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cancellato25904 02-04-2023 20:06

Re: Lettera di un suicida
 
Quote:

Originariamente inviata da Noradenalin (Messaggio 2825143)
Nessuno dà la colpa agli altri per tutto e non accetta la responsabilità individuale*, ma dire che la fobia sociale non sia anche causa della società in cui si vive e in cui si è cresciuti vuol dire negare proprio la fobia sociale in sé come patologia.

Un individuo fobico se vuole interagire di più può farlo, si, e molti su questo forum ci hanno provato e continuano a provarci, più di una volta; per tutta la vita.
A quest'ora dovremmo tutti essere guariti e felici e contenti.


*anche in questo caso, se un individuo ha un comportamento ansioso ed evitante patologico molto difficilmente riesce a controllarlo, a rendersene conto ed avere una valutazione critica costruttiva, altrimenti non sarebbe una patologia.
C'è una bella differenza da una scelta presa da una mente sana non intaccata da pensieri intrusivi

La società esiste con o senza di noi, il fatto che non riusciamo a introdurci dipende essenzialmente da noi, noi abbiamo un problema a farne parte, mentre la società, che difetti intesi come caratteristiche può averne anche mille volte più di noi, è una struttura? aperta a tutti, con peculiarità e tipi dei più svariati, la fobia sociale è una malattia mentale gravemente limitante in parte figlia di traumi infantili in parte dovuta a noi, dalla lettera si da la colpa alla società e a una certa ingenuità dello scrivente, mi pare riduttivo rispetto ai propri fallimenti.

cancellato21736 02-04-2023 20:29

Re: Lettera di un suicida
 
I propri fallimenti, in queste condizioni, sono generati anche (e soprattutto) dalla fobia sociale, dall'evitamento o da qualsivoglia patologia.
E' come il quesito "è nato prima l'uovo o la gallina"?

Ma non è che uno sceglie consapevolmente di soffrire di fobia sociale, disturbo evitante ecc., che sia adulto o meno.

Sheev Palpatine 03-04-2023 00:40

Re: Lettera di un suicida
 
Ammetto di non aver letto la lettera, ma mi sento di dire che negli anni ho imparato una cosa fondamentale.
Se mi sento davvero triste, preferisco dirlo, appena mi viene chiesto "come stai?", anche se la persona a cui lo dico rimarrà sconvolta e non vorrà mai più vedermi per questo. Penso che, sia meglio essere un po' sinceri quando ne abbiamo biosogno, piuttosto che coltivare le apparenze così tanto da dover arrivare al suicidio... E alla fine, se una persona non è in grado di chiudere un occhio davanti ad un momento triste, meglio perdere il rapporto umano con tale persona... Il che però riduce drasticamente il numero di individui che posso chiamare amici...

insiemealvento 06-04-2023 00:05

Re: Lettera di un suicida
 
Quote:

Originariamente inviata da Stan Kezza (Messaggio 2825136)
Non ho capito: chi l'ha scritta?

Comunque, c'è solo tanta rabbia, sembra più il manifesto di un suicidio politico. Di empatia, di un tentativo di condividere o comunicare cosa c'è dentro il cuore, ne vedo poca. Non è un'accusa, ma una constatazione, e mi dispiace sinceramente che l'autore non ci sia riuscito.

Non capisco perché ti aspettavi empatia.
L'ho scritta io e no non provo alcuna empatia per la società umana: mi fa schifo. Ho solo scritto quello che pensavo senza mezzi termini.
Non che io mi stia così simpatico: la convivenza con me stesso è stata la cosa più difficile della mia vita.

Tutto qui.

Grazie a chi ha partecipato alla discussione, vi ho letto con interesse.

insiemealvento 06-04-2023 00:11

Re: Lettera di un suicida
 
Vorrei abbracciarvi, ma non posso e non riuscirei a farlo.
Volevo anche partecipare ma non riesco.
Grazie Noradenalin

Stan Kezza 06-04-2023 20:50

Re: Lettera di un suicida
 
Quote:

Originariamente inviata da insiemealvento (Messaggio 2826064)
Non capisco perché ti aspettavi empatia.
L'ho scritta io e no non provo alcuna empatia per la società umana: mi fa schifo. Ho solo scritto quello che pensavo senza mezzi termini.
Non che io mi stia così simpatico: la convivenza con me stesso è stata la cosa più difficile della mia vita.

Tutto qui.

Grazie a chi ha partecipato alla discussione, vi ho letto con interesse.

Empatia intendevo nel tuo modo di comunicare a chi ti legge.
Se togliamo la sovrastruttura dell'odio sociale, che è comprensibile ma non è l'unica causa della nostra condizione (mi ci metto anche io) e nemmeno la più grande, da quello che scrivi mi arriva poco di te.
Te lo ripeto, non è una critica, è la mia sensazione.
E' naturale chiedere che il mio prossimo - proprio nel senso di prossimità, vicinanza - mi sia vicino, mi sostenga. Ma perché possa farlo noi per primi dobbiamo esporci con sincerità, o per loro sarà più difficile.
Ti abbraccio.

pokorny 07-04-2023 22:18

Re: Lettera di un suicida
 
Quote:

Originariamente inviata da Varano (Messaggio 2824855)
non sono riuscito ad andare oltre alla prima parte, mi sembra un po' arrogante l'accusa della società, siete quelli che fanno qua fanno là...ma dai, siamo tutti poveri diavoli che cercano di tirare avanti alla meno peggio

Io anche prima, al primo verbo alla seconda persona plurale ho smesso. Non ho un grande trasporto per le accuse ad alzo zero, figuriamoci quando non mi ci riconosco. Per non parlare delle esternazioni di rabbia, mi fanno proprio allontanare.

David Brent 07-04-2023 22:35

Re: Lettera di un suicida
 
Quote:

Originariamente inviata da insiemealvento (Messaggio 2826064)
Non capisco perché ti aspettavi empatia.
L'ho scritta io e no non provo alcuna empatia per la società umana: mi fa schifo. Ho solo scritto quello che pensavo senza mezzi termini.
Non che io mi stia così simpatico: la convivenza con me stesso è stata la cosa più difficile della mia vita.

Tutto qui.

Grazie a chi ha partecipato alla discussione, vi ho letto con interesse.

lascia perdere la maggior parte degli utenti non sta male, è solo tanto antipatica, supponente, arrogante, pseudo intellettuale e campata per aria

Itachi 09-04-2023 17:46

Re: Lettera di un suicida
 
Quote:

Originariamente inviata da insiemealvento (Messaggio 2824848)
Siete quelli che si comprano la macchina e poi vanno a pagare qualche schiava del sesso prima di tornare a casa dalle vostre mogli e dalle vostre figlie, pronti a chiamare puttana la moglie che vi tradisce, pronti a chiamare puttana la figlia che mette il culo su Instagram.

Mi sento preso in causa!!!!


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