Uscita serale (non sono mai stato cosi' male)
Ciao a tutti
vi racconto come è andata la serata di ieri sera in cui mi sono buttato non senza timori per non sembrare sempre l'associale di turno con i miei colleghi di lavoro. Finito il lavoro siamo andati a mangiare a casa di un collega che abita nella via vicino ad una festa. Abbiamo cominciato a bere alcolici (a me non piacciono) e mentre si mangiava ho cominciato ad avere nausea e sono dovuto andare in bagno 4 volte a vomitare. Allora sono cominciate le prese in giro e da quel momento in poi mi sono trasformato in un ebete con un espressione del viso da scemo che non sa dire una frase. Arrivano altre persone che io non conosco ci presentiamo ma ero gia in una situazione di testa che non sono riuscito a mascherare i miei problemi. Tra l'altro due di questi li ho sentiti che dicevano senza farsi sentire che sembravo un andicappato. Dopo tutto cio siamo scesi alla festa e tutti ballavano saltavano pogavano ed io non mi divertivo per niente e provavo goffamente di imitare gli altri senza successo. E allora subito prese in giro spinte sorrisini allora me ne sono tornato alla casa di prima dicendo di stare male. finisco il racconto piu tardi |
Re: Uscita serale (non sono mai stato cosi' male)
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rischio di fare 'na figuraccia colossale e di sentirmi 'na merda... |
Re: Uscita serale (non sono mai stato cosi' male)
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Fosse stata della gente normale ti saresti divertito..da come li descrivi sembrano dei 17enni (o giù di li): se hanno tipo 25 anni sarebbe molto grave, e gli "handicappati" sarebbero loro. :wink: |
L'inferno...
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Il loro comportamento non è stato ineccepibile pero' fondamentalmente il tuo disagio ha amplificato il tutto.Eri cosi' preoccupato dell'opinione che gli altri avevano di te che probabilmente tutto hai pensato tranne che a divertirti.Gli altri poi non ci mettono niente ad emettere giudizi.
Pero' se ci pensi,è come quando guardi un quadro e vedi un elemento che non c'entra niente nel contesto.Subito focalizzi l'attenzione su quel particolare che quasi destabilizza l'intera opera.In quella situazione loro erano inseriti nel contesto e tu ne eri fuori. |
questo fatto rispecchia il ragionamento della società : o sei figo o sei un handicappato da deridere senza rimorsi
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io resto convinto infatti,che e' meglio non buttarsi in questo modo,si va a certi eventi sociali essendo sicuri,tranquilli,con la testa a posto,se si va con ansia paura, al 99% non ci si diverte,ci si avvilisce di piu' magari,inoltre come vedi gli altri non si fanno problemi a deriderti,se erano piu' cattivi ti umiliavano pure;a queste feste bisogna andare convinti,decisi a divertirsi,non titubanti e intimiditi,io le evitero' fin quando non mi sentiro' bene con la testa,che mi frega tanto non mi divertirei,quindi non perdo nulla non andandoci
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continua
Tornato a casa del collega mi sentivo male un po per la nausea molto per il modo da sfigato con cui mi sono esposto ai miei colleghi.
Dopo circa un ora sono ritornati anche loro e chiedendomi come stavo con il sorriso stampato in faccia. Dopo un po hanno cominciato a fissarmi tutti facendo battute del cavolo dicendomi che sono un cadavere e cose del genere. Alla fine dopo tutte queste umiliazioni cercando di coprire il dispiacere ho salutato tutti scusandomi di avere rovinato la festa.(che coglione che sono) Tornando a casa ho cominciato a pensare a come comportarmi quando sarei tornato al lavoro...se avrei dovuto chiedere ai colleghi presenti di non sputtanarmi con gli altri,ho pensato alle foto che mi hanno fatto quando stavo male,ho pensato alle future prese per il culo, ho pensato di lasciare il lavoro. Sono veramente distrutto Ora ripensandoci mi sono sforzato di fare delle cose che non m i piacevano per stare con gli altri che tra l'altro non mi piacciono e non amo fare le cose che piacciono a loro. Tutto cio pe r dimostrarmi che non sono un associale diverso dagli altri ma da questa cosa ho capito che non faro piu niente per piacere agli altri devo fare solo cio che mi piace e stare con gente che ama le stesse cose. La media di eta dei pertecipanti era 24 26 anni. Urge un vostro consiglio su come affrontare la situazione perche io da solo non ne vengo proprio fuori. Grazie per le risposte |
fai in modo di non vederli più, ormai ti hanno etichettato a vita
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inutile dirti che te la sei cercata... se non hai mai bevuto in vita tua, ovvio che anche 1-2 bicchieri ti fanno salire mal di testa, nausea ed appunto vomito
cmq ormai è andata cosi... inutile recriminare sul passato... ed adesso ? puoi fare solo una cosa... PRENDERLA CON IRONIA !!! quando loro mostreranno in ufficio le foto di te ubriaco (perchè se le hanno scattate è matematico che lo faranno) non prendertela ma ridici su anche te con loro... scherzando pure te su quello che è accaduto lo minimizzi... e vedrai che alla fine ne uscirai come simpatico :wink: |
tutti qui consigliano di evitare sguardi e rapporti coi colleghi
SAREBBE LA FINE !!! diventeresti lo zimbello di tutto l'ufficio, una specie di Fantozzi passivo mira di tutte le prese in giro cavolo non è mica una tragedia !!! chi non si è mai ubriacato ??? invece devi usare l'autoironia, devi unirti a loro alle tue prese in giro... cosi li spiazzi e probabilmente, non trovandoci la soddisfazione di umiliarti, ti lasciano in pace |
Re: continua
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cmq io fossi in te nn ne farei un dramma..hai solo preso una piena, capita a tutti. Soprattutto nn cercare di imitare gli altri solo perchè altrimenti rimani solo...mi sembra di capire che tu nn hai niente a che fare con quella gente. Basta, frequentala solo al lavoro...e se ti danno dell' asociale fregatene, tu sei li per lavorare nn per fare salotto e nn devi per forza essere loro amico, ma solo un collega. :wink: |
Take it easy e cambia amicizie..
star male davanti agli altri non è un disonore, pensa che una volta ho vomitato in mezzo ad una discoteca (vabbe, ero ubriaco fradicio, e avevo pure preso medicine, non psicofarmaci, nel pomeriggio..ci è mancato poco che finissi in coma etilico). Gli altri miei amici mi hanno aiutato e si sono preoccupati della mia situazione. quindi, se hai avuto la sfortuna di uscire con gente simile, mandala direttamente al diavolo la prossima volta che ti propongono un'uscita.. |
HAI FATTO BENE AD ANDARTENE
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Ascolta, io mi sono trovato in una situazione unabbastanza simile, anche se i miei compagni di festa erano per la maggior parte miei amici... ti capisco.
1)I tuoi colleghi sono un pò stronzi, ma oggettivamente la situazione era un pò comica. Anch'io, al posto loro, un pò l'avrei presa sul ridere...diciamo non al punto di umiliare ma cmq non avrei fatto il crocerossino subito. Fare il "briao" della serata è stato molto imbarazzante (specie per te che temi il giudizio degli altri), ma come ha detto qualcuno, la cosa migliore è prenderla con ironia...cose del genere sono capitate anche ad altri. Guarda che buttandola tutto sull'alcool te la cavi meglio che ammettendo che soffri di fobia sociale, le "briae" pese capitano a tutti. E forse quest'esperienza può essere la strada per iniziare a fregartene del giudizio degli altri. Dimostrando che te ne freghi, e mostrando ai tuoi colleghi che la prendi sul ridere dimostri autoaffermazione e puoi rimediare al tuo ruolo di "passivo". Te lo dico perchè mi è capitata una cosa simile (con tanto di foto trasmesse a mezzo mondo) e però è stata la strada per imparare ad andare oltre e imparare (un pochino) a fregarmene del giudizio delle persone. 2)Hai commesso, a mio parere, un errore fondamentale: fare cose perchè le senti imposte, per paura di sembrare strano...sbagliatissimo. Non puoi superare certi limiti, se una cena o una data situazione può sembrare insostenibile non andarci, e se quando sei li ti senti male vattene, la figuraccia l'hai fatta perchè ti ostinavi a rimanerci (per paura del giudizio, forse l'hanno intuito). Meglio una figuretta perchè "scappi" o perchè rimani tutta la sera? 3) come comportarti con i colleghi. E' un casino, lo so bene. Perché non riesci a non provare quell'imbarazzo terribile di essere lo zimbello di tutti, vorresti cambiare lavoro perché non sai affrontare la situazione... Ti capisco. Ti dico come l'ho affrontata io? (Beh, qui mi ripeterò) Arrivando a capire che dovevo cambiare la concezione che avevo di me. Perché l'imbarazzo nasce perchè mi vedo uno sfigato, che ora è ancora più sfigato e che non uscirà mai dal suo ruolo. Però...è la prova che devi cambiare il modo di rapportarti con te stesso. Una persona sicura di sè se ne fregherebbe, sopporterebbe l'imbarazzo e andrebbe oltre. Io un pochino ci sono riuscito, spero che riesca anche a te. :wink: ps: NON QUOTATE! |
Re: continua
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per questa volta se in ufficio cercano di prenderti per il c... ( probabile) smitizza la situazione con loro , e con te stesso pure , avevi bevuto ... |
Re: continua
condivido quello che scrivi , queste riflessioni ti serviranno in altre occasioni ...
per questa volta se in ufficio cercano di prenderti per il c... ( probabile) smitizza la situazione con loro , e con te stesso pure , avevi bevuto ...[/quote] si si fai cosi' !! Tira fuori la scusa che avevi bevuto, impara la lezione per le prossime volte, impara ad essere piu' sciolto, non devi eliminare quelle persone, ma anzi, devi dimostrargli che non sei veramente cosi' !! |
Ragazzi grazie per le dritte oggi devo dire che mi sento un po piu tranquillo (ieri mi sono dovuto sparare una ventina di goccine magiche)
Ieri sera poi un mio collega mi ha chiamato e gli ho detto che stavo meglio ma che la cosa che mi dispiaceva di piu era la figura di merda che avevo fatto con loro.Lui mi ha detto che io prima della festa avevo detto mangiamo beviamo e spacchiamo e poi al terzo bicchiere stavo un cadavere cmq ci saranno nuove occasioni per rimediare. Io ripensando bene alla serata non ero tanto imbarazzato dal fatto di avere vomitato ma dal fatto di non avere niente in comune con i miei colleghi( a me non piace ubriacarmi ballare pogare)e cercando di dimostrare il contrario sono stato ridicolo. Da questa bastonata voglio provare a cambiare nel senso che non voglio piu fare niente che non mi vada e voglio assolutamente evitare i sorrisini falsi di approvazione che mi si stampano in faccia per dimostrare di stare bene in gruppo. Oggi in un pranzo con altre persone ho applicato questa cosa e pur non essendo il piu loquace ho evitato i soliti arrossamenti e sudori che ho in queste situazioni. Sono proprio alla frutta vero? Un saluto a tutti e commentate se vi va |
No alla frutta, vai bene così.
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Da una parte c'è tanta gente che la pensa così, ma ce pure tanta, ma veramente tanta gente che non la pensa in questo modo. Se generalizzi in questo modo, ritenendo che tutti si pongono così, o sei sfortunato, o non sai scegliere le persone con cui tratti, o sei in mala fede, e cerchi di buttare giù ancora di più chi già è ferito. Penso sia la seconda, ma lo sai solo tu. |
oppure ho semplicemente osservato come vanno le cose? dovrei dire le solite frasette ipocrite da perbenista in modo da far sbattere ancora più duramente il muso a ki mi legge quando si scontra con la dura realtà? magari tu vivi in un posto felice dove tutti sono buoni, io invece vivo in mezzo agli squali pronti a divorarti appena mostri un pò di debolezza....questione di esperienze
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Questione di *cercarsele*, le esperienze. Oppure devo pensare che stai giocando, come quando hai detto che scherzavi sul discorso dell'aspetto fisico, dopo aver più volte girato il coltello nella piaga di eze e nightvision? |
io girato il coltello? nono stranamente quando iniziai a dubitare della storiella dell'aspetto fisico furono aperti topic che oltre a farmi ripiombare nella più cupa depressione mi dimostrarono ke le mie vecchie teorie riprese ora erano esatte
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a me una volta è successo di vomitare l'anima dopo aver bevuto una birra da 33 cl, eppure ero uno piuttosto avvezzo agli alcolici sono cose che possono succedere a tutti. Sono loro gli idioti, babbazzi a cui è bastata una cosa del genere per divertirsi delle persone normali ti avrebbero come minimo chiesto se andava tutto bene.
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Continua il dramma...
Oggi sono andato al lavoro dopo una nottata insonne(mi tornavano alla mente i momenti peggiori di quella maledetta sera) e mentre guidavo mi cercavo di convincere di poter reagire da uomo faccia a faccia con i miei colleghi. Avevo gia in mente frasi da dire tipo non mi è piaciuto come vi siete comportati, non c è problema tanto siamo solo colleghi e cose del genere anche per bloccare sul nascere lo sputtanamento. Invece come al solito non sono stato all'altezza di farlo... Appena arrivato mi sentivo gia tutti gli occhi addosso, mentre mi cambiavo captavo parole che non so se erano riferite a me o no cmq io le percepivo verso di me. Entro in ufficio e uno di quelli che era alla festa mi chiede ridendo come andava dopo la serataccia. Io credetemi non sono riuscito a reagire come volevo e con un ghigno (come se l'avessi presa bene) gli ho detto che andava sicuramente meglio dell'altra sera. Un'altro collega che tra l'altro durante la festa cercava di rendermi partecipe ai balli scatenati degli altri ( non so se leggendo il mio disagio pensava di coinvolgermi positivamente o mi prendeva per il culo) si è avvicinato e mi ha chiesto tutto bene?Con lui sono andato un po meglio perchè gli ho risposto senza fare faccette stupide seriamente ''si si si'' e ho tagliato il discorso. Il mio collega con cui pensavo di essere quasi amico prima della serata all'inizio non mi ha cagato poi mi ha chiesto come andava poi siamo andati al lavoro...io ero un po scazzato. Pausa pranzo(momento per me odiato perchè mangiamo in 4 o 5) due miei colleghi parlavano di cose inerenti al lavoro che io non conoscevo bene e uno di loro credo solo con intenzione di scherzare diceva cose che io non sapevo e poi sapendolo mi chiedeva conferma...stavo arrossendo cosi tenendo il bicchiere davanti alla faccia mi sono un po riparato da quei due. Rientro in ufficio e trovo il mio collega ex forse amico che parla con un collega di un altro ufficio e sicuramente parlano di me allora cerco di farmi coraggio e li raggiungo...l'altro mi dice oooo ma se non hai il fisico stai a casa la sera...allora io cerco di metterla sullo scherzo visto che lui ha un vocione e un accento romano gli faccio il verso e gli rispondo aoooo c'hai proprio ragione saaa. Lui è una persona piu adulta forse capisce il mio disagio e mi dice con fare scherzoso ti vedo dimagrito sciupato(è un po che me lo dice) vai dal dottore e fatti fare un ricostituente.Dopo di questo mi fa un sorriso che credetemi mi ha fatto stare un po meglio (l'ho interpretato come un puo succedere a tutti e quasi quasi mi stai anche un po simpatico). Arrivati al lavoro non resisto e dico al collega spione con un tono scherzoso ma serio...o sei proprio come le donnette se non fai le chiacchere non sei contenta. Lui mi guarda capendo il tono un po intimidatorio almeno nell'intenzione e mi dice che puo succedere a tutti e che nel suo gruppo chi vomita prima è apprezzato(cazzo di gruppo penso io) e che sono stato simpatico perche mi sono alzato da tavola quando stavo male e ho detto non so se sto male per il bere o per la pasta che fa schifo. Allora io gli ho detto che non ho un carattere che digerisce tanto e che non sono molto autoironico. Lui mi dice che non c è problema e che secondo lui non è stato il bere(avevo bevuto poco davvero) ma avevo preso una congestione.Finisce qui il giorno di lavoro il collega che mi coinvolgeva la sera maledetta si avvicina e mi chiede sorridendo che impatto avevo avuto con la festa allora io lo guardo con fare serio e gli dico non buono...mi chiede se alla prossima sarei venuto e mentre parlavamo gli squilla il telefono e lui se ne va lasiandomi li come uno scemo. Torno a casa ripensando a questa giornata di merda e mi chiedo cos'ho che non va mi trovo mille difetti estetici e debolezze caratteriali che possano giustificare quello che mi succede.Ripenso al vecchio alvoro e alle solite prese in giro che subivo anche li. Penso di non avere solo fobia sociale ma anche qualcos'altro tipo depressione sbalzi d'umore bo non so neanche io. Non vedo l'ora che sia venerdi per andare dallo strizzacervelli che mi ha consigliato di buttarmi in queste cose e raccontargli tutto anche solo per sfogarmi... Spero che leggiate in tanti e che mi diceste cosa ne pensate (devo dire che sapere che voi leggete e vi interessiate alle mie disavventure mi fa stare un po meglio) e tra l'altro cerco di trarne qualcosa di positivo. Grazie per le vostre risposte e CIAO |
Beh mi sono trovato in una situazione molto simile ma non a lavoro ma a scuola quando avevo 15-18 anni. Con strascichi che durano ancora oggi.
E' un bel casino...guarda mi sono immedesimato molto in te, ho provato molte volte cosa significa essere una specie di zimbello...poi il problema è che la situazione è ambigua, è un rapporto tipo amici-nemici, non sono chiaramente contro di te, ti trattano un pò male ma al tempo stesso ti invitano...per un "fobico" è una situazione difficile da gestire. Devi ripensarti completamente e devi trovare qualcosa che ti faccia salire l'autostima, rischi di finifre in un circolo vizioso dove più ti disistimi più ti comporti da zombie e allora ti pigliano ancora più in giro, e ti disistimi ancor di più...Cambiare ambiente non serve, perchè dopo un pò si creerebbero i soliti meccanismi. Ognuno ha la sua strada...dovresti capire come hai fatto ad arrivare a questo punto...e trovare un'attività, uno stile di vita, un'impostazione mentale che ti consenta di rompere con la tua situazione attuale... |
Grazie per il commento è veramente dura ogni giorno avere oltre alle difficoltà normali della vita anche questo malessere continuo
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