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Vecchio 02-09-2013, 19:48   #1
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

Ho avuto un colloquio per un corso di lingua. Era un'offerta, ho accettato di venire per curiosità. Appena entrato l'impiegato mi ha fatto una sorta di discorso motivazionale in stile psicanalisi d'urto.
Ne è venuto fuori che: vivo nella nebbia, non ho obiettivi, sono apatico, sarò disoccupato fino a quando non cambierò.
Ok, tutto molto stressante e che disagevole, ma il punto di cui voglio parlarvi è questo: come fate ad essere decisi su un obiettivo?
Io sono introverso e il mio piacere per il pensiero mi porta spesso a cambiare la rotta che ho programmato; a furia di cambiare programma, non metto tutta quest'energia a programmare la rotta perché tanto so che non sono così rigido da non cambiare mai idea. Non voglio dire che sono uno che molla, ma necessito di capire se una cosa fa per me e la voglio veramente e per questo all'inizio non posso far altro che avvicinarmi timidamente a quella cosa invece di aggredirla.
Io ho in mente di andare all'estero a lavorare (cosa che lì non potevo dire, per motivi che non sto qui a raccontare), ma per avverare questo desiderio, non seguo un copione, bensì un canovaccio. "Quella è la direzione, bene o male arriverò"; invece questa mentalità è vista come il male, perché è il preludio al fancazzismo.
Mi chiedo come si possa avere le idee ultrachiare sul futuro, quando il traguardo è ancora lontano.
Vecchio 02-09-2013, 20:20   #2
Esperto
L'avatar di paccello
 

Capisco. Devo dire che non avevo mai collegato la mia tendenziale incostanza all'introversione ma ci sta, dato che si fa viaggiare il pensiero in più direzioni.
Mi sembra la solita solfa estroversa, applicabile anche al campo "come si fa con le ragazze": devi essere convinto & sicuro, anche prima di sapere il perché, devi esserlo di tuo qualunque cosa tu scelga di fare. Un po' difficile, almeno per noi. Anzi, se applicato alla lettera suona anche un po' da coglioni.
Vecchio 02-09-2013, 20:57   #3
Esperto
L'avatar di Altamekz
 

Sta gente ammazza la creatività, non starlo a sentire wlm.
Vecchio 02-09-2013, 21:12   #4
Intermedio
 

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Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
"Quella è la direzione, bene o male arriverò"; invece questa mentalità è vista come il male, perché è il preludio al fancazzismo.
Mi chiedo come si possa avere le idee ultrachiare sul futuro, quando il traguardo è ancora lontano.
Bisogna solo arrivare a 18 anni e mettere da parte ogni sincera aspirazione per favorire quelle altrui. Non ci sono riuscito all'epoca e non ci riesco tuttora.
Vecchio 02-09-2013, 21:39   #5
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Mi chiedo come si possa avere le idee ultrachiare sul futuro, quando il traguardo è ancora lontano.
ah non chiederlo a me, sinceramente da un lato le persone che fanno così, che progettano in funzione di un sogno (spesso ultrapreciso nei minimi dettagli) le ammiro (diciamo un 10% di me le ammira) dall'altro mi stanno molto sulle scatole (il restante 90%)
nel campo lavorativo sono un pragmatico, capisco che uno possa avere sogni ed aspirazioni, ma un minimo di elasticità se la deve dare altrimenti non vive più

il tuo metodo "canovaccio" che usi al posto del "copione" lo condivido in pieno
Vecchio 02-09-2013, 22:04   #6
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

Quote:
Originariamente inviata da Altamekz Visualizza il messaggio
Sta gente ammazza la creatività, non starlo a sentire wlm.
Perché la creatività?
Vecchio 03-09-2013, 19:26   #7
Esperto
L'avatar di Altamekz
 

Quote:
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Perché la creatività?
perchè ti vogliono inquadrato secondo il loro schema, non c'è mai un solo modo per fare le cose.
Vecchio 03-09-2013, 19:28   #8
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

Quote:
Originariamente inviata da Altamekz Visualizza il messaggio
perchè ti vogliono inquadrato secondo il loro schema, non c'è mai un solo modo per fare le cose.
Però loro dicono: "Ad oggi che cosa stai facendo? Che vita hai? Che lavoro fai? Sentimentalmente come stai?"

Non riesco a rispondere a tono a questa gente qua.
Vecchio 03-09-2013, 19:41   #9
Esperto
L'avatar di Altamekz
 

Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Però loro dicono: "Ad oggi che cosa stai facendo? Che vita hai? Che lavoro fai? Sentimentalmente come stai?"

Non riesco a rispondere a tono a questa gente qua.
Devi avere due facce c'è poco da fare, ti devi conformare se hai bisogno di loro, questo però non significa cambiare, ma dire quello che vogliono sentire, "attac o ciucc addò ric o padrone" , lega l'asino dove ti dice il padrone.
Vecchio 03-09-2013, 20:04   #10
Avanzato
L'avatar di Passiflora
 

Fantastico argomento, questo. sono d'accordo con chi ti dice che 'sti atteggiamenti ammazzano la fantasia, e di continuare con lo stile canovaccio :-)
una volta il re degli strafighi normaloni mi confermo' che "loro" fanno proprio cosi': preparano risposte secche, finte, adatte a ogni occasione. Attaccano il ciuccio dove vuole il padrone, proprio cosi'.
A volte ci stanno male pure loro, per il disagio causato da questa dicotomia, magra consolazione !
Vecchio 03-09-2013, 20:57   #11
Esperto
L'avatar di Kody
 

Io credo che il fatto sia che abbiamo talmente poca sicurezza in noi stessi che stiamo lì a chiederci "andrà bene?". Io ho notevolmente migliorato questo aspetto, aumentando la mia austostima e sicurezza. Prendere le decisioni velocemente ed in modo sicuro verrà da se.

Non è che le persone sicure si sè non cambiano piani, è che loro trovano subito piani alternativi senza doverci pensare mille ore, perchè sono sicuri delle loro decisioni.
Vecchio 03-09-2013, 21:21   #12
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
...
Mi chiedo come si possa avere le idee ultrachiare sul futuro, quando il traguardo è ancora lontano.
Faccio un esempio banale.
Prendi ad esempio due aspiranti matricole all' università: uno prova a fare il test di ingresso all' università per molte facoltà diversissime per indirizzo, come ingegneria, sociologia, biologia, lettere e filosofia. L' altro si iscrive solo ed unicamente a medicina.

Il futuro sarà ovviamente un' incognita per entrambi, come pure i traguardi che verranno raggiunti, dato che avere le idee veramente ultrachiare su ciò che deve ancora venire è impossibile, ma nel primo studente manca totalmente un abbozzo di programmazione della propria vita che nel secondo invece è presente.
Impossibile dire come andrà lo studente di medicina, ma per l'altro è semplice prevedere che, con tutta probabilità, perderà un anno.

Il discorso è che devi avere una conoscenza di te stesso tale da avere un' idea di quale siano le tue reali inclinazioni, ed assecondarle. Semplice a parole e difficile nei fatti, specialmente per le persone che convivono con problemi psicologici di varia natura, specie se se li trascinano da molto tempo.
Vecchio 03-09-2013, 22:33   #13
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

Quote:
Originariamente inviata da Franz86 Visualizza il messaggio
Il discorso è che devi avere una conoscenza di te stesso tale da avere un' idea di quale siano le tue reali inclinazioni, ed assecondarle. Semplice a parole e difficile nei fatti, specialmente per le persone che convivono con problemi psicologici di varia natura, specie se se li trascinano da molto tempo.
Ma infatti sono lontanissimo dal conoscermi come si dovrebbe conoscere un coetaneo. E questo non sono perché sono introverso (maturazione lenta, neotenia), ma proprio perché mi confronto continuamente con gli altri e non ho mai accettato completamente le mie debolezze.
Questo mi porta a non avere confidenza con me stesso, ma solo con il me stesso idealizzato.
E' per questo che ce l'ho con l'omologazione. Se non assecondiamo la nostra natura rimanendo orgogliosi, non si fa nessun passo in avanti verso la conoscenza di sé.
Vecchio 03-09-2013, 22:37   #14
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

Quote:
Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio
Io credo che il fatto sia che abbiamo talmente poca sicurezza in noi stessi che stiamo lì a chiederci "andrà bene?". Io ho notevolmente migliorato questo aspetto, aumentando la mia austostima e sicurezza. Prendere le decisioni velocemente ed in modo sicuro verrà da se.

Non è che le persone sicure si sè non cambiano piani, è che loro trovano subito piani alternativi senza doverci pensare mille ore, perchè sono sicuri delle loro decisioni.
Infatti io ho notato questo: io temo di non dover rispettare il mio proposito, invece questi che procedono per obiettivi fanno i rigidoni, ma poi non per forza portano a compimento il programma.
Quindi la vera differenza sembra essere nel fatto che la mia decisione si fa desiderare proprio perché arriva quando è definitiva; nessuna promessa se non può essere rispettata al 100%.
Vecchio 03-09-2013, 22:39   #15
Esperto
L'avatar di alessietto
 

Quote:
Originariamente inviata da Passiflora Visualizza il messaggio
Fantastico argomento, questo. sono d'accordo con chi ti dice che 'sti atteggiamenti ammazzano la fantasia, e di continuare con lo stile canovaccio :-)
una volta il re degli strafighi normaloni mi confermo' che "loro" fanno proprio cosi': preparano risposte secche, finte, adatte a ogni occasione. Attaccano il ciuccio dove vuole il padrone, proprio cosi'.
A volte ci stanno male pure loro, per il disagio causato da questa dicotomia, magra consolazione !
C'è un libro di Seth Godin contro la noncreatività dei lavori d'ufficio, Linchpin in inglese, "La chiave di svolta in italiano".

E' un bel libro, ai tempi introvabile (non disponibile ne su amazon ne su feltrinelli o IBS, esaurito e senza ristampe lol), non so ora.
Vecchio 03-09-2013, 22:52   #16
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Ma infatti sono lontanissimo dal conoscermi come si dovrebbe conoscere un coetaneo. E questo non sono perché sono introverso (maturazione lenta, neotenia), ma proprio perché mi confronto continuamente con gli altri e non ho mai accettato completamente le mie debolezze.
Questo mi porta a non avere confidenza con me stesso, ma solo con il me stesso idealizzato.
E' per questo che ce l'ho con l'omologazione. Se non assecondiamo la nostra natura rimanendo orgogliosi, non si fa nessun passo in avanti verso la conoscenza di sé.
E' già una buona cosa riuscire ad ammettere questo.
Quindi devi mettere in discussione l' immagine idealizzata di te stesso che ti sei fatto ed essere disposto a demolirla. Mantenerla ti serve come autodifesa, ma al tempo stesso ti inchioda nello stesso punto.

Sul discorso dell' omologazione però ci andrei appunto cauto: secondo me per molti introversi proprio questo rifiuto è un motivo identitario, un modo di rendere le proprie debolezze delle virtù, e ciò altro non è che un costruire immagini idealizzate di se stessi ...
Quindi dipende da cosa si intende, caso per caso, per "omologazione".
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