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Vecchio 12-12-2014, 15:35   #41
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Esistono donne che hanno questo disturbo http://en.wikipedia.org/wiki/Persist...ousal_disorder
Vecchio 12-12-2014, 16:20   #42
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Esistono donne che hanno questo disturbo http://en.wikipedia.org/wiki/Persist...ousal_disorder
Sì, ne avevo sentito parlare...peccato non avere mai incontrato qualcuna che soffrisse di questa patologia

Scherzi a parte, qui altro che erezione, il problema è molto più serio ed invalidante...
Vecchio 12-12-2014, 17:13   #43
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Originariamente inviata da Tararabbumbieee Visualizza il messaggio
Figurati...sarei ridicolo soltanto a pensare di provarci con una di loro (oltretutto caratterialmente saremmo pure poco compatibili).
So che detta così può sembrare la solita menata mentale del sociofobico evitante, ma chiunque avesse la possibilità di conoscerci dal vivo finirebbe presto per raggiungere la medesima conclusione...
Perché? Paura del rifiuto?
Vecchio 12-12-2014, 17:47   #44
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Perché? Paura del rifiuto?
Tanto è irrazionale la paura del rifiuto, no?
Vecchio 12-12-2014, 18:14   #45
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Io in questo periodo ho il problema opposto, non mi si alza o mi si alza per poco tempo. Vedi la vita, a chi troppo e chi niente.
Vecchio 12-12-2014, 18:32   #46
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Perché? Paura del rifiuto?
Non trovo semplice razionalizzare le varie componenti che mi spingono ad evitare l'approccio al mondo femminile, anche quando ne parlo con la terapeuta...Non si tratta tanto dell'imbarazzo di confessare ad altri i propri limiti e problemi, quanto piuttosto della difficoltà oggettiva che la mia testa prova nel cercare di districarsi dentro quel groviglio di emozioni, sentimenti e stati d'animo che albergano sul fondo della mia persona e si agitano febbrilmente quando si tenta di affrontare tale argomento...

Comunque, riprendendo quanto già avevo avuto modo di esporre qui sul forum in altri thread, direi che alla base del mio timore/rifiuto di approcciare il mondo femminile si pone indubbiamente una certa paura del rifiuto, ma più ancora il suo esatto opposto, ossia la paura di NON essere rifiutato. A ben guardare, infatti, nel mio caso è proprio questo il fattore che mi crea maggiore ansia: giacché infatti mi reputo un patetico inetto in molti aspetti della vita pratica quotidiana (e gli eventi spesso mi danno ragione in questo senso, vedi ad esempio la mia paura di guidare, il mio ridicolo senso dell'orientamento, la mia scarsa propensione per le attività manuali che pure sono basilari nell'esistenza non solo di una coppia ma anche di una singola persona che voglia vivere autonomamente, e via dicendo con chissà quanti altri possibili esempi...), se una ragazza per assurdo accettasse le mie avances allora sì che comincerebbero i veri problemi, dato il mio autentico terrore di non essere all'altezza delle aspettative, di deludere terribilmente a causa delle mie lacune, e di soffrire come un cane per la vergogna, l'umiliazione, il senso di fallimento personale che ne deriverebbero...
Purtroppo, l'aver capito che queste mie insicurezze sono il derivato di una pessima educazione paterna non mi è stato concretamente d'aiuto, almeno fino ad oggi...

Per quanto riguarda comunque il caso specifico delle mie amiche carine di cui sopra stavamo parlando, oltre a questi fattori un altro freno che smorza sul nascere qualunque possibile interesse da parte del sottoscritto ad approcciarle risiede nel fatto che ci conosciamo da anni, troppi anni...dico "troppi" nel senso che loro hanno avuto modo di conoscermi nel periodo più buio della mia vita, quando mi ero ridotto ad essere senza saperlo poco più che uno scarafaggio, una larva umana, e sebbene adesso mi ritenga almeno un po' migliorato tanto a livello estetico quanto sul piano della personalità, il fatto che appunto esse mi abbiano conosciuto in una fase della mia vita di cui certo non vado fiero basta a farmi ritenere impossibile che io possa risultare in qualche modo appetibile ai vari occhi.
Oltretutto, anche se loro sono molto carine, dal punto di vista caratteriale dubito fortemente che andremmo d'accordo. Abbiamo modi di ragionare e di comportarci diversi, che possono coesistere nell'ambito di una relazione amicale, ma non quando si tratta di condividere una spazio affettivamente più stretto ed impegnativo...finiremmo per non sopportarci proprio.
Vecchio 12-12-2014, 18:36   #47
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Originariamente inviata da Sputafuoco95 Visualizza il messaggio
Io in questo periodo ho il problema opposto, non mi si alza o mi si alza per poco tempo. Vedi la vita, a chi troppo e chi niente.


Comunque dubito che l'iper-attività del mio randellino di carne avrà modo di proseguire ancora a lungo...considerato che ormai ho quasi trent'anni e che l'età verde della mia vita è già bella che passata, immagino che tra poco imboccherò il sentiero della decadenza del desiderio e (spero) della pace dei sensi...
Vecchio 12-12-2014, 19:06   #48
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Originariamente inviata da eVito Corleone Visualizza il messaggio
Tanto è irrazionale la paura del rifiuto, no?
Irrazionale ≠ immotivata. Nel senso che trae motivazione in cose che probabilmente l'inconscio ingigantisce e distorce.

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Originariamente inviata da Tararabbumbieee Visualizza il messaggio
Comunque, riprendendo quanto già avevo avuto modo di esporre qui sul forum in altri thread, direi che alla base del mio timore/rifiuto di approcciare il mondo femminile si pone indubbiamente una certa paura del rifiuto, ma più ancora il suo esatto opposto, ossia la paura di NON essere rifiutato. A ben guardare, infatti, nel mio caso è proprio questo il fattore che mi crea maggiore ansia: giacché infatti mi reputo un patetico inetto in molti aspetti della vita pratica quotidiana (e gli eventi spesso mi danno ragione in questo senso, vedi ad esempio la mia paura di guidare, il mio ridicolo senso dell'orientamento, la mia scarsa propensione per le attività manuali che pure sono basilari nell'esistenza non solo di una coppia ma anche di una singola persona che voglia vivere autonomamente, e via dicendo con chissà quanti altri possibili esempi...), se una ragazza per assurdo accettasse le mie avances allora sì che comincerebbero i veri problemi, dato il mio autentico terrore di non essere all'altezza delle aspettative, di deludere terribilmente a causa delle mie lacune, e di soffrire come un cane per la vergogna, l'umiliazione, il senso di fallimento personale che ne deriverebbero...
Purtroppo, l'aver capito che queste mie insicurezze sono il derivato di una pessima educazione paterna non mi è stato concretamente d'aiuto, almeno fino ad oggi...
Per come la vedo io non esiste un valore intrinseco ad una persona, esiste il suo modo di vedersi e percepirsi in relazione al resto della società che la circonda. Equivale sempre il detto "pensare uguale essere". Se tu hai un'opinione negativa relativamente alla tua persona, qualsiasi cosa vada a confermare quest'opinione negativa (un rifiuto da parte di una ragazza che non ci sta, o una critica alle tue difficoltà o "debolezze" da una che ci sta), verrà probabilmente interiorizzata più di un complimento. I complimenti sono spiazzanti per chi non è abituato a pensare bene di se stesso, quindi l'impatto della critica è sempre ritenuto più veritiero, semplicemente perché conferma già quello che pensiamo di noi (di solito tutto o quasi il male possibile). Io direi che è meglio partire da un reset generale sul modo in cui ci si autovaluta, in modo tale anche da rendersi indipendenti emotivamente dall'altrui giudizio.
Del resto condivido un vissuto famigliare simile al tuo (anche se nel mio caso è stata la figura materna quella più negativa), e un'opinione autosvalutante non è altro che la conseguenza di un'educazione fondata sul rimprovero o sulla messa in risalto dei deficit come uniche forme di dialogo.
Ringraziamenti da
tersite (12-12-2014)
Vecchio 12-12-2014, 19:44   #49
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Originariamente inviata da Tararabbumbieee Visualizza il messaggio


Comunque dubito che l'iper-attività del mio randellino di carne avrà modo di proseguire ancora a lungo...considerato che ormai ho quasi trent'anni e che l'età verde della mia vita è già bella che passata, immagino che tra poco imboccherò il sentiero della decadenza del desiderio e (spero) della pace dei sensi...

A me leggere certe cose fa veramente andare via di testa. Cioè hai quasi 30 anni e ti consideri vecchio? Guarda che secondo me la forma fisica dipende da due fattori: genetica e attività sportiva.
C'è chi non ha mai fatto sport in vita sua ma è fisicamente prestante e chi invece nonostante gli sforzi rimane na mezza sega( in senso ironico non dispregiativo).
Ah dimenticavo, stessa cosa vale per il randellino-one che sia.
Vecchio 12-12-2014, 19:45   #50
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Del resto condivido un vissuto famigliare simile al tuo (anche se nel mio caso è stata la figura materna quella più negativa), e un'opinione autosvalutante non è altro che la conseguenza di un'educazione fondata sul rimprovero o sulla messa in risalto dei deficit come uniche forme di dialogo.
Vecchio 12-12-2014, 21:09   #51
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Compagno tersite, il passato e passato, pazienza facciamocene una ragione, in fondo avremmo potuto nascere in un cassonetto differenziato per il frutto del peccato, oppure sviluppare deformità tipo Joseph Merrick, invece alla fine ci è capitata la sventura meno grave dopotutto...una testa bacata cresciuta in un ambiente famigliare di teste bacate
Vecchio 13-12-2014, 00:19   #52
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mi fa troppo sorridere questo topic
quando leggo il titolo "Problemi di erezione" penso all'esatto opposto di ciò che in realtà è, cioè di solito il problema è non avere un'erezione al momento opportuno, non averne troppe
Vecchio 13-12-2014, 10:05   #53
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se una ragazza per assurdo accettasse le mie avances allora sì che comincerebbero i veri problemi, dato il mio autentico terrore di non essere all'altezza delle aspettative, di deludere terribilmente a causa delle mie lacune, e di soffrire come un cane per la vergogna, l'umiliazione, il senso di fallimento personale che ne deriverebbero...
È una lose-lose situation, meglio non giocare per nulla ed almeno evitare una sconfitta che si avvererebbe comunque vada.
Vecchio 13-12-2014, 11:32   #54
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Originariamente inviata da Tararabbumbieee
A ben guardare, infatti, nel mio caso è proprio questo il fattore che mi crea maggiore ansia: giacché infatti mi reputo un patetico inetto in molti aspetti della vita pratica quotidiana (e gli eventi spesso mi danno ragione in questo senso, vedi ad esempio la mia paura di guidare, il mio ridicolo senso dell'orientamento, la mia scarsa propensione per le attività manuali che pure sono basilari nell'esistenza non solo di una coppia ma anche di una singola persona che voglia vivere autonomamente, e via dicendo con chissà quanti altri possibili esempi...), se una ragazza per assurdo accettasse le mie avances allora sì che comincerebbero i veri problemi, dato il mio autentico terrore di non essere all'altezza delle aspettative, di deludere terribilmente a causa delle mie lacune, e di soffrire come un cane per la vergogna, l'umiliazione, il senso di fallimento personale che ne deriverebbero...
ti stai facendo una serie di paranoie assurde , a quasi nessuno importa se tu hai scarse propensioni alle attività manuali , io non ne ho affatto ... neanche mio padre ne aveva ma magari sapeva fare altro a livello intellettuale , non so a quali lacune alludi e se sono davvero invalidanti o meno ma io prenderei la cosa molto più easy se accetta le tue avances giocala ! al Massimo rimani come sei ...a dare i consigli agli altri sono bravissimo intendiamoci a me molto meno , ma intuisco che la direzione giusta è quella "spegni il cervello e lasciati andare all'istinto" mi disse un'amica virtuale e penso avesse ragione
Vecchio 13-12-2014, 12:09   #55
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La paura di guidare ce l'ho (soprattutto ce l'avevo) anche io.
Effettivamente è una cosa un pò invalidante nei rapporti. Già si fa fatica a farsi sopportare dagli amici che ti devono sempre dare il passaggio, figuriamoci da una ragazza, soprattutto nelle prime uscite quando lei giustamente ha bisogno di essere positivamente impressionata e c'è il rischio che elementi insoliti, come il fatto che l'uomo non guidi, possano rappresentare un campanello di allarme o un motivo di diffidenza.
MA
non va dimenticato che si tratta di una "paura" di guidare, non di una "incapacità" di guidare. Buttandosi un pò di più in strada e facendo più pratica anche nelle situazioni temute, oppure studiandosi la strada da fare in ogni dettaglio, la paura magari non si risolve, ma si può tenere sotto controllo fino a che quasi non si noti.
Certo, durante il temuto tragitto, con a bordo la ragazza di turno, dentro di noi saremo tesissimi. Però non è detto che la cosa venga notata da lei, ricordiamo che la paura di guidare è una cosa insolita e difficilmente una persona che non ce l'ha sospetterà che il guidatore sia teso. Male che vada fai un viaggio in cui appari taciturno, vorrà dire che recupererai in altri momenti dell'incontro.
Insomma, l'ansia di guidare è un problema che conosco perché ci convivo, però non è un problema tanto grande da rinunciare solo per questo ad avvicinarsi a una ragazza.
Vecchio 13-12-2014, 16:14   #56
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
condivido un vissuto famigliare simile al tuo (anche se nel mio caso è stata la figura materna quella più negativa), e un'opinione autosvalutante non è altro che la conseguenza di un'educazione fondata sul rimprovero o sulla messa in risalto dei deficit come uniche forme di dialogo.
Già, è proprio così...non potrò mai dimenticare quando da piccolo mi capitava di commettere qualche sciocchezza (tipo lasciarmi cadere un oggetto dalle mani, oppure non riuscire a vedere subito una cosa che mi era stato richiesto di prendere) e mio padre reagiva, nel migliore dei casi, lanciandomi simpaticissimi epiteti tipo "spastico" o "rincoglionito", e nel peggiore prendendomi direttamente a calci e schiaffoni...L’autosvalutazione temo che a quel punto diventi un fenomeno praticamente inevitabile (il che non vuol dire che sia giustificato rassegnarsi ad essa).
D’altro canto, mio padre ha subito a suo tempo da mio nonno un trattamento persino peggiore...è come una catena infernale che si tramanda di generazione in generazione...e io sento su di me l’onere del compito di riuscire in qualche modo a spezzarla (o superando io quei traumi che mio padre non ha saputo risolvere e ha continuato a trasmettere, o comunque evitando di tramandarli a mia volta ad altre persone innocenti. In un modo o nell’altro, questa storiaccia deve finire).

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Se tu hai un'opinione negativa relativamente alla tua persona, qualsiasi cosa vada a confermare quest'opinione negativa (un rifiuto da parte di una ragazza che non ci sta, o una critica alle tue difficoltà o "debolezze" da una che ci sta), verrà probabilmente interiorizzata più di un complimento.
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Originariamente inviata da eVito Corleone Visualizza il messaggio
È una lose-lose situation, meglio non giocare per nulla ed almeno evitare una sconfitta che si avvererebbe comunque vada.
Esattamente. Avete colto entrambi molto bene il nocciolo del problema. E’ proprio per i motivi che avete indicato che considero l’approccio al mondo femminile un’impresa per me impossibile, dunque da evitare a tutti i costi, almeno al momento attuale.
Naturalmente non posso escludere in maniera categorica che la situazione un giorno possa modificarsi...in fondo, tante cose che in passato credevo immutabili in realtà poi sono cambiate, alcune persino nell’arco di pochissimo tempo. Affinché tuttavia possa accadere ciò anche riguardo al mio rapporto con l’altro sesso, è necessario che si sblocchi concretamente qualcosa in me, nella mia vita. Cosa poi quel qualcosa possa essere, a mio avviso è difficile (se non impossibile) saperlo con certezza prima ancora che si sia verificato. Per questo cerco di stare a pensarci più di tanto. Nella fase attuale, il mio principale interesse è (deve essere) semplicemente quello di continuare a muovere i miei passi sul sentiero "positivo" che da un anno a questa parte ho avuto la fortuna di imboccare, senza nutrire troppi programmi o aspettative al riguardo. Poi quello che sarà, sarà (detto altrimenti, mi sono reso conto che attualmente quel che ritengo per me più auspicabile non è di darmi da fare con le ragazze per migliorare in questo particolare ambito della mia personalità, bensì procedere nel miglioramento della mia personalità e poi, nel caso, cogliere gli eventuali frutti che ciò potrebbe recare anche sul fronte del rapporto con le donne...).

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Originariamente inviata da tersite Visualizza il messaggio
ti stai facendo una serie di paranoie assurde , a quasi nessuno importa se tu hai scarse propensioni alle attività manuali
Hai detto bene, a quasi nessuno. In realtà c’è almeno UNA persona a cui tutto ciò interessa moltissimo: e quella persona sono io. O meglio, è il giudice/censore del mio super-io, incarnazione delle severe sentenze paterne con cui sono cresciuto e che mio malgrado ho introiettato. Sentenze che ancora oggi pesano enormemente nella valutazione che nutro di me stesso (soprattutto se calcolate che il punto di forza di mio padre, e di tutta la sua famiglia, sono sempre state le attività manuali)...

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Originariamente inviata da Blue Sky Visualizza il messaggio
La paura di guidare ce l'ho (soprattutto ce l'avevo) anche io.
Effettivamente è una cosa un pò invalidante nei rapporti. Già si fa fatica a farsi sopportare dagli amici che ti devono sempre dare il passaggio, figuriamoci da una ragazza, soprattutto nelle prime uscite quando lei giustamente ha bisogno di essere positivamente impressionata e c'è il rischio che elementi insoliti, come il fatto che l'uomo non guidi, possano rappresentare un campanello di allarme o un motivo di diffidenza.
MA
non va dimenticato che si tratta di una "paura" di guidare, non di una "incapacità" di guidare. Buttandosi un pò di più in strada e facendo più pratica anche nelle situazioni temute, oppure studiandosi la strada da fare in ogni dettaglio, la paura magari non si risolve, ma si può tenere sotto controllo fino a che quasi non si noti.
Certo, durante il temuto tragitto, con a bordo la ragazza di turno, dentro di noi saremo tesissimi. Però non è detto che la cosa venga notata da lei, ricordiamo che la paura di guidare è una cosa insolita e difficilmente una persona che non ce l'ha sospetterà che il guidatore sia teso. Male che vada fai un viaggio in cui appari taciturno, vorrà dire che recupererai in altri momenti dell'incontro.
Insomma, l'ansia di guidare è un problema che conosco perché ci convivo, però non è un problema tanto grande da rinunciare solo per questo ad avvicinarsi a una ragazza.
Le tue osservazioni sono senz’altro fondate e corrette. E’ quello che mi hanno risposto anche alcuni miei amici, le ragazze alle quali ho trovato il coraggio di confessare apertamente questo mio deficit (spesso utentesse di questo forum) nonché la mia stessa terapeuta...senza contare poi il fatto che, abitando a Roma, ho la fortuna di potermi muovere su gran parte del territorio ricorrendo ai mezzi pubblici (anche se di converso la faccia negativa della medaglia è che il traffico convulso della capitale contribuisce ad ingigantire lo stress e l’angoscia causati dalla guida). Insomma, sul piano dell’argomentazione, è evidente di quanto abbiate tutti quanti ragione. Il problema tuttavia è che poi, nella realtà dei fatti, l’argomentazione logica ha un peso molto limitato rispetto agli altri fattori irrazionali che si pongono alla base di questo genere di comportamenti evitanti.
Penso al caso esemplare di un altro tipo di rifiuto che mi ha caratterizzato per anni, ossia quello di recarmi al mare: per quasi 15 anni (15 anni!), infatti, ho evitato sistematicamente di andare in spiaggia. Anche quando i miei amici mi pregavano di accompagnarli. Mi dispiaceva rifiutare, ma era più forte di me, non ce la facevo proprio a concepire la possibilità di stare lì con loro. Cosa mi spingeva ad evitare tale situazione? Principalmente il senso di vergogna e di repulsione per il mio stato fisico. Per tutto il periodo dell’adolescenza e sino a pochi anni fa, infatti, ero decisamente in sovrappeso e dedicavo ben poche cure al mio profilo estetico. Il risultato è che mi sentivo un verme schifoso, e leggevo questo senso di schifo anche nello sguardo degli altri (alcune volte in maniera fondata, tante altre esagerando). Le cose hanno cominciato a cambiare verso la fine del 2011, quando improvvisamente mi sono sentito stanco di rimpinzarmi di cibo e ho deciso di buttare giù un po’ di chili in eccesso, semplicemente riducendo la quantità di cibo ingerito. I risultati sono andati oltre ogni aspettativa (d’altronde non nutrivo aspettative precise, non mi ero posto obiettivi particolari): nell’arco di un annetto scarso persi circa una dozzina di chili, mentre oggi sono stabilmente passato dai circa 96 chili di allora agli attuali 74. Tutto questo senza particolari sforzi, ed anzi con grande soddisfazione da parte mia. Tali riscontri positivi (riconosciuti anche all’esterno dalle altre persone) mi hanno timidamente spinto a nutrire una visione un pochino meno polemica di me stesso, al punto che, pur considerandomi a tutt’oggi una persona priva di fascino virile e della concreta possibilità di attrarre belle ragazze, non mi considero più lo schifo assoluto di una volta, e così di punto in bianco a partire dall’anno scorso mi sono concesso di tornare al mare con grande sorpresa di me stesso e dei miei amici.

Può essere che anche con la guida, un giorno, accadrà una cosa simile a quanto accaduto con il mio rifiuto di andare al mare: ossia che interverrà qualcosa tale da indurmi concretamente a superare le mie paure. Ma come appunto dicevo sopra, non ho idea di cosa quel qualcosa potrà essere, né di come e quando si produrrà. Ritengo astruso pretendere di stabilire adesso in cosa esso potrà consistere, dato che ancora non c’è, e non è nemmeno garantito che ci sarà. Per il momento, l’unica cosa che posso dire è che il mio terrore di guidare rimane ben saldo, e che a parità di condizioni finché esso resisterà mi sarà difficile se non impossibile trovare la convinzione necessaria per corteggiare una ragazza...

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mi fa troppo sorridere questo topic
quando leggo il titolo "Problemi di erezione" penso all'esatto opposto di ciò che in realtà è, cioè di solito il problema è non avere un'erezione al momento opportuno, non averne troppe
Anche a me fa lo stesso effetto
Vecchio 13-12-2014, 18:12   #57
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Originariamente inviata da Tararabbumbieee Visualizza il messaggio
Già, è proprio così...non potrò mai dimenticare quando da piccolo mi capitava di commettere qualche sciocchezza (tipo lasciarmi cadere un oggetto dalle mani, oppure non riuscire a vedere subito una cosa che mi era stato richiesto di prendere) e mio padre reagiva, nel migliore dei casi, lanciandomi simpaticissimi epiteti tipo "spastico" o "rincoglionito", e nel peggiore prendendomi direttamente a calci e schiaffoni...L’autosvalutazione temo che a quel punto diventi un fenomeno praticamente inevitabile (il che non vuol dire che sia giustificato rassegnarsi ad essa).
D’altro canto, mio padre ha subito a suo tempo da mio nonno un trattamento persino peggiore...è come una catena infernale che si tramanda di generazione in generazione...e io sento su di me l’onere del compito di riuscire in qualche modo a spezzarla (o superando io quei traumi che mio padre non ha saputo risolvere e ha continuato a trasmettere, o comunque evitando di tramandarli a mia volta ad altre persone innocenti. In un modo o nell’altro, questa storiaccia deve finire).


a me mio padre diceva "sei contorto!" cosa che non ho mai capito cosa volesse dire e ancora oggi fatico a comprendere , certo che ha lasciato dei segni inconsci dentro di me... Anch'io ho subito una continua autosvalutazione ma sopratutto a livello caratteriale e fisico/pratico , invece avevano una buona opinione di me a livello scolastico e forse è per questo che nonostante risultati avversi mantengo una cieca fiducia in me stesso m a una scarsa stima a livello fisico (anche questa immotivata)
Vecchio 13-12-2014, 18:30   #58
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Originariamente inviata da Tararabbumbieee Visualizza il messaggio
Può essere che anche con la guida, un giorno, accadrà una cosa simile a quanto accaduto con il mio rifiuto di andare al mare: ossia che interverrà qualcosa tale da indurmi concretamente a superare le mie paure. Ma come appunto dicevo sopra, non ho idea di cosa quel qualcosa potrà essere, né di come e quando si produrrà. Ritengo astruso pretendere di stabilire adesso in cosa esso potrà consistere, dato che ancora non c’è, e non è nemmeno garantito che ci sarà. Per il momento, l’unica cosa che posso dire è che il mio terrore di guidare rimane ben saldo, e che a parità di condizioni finché esso resisterà mi sarà difficile se non impossibile trovare la convinzione necessaria per corteggiare una ragazza...
Guarda, condivido quanto hai detto sul fatto che si tratta di timori irrazionali, quindi è difficile smontarli con la logica e il ragionamento. Però le tue parole, che ho sopra quotato, dimostrano che hai già chiara la cosa più importante: che la tua paura della guida ti è di ostacolo nell'avvicinarti a una ragazza. Insomma questo è il primo passo per capire che è una cosa che vorrai risolvere Ti auguro di farlo
Vecchio 13-12-2014, 18:40   #59
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a me mio padre diceva "sei contorto!" cosa che non ho mai capito cosa volesse dire e ancora oggi fatico a comprendere , certo che ha lasciato dei segni inconsci dentro di me... Anch'io ho subito una continua autosvalutazione ma sopratutto a livello caratteriale e fisico/pratico , invece avevano una buona opinione di me a livello scolastico e forse è per questo che nonostante risultati avversi mantengo una cieca fiducia in me stesso m a una scarsa stima a livello fisico (anche questa immotivata)
La cosa che rimprovero ai miei genitori (due persone che stimo, nulla contro di loro per carità, gli voglio bene) è che mi hanno sempre "tolto le cose dalle mani".
Mia madre mi diceva "non fare qui, non fare là, attento". Mio padre non mi ha mai affidato un lavoretto, appena arrivava lui mi toglieva di mano quello che avevo e lo continuava lui.
Una volta stavo aprendo una bottiglia e lui mi fa "ecco, tu sei bravo a studiare la filosofia ma queste cose lasciale agli altri". Era una battuta, non c'era cattiveria, ma me la ricordo ancora oggi.
Ripeto, non li voglio criticare più di tanto, però nulla mi toglierà dalla testa che se oggi ho paura a fare pressochè... tutto, in parte c'è una responsabilità loro.
Vecchio 14-12-2014, 02:55   #60
Esperto
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Originariamente inviata da Blue Sky Visualizza il messaggio
Guarda, condivido quanto hai detto sul fatto che si tratta di timori irrazionali, quindi è difficile smontarli con la logica e il ragionamento. Però le tue parole, che ho sopra quotato, dimostrano che hai già chiara la cosa più importante: che la tua paura della guida ti è di ostacolo nell'avvicinarti a una ragazza. Insomma questo è il primo passo per capire che è una cosa che vorrai risolvere Ti auguro di farlo
Speriamo xD Il mio cuore un po' ci spera, mentre la mia mente rimane piuttosto scettica al riguardo...
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