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30-04-2012, 21:44
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#1
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Quella riportata sopra è la sintesi del pensiero espresso dal tizio che mi dà consigli (psicologo, credo) a riguardo del come uno come me dovrebbe affrontare i suoi problemi.
Però di ciò non sono poi così persuaso, e a tal proposito racconto un aneddoto capitatomi giusto un paio di giorni fa (sperando che nessuno dei presenti all'accaduto legga, ma anche fosse non avete voluto conoscermi e non sapete chi sono, vi sta bene pappappero ). Vabò, smetto di delirare e inizio a raccontare:
Allora, sono sul treno e, botta di culo (per una persona normale, ma non per me, come avrete modo di vedere tra qualche riga) mi ritrovo seduto attorniato da splendide (si fa per dire, qualcuna era anche carina a dirla tutta) fanciulle. L'inizio non è male, cioè una mi colpisce involontariamente (?!) su una gamba già provata da anni e anni di battaglie a calcetto tra veri uomini, e si ritrova suo malgrado costretta a rivolgermi la parola, mi chiede scusa un paio di volte e si accomoda nel posto a fianco al mio. A quel punto, inizia la consueta sagra delle seghe mentali. Comincio a martoriarmi col pensiero di dover a tutti i costi dire qualcosa, per non fare la figura del muto, perchè sei un uomo e devi parlare e saper condurre discussioni, noto un paio di sguardi più o meno casuali da parte loro, e mi sento, come già è capitato, un senzapalle capace solo di lasciarsi sfuggire ogni occasione decente se non altro per mettere da parte, socialmente parlando, un po' di punti esperienza (manco stessimo giocando ai pokèmon). Dopo due ore buone di silenzio esterno e imprecazioni interne contro mè stesso, memore della frase di cui il titolo, mi rivolgo ad una di loro chiedendo dove fossero dirette. Risposta secca e semi-fredda, che per l'ennupla volta mi lascia la solita delusione dentro, così ben conosciuta da coloro i quali sembra siano condannati a passare l'esistenza in continua lotta contro un nemico invisibile che gli impedisce di esprimere loro stessi nel mondo, costretti a farsi il mazzo e mettersi sempre in gioco, solo per poi sbattere la testa contro il solito, caro vecchio muro.
Ed ora eccomi quà, deluso/abbacchiato, con l'unica consolazione che "perde solo chi prima ha giocato", a chiedermi ancora perchè io non riesca a relazionarmi come un cristiano normale col genere femminile. Il quale, evidentemente, non capisco per mia colpa, mia grandissima colpa.
A conti fatti, sarebbe stato meglio evitare? O è sempre bene mettersi in gioco? Qualcuno è riuscito a sfondarlo sto cazzo di muro?
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30-04-2012, 22:12
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#2
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Banned
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: PURTROPPO NAPOLI
Messaggi: 4,470
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Provare --> Fallire --> Riprovare --> Fallire meglio->spararsi
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30-04-2012, 22:13
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#3
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Esperto
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Roma
Messaggi: 586
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E' chiaro che se uno prova una volta ogni morte di papa, anche a causa della scarsa scioltezza, rischia di sperimentare solo delusioni. Oltretutto noi (o almeno io sono così) tendiamo a addossarci la colpa di tutti i nostri fallimenti che difficilmente riusciamo a lasciarci alle spalle.
Una persona senza problemi probabilmente un giorno sì ed uno no scambia due chiacchiere con la vicina/o di posto, magari anche senza particolari doppi fini. Probabilmente, grazie anche alla tranquillità acquisita, riesce a porsi in maniera più amichevole e convincente. Però sicuramente anche a lui qualche ragazza risponderà in maniera fredda con la differenza però che questa persona probabilmente addosserà tutta la colpa alla ragazza.
Sicuramente non provando si evitano queste delusioni, ma d'altra parte in questo modo non si potrà mai vincere. Alla fine magari fare una figuraccia con una persona estranea ha i suoi lati positivi.
Che non bisogna andare a sbattere contro i muri sono d'accordo anche io, ma prima o poi bisognerebbe comunque uscire dalla zona di confort.
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30-04-2012, 22:24
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#4
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Banned
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 2,304
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Nel contesto da te descritto credo che avevi bisogno dell'appoggio di un amico. Non ho mai visto approcciare un gruppo di ragazze da un sol uomo
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30-04-2012, 22:49
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#5
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Intermedio
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: da qualche parte in Italia
Messaggi: 177
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Interessante topic,
Ve lo immaginate un mondo esattamente alla rovescio ?
Dove in metropolitana guardate le ragazze carine negli occhi e loro sia pur un po imbarazzate vi ricambiano con un sorriso.
Un mondo dove un gruppetto di ragazze vi ferma per strada chiedendovi di farsi un foto (singolarmente) con voi ?
Da non crederci, ma io ho provato questa ebrezza.
Ovviamente se questi sono gli approcci il seguito non è da meno.
Oggi quando mi trovo in treno o metro non mi passa più per la testa di dover attaccare discorso per forza, qualche volta capita che loro mi chedono qualcosa ma non mi interessa andare oltre (se viene qualcosa OK ma non è mai successo), NATURALEZZA solo quello conta inutile forzare.
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30-04-2012, 23:00
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#6
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 2,097
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avresti dovuto rispondere subito, una battuta e poi magari la domanda
dopo 2 ore di silenzio che pretendi, la magia si è persa.
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01-05-2012, 00:52
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#7
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Quote:
Originariamente inviata da LatrinLover
Provare --> Fallire --> Riprovare --> Fallire meglio->spararsi
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Già, o in alternativa tagliarsi i coglioni
Quote:
Originariamente inviata da Wilfred
E' chiaro che se uno prova una volta ogni morte di papa, anche a causa della scarsa scioltezza, rischia di sperimentare solo delusioni. Oltretutto noi (o almeno io sono così) tendiamo a addossarci la colpa di tutti i nostri fallimenti che difficilmente riusciamo a lasciarci alle spalle
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Quindi, per risolvere il problema, conviene tentare e ritentare (magari in situazioni più semplici, dato che come ha detto Sampei magari un amico in appoggio può tornare utile, per esempio). Ok, posso darti ragione. Ma il problema viene risolto perchè a furia di tentativi si acquisisce una certa "tecnica" di cui al momento non dispongo, o perchè, con l'accumularsi dei fallimenti calano le aspettative e quindi si risulta inconsciamente meno agitati/tesi? Perchè nel primo caso, devo iniziare ad adoperarmi per affinare (ma diciamo pure creare dal nulla) questa abilità, nel secondo dovrei solo prepararmi ad una sfliza infinita di delusioni e sperare di resistere.
Quote:
Originariamente inviata da Belindo
avresti dovuto rispondere subito, una battuta e poi magari la domanda
dopo 2 ore di silenzio che pretendi, la magia si è persa.
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Sì, sarebbe stato meglio farlo subito, non ho dubbi. Però temo che anche parlando dall'inizio avrei fatto infinitamente peggio di un ragazzo estroverso e spigliato che avesse iniziato a parlare due ore dopo. Cè un gap evidente da colmare quindi, il problema è che non so come riempirlo.
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01-05-2012, 01:02
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#8
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
Messaggi: 6,762
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è importantissimo il fatto che tu abbia trovato il coraggio per rivolgere loro qualche parola. E' un grande passo in avanti!
Bisogna procedere piano piano, a passo di lumaca per queste cose.
Magari un mese fa te lo sognavi di rivolgerti a loro e invece ora ha persino cercato di intavolare un discorso!
Se poi loro non erano interessate a parlare, probabilmente avevano altro di cui pensare o semplicemente erano più timide di te
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01-05-2012, 01:21
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#9
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Intermedio
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 167
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io quando avevo 15-16 anni ero bello sciolto e sicuro con le ragazze,poi da quando ho cominciato a prendere vagonate di 2 di picche sono diventato molto insicuro ed ormai a 26 anni ci rinuncio completamente
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01-05-2012, 01:22
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#10
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Banned
Qui dal: Jan 2012
Messaggi: 359
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a dire una cosa cosi non ci vuole niente,ci sono riuscito pure io in modo simile,che sono un disastro totale.il vero unico grande problema e' tenerla la conversazione,non iniziarla.
quindi secondo me ti dovresti fare una domanda..se anche fossi partito con la giusta frase,giusto tono e giusto piglio,dopo qualche parola scambiata,sarei stato in grado di continuare a parlare e sopratutto dopo un po ridere e scherzare?
infatti io avrei evitato
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01-05-2012, 01:25
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#11
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Il tizio che ti dà consigli deve aver letto Beckett.
Quote:
Ho sempre tentato. Ho sempre fallito. Non discutere. Fallisci ancora. Fallisci meglio. (da Worstward Ho)
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Comunque occorre procedere per piccoli passi e se si è fallito fare un passo indietro, solo così si potrà "fallire meglio".
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01-05-2012, 02:07
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#12
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Ubicazione: NA
Messaggi: 1,318
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Quote:
Originariamente inviata da Novak
Dopo due ore buone di silenzio esterno e imprecazioni interne contro mè stesso, memore della frase di cui il titolo, mi rivolgo ad una di loro chiedendo dove fossero dirette. Risposta secca e semi-fredda
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E' normale che hai ricevuto una risposta del genere.
Sei stato zitto per due ore passando per un sociopatico o forse per uno antipatico per poi aprire bocca e fare la figura dell'impiccione.
La capoccia della gente in caso di domande del genere funziona in due modi:
1) se la persona è interessata a te, le piaci o cose simili, qualsiasi idiozia tu possa domandare ne sarà ben contenta perchè non aspettava altro che tu le parlassi.
2) se non piaci o le sei indifferente passi per uno che vuole inserirsi nei discorsi altrui o peggio ancora per uno che vuole scoprire fatti che nessuno aveva intenzione di rivelarti...
Quote:
Originariamente inviata da Novak
a chiedermi ancora perchè io non riesca a relazionarmi come un cristiano normale col genere femminile.
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Nel caso specifico della domanda che hai posto alle ragazze direi che non sei riuscito a relazionarti perchè tra le mille cose che potevi domandare hai scelto la più controproducente e fastidiosa, e probabilmente nel momento sbagliato...
Ha ragione il tuo psicologo a dirti di provare sempre. Anche perchè se non continui a provare non arriverai mai a capire quali sono le cose da domandare e quando.
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01-05-2012, 10:35
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#13
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Esperto
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Roma
Messaggi: 586
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Quote:
Originariamente inviata da Novak
Quindi, per risolvere il problema, conviene tentare e ritentare (magari in situazioni più semplici, dato che come ha detto Sampei magari un amico in appoggio può tornare utile, per esempio). Ok, posso darti ragione. Ma il problema viene risolto perchè a furia di tentativi si acquisisce una certa "tecnica" di cui al momento non dispongo, o perchè, con l'accumularsi dei fallimenti calano le aspettative e quindi si risulta inconsciamente meno agitati/tesi? Perchè nel primo caso, devo iniziare ad adoperarmi per affinare (ma diciamo pure creare dal nulla) questa abilità, nel secondo dovrei solo prepararmi ad una sfliza infinita di delusioni e sperare di resistere.
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Come ti ha scritto Joseph la strada migliore sarebbe quella di fare un passo per volta, procedere per gradi crescenti di difficoltà. Però spesso così facendo alla fine si rischia di non mettersi mai veramente alla prova, di girare all'infinito intorno al problema.
Col tempo acquisterai sia la capacità di sopportare meglio alcune delusioni sia una "tecnica" migliore (cioè semplicemente più naturalezza).
Sia chiaro... non è che io ci sia riuscito
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01-05-2012, 11:19
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#14
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Quote:
Originariamente inviata da Novak
Quella riportata sopra è la sintesi del pensiero espresso dal tizio che mi dà consigli (psicologo, credo) a riguardo del come uno come me dovrebbe affrontare i suoi problemi.
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Il sottotitolo della TCC è «Come prenderlo nel didietro ed essere felici»
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01-05-2012, 11:26
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#15
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Esperto
Qui dal: Feb 2011
Ubicazione: meandri della Campania
Messaggi: 2,291
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io non ho di questi problemi,il mio nick dice tutto
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01-05-2012, 17:26
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#16
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Quote:
Originariamente inviata da rainy
è importantissimo il fatto che tu abbia trovato il coraggio per rivolgere loro qualche parola. E' un grande passo in avanti!
Bisogna procedere piano piano, a passo di lumaca per queste cose.
Magari un mese fa te lo sognavi di rivolgerti a loro e invece ora ha persino cercato di intavolare un discorso!
Se poi loro non erano interessate a parlare, probabilmente avevano altro di cui pensare o semplicemente erano più timide di te
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Grazie mille, apprezzo molto l'interpretazione ottimistica che hai cercato di dare all'accaduto. Come ho scritto il fatto che per aver perso significa che ho giocato, è stata la mia unica consolazione, forse sottovalutata...
Quote:
Originariamente inviata da ElectricF
a dire una cosa cosi non ci vuole niente,ci sono riuscito pure io in modo simile,che sono un disastro totale.il vero unico grande problema e' tenerla la conversazione,non iniziarla.
quindi secondo me ti dovresti fare una domanda..se anche fossi partito con la giusta frase,giusto tono e giusto piglio,dopo qualche parola scambiata,sarei stato in grado di continuare a parlare e sopratutto dopo un po ridere e scherzare?
infatti io avrei evitato
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Tranquillo, ho problemi pure a mandarla avanti una conversazione, non mi faccio mancare nulla
Iniziarla bene mi riesce il 30-40% delle volte, continuarla quasi mai.
Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
Comunque occorre procedere per piccoli passi e se si è fallito fare un passo indietro, solo così si potrà "fallire meglio".
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Quote:
Originariamente inviata da Wilfred
Come ti ha scritto Joseph la strada migliore sarebbe quella di fare un passo per volta, procedere per gradi crescenti di difficoltà. Però spesso così facendo alla fine si rischia di non mettersi mai veramente alla prova, di girare all'infinito intorno al problema.
Col tempo acquisterai sia la capacità di sopportare meglio alcune delusioni sia una "tecnica" migliore (cioè semplicemente più naturalezza).
Sia chiaro... non è che io ci sia riuscito
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Ci sono situazioni che per noi sono molto ardue, dice bene chi consiglia di commisurare gli obiettivi alle proprie possibilità, e se trovarci in un gruppo di estranee ci fa chiudere a riccio, evidentemente la prova è un po' ardua, non in generale, ma proprio a causa delle nostre abilità sociali.
Penso che l'unica sarebbe fare dei piccoli passi graduali e non cercare subito di stravolgere i nostri atteggiamenti.
L'importante è non farsi demoralizzare da questi "passaggi a vuoto".
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Posso essere d'accordo coi piccoli passi graduali. Qualche esempio?
Quote:
Originariamente inviata da canza
Nel caso specifico della domanda che hai posto alle ragazze direi che non sei riuscito a relazionarti perchè tra le mille cose che potevi domandare hai scelto la più controproducente e fastidiosa, e probabilmente nel momento sbagliato...
Ha ragione il tuo psicologo a dirti di provare sempre. Anche perchè se non continui a provare non arriverai mai a capire quali sono le cose da domandare e quando.
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Appunto, mi è palese il fatto che ho scelto modi e tempi sbagliati, è che non so quali sono quelli giusti e non ho la tranquillità per agire secondo natura. xD
Quali sono ste cose da domandare? Nessuno sa dirmelo senza che debba scoprirlo andando incontro a un fallimento dietro l'altro? Non cè una scuola di pensiero psicologica diversa, che invece del "prova finchè non sfoghi" ti insegna passo passo cosa come e quando fare? Chiedo semplicemente, perchè non lo so.
Quote:
Originariamente inviata da barclay
Il sottotitolo della TCC è «Come prenderlo nel didietro ed essere felici»
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Me ne sto accorgendo...
Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Alla fine conta solo se davvero si vuole qualcosa, nel qual caso un modo si trova ("where there is a will there is a way").
La strada per gradi crescenti di difficoltà la si intraprende quando davvero c'è il desiderio di migliorare, altrimenti si fà il classico giro in tondo con occasionali tentativi a kamikaze (creati apposta per fallire e per non fare passi in avanti).
La tecnica migliore come hai scritto tu è la naturalezza, non servono manuali sugli abbordaggi, semplicemente ci si riesce quando si fanno in maniera naturale... ogni discorso a riguardo lascia il tempo che trova, l'unico problema è riuscire a volere davvero quello che si desidera volere.
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Il problema è riuscire a essere naturali con addosso tutta la pressione e l'ansia generate da anni di fallimenti...
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02-05-2012, 04:23
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#17
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Ubicazione: NA
Messaggi: 1,318
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Quote:
Originariamente inviata da Novak
Appunto, mi è palese il fatto che ho scelto modi e tempi sbagliati, è che non so quali sono quelli giusti e non ho la tranquillità per agire secondo natura. xD
Quali sono ste cose da domandare? Nessuno sa dirmelo senza che debba scoprirlo andando incontro a un fallimento dietro l'altro? Non cè una scuola di pensiero psicologica diversa, che invece del "prova finchè non sfoghi" ti insegna passo passo cosa come e quando fare? Chiedo semplicemente, perchè non lo so.
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I PUA americani sono una trovata commerciale, ma in alcuni testi c'è molta roba di buonsenso a cui effettivamente non mi era capitato di pensare.
Se non altro ti fanno vedere la faccenda del parlare con le ragazze sotto un'altra prospettiva.
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02-05-2012, 11:51
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#18
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Effettivamente la prima cosa che ho notato dal loro sito è che, piuttosto che dare una parvenza di scientificità e accademicità ai loro sistemi (cosa che darebbe maggior credibilità al tutto) puntano tutto sul solito sensazionalismo e su tecniche miracolose che solo loro possono fornirti. E usualmente quest'ultima tipologia non promette bene, chi si presenta così e poi spara dei prezzi tanto esorbitanti non mi ispira fiducia.
Tu come hai fatto a leggere dei loro testi?
Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Anche se personalmente mi chiedo se non sia più importante occuparsi di quello che rende difficile l'interazione con gli altri, più che occuparsi solo di questa difficoltà.
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Pensavo che, se nel campo che si ritiene più importante si riesce ad avere successo, anche se solo grazie a tecniche preimpostate, si può poi avere come ripercussione un'iniezione di fiducia su tutta la linea.
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03-05-2012, 04:41
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#19
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Ubicazione: NA
Messaggi: 1,318
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Quote:
Originariamente inviata da Novak
puntano tutto sul solito sensazionalismo e su tecniche miracolose che solo loro possono fornirti.
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Infatti non ho detto che forniscono tecniche miracolose che funzionano, ho detto che danno spunti molto interessanti e punti di vista verosimili e diversi dalle fissazioni in cui ricadiamo solitamente noi introversi, evitanti o fobici.
Quote:
Originariamente inviata da Novak
Tu come hai fatto a leggere dei loro testi?
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Scaricai il materiale dai siti di filesharing...
Quote:
Originariamente inviata da Novak
Pensavo che, se nel campo che si ritiene più importante si riesce ad avere successo, anche se solo grazie a tecniche preimpostate, si può poi avere come ripercussione un'iniezione di fiducia su tutta la linea.
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Hai ragione, sono convinto anch'io di questa cosa! Se grazie a tecniche preimpostate riesci ad approcciare ragazze/i con successo è chiaro che dopo hai un'iniezione di fiducia che ti permetterà anche di approcciare a modo tuo...
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