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31-07-2023, 16:34
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#1
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,711
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Dunque...
Io devo diventare al più presto possibile un intellettuale. (Vi ricordo che devo vuol dire voglio perché ogni volere si trasforma in dovere: sono obbligato a realizzare i miei desideri) Dicevo, devo diventare al più presto possibile un intellettuale. Uno di quelli che vanno in giro ben vestiti, con una bella camicia; che hanno una grande eloquenza e suscitano ammirazione quando si mettono a parlare snocciolando le proprie conoscenze.
Mi interessa l'ambito umanistico, quindi devo diventare un intellettuale in amito umanistico. Una specie di Barbero, ma più snob. O di Sgarbi, ma meno pazzo. Dovrei essere uno che va alle conferenze, che scrive libri, che viene citato.
Il problema è che per arrivare a ciò che ho descritto, pare che in questo mondo ingiusto serva una cosa detta laurea. Ed io a un'età compresa fra 25 e 30 ancora non ho una triennale. Al momento non risulto iscritto avendo fatto una rinuncia agli studi; se mi iscrivessi di nuovo potrei ripartire dalla metà del secondo anno di triennale circa tramite la convalida degli esami.
Il fatto è che si presentano numerose e consistenti difficoltà relative all'università:
1) I soldi.
il costo non è certo indifferente. E non ho la possibilità di ridurlo tramite l'ISEE.
2) Punti interrogativi in merito all'utilità
È vero che la laurea è necessaria per ottenere ciò che voglio. Tuttavia, anche con la laurea, ottenere ciò che voglio sarebbe comunque parecchio difficile. Quindi questi sforzi rischiano di essere vani.
3) Difficoltà nello studio:
a-alcuni esami noiosi
b-altri esami per cui già avevo iniziato a studiare e che mi evocherebbero il brutto ricordo del passato se tornassi a studiare per essi
c-difficoltà dovute a cali di umore
d-problemi nel prendere appunti. Mi pare che l'unico metodo davvero valido di prendere appunti sia ascoltando le registrazioni delle lezioni e così prendendomi tutto il tempo che mi serve potendo fermare gli audio. Ma allora che senso ha andare a lezione? solo per registrare?
e-altri problemi che non inserisco qui per non appesantire il post
Quindi, che fare?
Non posso permettermi di non conquistare titoli e di rinunciare alla possibilità di impieghi prestigiosi; ma al tempo stesso vedo che ci sono evidenti difficoltà.
alternative dignitose per il futuro che non prevedano una laurea ne vedo ben poche. Il giornalista? Sembra carino, ma non saprei come inserirmi, e poi il rimpiato per essere un professore mancato resterebbe. Lavorare nel commercio di dischi o di libri? È carino, ma il settore non è florido e mi manca il coraggio necessario per fare l'imprenditore. Cose come il regista o lo scrittore si escludono perché davvero troppo difficili da mettere in pratica. Il politico? beh interessante, ma al momento sono troppo fobico per inserirmi in politica.
Avete qualche idea per sbloccare questo scenario apparentemente senza soluzioni?
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31-07-2023, 16:42
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#2
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Sei ironico? Non riesco a capirlo, dico sul serio. Se il registro è ironico sei già sulla buona strada; ottima capacità narrativa e verbale.
Se invece non lo sei, leggerti mi ha fatto pensare a un mio amico che per sventure familiari ancora non ha terminato gli studi. Tecnicamente non è dottore in lettere e filosofia. Eppure non c'è gruppo di discipline umanistiche in cui qualcuno riesca a metterlo in difficoltà. Formidabile cinefilo stritola gli incauti intellettualoidi che sperano di fare bella figura rompendogli le scatole. Lo conosco da 25 anni, siamo sempre in contatto in rete. Abbiamo amici di FB comuni tra cui 3-4 persone anche note al pubblico e con le quali dibatte senza problemi avendo sempre sul palmo della mano le fonti, tutto l'apparato critico, le connessioni con le altre discipline.
Non è che voglia scrivere una sua agiografia ma per me è solo la verità. Il tutto per dire che non è il pezzo di carta a fare la qualità della persona. Oltretutto come sicuramente sai i corsi, per legge, sono pubblici. Se ricordo bene abiti a Bologna dove sulle materie umanistiche il livello è altissimo e puoi seguire tutti i corsi che vuoi. Solo gli esami non si possono dare se non iscritti. Non c'è niente che ti impedisca di diventare quello che vuoi.
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31-07-2023, 16:49
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#3
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,711
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Sei ironico? Non riesco a capirlo, dico sul serio. Se il registro è ironico sei già sulla buona strada; ottima capacità narrativa e verbale.
Se invece non lo sei, leggerti mi ha fatto pensare a un mio amico che per sventure familiari ancora non ha terminato gli studi. Tecnicamente non è dottore in lettere e filosofia. Eppure non c'è gruppo di discipline umanistiche in cui qualcuno riesca a metterlo in difficoltà. Formidabile cinefilo stritola gli incauti intellettualoidi che sperano di fare bella figura rompendogli le scatole. Lo conosco da 25 anni, siamo sempre in contatto in rete. Abbiamo amici di FB comuni tra cui 3-4 persone anche note al pubblico e con le quali dibatte senza problemi avendo sempre sul palmo della mano le fonti, tutto l'apparato critico, le connessioni con le altre discipline.
Non è che voglia scrivere una sua agiografia ma per me è solo la verità. Il tutto per dire che non è il pezzo di carta a fare la qualità della persona. Oltretutto come sicuramente sai i corsi, per legge, sono pubblici. Se ricordo bene abiti a Bologna dove sulle materie umanistiche il livello è altissimo e puoi seguire tutti i corsi che vuoi. Solo gli esami non si possono dare se non iscritti. Non c'è niente che ti impedisca di diventare quello che vuoi.
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ahah, no, tutto sommato ho scritto cose che penso veramente.
Complimenti al tuo amico, dev'essere un tipo simpatico.
Il punto è che ciò di cui parlo è essere un "intellettuale" di professione. Se uno ha un sacco di conoscenze umanistiche ma poi lavora alle poste... non è la stessa cosa. Serve un qualcosa che al tempo stesso dia dei guadagni e susciti un po' di soddisfazione.
Il tuo amico come si procura il vile denaro?
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31-07-2023, 16:56
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#4
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Esperto
Qui dal: Aug 2022
Messaggi: 3,880
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più snob di Barbero e meno pazzo di Sgarbi
Di Galimberti ne basta uno
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31-07-2023, 17:11
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#5
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,197
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Dovresti seguire il percorso di Fusaro, personaggio verso il quale nutro profonda acrimonia, ma il cui cammino verso l'essere una figura mediatica di preminenza è esemplare.
Laura triennale, magistrale, dottorato, amicizia con intellettuale famoso (Costanzo Preve), partecipazioni a ted talk, prime ospitate, altre amicizie con gente discutibile (Meluzzi, Cacciari) e poi il percorso si autoalimenta...
Non devi porre freni al tuo narcisismo, non soffocarlo, lascialo andare a briglia sciolta, se un professore ti boccia a un esame rifiuta la bocciatura, se ti dà 18 tu digli che "io il diciotto lo rrrifiuto" (maxima cum laude a chi mi coglie la citazione), insomma ritieniti il migliore sempre e comunque, al di sopra di ogni regola, al di là del bene e del male.
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31-07-2023, 17:15
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#6
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
ahah, no, tutto sommato ho scritto cose che penso veramente.
Complimenti al tuo amico, dev'essere un tipo simpatico.
Il punto è che ciò di cui parlo è essere un "intellettuale" di professione. Se uno ha un sacco di conoscenze umanistiche ma poi lavora alle poste... non è la stessa cosa. Serve un qualcosa che al tempo stesso dia dei guadagni e susciti un po' di soddisfazione.
Il tuo amico come si procura il vile denaro?
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Non c'è legge che imponga un titolo di studio per fare l'intellettuale di professione. Se uno è un genio umanistico ma poi lavora alle poste ci possono essere mille motivi validi, ma nessuno legato al fatto se abbia una laurea o meno. Cosa esattamente faccia il mio amico non lo so, è riservatissimo e non chiedo niente, ma mi pare di capire che almeno in parte riesca a "monetizzare" il suo sapere.
Una cosa che potresti valutare (perché è stato il percorso di un altro amico umanista) è scrivere tanto, e pubblicare articoli puntando all'iscrizione dell'albo dei giornalisti. Che io sappia non è richiesta la laurea e l'iscrizione all'albo (per ottenere la quale devi essere pagato invece di pagare) è ancora un po' superiore a una laurea quanto a prestigio.
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31-07-2023, 17:24
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#7
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Banned
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 13,603
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Gli intellettuali non esistono, però esiste chi crede di esserlo
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31-07-2023, 17:27
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2022
Messaggi: 3,880
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
se ti dà 18 tu digli che "io il diciotto lo rrrifiuto" (maxima cum laude a chi mi coglie la citazione)
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Sergio Vastano in "italian fast food"?
Comunque più che della laurea, penso che Darby dovrebbe farsi notare sin da subito: scrivere libri, scrivere articoli, frequentare, fare cose, insomma...cose così che nei '70 funzionavano bene.
Solamente che non siamo più nei '70...
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31-07-2023, 17:34
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,197
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Nei 70 le cose andavano meglio per gli intellettuali perché c'era il PCI al 34%, erano altri anni, erano tutti più intellettuali, aumentava il tasso di alfabetizzazione, si leggeva di più. Si sparava anche, è vero, ma tutto ha un costo.
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31-07-2023, 17:36
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#10
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Banned
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 1,101
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La gente che pensa ad un certo punto si mette a sparare
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31-07-2023, 17:40
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#11
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 918
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Nei 70 le cose andavano meglio per gli intellettuali perché c'era il PCI al 34%, erano altri anni, erano tutti più intellettuali, aumentava il tasso di alfabetizzazione, si leggeva di più. Si sparava anche, è vero, ma tutto ha un costo.
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Anche “qualcuno” tra i figli dei poveri poteva per la prima volta nella storia studiare allora “qualcuno” diventava un intellettuale. Oggi tutti hanno la possibilità di studiare, quelli che hanno studiato e hanno preso il pezzo di carta facendo venire i lucciconi alla mamma (ma era già bravissimo nei temi alle elementari…) col cacchio che vanno a fare i lavori dove ci si sporca le mani, tanto mangiano lo stesso. E allora dobbiamo far entrare le orde di migranti per sopperire alla carenza di manodopera, e poi ci fanno pure la sostituzione etnica
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31-07-2023, 17:51
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#12
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Quote:
Originariamente inviata da Delta80
Gli intellettuali non esistono, però esiste chi crede di esserlo
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Delta, ammazza comunque quanto te la credi, e per dirlo io...
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31-07-2023, 17:53
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#13
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Bologna - Modena
Messaggi: 3,680
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Dovresti seguire il percorso di Fusaro, personaggio verso il quale nutro profonda acrimonia, ma il cui cammino verso l'essere una figura mediatica di preminenza è esemplare.
Laura triennale, magistrale, dottorato, amicizia con intellettuale famoso (Costanzo Preve), partecipazioni a ted talk, prime ospitate, altre amicizie con gente discutibile (Meluzzi, Cacciari) e poi il percorso si autoalimenta...
Non devi porre freni al tuo narcisismo, non soffocarlo, lascialo andare a briglia sciolta, se un professore ti boccia a un esame rifiuta la bocciatura, se ti dà 18 tu digli che "io il diciotto lo rrrifiuto" (maxima cum laude a chi mi coglie la citazione), insomma ritieniti il migliore sempre e comunque, al di sopra di ogni regola, al di là del bene e del male.
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Come te insomma, stai cercando di dirci che sei come Fusaro? Un muttlaro?
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31-07-2023, 18:38
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#14
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Esperto
Qui dal: Sep 2020
Messaggi: 1,958
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1 Non puoi ridurlo con l’isee perché stai con la tua famiglia ed è ricca?
3 a-d Magari un’università telematica ti da la possibilità di prendere appunti più facilmente e superare esami noiosi?
Per il resto non saprei però se vuoi cominciare ad aprire un canale youtube ti posso aiutate con un po’ di flame tra i commenti per incrementare le visualizzazioni
Poi da fratello zanzaroso un buon trampolino di lancio potrebbe essere proprio quello di interventista. Se insulti sgarbi o fusaro può essere che ti fanno parlare con loro.
Anche la strategia di dr.clapis secondo me è stata geniale.
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Ultima modifica di esteem; 31-07-2023 a 18:45.
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31-07-2023, 18:39
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#15
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Esperto
Qui dal: Sep 2019
Ubicazione: Naples
Messaggi: 1,524
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Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
Dunque...
Io devo diventare al più presto possibile un intellettuale. (Vi ricordo che devo vuol dire voglio perché ogni volere si trasforma in dovere: sono obbligato a realizzare i miei desideri) Dicevo, devo diventare al più presto possibile un intellettuale. Uno di quelli che vanno in giro ben vestiti, con una bella camicia; che hanno una grande eloquenza e suscitano ammirazione quando si mettono a parlare snocciolando le proprie conoscenze.
Mi interessa l'ambito umanistico, quindi devo diventare un intellettuale in amito umanistico. Una specie di Barbero, ma più snob. O di Sgarbi, ma meno pazzo. Dovrei essere uno che va alle conferenze, che scrive libri, che viene citato.
Il problema è che per arrivare a ciò che ho descritto, pare che in questo mondo ingiusto serva una cosa detta laurea. Ed io a un'età compresa fra 25 e 30 ancora non ho una triennale. Al momento non risulto iscritto avendo fatto una rinuncia agli studi; se mi iscrivessi di nuovo potrei ripartire dalla metà del secondo anno di triennale circa tramite la convalida degli esami.
Il fatto è che si presentano numerose e consistenti difficoltà relative all'università:
1) I soldi.
il costo non è certo indifferente. E non ho la possibilità di ridurlo tramite l'ISEE.
2) Punti interrogativi in merito all'utilità
È vero che la laurea è necessaria per ottenere ciò che voglio. Tuttavia, anche con la laurea, ottenere ciò che voglio sarebbe comunque parecchio difficile. Quindi questi sforzi rischiano di essere vani.
3) Difficoltà nello studio:
a-alcuni esami noiosi
b-altri esami per cui già avevo iniziato a studiare e che mi evocherebbero il brutto ricordo del passato se tornassi a studiare per essi
c-difficoltà dovute a cali di umore
d-problemi nel prendere appunti. Mi pare che l'unico metodo davvero valido di prendere appunti sia ascoltando le registrazioni delle lezioni e così prendendomi tutto il tempo che mi serve potendo fermare gli audio. Ma allora che senso ha andare a lezione? solo per registrare?
e-altri problemi che non inserisco qui per non appesantire il post
Quindi, che fare?
Non posso permettermi di non conquistare titoli e di rinunciare alla possibilità di impieghi prestigiosi; ma al tempo stesso vedo che ci sono evidenti difficoltà.
alternative dignitose per il futuro che non prevedano una laurea ne vedo ben poche. Il giornalista? Sembra carino, ma non saprei come inserirmi, e poi il rimpiato per essere un professore mancato resterebbe. Lavorare nel commercio di dischi o di libri? È carino, ma il settore non è florido e mi manca il coraggio necessario per fare l'imprenditore. Cose come il regista o lo scrittore si escludono perché davvero troppo difficili da mettere in pratica. Il politico? beh interessante, ma al momento sono troppo fobico per inserirmi in politica.
Avete qualche idea per sbloccare questo scenario apparentemente senza soluzioni?
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Ti fai troppi problemi. La cosa più importante è stare bene fisicamente e mentalmente, il resto è tutto un di più. Io così la vedo. Poi come si impara a vivere dalla strada la laurea tutto questo non te lo darà mai...
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31-07-2023, 19:31
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#16
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Esperto
Qui dal: May 2022
Messaggi: 913
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Non ho capito bene che lavoro sarebbe precisamente "l'intellettuale", mi sembra una descrizione vaga, se si intende fare il professore effettivamente serve la laurea, se invece si parla del tizio che chiacchiera in tv o su Youtube atteggiandosi ad esperto ed usando paroloni secondo me non necessariamente.
Parli di riprendere l'università ma non ho capito bene il motivo per cui l'avevi abbandonata in precedenza. È un motivo (o più) che adesso si è risolto? Potrebbe ripresentarsi la stessa situazione? Se è così, vale la pena di riprendere lo studio universitario?
È per soldi? Se prima non ne avevi abbastanza per pagare gli studi, adesso ce li hai? Non riuscivi a studiare perché depresso? Lo sei ancora? Avevi problemi per la difficoltà delle materie proposte/i professori/il metodo di insegnamento? Pensi che succederebbe ancora? È un problema dovuto a quella facoltà? Potresti risolverlo cambiando luogo o corso di studi? O magari ciò che studi ti interessa pure, ma è proprio l'università in generale a non fare per te?
Il mio caso, ad esempio, è l'ultimo. Da qualche mese ho ripreso gli argomenti dell'università, che avevo abbandonato da anni, per lavoro e mi trovo un po' meglio. Allora non riuscivo proprio a studiare per vari motivi e sono abbastanza sicura che se avessi cambiato facoltà, anche scegliendone una più facile, avrei mollato di nuovo. Non credo che riprenderò mai gli studi.
Poi parli di "materie umanistiche", ma hai un'idea più chiara di quello che andrai a fare? Può essere anche che tu ce l'abbia ma non voglia condividerla con noi per motivi di riservatezza, non so. Comunque purtroppo è vero che la società se abbandoni gli studi ti considera un fallito, se ti laurei in ritardo idem, se il voto non è buono pure... sembra che non vada mai bene nulla.
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Ultima modifica di Chamomile; 31-07-2023 a 19:34.
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31-07-2023, 21:24
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#17
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,711
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Dovresti seguire il percorso di Fusaro, personaggio verso il quale nutro profonda acrimonia, ma il cui cammino verso l'essere una figura mediatica di preminenza è esemplare.
Laura triennale, magistrale, dottorato, amicizia con intellettuale famoso (Costanzo Preve), partecipazioni a ted talk, prime ospitate, altre amicizie con gente discutibile (Meluzzi, Cacciari) e poi il percorso si autoalimenta...
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L'ottimo Fusaro è ovviamente un modello. Ma già mi surclassa, la triennale l'ha presa già a 22 anni con una tesi dal titolo Filosofia e speranza. Ernst Bloch e Karl Loewith interpreti di Marx
Quote:
Non devi porre freni al tuo narcisismo, non soffocarlo, lascialo andare a briglia sciolta, se un professore ti boccia a un esame rifiuta la bocciatura, se ti dà 18 tu digli che "io il diciotto lo rrrifiuto" (maxima cum laude a chi mi coglie la citazione), insomma ritieniti il migliore sempre e comunque, al di sopra di ogni regola, al di là del bene e del male.
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tutto corretto. Già non avere la lode accanto ai 30 provoca fastidio e può essere considerato un insulto da parte dei professori ahah.
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31-07-2023, 21:28
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#18
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Esperto
Qui dal: May 2022
Messaggi: 913
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Allora ti devi preparare ad almeno tre anni di perenne giramento di cogliоni perché di lodi in generale non se ne vedono molte.
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31-07-2023, 21:43
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#19
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,711
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Una cosa che potresti valutare (perché è stato il percorso di un altro amico umanista) è scrivere tanto, e pubblicare articoli puntando all'iscrizione dell'albo dei giornalisti. Che io sappia non è richiesta la laurea e l'iscrizione all'albo (per ottenere la quale devi essere pagato invece di pagare) è ancora un po' superiore a una laurea quanto a prestigio.
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Sì, in effetti non è richiesta la laurea per essere giornalisti. È noto ad esempio che David Parenzo aka Il Tigre aka Il Circonciso non sia laureato. Però ha iniziato a fare il giornalista già a 23 anni... non so quanto conti l'età.
Sicuramente dovrei informarmi un po' meglio in merito a questa professione. Non so quanto possa essere difficile trovare testate in cui pubblicare articoli.
(poi rispondo anche all'altra parte del tuo messaggio, ora non mi viene l'ispirazione)
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31-07-2023, 21:55
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#20
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,711
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Quote:
Originariamente inviata da Chamomile
Allora ti devi preparare ad almeno tre anni di perenne giramento di cogliоni perché di lodi in generale non se ne vedono molte.
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la risposta a muttley era parzialmente ironica. Resta comunque il fatto che prendere voti bassi non mi piace. Ho visto persone felici addirittura dopo un 25 o 22, io al posto loro avrei avuto la faccia di un cadavere.
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Ultima modifica di Darby Crash; 31-07-2023 a 23:12.
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