Il successo degli altri
Che reazione avete nel constatare i successi e le vittorie delle persone intorno a voi? Provate invidia? Un insopprimibile desiderio di cimentarvi nelle stesse imprese per batterli? O semplicemente un sano e onesto stimolo all'agire (della serie: se ce la fanno gli altri perché non posso provare anch'io)?
Parlando per me direi proprio la terza...sono ormai lontani i tempi dell'invidia belluina, quella che mi portava a dire con autoimposta rassegnazione "non ce la farò mai, non è roba alla mia portata, e in fondo neanche mi interessa". |
Normalmente sono contento per chi ha successo, a meno che non mi stia particolarmente antipatico. Però tendo a deprimermi, di fronte ai successi altrui, perché sento di non essere stato capace di fare altrettanto, e si accentua la mia sensazione di inadeguatezza.
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Re: Il successo degli altri
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Sono molte le cose di cui mi importa poco, ma è comunque stimolante constatare che vi sono persone che ottengono risultati senza sforzi sovrumani. Mi fa pensare che tutto sia possibile e che i limiti siano soltanto un fatto mentale.
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se qualcuno che conosco è "realizzato" in qualcosa, sono contento per lui
ma è tutto qui come dice anima, non sento lo stimolo di "agire"... (almeno, per le cose che non mi interessano) a pallavolo mi piaceva essere un po competitivo, o dare anche solo "parvenza" di competitività forse perché "mi credevo bravino", se se... :lol: l'ignoranza non ha mai fine |
semplicemente mi sento una merda
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idem con patate.... non e' invidia, mi sento io un fallito, incapace, inutile... |
Re: Il successo degli altri
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disprezzo...perchè volendo se tolgo ogni freno alla mia persona sarei in grado di fare anche di più di loro e invece resto freddo e silenzioso e indifferente...estraniato... anzi a volte provo talmente disprezzo (reale...cioè mi innervosisco...) che lo faccio pure notare con robe del tipo "Ma la smetti or acon ste stronzatine?"... però quando riesco io ad estroversare è tutto molto più roseo |
Re: Il successo degli altri
Purtroppo, più la prima. Non riesco a pensare molto positivo, sebbene poi nel mio cervello scatti una dialettica per cui mi dico "non ti abbattere, non è il caso, anche tu puoi se fai così" ecc.
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Mi sento demmerd e penso che tutti sono meglio di me e che io non riuscirò mai a fare nulla...quindi per il momento quando sento di un altrui successo cerco subito di "tapparmi le orecchie".
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Quando andavo all'università c'era un ragazzo che mi dava lezioni di batteria: era un personaggio che ad un'analisi sommaria si sarebbe potuto definire un vincente sotto ogni aspetto. Era fidanzato con una ragazza decisamente carina, era uno studente brillante e in corso con gli esami, nonché un ottimo musicista e con una vita sociale invidiabile.
Quando lo conobbi avevamo lo stesso numero di esami da fare per terminare i rispettivi corsi di studio, eppure lui si laureò in un anno, io invece ne impiegai ben tre! Eppure non provavo invidia verso questo ragazzo, anzi mi metteva di buon umore il suo inguaribile ottimismo e la sua contagiosa positività. Constatare l'inesorabile avanzata dei suoi successi aveva influenze nettamente positive su di me, abituato da sempre alla negatività della mia famiglia. Insomma, se le persone che hanno successo in qualche campo sono in grado di trasmettere positività e convinzioni ottimistiche, non vedo perché invidiarle. Al contrario, se utilizzano i loro successi a mo' di sberleffo, allora lungi da me 8) |
Io rosico un pò perchè fino a qualche tempo fa avevo un potenziale enorme, ora che ho 22 anni si sta già creando la forbice tra chi conclude nella vita e chi no.
prima eravamo studentelli tutti uguali, io avevo i miei buoni risultati, e quindi ero uno dei "migliori". Ora però si è rivelata la mia inconcludenza e la mia incapacità di maturare e mi prende un pò di disperazione. Non tanto per il confronto, io ho sempre guardato a me stesso. Ma quello che mi brucia è quello che ho sputtanato e quello che, ne sono sicuro sputtanerò. Ho commesso un peccato anche secondo l'unico insegnamento cristiano che ho apprezzato veramente: la parabola dei talenti. Ero convinto di questa cosa, un pò meno sulle menate dell'amore eccetera, ma sul fatto che ognuno di noi avesse un posto nel mondo basavo abbastanza la mia vita. Ero sicuro di avere il mio posto nel mondo, e che avrei investito bene i miei talenti. Invece questo lo stanno facendo gli altri... |
Se ti può consolare, sei uno degli utenti che preferisco. Dovresti solo abbandonare le ultime scorie di liberalismo che ammantano il tuo pensiero e gettarti anima e core tra le braccia del socialismo 8)
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Muttley fai attenzione te invece, che prima o poi ti arriverà l'imborghesimento e inizierai a frequentare i salotti 8) . |
A conversione avvenuta riceverai ancora più complimenti, credimi John Rossi! 8)
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Non so di quello che fanno gli altri non me ne può fregar di meno ho imparato a guardare solo a me stesso e andare avanti per la mia strada cascasse il mondo....forse sbaglio,però così i risultati arrivano... :P
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Non mi interesso molto di quello che fanno gli altri,sono strano,se sò che qualcuno è in difficoltà ci stò male,se le cose gli vanno bene buon per lui...
...ad eccezzione dei miei nemici... 8) |
invidia, rabbia, un forte senso di ingiustizia e aumento della depressione.
Perchè gli altri hanno le opportunità di fare vedere quello che valgono. Perchè gli altri sanno costruirsele queste opportunità. Perchè gli altri sanno sfruttarle le opportunità. io invece mi sento la fortuna contro, non riesco a farla girare dalla mia parte. se anche mi si presenta un ottima occasione mi trovo impreparato, non agisco, non mi sento capace. ...tanto andrà tutto all' aria come sempre, come tutte le volte. e allora mi chiedo: perchè gli altri si e io no? ...e mi viene da pensare, stronzi! lo so che non sono pensieri molto nobili |
Re: Il successo degli altri
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Direi che comunque sono alcuni tra i pochi stimoli che ancora mi rimangono, e non durano nemmeno. |
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Ricordate che non sempre è tutto oro quello che luccica e poi non val la pena far veleno per presunti "successi" quando, per molteplici motivi, nel nostro Paese la competizione è truccata in partenza :wink:
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... mi sento di m...., inutile, inetta, incapace....
e provo tanta invidia... |
purtroppo ultimamente mi fa provare odio,spero di non essere sulla via del non ritorno
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mah, per fortuna è un po' di tempo che non mi faccio più queste domande (mudestament) 8)
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Direi decisamente la terza... soprattutto nei confronti di calimero... mi viene da pensare: se ce la fa lui di sicuro posso farcela anch'io... :lol:
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Ma, sai, stavo pensando che due lauree attaccate al muro dietro la scrivania farebbero un gran bel figurone... :lol:
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allora ti sfido a singolar tensione :lol:
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No. Non invidio ciò che so che non riuscirò mai ad ottenere, ma se lo ottengono gli amici sono felice per loro. Mi sale un po di invidia solo quando vengo a sapere che qualcuno si è fidanzato, sposato o magari ha avuto un figlio/a.
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se dicessi che mi fa piacere il successo altrui direi una bugia e bella grossa ho ancora molta strada da fare
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tutte e 3 le cose. Talvolta anche la quarta.
Invidia,certo...perchè fino a poco tempo fa mi sono mostrato oltre le mie aspettative..anzi,adesso che son tornato nella fase giu,mi son messo in un bel pasticcio..mi stan cercando vari compagni/e di scuola,perchè dicono che ero una pisciata di risate dal cielo... bel casino,cavolo... e ora sono oscurato. Si fa presto a dire "accontentarsi dei propri piccoli passi"....dai,che cazzate. però anche il contrario è mooooooltooooo pericoloso...e qua mi vien da pensare ad Icaro.. insomma,campare della serie "nothing to lose" come la canzone di Gary Moore... |
Re: Il successo degli altri
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Quindi, alla fine della fiera, l'uguaglianza trionfa sempre, la morte azzera ogni distinzione e il Nulla regna sovrano, senza che "quel che siamo stati" o "quel che abbiamo fatto" abbia ormai alcuna importanza. Ammetto che questo pensiero possa avere qualche analogia con la morale della "volpe e dell'uva acerba", ma credo sia anche una sacrosanta e inconfutabile verità... |
A me invece imbarazza tantissimo avere successo in qualcosa perchè ho paura dell'invidia degli altri infatti preferisco tenere il profilo basso o addirittura nascondere le cose,è una cosa che mi porto dietro fin da bambino se avevo un gioco figo non lo facevo vedere perchè avevo paura gli altri bambini mi potessero odiare perchè loro magari non l'avevano.. :oops:
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Re: Il successo degli altri
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l'invidia non porta da nessuna parte, anzi bisogna imparare da coloro che riscono meglio in "alcuni campi"...e cercar di metabolizzare alcuni comportamenti... |
io sono bravo nel campo minato, eppure nessuno mi invidia per questo :D
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Re: Il successo degli altri
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Re: Il successo degli altri
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Tutto è inesorabilmente destinato a precipitare nel Nulla, prima o poi. E a quel punto sarà come se il passato non fosse mai esistito... |
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