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Lettera mamma finlandese sulla scuola italiana
https://www.siracusanews.it/lettera-aperta-di-una-mamma-finlandese-fuggita-da-siracusa-con-i-4-figli-il-sistema-scolastico-italiano-e-povero/
Se ne parla già da qualche giorno. Cosa ne pensate? Siamo i soliti provincialotti che ci facciamo abbindolare dalle critiche esagerate degli stranieri o qualche problema nel sistema scolastico italiano in effetti c’é, se paragonato a quello di altri paesi europei? Tutto da prendere con le pinze ovviamente, visto che si parla di un caso circoscritto, ma delle considerazioni più generali sulla scuola in Italia si possono fare. |
Re: Lettera mamma finlandese sulla scuola italiana
Il sistema scolastico italiano è obsoleto . Sarebbe da smantellare e basta ,non c è nulla di esagerato in quello che dice quella mamma finlandese . Lavoro in questo ambiente e ogni giorno vedo cose che mi lasciano basita . Sono contenta di non volere figli e ripeto che gli scandinavi sono avanti anni luce rispetto a noi .
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Re: Lettera mamma finlandese sulla scuola italiana
Qualche tempo fa avevo aperto un thread sul forum con un titolo tipo "cosa vi ricordate di quello che avete studiato a scuola?", e la stragrande maggioranza degli utenti aveva risposto che non aveva trattenuto nulla. Direi che già questo sia significativo. Non so però da questo punto di vista come siano messi negli altri paesi.
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Re: Lettera mamma finlandese sulla scuola italiana
Sulla scuola finlandese non posso giudicare ma da quello che so la scuola americana a confronto a quella italiana, in termini di serietà e preparazione, è "ridicola" (così la defini' la mia prof di scienze), più di una volta ho sentito di liceali italiani che qui andavano così così o anche male, andavano in America a fare l'ultimo anno e una volta imparata bene la lingua diventavano i primi della classe... in quarta superiore una mia compagna aveva 4 in matematica, è andata a fare l'ultimo anno ìn America (lì ci sono 4 anni anziché 5), aveva messo sui social una verifica in cui aveva preso A+ con tanto di faccina sorridente, in quel liceo in quarta facevano cose che qui si fanno in seconda...
Un liceale italiano che va in America è un po' come Goku che si toglie l'armatura e diventa fortissimo... Quote:
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Re: Lettera mamma finlandese sulla scuola italiana
parole sante, è allucinante soprattutto la sedentarietà della vita scolastica, la fobia del freddo, delle finestre aperte, dell'aria fresca...i genitori sono iperprotettivi e non li vogliono esporre al "freddo", alla pioggia, ecc.
riguardo l'inglese e informatica siamo a livello del terzo mondo, ma è sempre stata così da che ricordo...non so cosa si aspettasse quella mamma finlandese, dalla siracusa di vikingo bisogna solo scappare. |
Re: Lettera mamma finlandese sulla scuola italiana
Non ho letto cosa scrive quella mamma finlandese ma dico la mia. La scuola italiana sembra fatta per spillare soldi ai genitori, altro che istruzione gratuita, ogni anno c'è da acquistare libri costosi:o
Quando andavo a scuola io tutti i libri che servivano c'erano nella biblioteca scolastica, si prendevano al inizio anno e si restituiamo alla fine, si pagava solo se libro stato rovinato ( cosa che a me non è mai successa, cercavo di essere attenta). |
Re: Lettera mamma finlandese sulla scuola italiana
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In effetti che ogni anno ci sia la necessità di ricomprare tutti i libri é uno scandalo. Poi, ma vado off-topic, il vertice lo toccano i prof universitari che raccomandano di acquistare per il corso l’ultima edizione del libro che hanno scritto loro. Lì fioriva un bel mercato, ma poi quasi tutti si facevano le fotocopie rilegate. |
Re: Lettera mamma finlandese sulla scuola italiana
L'Italia è penultima in Ue per percentuale laureati, peggio soltanto Romania. E probabilmente siamo primi per numero di neet. Alla luce di questi fatti è difficile non parlare di fallimento della scuola italiana.
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Re: Lettera mamma finlandese sulla scuola italiana
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Re: Lettera mamma finlandese sulla scuola italiana
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Re: Lettera mamma finlandese sulla scuola italiana
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Io comunque da quello che so i laureati italiani che vanno all'estero sono sempre apprezzati e in certi paesi valgono oro. Riguardo ai pochi laureati forse un'idea me la sono fatta: l'università italiana è forse troppo "mnemonica" e magari in altri paesi punta di più sulla pratica che sulla quantità di esami da preparare. Una ragazza con cui ho fatto lo stage mi aveva detto di avere un amico che è andato a studiare in Danimarca, che le aveva detto che "solo in Italia c'è questa fissazione per la media" e che lì "se hai la media del 15/20 sei un genio (lì hanno i voti in ventesimi) mentre in Italia se hai la media del 23/30 (come il sottoscritto) sei considerato un co****ne" |
Mah... Non mi sembra che i genitori abbiano fatto una gran mossa a sradicare i figli dalla scuola in Finlandia per portarli in giro facendogli cambiare istituto e nazione ogni paio d anni (e senza nemmeno informarsi bene sugli istituti che frequenteranno i ragazzi) 🤔🤔🤔
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Re: Lettera mamma finlandese sulla scuola italiana
Alcuni punti sono giusti, si notano le differenze culturali: l'Italia è la patria dell'automobile, in Finlandia si usa molto di più la bici, c'è più contatto con la natura e ci sono più spazi. Tutto viene di conseguenza.
C'è un po' di razzismo quindi, ma le conseguenze di questa nostra cultura è realmente deleteria: il bimbo dovrebbe imparare a spostarsi da solo, invece noi tendiamo a sacrificare la crescita per la sicurezza. Il bimbo italiano è deresponsabilizzato il più possibile, in Finlandia mi pare che non ci sia la culpa ab vigilando, quindi ci credo che gli insegnanti strillano. Quello che non mi convince è quando parla male degli insegnanti che urlano: forse mi fa pensare che i bimbi finlandesi sono diversi dai nostri e non hanno bisogno di urla, perché tranquilli di loro. |
Re: Lettera mamma finlandese sulla scuola italiana
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Re: Lettera mamma finlandese sulla scuola italiana
Dubito fortemente che in tutti gli altri paesi dell'ue eccetto la Romania siano più studiosi e diligenti di noi... certo se si parla di scuole professionali ok ma i licei... è risaputo che quelli italiani siano tra i più duri dell'occidente
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Re: Lettera mamma finlandese sulla scuola italiana
Punti di vista, a me è sempre parso un sistema medievale il nostro sistema scolastico, ma parlandone con compagni eravamo una minoranza molto ristretta a non fittare nella sola lezione frontale, nei programmi e nei metodi di valutazione, con professori schizzati che si sentivano i kapò di turno.
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Re: Lettera mamma finlandese sulla scuola italiana
Vedo che qui molti incolpano i professori "bulli", io non mi sento di incolparli sinceramente... se mi trovassi a dover gestire ragazzini schizzati che urlano, bestemmiano, saltano sui banchi e non hanno la minima voglia di impegnarsi o anche solo seguire una lezione diventerei un prof "bullo" pure io.
La tipologia di studenti da me descritta è quasi esclusivamente maschile e nella quasi totalità dei casi fa scuole professionali tipo l'ipsia o l'ecfop, ma ovviamente anche alle scuole medie si trovano elementi simili... da me per colpa dei soliti 2/3 che facevano casino punivano L'INTERA classe e io, che a differenza delle elementari in cui ero casinista, alle medie ero sempre zitto e buono (molte volte non stavo attento e facevo altro ma non facevo mai casino) ,mi dovevo fare verifiche sorpresa per colpa loro, ma caxxo punite solo quelli che fanno casino non tutta la classe :moltoarrabbiato: Per un periodo per colpa dei soliti casinisti avevano addirittura messo i banchi a file singole, e per un po' in mensa hanno addirittura diviso maschi e femmine... roba da Medioevo |
Re: Lettera mamma finlandese sulla scuola italiana
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Fermo restando che sono convinto che se si è in grado di svolgere un buon lavoro prima, non sia nemmeno necessario arrivare alla punizione |
(vado leggermente off-topic)
Io non sono d'accordo sulla generalizzazione contro i docenti, nel senso che paradossalmente se pure è vero che molti sbagliano non è sempre colpa loro. Essendo un lavoro molto difficile bisogna essere molto preparati, oltre a non avere mancanze sul lato caratteriale e fragilità psicologiche, e se si considerano tutti quelli che iniziano iscrivendosi alle graduatorie, senza passare per un concorso, questi non hanno avuto nessuna preparazione preliminare. Entrano in classe la prima volta e iniziano a improvvisare, perché non hanno alternative, poi magari si portano avanti gli errori man mano che fanno altre supplenze e non ci sono delle figure di supporto che possano orientarli, se non informalmente ed eventualmente i colleghi con maggiore esperienza. L'alternativa sarebbe non continuare e pensare a un altro lavoro, è vero, però se posso parlare per esperienza personale dovrei dire che in un certo momento quella mi è sembrata l'unica possibilità per entrare, seppur molto gradualmente, nel mondo del lavoro, e quando ci si trova in certe situazioni si pensa poco a quanto si è adatti e a quanto si è meritevoli, si pensa principalmente a sfruttare quell'unica occasione che sembra esserci. Così sicuramente è accaduto a molti altri (poi io ho mollato perché ero troppo stressato e perché si è aperta qualche altra possibilità, ma non succede a tutti). Sarebbe richiesta sicuramente una vera selezione per tutti, anche per chi fa supplenze brevi, ma mi sa che servono i numeri alti e quindi non si può tagliare sulle candidature in modo significativo; l'unica soluzione pare essere una formazione seria, specialmente pratica, per chi vuole entrare a insegnare in una classe. Sennò è logico che in una popolazione di docenti, che puoi selezionare fino a un certo punto, con le loro personalità e peculiarità (al di là anche della preparazione tecnica, che andrebbe pure fatta recuperare a chi inizia), ne trovi di molti che perdano la testa di fronte a una situazione particolare e difficile da gestire come è trovarsi una classe di 20 ragazzini che, essenzialmente, pochi a parte, non hanno voglia di stare lì ad ascoltare un adulto che parla di cose noiose e impegnative per loro, nonché spesso ritenute pure inutili (a seconda della materia), e fanno di tutto per impedire il normale svolgimento della lezione. Il problema è proprio che per svolgere adeguatamente quel lavoro ci vogliono capacità particolari, che nella loro totalità possono avere in pochi, e che contemporaneamente la richiesta di personale è numericamente molto elevata. |
Re: Lettera mamma finlandese sulla scuola italiana
La scuola italiana funziona male perché è sottofinanziata ed è ancora legata a schemi e modelli di riferimento in cui la didattica pura e semplice prevale sull'approccio pedagogico.
Avere programmi più complessi e articolati non serve a molto perché soltanto chi ha un andamento scolastico di eccellenza può trarne beneficio, gli altri tratterranno ben poco di quanto spiegato. Bisogna snellire e semplificare i programmi in modo da generare curiosità per coloro che eventualmente vorranno poi approfondire un determinato percorso di studio. Ha senso secondo voi far studiare l'analisi del periodo in terza media e pretendere che un ragazzino di origini magrebine, filippine o sudamericane capisca se la coordinazione tra due proposizioni avviene per asindeto o polisindeto? Probabilmente in Finlandia non arrivano così presto a questo genere di complicazioni, ma mi pare abbiano anche meno analfabeti funzionali, o no? PS E hanno anche la premier più carina e più simpatica |
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