccontare, anche se comunque me la cavo parlando del lavoro che non ho più e lamentandomi della disoccupazione...
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26-03-2012, 14:37
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#4
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,770
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Spesso ci sono interazioni sociali indesiderate, come i parenti che non vedi da mesi, quello che veniva in classe con te al liceo e che incontri dopo anni, la tua professoressa delle medie in fila con te alla posta e curiosa di sapere che fine hai fatto.....è terribile convivere ogni giorno con me stesso, se fossi una persona migliore e la mia vita fosse andata diversamente, sicuramente affronterei queste persone senza disagi e ansie..
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26-03-2012, 14:38
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#5
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 4,423
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Mi dispiace, anche io mi sento così... Ho la fortuna di avere un'amica alla quale voglio un mondo di bene e una volta alla settimana ci vediamo però il mio senso di inferiorità non svanisce, con lei mi trovo bene e non ho bisogno di nascondermi però ho sempre quelle paranoie che non cessano di mandarmi in pappa il cervello facendomi sentire inadeguata, quindi figuriamoci in una situazione completamente nuova e con persone diverse. Il fatto è che intorno a me vedo sempre persone sicure di sè, con la puzza sotto il naso, che ti guardano dall'alto al basso (il fatto più recente è stato sabato) e così la mia situazione è ancora più difficile da gestire.
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26-03-2012, 14:42
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#6
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,770
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In fin dei conti anche io mi sento bene e rilassato in compagnia di un solo amico, anche lui con i suoi problemi, quindi non abbiamo motivo di beccarci l'un l'altro e o di guardarci dall'alto verso il basso....ma per me solo il pensiero di uscire insieme a gente che non conosco e che sicuramente mi chiederà "cosa fai nella vita?" mi fa venire il batticuore e vorrei sprofondare sotto terra.
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26-03-2012, 15:51
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#7
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,210
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a piccoli passi provaci, cerca avvicinarti un pochino ad essere ciò che vorresti, guarda che basta poco, non devi essere un grande manager, o un uomo con moglie, figli amante e porsche...
basta avere qualcosa che ti tenga occupato perte del tempo....un corso di formazione, un piccolo lavoretto, già questo ti "solleverebbe" dammi retta
ho passato periodi così, non facevo nulla, non avevo nulla era bruttissimo, capisco come ti senti, poi ho cominciato dalle cose relativamente semplici, rigorosamente una alla volta, per non impazzire di ansia....prima la patente, poi un corso per un dato software, poi un altro, poi un lavoro....ora mi sento molto più "inserito" nella società ed a certe domande posso rispondere in qualche modo...
la cosa più difficile in assoluto è cominciare a mettersi in movimento....ma è anche l'unico modo per toglierti il fastidio che ti da il sentirti "escluso" dal contesto sociale...
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26-03-2012, 17:59
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,149
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Capita anche a me... non avere niente (di importante o interessante) da raccontare, non raggiungere obiettivi di rilievo, avere una vita monotona, spesso per divincolarsi dalle domande famigerate, una qualche bugia la si inventa per rendere meno insignificante la propria posizione.
Però nel mio caso le relazioni sociali sono talmente minime che non ho quasi più bisogno di ricorrere a questi mezzi.
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Questo è un caso lampante di schema emotivo maladattivo
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26-03-2012, 18:29
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#9
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,770
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Ho sempre sofferto, fin da bambino, di scarsa o assente autostima, timore e ansia.
Ricordo ancora da piccolo quando veniva a trovarci qualcuno a casa o noi andavamo a casa di parenti a fare visita, mi assaliva un'ansia terrificante, volevo nascondermi, diventavo muto, se qualcuno di loro mi faceva una domanda mi usciva una vocina flebile flebile e dicevo due parole..Le mie sorelle mi prendevano in giro perché nei viaggi in macchina ero silenzioso, i miei amici mi chiedevano perché non parlassi mai quando ero a scuola...gli altri ragazzini invece erano su un altro pianeta in quanto a relazioni sociali....per fortuna negli ultimi anni sono riuscito a migliorare questo aspetto e ad essere leggermente più sciolto e vivace..sfortunatamente la mia autostima non è migliorata, anzi, mi ha portato a commettere altri sbagli, affrontare le paure mi sfiniva sia psicologicamente che fisicamente, e per questo ci ho rinunciato.
Ricordo che gli unici momenti in cui mi sentivo bene e in pace con me stesso da bambino-adolescente erano i momenti passati da solo e anche adesso tutto sommato...quando ero da solo mi sentivo intoccabile e non esposto al giudizio degli altri, e soprattutto non potevo assumere atteggiamenti che mi avrebbero messo in imbarazzo.
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26-03-2012, 18:31
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#10
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,731
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Quote:
Originariamente inviata da lowman's
Che sono un fallimento totale me ne accorgo di più ogni giorno che passa, ma se inizialmente ho imparato a conviverci con questa sensazione e a compatirmi, arriva il momento in cui ne vuoi uscire ma non ci riesci ...e così cerchi di convincere gli altri e te stesso che tutto va bene e che la tua vita è normale come le altre e inizi a mentire, racconti situazioni e progetti inesistenti giusto per non provare ogni volta quella sensazione di vergogna e di umiliazioni quando qualcuno ti chiede "cosa stai facendo nella vita?" e scopre che sei un fallito.
Spesso non rispondo neanche a questa domanda, cerco di evitare l'argomento, ci giro attorno, sono nervoso ed evito le persone, soprattutto nei luoghi pubblici.
Ormai non sto più bene con nessuno, mi vergogno troppo di me stesso e di quello che sono.
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Capita anche a me... non avere niente (di importante o interessante) da raccontare, non raggiungere obiettivi di rilievo, avere una vita monotona, spesso per divincolarsi dalle domande famigerate, una qualche bugia la si inventa per rendere meno insignificante la propria posizione.
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Questo è il motivo per cui detesto il dover condurre la classica conversazione spicciola quando incontro conoscenti, soprattutto quando questi hanno esperienze lavorative, universitarie, estere da raccontare.
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26-03-2012, 18:33
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#11
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,770
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Per non parlare di quanto fossi spaventato dalle ragazzine, andavo in tilt XD
Ancora oggi ho difficoltà a relazionarmi con loro..!
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26-03-2012, 18:39
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#12
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,770
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Il problema è che se ora incontro gente nuova so che prima o poi mi farà la fatidica domanda "che fai nella vita?"
E io ovviamente non posso rispondere "faccio il fallito", perché 1) me ne vergognerei sia da solo, che in compagnia 2) immediatamente l'opinione su di me di quella persona diventerà negativa e probabilmente mi etichetterà così a vita.
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26-03-2012, 19:03
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#13
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 2,097
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quanti anni hai?
per iniziare potresti torvarti un lavoro o magari volontariato,
ti chiedono qualcosa sulla vita?
menti, sarà uan carognata ma fregatene.
l'importante è inserirsi nel giro, inizialmente.
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26-03-2012, 19:20
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#14
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Banned
Qui dal: Dec 2011
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 185
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Quote:
Originariamente inviata da lowman's
Che sono un fallimento totale me ne accorgo di più ogni giorno che passa, ma se inizialmente ho imparato a conviverci con questa sensazione e a compatirmi, arriva il momento in cui ne vuoi uscire ma non ci riesci ...e così cerchi di convincere gli altri e te stesso che tutto va bene e che la tua vita è normale come le altre e inizi a mentire, racconti situazioni e progetti inesistenti giusto per non provare ogni volta quella sensazione di vergogna e di umiliazioni quando qualcuno ti chiede "cosa stai facendo nella vita?" e scopre che sei un fallito.
Spesso non rispondo neanche a questa domanda, cerco di evitare l'argomento, ci giro attorno, sono nervoso ed evito le persone, soprattutto nei luoghi pubblici.
Ormai non sto più bene con nessuno, mi vergogno troppo di me stesso e di quello che sono.
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Ti capisco credimi, in passato quando spesso uscivo nel fine settimana e
capitavano discorsi riguardanti le esperienze sessuali per non essere preso
in giro raccontavo falsità però dentro ci stavo male, tanto male.
Ora loro sono felicemente sposati e con figli mentre io sono sempre più triste
ed infelice. Il mio consiglio è di non prendermi come esempio perché sono solo un'inutile
fallito.
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Ultima modifica di manuel76; 26-03-2012 a 19:24.
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26-03-2012, 20:19
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#15
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Esperto
Qui dal: Feb 2011
Ubicazione: meandri della Campania
Messaggi: 2,291
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il senso di fallimento perenne mi sta rendendo iper irritabile,incazzato costantemente e vendicativo.Se per caso sto in ascensore per esempio,inizio a bestemmiare per il fatto che l'ascensore non si muove subito e se magari una ragazza inizia a perdere tempo a un distributore la guardo storto e le auguro tutti i mali possibili.
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26-03-2012, 21:32
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#16
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,770
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vorrei iniziare a fare del volontariato, almeno mi rendo utile a qualcosa, ma poi ritorna la mancanza di autostima e mi chiedo sarò mai in grado di aiutare gli altri??
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26-03-2012, 21:37
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#17
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Dentro la mia testa
Messaggi: 1,457
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Quote:
Originariamente inviata da lowman's
Spesso non rispondo neanche a questa domanda, cerco di evitare l'argomento, ci giro attorno, sono nervoso ed evito le persone, soprattutto nei luoghi pubblici.
Ormai non sto più bene con nessuno, mi vergogno troppo di me stesso e di quello che sono.
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Io non mi invento cose o situazioni..però capisco benissimo questa situazione...la stessa fatidica domanda,ogni volta che metto piede fuori casa:"Il lavoro?"...e la stessa risposta,e leggere negli occhi degli altri il tuo fallimento,leggere esattamente il loro pensiero:"questa non ha voglia di fare nulla,è impossibile che sta ancora disoccupata,si vede che non lo cerca..."
Questo mi sta portando pian piano ad allontanarmi ogni volta di più da tutti..a passare sempre più tempo in casa..a non rispondere al telefono ad alcuni amici che non sento da anni per non dover dire:"e,ho fatto qualche lavoretto ma sto ancora disoccupata....e no...nessuna novità..."
Ed è un cane che si morde la coda...
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26-03-2012, 21:42
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#18
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,770
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...idem
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26-03-2012, 21:43
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#19
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Banned
Qui dal: May 2007
Messaggi: 409
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Quote:
Originariamente inviata da lowman's
Che sono un fallimento totale me ne accorgo di più ogni giorno che passa, ma se inizialmente ho imparato a conviverci con questa sensazione e a compatirmi, arriva il momento in cui ne vuoi uscire ma non ci riesci ...e così cerchi di convincere gli altri e te stesso che tutto va bene e che la tua vita è normale come le altre e inizi a mentire, racconti situazioni e progetti inesistenti giusto per non provare ogni volta quella sensazione di vergogna e di umiliazioni quando qualcuno ti chiede "cosa stai facendo nella vita?" e scopre che sei un fallito.
Spesso non rispondo neanche a questa domanda, cerco di evitare l'argomento, ci giro attorno, sono nervoso ed evito le persone, soprattutto nei luoghi pubblici.
Ormai non sto più bene con nessuno, mi vergogno troppo di me stesso e di quello che sono.
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Oramai sono diventata una brava attrice! ...quando mi chiedono: '' cosa fai ?'' io ''lavoro'' '' è un piccolo lavoro ma mi piace '' ...in realtà dentro muoio ...anzi, sono diventata talmente brava a recitare che, quando mento in un primo momento non lo vivo più con angoscia, ma quando torno a casa mi rendo conto di quanto gli altri si siano goduti la vita e io non abbia fatto nulla ....
l'ultima volta che sono uscita con delle persone tutti a raccontarsi le loro storie di quanto si siano divertiti da adolescenti e quante belle esperienze hanno fatto, e io invece, invece niente, una ragazza sobria, brava, quadrata, che per far felici mamma e papà e non destare loro preoccupazioni si è rovinata la vita ..ho creduto a tutte le bugie di mia madre.
Quando ho capito che la accontentavo, mi sono ritrovata senza niente in mano ....Ora che ho capito che razza di bugiarda e ansiosa è mia madre devo solo raccogliere i cocci ...e non ha nemmeno rispetto per me perchè nega anche di avermi mentito per tanti anni ..
tanto quella che ha il cervello rovinato sono io non lei ..lei sta bene nel suo mondo di pazzia ...
la odio la odio moltissimo e arrivare a dire di odiare una madre è grave....
mi dispiace per te queste sensazioni le provo ogni giorno ...il perchè non ci è ancora venuto un infarto per lo stress è un miracolo ...
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Ultima modifica di giorgia; 26-03-2012 a 21:46.
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27-03-2012, 23:57
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#20
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Esperto
Qui dal: Feb 2012
Messaggi: 1,441
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Anche io mi sento spesso a disagio.. per fortuna provo a raccontare il lato bello di quello che mi accade..
Da una parte (quella positiva) penso che è bello volere sempre di più e non accontentarsi...
"com'è il bicchiere? Mezzo pieno o mezzo vuoto? Sempre troppo poco"
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