Smeraldina

Salve ragazzi se vi ricordate vi ho già accennato che faccio parte di una chiesa cristiana non cattolica.
Domenica un oratore ha fatto un discorso dal pulpito e usando la Bibbia ha parlato di sentimenti negativi che dovremmo evitare.
A me ha colpito particolarmente uno,quando ha parlato di non provare risentimento verso il proprio prossimo,perchè il risentimento può crescere piano piano dentro una persona trasformandolo in odio e ci sono casi in qui l'odio può portare addirittura all'omicidio.
E poi se si prova risentimento non si ama il prossimo,voi cosa ne pensate?

no-body

Che non mi va di porgere l'altra guancia.

Demiurgo

E' vero... ma non sempre l'uomo è virtuoso.

I sentimenti di odio possono nascere sempre, a maggior ragione se una persona è problematica e in qualche modo non riesce a sentirsi a suo agio.

La solitudine o la paura spesso alimentano i pensieri negativi e ad un certo punto questi diventano un chiodo fisso... una sorta si serpente che si morde la coda.

E a volte i pensieri negativi sono l'unico sfogo di una persona...

hermit94

Non sono religioso ma è vero,il rancore e l'odio sono emozioni che danneggiano solo chi le prova meglio liberarsene il prima possibile,io sto ancora pagando

varykino

per fortuna nn provo rancore , al massimo l ho provato per un massimo di qualche ora in tutta la vita ahhaha

cmq nn amo nemmeno il prossimo , casomai posso amare il prossimo ancora perchè è cosi lontano che nn lo vedo

claire

che non serve essere religiosi per affermare ciò.

HDoor

Non avrei potuto spiegarmi meglio.

Silent Bob

Questa frase mi sembra un po' la scoperta dell'acqua calda.

varykino

se vabbè allora chi si piscia addosso da bambino è serial killer

so frasi esgerate quelle.

no-body

Il rancore verso il prossimo quando nasce ?
Per me quando si percepisce di aver subito un torto.
O mi vendico in qualche modo; o marcisco nel
rodermi il fegato.

Jacksparrow

Certi discorsi che vengono dal pulpito di un religioso
mi lasciano indifferente.
Non porgo l'altra guancia, e il rancore lo provo finché non mi passa ma niente perdono se non ho le scuse dell'altra parte.
Visto che spesso le scuse non arrivano, allora taglio i rapporti se possibile nei casi estremi.
Il rabbia va gestita ma non eliminata altrimenti siamo delle marionette, e la chiesa ha fatto più danni che altro in Italia bloccandone il rinnovamento e favorendo il declino.

Hazel Grace

ma io non voglio amare il prossimo, un due o tre persone poi le farei proprio fuori oh non sono Gesu' purtroppo

illumi

Subito oppure preferiresti prima torturarle? XD

Hazel Grace

non so, magari una tortura psicologica non sono cosi sadica

Inosservato

io faccio sempre lo sforzo per evitare qualsiasi tipo di risentimento, anche perchè se uno riesce ad avere l'onestà di guardare le proprie mancanze nota che spesso son proprio quelle che rimprovera agli altri

nella società odierna spesso si pensa che non odiare sia sinonimo di debolezza o peggio di arrendevolezza, quasi poca dignità. è un pensiero completamente sbagliato, e chiunque può sperimentarlo se prova a mettere in pratica il proposito di non arrabbiarsi, di avere pazienza e di cercare di non odiare le persone

se riesci a non alterarti per i torti (o presunti tali) subiti con il tempo riesci anche a capire meglio i tuoi comportamenti sbagliati e magari concorri a non farti odiare o a non far arrabbiare altri.
è tutto un circolo, risentimento chiama risentimento, orgoglio chiama orgoglio ed odio chiama odio, spezzarlo porta solo cose buone

Pablo's way

E' un enorme spreco di energie finalizzato al niente, anzi è proprio dannoso, quindi più si ha il controllo su questo tipo di sentimenti e meglio è, non c'è molto da aggiungere.

Personalmente non mi è mai capitato di provare questo sentimento a lungo, si è sempre trattato di brevi reazioni istintive, solitamente me ne libero con facilità, anche se non ricordo di persone che mi abbiano dato grandi motivi per provare rancore nei loro confronti.

ElsaonMars

Neanche a me. Ma di fatto o ci si vendica concretamente o il rancore fa male solo a noi. Il che è molto frustrante. Di fatto si continua splendidamente il lavoro ai nostri danni iniziato da chi odiamo.


Io credo che il rancore germogli sopratutto quando il danno è ancora attuale e non si vedono soluzioni all'orizonte. La sensazione di continuare a soffrire nel presente per le azioni di qualcun altro mentre quello va avanti beato è terribile.

Io non so come fare.

no-body

Io me la lego al dito. Bisognerebbe mettere le distanze tra noi e la sorgente del nostro rancore, ma non sempre e' possibile. Per andare a trattare con la persona che odiamo serve prima liberarsi di orgoglio e rancore.
Si puo' fare, io l'ho fatto; posso dimenticare il passato quando capisco che ci puo' essere un futuro. Ma quando non c'e' si e' in trappola, si e' in trincea, sul fronte di guerra muro contro muro. Non c'e' scampo, qualcuno deve soccombere. Concordo che vivere con il rancore ci fa male; se non si risolve, meglio lo sfogo violento e vada come deve andare.

cosechenonho

Rancore e rimuginio impotente. Credo anche io che siano alimentati dalla solitudine e dalla depressione.

cancellato2824

Mi appartiene poco il risentimento, cioe' non mi scaldo tanto... li vedo tipo lupi o zanzare pericolosi, fastidiosi, che mi possono dare problemi e preferirei non ci fossero... pero' se non ci ho piu' a che fare e non sono piu' di disturbo non mi interessano piu'... non voglio il loro male (neanche piu' di tanto il loro bene) solo non averci piu' a che fare .
Se cio' non e' possibile o i danni permangono piu' che risentimento (un minimo anche quello comunque) tendo a rattristarmi o autocommiserarmi.