Winston_Smith |
10-01-2023 16:55 |
Re: Cosa dovrebbe fare un ragazzo vergine secondo gli psicologi
Quote:
Originariamente inviata da Sheev Palpatine
(Messaggio 2789187)
Inizio questa discussione proprio perchè trovandomi io stesso in questa condizione sto facendo un po' di ricerca (sono un po' più giovane ma le insicurezze sono le stesse). Ho trovato un interessante consulto su medicitalia e vorrei sapere le vostre considerazioni. Il ragazzo è un 30enne che racconta di non aver mai avuto esperienza e di non sapere cosa fare. Riporto le parti più significative delle risposte date dagli psicologi:
Possiamo capire che aprirsi, per vivere serenamente una relazione è una cosa necessaria e su questo posso essere d'accordo. La mia perplessità riguarda il fidarmi di una donna, darle il "potere" di parlare male di me in giro, perchè se mi fidassi della ragazza sbagliata, potrei diventare oggetto di derisioni e pettegolezzi sgradevoli. Mi rivolgo soprattutto alle ragazze presenti nel forum. E' vero che le donne accoglierebbero in maniera "delicata, materna, leggiadra, gentile, garbata e dolce " un uomo vergine per farlo entrare nel mondo del femminile? Perchè detta così, a me sembra una cosa completamente impossibile, irreale. Una fiaba a lietofine, troppo bello per essere vero. E se anche esistono donne tanto straordinarie queste saranno un'eccezione e non la grande maggioranza. Mi sto spremendo le meningi su questa cosa ma proprio non riesco a venirne a capo.
Fonte: https://www.medicitalia.it/consulti/...asi-paura.html
|
Purtroppo questi due esempi fanno poco onore alla disciplina di cui si professano rappresentanti. Che già non è una scienza esatta di per sé ma se poi dà alimento a gente che non riesce a guardare due palmi più in là del proprio naso, vuol dire che sta proprio messa male...
D'altro canto si può capire di che razza di iceberg si sta parlando, di sotteso non espresso, taciuto più del nome di Voldemort, se anche nel pieno anonimato non si riesce a nominare l'elefante nella stanza, e si parte dal presupposto inscalfibile che il vergine "attempato" debba per forza essere il James Stewart (?) della situazione che "la prossima volta che si trova a flirtare con una ragazza" (ma la prossima volta quando?!? come se capitasse a tutti ogni due per tre, come se il problema non fosse spesso flirtare mezza volta o zero in tutta la vita) si mette a scherzare sulla sua verginità come se ne avesse il pieno controllo e come se fosse una cosa che non gli provoca ansia e disagio intollerabili (e come se non fosse a sua volta conseguenza di inclinazioni, caratteri, storie e idiosincrasie particolari). Qualcuna ha scritto appunto che è meglio non dire che si è vergini perché si ha ansia o paura del rifiuto. Peccato che in molti casi il cuore del problema sia proprio quello, e che anche se non lo si verbalizza, i motivi che ti hanno portato a esserlo saltano comunque fuori nel modo di porsi. Se la donna in questione non fa parte della minoranza che in qualche modo cerca di andare al di là di questi ostacoli o non li ritiene degli impedimenti, la vedo durissima...
Non parlo poi del secondo "professionista" che si è messo direttamente a scrivere una fiaba, equiparando in blocco le donne a delle fate turchine, invece di parlare di problemi veri :miodio:
|