Rockson

Vivo in casa con i miei genitori, ho un grave disturbo di d.o.c.
Mio padre è molto anziano ma penso che mi capisca in parte, perché credo ne abbia sofferto anche lui. Ma mia madre non mi capisce per niente, crede che io sia sano e mi tratta male proprio a causa dei miei comportamenti causati dal d.o.c., mi tratta come se fossi uno normale che si comporta in modo sbagliato, quindi mi tratta male. Non riesce a capire che ho dei problemi mentali. Stamattina mi ha detto "devi tornare ad essere come eri una volta", a volte minaccia di non fare più da mangiare, o minacce di altro tipo. Non si rende conto che io non sono più normale come ero prima.
I vostri familiari hanno coscienza dei vostri problemi, delle vostre sofferenze?

AvolteRitorno

Ciao Rockson io non vivo più in casa coi genitori da tempo e non soffro di doc ma di dap e ansia. Premesso doverosamente questo, ti posso confermare che quello di cui parli è capitato per una vita (e tuttora anche se in maniera minore essendo fuori casa) anche a me, tanto da sentirmi in colpa se sono così, quasi fosse una mia scelta o una mia mancanza, non una malattia.

I miei genitori non hanno mai capito ne tentato di capire, non hanno mai fatto nulla per venirmi incontro, pur avendo io sempre avuto un sacco di problemi legati a questa mia patologia. Chiariamoci, non è che negano che io abbia gli attacchi di panico o ansia (in tutte le sue forme), ma minimizzano sempre tutto.

La frase tipica è "AvolteRitorno dai, non hai 5 anni, che problemi hai a farlo?" per ogni situazione che io rifuggo perché so benissimo che mi causa ansia.
Quindi la mia vita è stato un continuo combattere contro cose per cui sapevo di non essere portato, perché per loro non erano cose per cui avrei dovuto avere problemi.

Senza entrare troppo nel merito del dap, durante un attacco la cosa che io ritengo fondamentale per me è avere una specie di conforto/comprensione da chi mi circonda (figurarsi dalla famiglia) invece, se capitava, da loro mi son sempre sentito dire: se stai male chiama un'ambulanza, prendi le pastiglie. Dovendomi fare passare la cosa da solo. Questo ti dice tutto.

Fortunatamente tanti anni fa ho trovato la forza di andarmene e di iniziare a gestire io quel che fare o non fare. Purtroppo però ancora oggi, pur sapendo come sono, vengono a chiedermi di fare cose in loro favore che sanno benissimo che non mi fanno stare bene, ma chi se ne frega, basta che siano utili a loro.

Fluxetina

Ma hai una diagnosi medica?

pokorny

Io distimia forte se non depressione (sì, diagnosticate entrambi in momenti diversi). Incompreso come te. Ho smesso di suonare il pianoforte da anni e mia madre si lamenta che sono un musone senza minimamente intuire che gran parte della responsabilità è sua.

Appartiene a una generazione per cui le persone sono o positive o svogliate nullafacenti. Nella tua descrizione vedo esattamente mia madre e anche mio padre quando era vivo.

Non credo esista soluzione se non molti km di separazione e "a vita", per i fortunati per cui è possibile. Spero che tu abbia un percorso di vita diverso da quello toccato a me. Good luck per lo zero che vale

Keith

Mio padre no, ma mia madre si. Anche perché ormai si vede sul fisico, sulla voce, su tutto. Se ne accorgerebbe chiunque che c'è qualcosa che non gira bene in me, è evidentissimo.
Mia madre mi tratta bene, non chiede niente, mio padre invece rompe un po'.
Quando hai genitori vecchi anche stare male è un lusso che non ti puoi permettere.