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Aiutati da solo
Ho trovato dei consigli di un'autrice, non so se sia psicologa, e spero che siano utili:
aspettare che qualcuno ti riporti a casa.Non aspettare che qualcuno ti inviti fuori. Vacci da solo. Incontra gente, guarda quel film che ti interessa, prova quel ristorante, visita una città che ti incuriosisce - o riscopri la tua: girala a piedi, fotografala come se non l'avessi mai vista. Non aspettare che arrivi qualcuno a salvarti. Perché potrebbe non arrivare nessuno, sappilo. Quasi mai succede. Devi salvarti tu. Devi volerti bene. Devi guardarti dall'esterno e domandarti “Che cosa farei io per me se fossi una persona che mi ama?” - e farlo. Far sentire la tua voce. Imparare a chiedere aiuto. Imparare a dire che cosa c'è che non va. Arrabbiarti, anche. E soprattutto imparare ad essere stupidamente felice, senza motivo. Sai quella felicità cretina, inossidabile, quella specie di scudo luminoso ed ebete su cui tutto rimbalza che ci viene fuori quando siamo innamorati? Ecco. Non aspettare che arrivi qualcuno a dartelo. Mica te lo deve dare. È tuo. Sei tu che lo crei. Impara come. E fatti questa magia ogni volta che ne avrai bisogno… (Catherine Black) |
Re: Aiutati da solo
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Ricordo una scena di quando avevo 18 anni, ero tutto spettinato e stavo forzatamente andando all'esselunga, passa una macchina con dentro dei ragazzi, sento urlare un verso dal finestrino, e uno mi fa "o sveglioneee". La realtà è questa. |
Re: Aiutati da solo
Questo consiglio è utile a chi ha un momento di debolezza ma per le persone depresse croniche o esaurite è controproducente perché le fa sentire ancora più in colpa nel non trovare le risorse che non ci sono più.
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Re: Aiutati da solo
Sono d'accordo. È inutile stare chiusi dentro casa a lamentarci perchè non ci cerca nessuno e non ci vuole nessuno.
Dovremmo imparare a fare quello che vogliamo e quello che ci piace, vivere la nostra vita anche da soli. |
Re: Aiutati da solo
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Detto questo, qualcosa di vero c'è, e sarebbe bene salvare il buono di qualsiasi cosa. E' vero che il primo passo deve venire da noi. Potrebbe anche essere chiedere aiuto a un amico per essere accompagnati da un terapeuta, e questo poi fa continuare il lavoro con un altro ancora. Qualsiasi buon risultato ci sarà è nato nel momento in cui noi e non altri abbiamo alzato il telefono per chiedere di accompagnarci. Spesso è difficile o impossibile anche questo, o anche inutile; penso ad esempio ai molti di noi che sanno tutto ma non hanno indipendenza economica e abitativa e devono vivere con genitori pazzi o prepotenti. Però è anche vero che nessuno ci busserà alla porta per tirarci fuori. E del resto cosa c'è di meglio della zona di comfort, almeno per alcuni? :D |
Re: Aiutati da solo
L esposizione e giusta ma va studiato molto prima specie x una persona fragile o con problemi mentali e fatta con cautela, le terapie d urto sono come vincere 10000 euro al gratta e vinci
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Re: Aiutati da solo
Da quando ho imparato a bastarmi e a non rinunciare a vivere solo perchè sono solo, è stata una vera svolta per me.
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Re: Aiutati da solo
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Io vedo invece molta paura di rimanere soli o di fare qualunque cosa da soli... Ma allo stesso tempo è chiaro che non siamo tutti fatti allo stesso modo. Probabilmente per molti l'aiutarsi da soli non ha senso o non funziona. Io mi rammarico solo di non esserci arrivato qualche anno prima. |
Re: Aiutati da solo
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Quando ho chiesto aiuto per uscire dall'isolamento ho chiesto ad un paio di persone ma non mi hanno voluto aiutare. Poi ho chiesto ad una terza che pietosamente è venuta ma ho fatto talmente tante gaffes in quell'uscita che lei non ha più voluto.. perché cmq anche nell'uscita fra amici di sesso diverso si instaurano più o meno le stesse dinamiche di coppia: l'uomo deve proporre, dev'essere sciolto, sicuro e simpatico.. sennò è noioso e non ci si esce più. amici maschi sono tutti fidanzati.. alla fine mi faccio qualche uscita da solo.. sono poche, molte poche, ma meglio che morire barricati in casa stando ad aspettare gli altri. |
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Inoltre penso che da soli si possano fare tante cose e si possa star bene ma è normale per me avere bisogno degli altri e avere bisogno di legami speciali e profondi. Questo è il mio caso, poi magari c'è chi ha esigenze diverse o se le "risolve dentro" in maniera diversa. |
Alle volte star bene da soli significa semplicemente: sono da così tanto tempo solo da averci fatto l'abitudine.
Ormai è come una seconda pelle appiccicosa. Magari come i sepenti prima o poi farò la muta... |
Personalmente credo che l'unica soluzione sarebbe organizzare delle uscite con 1 max 2 persone che abbiano problemi simili ai nostri oppure che non ne abbiano ma che sappiano che noi li abbiamo.
Infatti, il solo fatto di stare in compagnia con chi conosce il nostro disagio, automaticamente allenterebbe la nostra tensione. Questo almeno per il tempo necessario a riabituarsi alle uscite in compagnia. Poi, con il tempo, si potrà uscire anche con estranei o altri amici, una volta ripresa confidenza con un minimo di socialità. Francamente non vedo altra soluzione. Penso che scriverò nella sezione apposita del forum per vedere se si può organizzare qualcosa. |
Re: Aiutati da solo
Io penso che sia l unica cosa che realmente possiamo fare.... aiutarci da soli.
Possiamo avere la fortuna di avere qualche amico che conosce il nostro disagio e che un minimo ci aiuta... ma la verità è che la nostra testa deve "cambiare". Penso che nessuno, né psichiatri né psipocologi e nemmeno gli amici, possano entrarci nella nesta e sbloccarci; possono darci una spintarella ma alla fine dipende tutto da noi. Quelle poche cose che sono riuscita a cambiare l ho fatto da sola alla fine... imprecando e disperandomi a volte, ma ero da sola. Mi rendo conto che alcune cose sono montagne da superare... ma la questione non cambia, purtroppo. |
Re: Aiutati da solo
Non capisco perchè le persone "normali", invece di aiutare, tendono invece ad affossarti definitivamente.
Notando le nostre difficoltà, dovrebbero cercare di convolgerci nelle loro attività con gentilezza...ed invece tendono ad escluderti dalla loro iniziative. Evidentemente temono che la tua presenza possa, in qualche modo, disturbare o rovinare le loro attività...per me è una cosa senza senso...una cattiveria inutile. |
Re: Aiutati da solo
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Re: Aiutati da solo
Io dico di vivere lo stesso, non illudersi, cercare la felicità in cose vere e non chiudersi in se stessi come uno che si preclude volontariamente la possibilità di incontrare gli altri tenendo anche presente che soltanto i pazzi possono essere felici da soli. Di necessità virtù è lecito ma questa non deve essere la regola principale perché vivere come dici tu da stupido ebete non ha alcun senso e non fa parte della mia filosofia di vita
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Re: Aiutati da solo
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Sembrano le istruzioni su come arrendersi all'incapacità di socializzare e arrangiarsi da soli. Ma un fondo, proprio un fondo, di convenienza politically correct c'è: abbassare le aspettative, meglio, dimensionarle in maniera proporzionata a quello che possiamo cavare, al massimo, dalla nostra vita. Non diventeremo mai dei socialoni che vivono a duecento all'ora. Ma la vita offre, di lato rispetto a questo, altre possibilità di ottenere una moderata soddisfazione, che non venga per forza da altre persone. Per come la vedo io, c'è questo, oppure un salto giù da un ponte. Altre scelte non ne vedo. |
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