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26-11-2022, 09:47
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#1
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Banned
Qui dal: Mar 2014
Messaggi: 4,089
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Siete mai entrate/entrati in contatto con comunità, forum, spazi online proana? Che sensazioni vi danno? Più in generale, cosa ne pensate del rapporto con il cibo e il corpo che abbiamo collettivamente? Non vi sembra che le comunità proana in realtà siano l'esasperazione di tendenze che nella nostra società sono già comunque molto marcate?
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Ultima modifica di anahí; 26-11-2022 a 09:58.
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26-11-2022, 11:05
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#2
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,260
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Quote:
Originariamente inviata da anahí
Siete mai entrate/entrati in contatto con comunità, forum, spazi online proana? Che sensazioni vi danno? Più in generale, cosa ne pensate del rapporto con il cibo e il corpo che abbiamo collettivamente? Non vi sembra che le comunità proana in realtà siano l'esasperazione di tendenze che nella nostra società sono già comunque molto marcate?
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Conosco bene l'ambiente e le idee che vi circolano, un tot di anni fa lo frequentavo, per un periodo ho avuto uno scambio telematico con una ragazza dell'ambiente.
Non dico quello che penso in merito dal punto di vista etico, perché so di avere idee molto difformi rispetto a quelle della maggioranza e poco tollerate. Mi limito a consigliare l'illuminante lettura del libro La santa anoressia. Digiuno e misticismo dal Medioevo ad oggi, di Rudolph M. Bell.
Dal punto di vista fattuale credo che il legame tra tendenze generali della società e condizione anoressica sia spurio, come spesso accade quando si riconduce, di solito senza alcuna prova che non sia l'intuito, un presunto male individuale a tendenze collettive. Credo inoltre sia sintomatico che si parli di anoressia (ma anche di disturbi alimentari in generale) solo in riferimento alle donne (quando ci sono invece anche molti uomini che vivono questa condizione), e qui io sospetto agisca l'inveterato pregiudizio secondo cui "le donne sono più deboli rispetto alle pressioni sociali", e quindi vadano, da parte delle istituzioni, più attentamente sorvegliate, controllate, ricondotte alla norma.
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26-11-2022, 11:37
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#3
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Banned
Qui dal: Mar 2014
Messaggi: 4,089
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Io ho frequentato molto questi ambienti quando ancora ero una giovane top model (scherzo, ero solo una ragazza disadattata) e ricordo questi ambienti come un rifugio sicuro. Da un lato è permesso esternare cose che vengono condannate come sbagli morali in altri ambienti, dall'altro se sei ossessionata da qualcosa è veramente difficile parlare d'altro con interesse sincero, quindi era uno dei pochi contesti in cui quando interagivo con gli altri ero davvero coinvolta
Sono in disaccordo riguardo al rapporto tra individuale e collettivo, io vedo un disagio collettivo abbastanza marcato che riguarda il controllo del cibo e l'assenza percepita di controllo sul cibo come fallimento morale. L'antitesi tra puro e impuro che per me e per molti altri era al centro del disagio la vedo replicata anche se sotto altre vesti in ambienti mainstream in continuazione.
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Ultima modifica di anahí; 26-11-2022 a 11:41.
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26-11-2022, 12:07
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#4
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: Regno dei fini
Messaggi: 1,536
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Mi ricordo che dopo un po’ vennero oscurati questi siti… ma sono ancora “in voga”?
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26-11-2022, 14:44
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#5
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Banned
Qui dal: Mar 2014
Messaggi: 4,089
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Quote:
Originariamente inviata da cosechenonho
Mi ricordo che dopo un po’ vennero oscurati questi siti… ma sono ancora “in voga”?
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Non so se "in voga" è l'espressione giusta, comunque alcuni social come Instagram oscurano hashtag specifici proana, mentre i siti proana in sé non sono in genere oscurati
È però importante specificare che la reputazione di queste comunità come luoghi di istigazione a comportamenti dannosi è perlopiù un'esagerazione. Mi pare che da come ne parlino (ovvero in una maniera scandalistica) si formi l'idea che sono delle entità impersonali che traviano le ragazzine. In realtà sono dei luoghi di interazione di persone accomunate da problemi simili
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26-11-2022, 15:43
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#6
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,928
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Quote:
Originariamente inviata da anahí
Non so se "in voga" è l'espressione giusta, comunque alcuni social come Instagram oscurano hashtag specifici proana, mentre i siti proana in sé non sono in genere oscurati
È però importante specificare che la reputazione di queste comunità come luoghi di istigazione a comportamenti dannosi è perlopiù un'esagerazione. Mi pare che da come ne parlino (ovvero in una maniera scandalistica) si formi l'idea che sono delle entità impersonali che traviano le ragazzine. In realtà sono dei luoghi di interazione di persone accomunate da problemi simili
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Ma non si chiamano proana perché sono pro ?
Se promuovono i comportamenti non vedo cosa abbiano di buono. Se combattono il problema non credo possano dirsi gruppi proana.
D'accordo che ci sono persone con gli stessi problemi, ma un conto è se dei tossicodipendenti si aggregano al Sert , un conto al parchetto con lo spacciatore che distribuisce la sostanza
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Ultima modifica di claire; 26-11-2022 a 15:46.
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26-11-2022, 16:09
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#7
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: Regno dei fini
Messaggi: 1,536
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C’erano sia i “proana” che i “promia” e le/i partecipanti sembravano devoti a queste due divinità… con tutto il rispetto per chi soffre di queste problematiche eh, però era una cosa distruttiva… poi magari è inutile oscurare questi siti se nelle passerelle continuano a esserci solo modelle magrissime e ossute, se l’ideale estetico che viene propinato dalla “società” è la bellezza sottopeso a tutti i costi ecc. ecc. (solo il mio punto di vista ovviamente)
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Ultima modifica di cosechenonho; 26-11-2022 a 16:11.
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26-11-2022, 16:40
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#8
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Esperto
Qui dal: Mar 2022
Messaggi: 1,713
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Ho scoperto questo mondo in una maniera un po' differente rispetto a quello che si può immaginare. Da adolescente ho avuto problemi alimentari, ma essendo in un ambiente dove era quasi la norma averne, ma assolutamente mortificante farlo sapere in giro, le poche volte in cui parlavo o accennavo l'argomento (sempre e solo con determinate persone ) lo trattavo in maniera superficiale, quasi autoironica. Non è che odiassi il mio corpo o roba del genere. Ma comunque se mangiavo, mi sentivo parecchio in colpa e ecc ecc.
Fortunatamente è qualcosa che riguarda il passato per quel che mi riguarda e per quello che riguarda la mia esperienza, non mi crea nemmeno troppa sofferenza.
Il problema che quando ne sono uscita o per lo meno gestivo la cosa, ho scoperto questi gruppi online e la cosa mi aveva incuriosito. Ma non perché volessi ricascare in quelle dinamiche, ma semplicemente era qualcosa che mi aveva sbalordito. Tanto da parlarne e farli vedere a una mia amica e discuterne così, come si fa qui con i vari argomenti. Tra l'altro è ed era già all'epoca una ragazza bellissima che ha sempre dimostrato di essere molto sicura di se e del suo corpo. E quando gli ho fatto vedere quello che avevo scoperto, anche un po' fiera di me (dato che era un argomento che allora in italia era praticamente sconosciuto, sono state le iene i primi a parlarne mesi dopo). Io ero una ragazzina che era uscita bene o male da quella disturbo e volevo goliardicamente mostrare che c'era anche chi l'aveva presa molto più seriamente e ossessivamente di me, condividendolo con un amica.
Lei è caduta nello stesso vortice ed è stata ricoverata per più di un anno. In quel periodo io ero appena andata all'estero e quando lo sono venuta a sapere sono morta dentro. Mi sono chiesta mille volte , se fosse anche colpa mia in parte. Che se non le avessi fatto vedere quei siti e non mi fossi posta come qualcosa che si può superare, forse non sarebbe andata così.
Le scrivevo sempre, tutte le volte che mi veniva in mente le mandavo un messaggio. Anche se non mi rispondeva (lo faceva con tutti) io ho continuato per un anno a farmi sentire, proprio perchè oltre al bene, sentivo un immenso senso di colpa. Ora lei sta bene, si è rifatta una vita e le auguro sempre il meglio, ma è stata dura vedere per l'ennesima volta un'altra persona cara finire così.
Per chi non conosce i siti e gruppo proana.
Si tratta di pagine dove le persone sono Pro ( a favore) dell'anoressia. Sono posti dove la gente con questo disturbo condivide schede, trucchi e modi per imparare a mangiare sempre meno e dimagrire il più velocemente possibile. Ovviamente sono posti dove l'ossessione viene avallata e chiaramente cercano di fare tutto di nascosto.
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10-12-2022, 12:51
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#9
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Banned
Qui dal: Mar 2014
Messaggi: 4,089
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Comunque ricordo che più di una volta quando accennavo a dei miei problemi con la restrizione compulsiva del cibo mi è stato detto "mi sembri troppo intelligente per cadere in queste cose", come se avere un disturbo alimentare fosse una questione di basse abilità cognitive. Non mi capacito proprio di questo. È che veramente c'è lo stereotipo della ragazzina che assorbe acriticamente dai media l'imperativo di essere magra e limita il cibo per quello. In realtà è molto più complessa la questione, c'è dietro un anelare alla purezza, sentire che i propri impulsi sono pericolosi, volere fuggire dalla propria corporeità. Veramente ci possono essere tantissime cose dietro
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10-12-2022, 13:24
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#10
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 14,036
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A me sinceramente non importa una sega, se una vuole morire di fame faccia pure, se si divertono così moriranno giovani ma almeno muoiono come vogliono, le forme di recupero per quel che mi riguarda non servono a un cazzo, servono solo a riempire le tasche di psicologi psichiatri farmacie.
Ps le anoressiche sono sempre esistite così come le obese società nuova o meno
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10-12-2022, 13:31
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#11
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,260
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Quote:
Originariamente inviata da anahí
È che veramente c'è lo stereotipo della ragazzina che assorbe acriticamente dai media l'imperativo di essere magra e limita il cibo per quello.
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Più che altro, anche se fosse vero (cosa che comunque io non credo), questo non spiegherebbe da dove saltano fuori bulimia o obesità.
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16-04-2023, 20:40
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#12
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Banned
Qui dal: Mar 2014
Messaggi: 4,089
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R. Smullyan diceva in maniera semiseria che se l'attesa del piacere aumenta il piacere, allora l'asceta e' l'edonista supremo perche' prolunga l'attesa letteralmente all'infinito.
E' un piccolo sofisma, pero' ti fa pensare che effettivamente nel negarsi qualche piacere c'e' questo aspetto di edonismo. Penso che esista anche un certo gusto nell'auto-tormento nell'ascetismo nel senso di rinuncia. E stavo pensando che non esiste niente come la restrizione calorica importante per rendere tutto il cibo buonissimo come non lo e' mai stato e fartelo sembrare il piacere supremo della vita. Mi chiedo se nei dca basati sulla restrizione (e comunque un po' tutti quelli che conosco io sono basati su quel tentativo) non sia importante questo aspetto.
E a questo punto rilancio e dico, forse anche nella solitudine sentimentale autoimposta piu' o meno consapevolmente (cosi' spesso accompagnata da desiderio continuo) e' importante questo meccanismo
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16-04-2023, 20:46
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#13
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Banned
Qui dal: Mar 2014
Messaggi: 4,089
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Per fare capire meglio: la persona che si mette a dieta compulsivamente e fantastica sul mangiare tutto il giorno e' un po' come il giovane Werther che se ne sceglie una irraggiungibile e si tormenta tutto il giorno sentendo quell'anelare a una cosa impossibile. Ed entrambi provano una forma di piacere cosi'
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16-07-2023, 17:12
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#14
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Banned
Qui dal: Mar 2014
Messaggi: 4,089
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non ha tutti i torti kate moss
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16-07-2023, 19:55
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#15
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Esperto
Qui dal: Dec 2022
Ubicazione: Campania
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Originariamente inviata da anahí
Comunque ricordo che più di una volta quando accennavo a dei miei problemi con la restrizione compulsiva del cibo mi è stato detto "mi sembri troppo intelligente per cadere in queste cose", come se avere un disturbo alimentare fosse una questione di basse abilità cognitive. Non mi capacito proprio di questo. È che veramente c'è lo stereotipo della ragazzina che assorbe acriticamente dai media l'imperativo di essere magra e limita il cibo per quello. In realtà è molto più complessa la questione, c'è dietro un anelare alla purezza, sentire che i propri impulsi sono pericolosi, volere fuggire dalla propria corporeità. Veramente ci possono essere tantissime cose dietro
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Sicuramente ogni cosa può avere diverse motivazioni, non si muove in uno spazio assoluto e circoscritto.
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