Re: La mia vacanza da asociale
 

Quelli di viaggiare in solitaria è quasi tutta gente normale che la vita ce l'ha, hanno amici e pure partner, però si ritrovano a viaggiare da soli per svariati motivi, non coincidenza delle ferie, preferenze diverse, ma non mi è sembrato di vedere gente molto introversa o casi umani. Pure mia cugina viaggia in solitaria però e super-estro e con amici. E' un'antipatica perché non mi dice mai di andare insieme a lei, preferisce andare da sola perché forse poi in giro si fa le avventure.

Re: La mia vacanza da asociale
 

Ognuno è fatto a modo suo, io in ferie da solo mi deprimo tantissimo preferisco stare a casa magari mi invento qualche commissione o lavoretto per far passare le giornate.

Re: La mia vacanza da asociale
 

Volevo conoscere un Asperger non e neanche stato possibile..

Re: La mia vacanza da asociale
 

Per quelli che "io mi sarei annoiato, mi sarei rotto": è stata una settimana eh, non un mese.

Re: La mia vacanza da asociale
 

Come era la tua giornata tipo in spiaggia?

Re: La mia vacanza da asociale
 

Per me sarebbe tanto. Quest'anno nella mia prima vacanza in solitaria ho fatto 3 giorni, la prossima ne faro 4-5. Più di una settimana ci andrei solo se avessi casa mia al mare o in montagna.

Re: La mia vacanza da asociale
 

Solite cose: mi sono sparato un libro, qualche dormita, parole crociate, sudoku, musica, abbronzatura.

Re: La mia vacanza da asociale
 

Sì classiche cose insomma. Ma non avvertivi l’ansia intorno? Il baccano , le famiglie, i giovani…potrei farlo però ho paura della malinconia

in solitudine non c'è gioia in quasi nessuna attività

Re: La mia vacanza da asociale
 

Assolutamente no, zero. A parte che c'era poca gente, ma anche se fosse stato pieno non sarebbe cambiato nulla. Io ero lì per i fatti miei, gli altri per i fatti loro.

Re: La mia vacanza da asociale
 

E normale ti rompi le scatole da solo, ci può stare x un po', che poi chi va solo in genere cerca cmq di attaccare bottone o cmq ci prova o guarda le tipe fantasticando dopo un po' ti rompi le scatole molto meglio andare con una tipa piacevole, che sappia lasciare i vostri spazi personali ,reciprocamente questo

Dovrebbero aprire una rubrica…le vacanze in solitaria dei 30enni o 40enni in formato tristezza, non come quelle ragazze estroverse che partono e dopo 1 km c’è un esercito che le segue .

Re: La mia vacanza da asociale
 

A Ragusa al decimo giorno ero al limite,eppure dopo il dodicesimo ero più sciolto parlavo più,poi sono tornato e ora devo decidere cosa fare..mi preoccupa in un trasferimento se non dovessi inserirti subito,ma tanto solo per solo..

Re: La mia vacanza da asociale
 

E comunq io tutti questi solitari che si buttano non li vedo,l'uomo sa del pregiudizio in società verso lintroversione,lo deve fare la donna il passo verso lintroverso,mandare un segnale,io mi tengo a dieci metri..

Re: La mia vacanza da asociale
 

Ahah! Sai che c'è, io adesso sto lavorando su me stesso per non far dipendere la mia felicità dagli altri. Alla fine nelle mie gite e brevi vacanze mi diverto lo stesso perché faccio tutto come dico io, con i miei tempi e modi.

Re: La mia vacanza da asociale
 

Ti riferisci al rischio di sentirsi tristi perchè si è soli ? O per la sicurezza ?

E' su questo hai completamente ragione. Probabilmente se andassi via in autonomia ora, con questa ansia che mi tormenta, sicuramente sarebbe molto più difficile fare conoscenze con la gente. Però insomma, non c'è bisogno di essere super estroversi, basta non avere un atteggiamento di chiusura. Ma capisco che non sia facile, se si è già introversi. Purtroppo lo capisco bene e pagherei anche milioni per riavere il carattere che avevo prima e ricominciare a fare le mie cosine.

Re: La mia vacanza da asociale
 

Ma seriamente: perché non va bene? E perché NON PUOI PARLARNE CON NESSUNO?

Vorrei seriamente parlarne.

Re: La mia vacanza da asociale
 

Non va bene perché teoricamente siamo animali sociali. E non posso parlarne con nessuno perché è così. A chi dovrei dirlo, ai miei genitori? Ai parenti? Ai cugini festaioli? Ai colleghi? Se fossi padre, sapere che mio figlio passa una vacanza da solo al mare non mi farebbe dormire la notte. Perché lo fa? Perché non ha praticamente amici (e per amici intendo persone con cui si trova costantemente, con cui esce la sera) con cui andarci? Perché non ha una morosa da portare con sé?

Ho una maschera e intendo mantenerla. Devo fare il brillante, fingere di essere un normaloide, costruirmi una vita fittizia ma indispensabile. Non servirebbe a nulla mostrarmi per quello che sono realmente, ovvero una persona spesso a disagio con altre persone e totalmente impossibilitata a fare una vacanza in comune: solo a smerdarmi nei confronti degli altri. Come ho già scritto non c'è soluzione, questo sono io da sempre e questo sarò io per sempre.

Re: La mia vacanza da asociale
 

ma scherzi? tutta sta cosa perchè hai fatto 7 giorni al mare da solo? ma sai quanta gente lo fa, e non sono asociali ecc? All'estero lo fanno in tanti, anche ragazze, poi certo magari conoscono gente in viaggio ecc

se devi inculcare tutto ste paranoie fuori dal mondo a un figlio ecco qua un link per te

https://www.doveecomemicuro.it/strut...tazione&id=398

Re: La mia vacanza da asociale
 

Appunto: tanta gente lo fa ma NON è asociale, e magari per tutto il resto dell'anno sta in mezzo alle persone. Io non ho questa carta da usare. E non voglio vivere col complesso del "poverino che triste, non ha amici e va in vacanza da solo". Mai e poi mai. Specialmente da parte di genitori e parenti (ma non solo: in realtà da parte di tutti).

Sono stato a 3 ore da casa, non in un luogo esotico dove conosci culture diverse e puoi anche farlo da solo. All'estero è diverso, sono già stato dall'altra parte del mondo e mi sono pure bullato di esserci andato da solo, anche perché ovviamente non potevo portarmi dietro qualcuno in posti così lontani. Lì sì ho conosciuto persone locali, è stata un'esperienza ccompletamente diversa.