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Mascheramenti o sincerità?
Secondo voi è meglio nascondere i propri stati d'animo, soprattutto quelli diciamo così negativi, come tristezza paura timidezza eccetera
oppure nascondere la propria inadeguatezza o è meglio mostrarsi per quello che si è, evitando patetiche e controproducenti maschere? Io non lo so più |
Re: Mascheramenti o sincerità?
Secondo me è meglio descrivere in parte il proprio stato d'animo agli altri, se c'è confidenza sufficiente, perché se una persona è molto emotiva questo fatto di nascondere alla lunga può causare un crollo. Per esempio in un gruppo di persone che stanno per sostenere un esame è frequente sentire delle frasi che descrivono lo stato d'animo, e vengono dette anche per sdrammatizzare, si tende a ridere anche troppo per esorcizzare la preoccupazione. Oppure se sei arrabbiato con qualcuno potresti provare a dirglielo in modo scherzoso, in questo modo si potrebbe evitare un litigio pesante. Vedo fare parecchio queste cose nella vita reale, sono anche un sistema di sicurezza che rende tutto più semplice. Invece in situazioni formali, per esempio un colloquio, certe cose è pericoloso dirle o anche esprimerle in modo sbagliato, perché potrebbe diventare un autogol.
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Re: Mascheramenti o sincerità?
Una volta mi è capitato di mascherare il mio modo di essere, ho cercato di fare un lavoro che non c'entra niente con il mio carattere, e dopo pochissimo mi sono sentita molto sotto pressione e sono crollata. Quindi è molto importante conoscere la propria indole, per non commettere errori. Infatti io sono molto timida e tutte le volte che, ingenuamente, mi sono forzata a cercare lavoro nella ristorazione o nella vendita sono crollata subito, perché certi miei atteggiamenti involontari si vedono da lontano, ce l'ho scritto in fronte. Il mascheramento nuoce soprattutto a te stesso.
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Re: Mascheramenti o sincerità?
Dipende dalle situazioni. Con persone che si conoscono poco e con cui non si ha grosso interesse ad approfondire, non ha senso mostrarsi più di tanto.
Con chi si ritiene più adatto, perché più empatico, più simile a te o semplicemente perché può darti un consiglio utile, allora è meglio mostrare anche i lati più fragili della propria personalità. |
Re: Mascheramenti o sincerità?
Allora dipende se sei uomo conviene che le nascondi le debolezze, se sei donna puoi anche mostrarle un po' di più e aprirti un po' di più diciamo che e più socialmente accettata la debolezza femminile ma in ogni caso debolezza, essere deboli è una caratteristica negativa in questo mondo e le caratteristiche negative meglio cercare di cambiarle in meglio e se non ci si riesce meglio nasconderle ai più.
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Re: Mascheramenti o sincerità?
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Ovviamente, come dicevo, non vale per tutti, non sempre almeno. |
Re: Mascheramenti o sincerità?
Con l'esperienza bisogna imparare a capire quando è il caso di esseri sinceri e quando mascherarsi.
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Re: Mascheramenti o sincerità?
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Re: Mascheramenti o sincerità?
Le maschere sono interfacce di compatibilità. Sono necessarie per stringere rapporti con persone caratterialmente diverse da noi o nascondere propri stati emotivi alterati dalle situazioni. Maschera perché richiama il teatro, la finzione.
Fingere non è facile è spossante, più la maschera è incompatibile con la reale identità più sarà stressante portarla. Non c'è bisogno di portare maschere quando siamo tra persone compatibili. Non c'è bisogno di portare maschere quando si ritorna ad un equilibrio personale, al proprio umore. Non c'è bisogno di portare maschere se tagliamo i ponti con i rapporti che le richiedono. Purtroppo spesso sono necessarie, non se ne può fare a meno se si vuole una vita sociale. Normalmente la maschera nasconde il proprio volto, la vera identità.. ma ci sono casi in cui la vera identità nemmeno esiste e la maschera è tutto quello che si ha per poter interagire con gli altri. |
Re: Mascheramenti o sincerità?
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Re: Mascheramenti o sincerità?
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Vorrei solo aggiungere che ci sono amplissimi margini soggettivi. C’é chi, anche per motivi patologici, non ha difficoltà ad indossare queste maschere, fino all’eccesso, fino ad arrivare ad una vita di menzogna. E c’è chi invece carica su ogni gesto un severo giudizio del proprio tribunale interno, un vagliare costantemente la propria coerenza, magari per autoflagellarsi inconsciamente. Ed é quasi altrettanto pesante come situazione. Quante volte la fobia sociale nasce dalla speranza delusa della non corrispondenza del mondo esterno alla nostra interiorità? Da una sfida alla nostra identità morale? E fino a che punto siamo disposti a fare compromessi? |
Re: Mascheramenti o sincerità?
Dipende dal contesto.
Se sei in una situazione che non ti permette di mostrare determinate emozioni e atteggiamenti da "disadattati", come può essere una situazione inerente al lavoro o simili, io credo che sia meglio ingoiare il rospo e se proprio è necessario indossare una maschera. Se si tratta invece di contesti più informali ed in generale nella quotidianità allora il mio consiglio è di provare ad essere se stessi. Nel caso se anche in quella versione non ci si sente a proprio agio, magari potrebbe essere utile lavorare a finché si raggiungo lo stato ottimale. Chiaramente com'è già stato detto, sempre per quanto è possibile. |
Re: Mascheramenti o sincerità?
Conviene mascherare in diversi ambienti, visto che chi siamo non è detto che stia bene a tutti, per evitare continui attacchi e rotture di palle io preferisco mascherare gli stati d'animo e nascondere certe cose.
Non percepisco condivisione o accettazione, poi oltre al mio stato negativo devo sorbirmi anche il rimbrotto di qualche coglione in giro. Siccome non mi fido al 100% di nessuno, credo che nessuno avrà mai accesso a tutte le informazioni sul mio conto, cioé magari ci riesce pure ma non perché gli ho raccontato io tutto. |
Re: Mascheramenti o sincerità?
Conviene sforzarsi di essere felici, di cantare e di ballare, anche solo nella mente.
Oggi avrei motivi per essere incazzato come un cinghiale braccato ma mi sono sforzato di non farlo apparire a casa e a lavoro, che vantaggio avrei a cedere nello sconforto? Purtroppo anche oggi e ieri tantissimi messaggi negativi qua sul forum, è come se certe persone godano dell'autocommiserazione :( |
Non ho alcun dubbio che sia nel massimo interesse personale nascondere il più possibile.
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Re: Mascheramenti o sincerità?
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Mi è capitato di leggere alcuni dei tuoi interventi e sembri una persona dotata di molto autocontrollo. Non so se è caratteriale o dipende da un fattore anche legato alla fede, ma comunque ho notato questo. Hai la tendenza a cercare sempre di spargere positività e coscienza e questo è positivo. Ma credo che non dovresti reprimere le tue emozioni così tanto. Certo, è giusto il tuo ragionamento. Bisogna cerare di andare avanti e se ci sono delle problematiche affrontarle e superare il problema. Piangersi addosso è inutile. Ma direi che se hai dei momenti dove tutta la positività viene a meno, non c'è bisogno di imporsi di essere felici sempre. Quote:
Del tipo " Ti prego dimmi quanto sono speciale e quanto la società è cattiva nei miei riguardi..." Il punto è che qui su ( su un forum online ), ricevono le conferme di ciò e accrescono questo atteggiamento che è deleterio in primis per loro stessi, ma sembra che dipenda sempre e comunque da fatti/circostanze/disgrazie che rendono impossibile anche il semplice agire. Nella realtà a questo atteggiamento ( o per lo meno nella mia) a una tale richiesta e/o esternazione le risposte sono ben diverse. -"Ti prego dimmi quanto sono speciale ....." risposta : - " Non sei speciale, come non lo è 80% della popolazione, sveglia".:bene: |
Re: Mascheramenti o sincerità?
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Ho sempre avuto una pazienza notevole che mi ha consentito di superare delusioni e umiliazioni a getto continuo, ma vivevo nello sconforto, la capacità di superarle col sorriso l'ho acquisita da poco e vale molto di più di qualsiasi bene materiale. Per me tutti sono speciali, i problemi sorgono quando ci sentiamo speciali e screditiamo gli altri, il sentimento comune è che non si sta ricevendo quello che si merita, a me mi basta essere vivo e già sono soddisfatto, anzi sono afflitto da sentimenti di inettitudine rispetto a quanto potrei fare per gli altri e il pochissimo che faccio, ho vissuto una vita con pensieri come: ma io non ho questo e quell'altro si, pensavo che fossero fortunati e io sfigato, se si sposta la concentrazione su cosa si fa in concreto per realizzare i propri desideri si capisce invece che spesso siamo negligenti, e scarichiamo la coscienza parlando di sfortuna, anche qua non vedo cosa possa portare di buono ad essere fatalisti. |
Re: Mascheramenti o sincerità?
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Per quanto riguarda il discorso sull'essere speciali sono completamente d'accordo con te. Nel senso che in ogni caso penso che un minimo per avere certe conferme bisognerebbe lavorare concretamente , invece di sentirsi sempre degli sfortunati. |
Re: Mascheramenti o sincerità?
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Re: Mascheramenti o sincerità?
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