![]() |
Progettualità
Ho avuto un colloquio per un corso di lingua. Era un'offerta, ho accettato di venire per curiosità. Appena entrato l'impiegato mi ha fatto una sorta di discorso motivazionale in stile psicanalisi d'urto.
Ne è venuto fuori che: vivo nella nebbia, non ho obiettivi, sono apatico, sarò disoccupato fino a quando non cambierò. Ok, tutto molto stressante e che disagevole, ma il punto di cui voglio parlarvi è questo: come fate ad essere decisi su un obiettivo? Io sono introverso e il mio piacere per il pensiero mi porta spesso a cambiare la rotta che ho programmato; a furia di cambiare programma, non metto tutta quest'energia a programmare la rotta perché tanto so che non sono così rigido da non cambiare mai idea. Non voglio dire che sono uno che molla, ma necessito di capire se una cosa fa per me e la voglio veramente e per questo all'inizio non posso far altro che avvicinarmi timidamente a quella cosa invece di aggredirla. Io ho in mente di andare all'estero a lavorare (cosa che lì non potevo dire, per motivi che non sto qui a raccontare), ma per avverare questo desiderio, non seguo un copione, bensì un canovaccio. "Quella è la direzione, bene o male arriverò"; invece questa mentalità è vista come il male, perché è il preludio al fancazzismo. Mi chiedo come si possa avere le idee ultrachiare sul futuro, quando il traguardo è ancora lontano. |
Re: Progettualità
Capisco. Devo dire che non avevo mai collegato la mia tendenziale incostanza all'introversione ma ci sta, dato che si fa viaggiare il pensiero in più direzioni.
Mi sembra la solita solfa estroversa, applicabile anche al campo "come si fa con le ragazze": devi essere convinto & sicuro, anche prima di sapere il perché, devi esserlo di tuo qualunque cosa tu scelga di fare. Un po' difficile, almeno per noi. Anzi, se applicato alla lettera suona anche un po' da coglioni. |
Re: Progettualità
Sta gente ammazza la creatività, non starlo a sentire wlm.
|
Re: Progettualità
Quote:
|
Re: Progettualità
Quote:
nel campo lavorativo sono un pragmatico, capisco che uno possa avere sogni ed aspirazioni, ma un minimo di elasticità se la deve dare altrimenti non vive più il tuo metodo "canovaccio" che usi al posto del "copione" lo condivido in pieno http://emoticonforum.altervista.org/.../sieno/148.gif |
Re: Progettualità
Quote:
|
Re: Progettualità
Quote:
|
Re: Progettualità
Quote:
Non riesco a rispondere a tono a questa gente qua. |
Re: Progettualità
Quote:
|
Re: Progettualità
Fantastico argomento, questo. sono d'accordo con chi ti dice che 'sti atteggiamenti ammazzano la fantasia, e di continuare con lo stile canovaccio :-)
una volta il re degli strafighi normaloni mi confermo' che "loro" fanno proprio cosi': preparano risposte secche, finte, adatte a ogni occasione. Attaccano il ciuccio dove vuole il padrone, proprio cosi'. A volte ci stanno male pure loro, per il disagio causato da questa dicotomia, magra consolazione ! |
Re: Progettualità
Io credo che il fatto sia che abbiamo talmente poca sicurezza in noi stessi che stiamo lì a chiederci "andrà bene?". Io ho notevolmente migliorato questo aspetto, aumentando la mia austostima e sicurezza. Prendere le decisioni velocemente ed in modo sicuro verrà da se.
Non è che le persone sicure si sè non cambiano piani, è che loro trovano subito piani alternativi senza doverci pensare mille ore, perchè sono sicuri delle loro decisioni. |
Re: Progettualità
Quote:
Prendi ad esempio due aspiranti matricole all' università: uno prova a fare il test di ingresso all' università per molte facoltà diversissime per indirizzo, come ingegneria, sociologia, biologia, lettere e filosofia. L' altro si iscrive solo ed unicamente a medicina. Il futuro sarà ovviamente un' incognita per entrambi, come pure i traguardi che verranno raggiunti, dato che avere le idee veramente ultrachiare su ciò che deve ancora venire è impossibile, ma nel primo studente manca totalmente un abbozzo di programmazione della propria vita che nel secondo invece è presente. Impossibile dire come andrà lo studente di medicina, ma per l'altro è semplice prevedere che, con tutta probabilità, perderà un anno. Il discorso è che devi avere una conoscenza di te stesso tale da avere un' idea di quale siano le tue reali inclinazioni, ed assecondarle. Semplice a parole e difficile nei fatti, specialmente per le persone che convivono con problemi psicologici di varia natura, specie se se li trascinano da molto tempo. |
Re: Progettualità
Quote:
Questo mi porta a non avere confidenza con me stesso, ma solo con il me stesso idealizzato. E' per questo che ce l'ho con l'omologazione. Se non assecondiamo la nostra natura rimanendo orgogliosi, non si fa nessun passo in avanti verso la conoscenza di sé. |
Re: Progettualità
Quote:
Quindi la vera differenza sembra essere nel fatto che la mia decisione si fa desiderare proprio perché arriva quando è definitiva; nessuna promessa se non può essere rispettata al 100%. |
Re: Progettualità
Quote:
E' un bel libro, ai tempi introvabile (non disponibile ne su amazon ne su feltrinelli o IBS, esaurito e senza ristampe lol), non so ora. |
Re: Progettualità
Quote:
Quindi devi mettere in discussione l' immagine idealizzata di te stesso che ti sei fatto ed essere disposto a demolirla. Mantenerla ti serve come autodifesa, ma al tempo stesso ti inchioda nello stesso punto. Sul discorso dell' omologazione però ci andrei appunto cauto: secondo me per molti introversi proprio questo rifiuto è un motivo identitario, un modo di rendere le proprie debolezze delle virtù, e ciò altro non è che un costruire immagini idealizzate di se stessi ... Quindi dipende da cosa si intende, caso per caso, per "omologazione". |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 20:05. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.