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Rientrare nella società, o forse no...
Siamo nel 2021 la società è cambiata completamente dopo la pandemia, già aveva subito un drastico cambiamento con l'avvento di social network, e così inevitabilmente sono cambiati anche i rapporti tra le persone, sempre più opportunistici, sempre più diffidenza, sempre più litigi e divisioni (anche online), sempre meno cose positive dal mio punto di vista.
E su grande scala nella sfera personale non migliora la situazione, aumentano le dipendenze, suicidi, vari disturbi mentali, problemi economici in crescita, abusi, hikikomori, incel, donne sole e sempre più oggettificate, famiglie sempre meno unite, ricambio generazionale in negativo. Stiamo vivendo il collasso della nostra civiltá? Che soluzioni ci sono con queste premesse, quanti veramente riescono a fare i conti con una solitudine estrema e possono rifiutare le condizioni di questa società? A questo punto non si cerca più di vivere sereni ma di evitare più problemi che si può e arrivare a fine giornata, bella roba. |
Re: Rientrare nella società, o forse no...
X rientrare intendo passare da una situazione da outcast emarginato rassegnato ad una in cui si insegue le fantomatiche tappe tipo coppia, lavoro, casa, famiglia ecc... (pur senza diventare normalone).
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Re: Rientrare nella società, o forse no...
E' un grande schifo.
Io non voglio aver tanto a che fare con la gente perché tanto poi son sempre litigi. A me non me ne perdonano nessuna perché io in quanto sfigato devo essere sempre disponibile e accondiscendente, invece ai pochi soliti noti le perdonano tutte. A volte guardo con invidia i gruppi di 20-30 indiani che fanno il barbecue nei prati. sono ancora rimasti ai rapporti genuini, com'era qui fino a 30 anni fa. |
Re: Rientrare nella società, o forse no...
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Non guarisci?colpa tua!! È finita.. |
Re: Rientrare nella società, o forse no...
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Quindi o si lavora sui fatti che rendono possibile la realizzazione degli scopi, oppure, si lavora sull'accettazione della perdita (gli scopi compromessi), di conseguenza dovendo investire su altre mete. |
Re: Rientrare nella società, o forse no...
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Re: Rientrare nella società, o forse no...
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Se anche con quelle non si rimedia niente, per me è finita. Per coppia, casa, famiglia ecc. non sono mai stato in gioco e da anni non me ne frega neanche più niente. Per qualche cosa non c'è proprio mai stato interesse; al resto c'hanno pensato la rassegnazione, la depressione e le altre patologie |
Re: Rientrare nella società, o forse no...
Ma in assenza di basi come ho scritto prima vedi un rifugio (casa), una comunità (chiamalo famiglia o amici), cibo e acqua, un lavoro che non ti faccia sentire un verme di terra, cosa ti rimane se non correre alla ricerca di altri desideri?
Come si può pensare la strada giusta sia accettare l'assenza di questi e basta, senza questi si lotterà in un modo o in un altro x cercare altri salvagenti, altri desideri a cui aggrapparsi. L'alternativa qual è? Chi davvero riesce a sedersi in un campo e guardare il vento fra le foglie degli alberi o contemplare l'acqua di un ruscello x 15 ore al giorno o ancora peggio stare sul letto al buio, mangiare, bere, lavarsi, dormire e ripetere? Questa mi sembra la ricetta x soffrire più del necessario. Questo mondo è tremendo ma se si è furbi, un po' scaltri riesce a darti qualche soddisfazione, ma non ho ancora capito come. |
Re: Rientrare nella società, o forse no...
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Insomma, mi sembrano tutte alternative peggiori al cercare di restare aggrappati alla società con le unghie e con i denti. |
Re: Rientrare nella società, o forse no...
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A me sinceramente da una parte frega un caxxo, da un'altra qualcosa mi importa, però devo essere sincero, nella vita non mi è mai interessato niente, o quasi niente fino a una certa età, ho sempre vissuto senza pensare ne a futuro né a niente di niente, mai avute aspirazioni di nessun tipo, lavorative poi zero assoluto, se fosse per me, e sono sincero, farei la bella vita senza muovere un dito, se fosse possibile.
Le uniche cose che mi sono interessate da oramai 10 anni a questa parte erano i rapporti sociali, le amicizie (purtroppo molto rare...) e l'amore.. Ora per fortuna sono rinsavito e so che l'amore non esiste.. Ma ancora oggi un piccolo gruppo di amici lo vorrei ancora, eccome. Insomma, oggi come allora vivo alla giornata, fregandomene il più possibile, anche perché quello che voglio non lo avrò mai. E sono molto d'accordo con folle anonimo, il suo pensiero e i suoi concetti sono simili ai miei. |
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Però, se mi concedi di correggere un punto del tuo discorso, sostieni i diritti umani e la fratellanza, ma tiri colpi bassi al volontariato che nasce per difendere proprio coloro che hanno meno possibilità e risorse all’interno di questa società. Io stesso svolgo felicemente e fieramente attività di volontariato presso associazioni che hanno come scopo la vita delle persone con forte disagio economico, fornendo loro gratuitamente beni alimentari, attraverso un servizio molto ben organizzato nonchè rispettoso dei criteri di qualità e sanità degli alimenti. Dedico parte del mio tempo che ho a disposizione a un impegno che, personalmente, trovo superiore rispetto all’inerzia. Inoltre, se posso ancora permettermi, quell’anziano che si rompe la gamba potresti essere tu, e fidati che non ti dispiacerebbe avere accanto una persona che ti aiuta a rialzarti. Io ringrazio il volontariato, perché mi sta tirando fuori da una situazione in cui non vedevo vie d’uscita. Volevo dire solo questo. |
Re: Rientrare nella società, o forse no...
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E' vero che si vorrebbe aiuto, però probabilmente serve aiuto competente, altrimenti il cosiddetto aiuto ti dà il colpo di grazia. |
Re: Rientrare nella società, o forse no...
Credo che lo società non sia mai cambiata.
É sempre stata così.... solo che ora si nota di più. Non c'é niente di nuovo all'orizzonte. Quello che non capisco é: quale sarebbe per voi la soluzione? L'alternativa ? L'uomo é "egoista"... lo é sempre stato... chi più e chi meno. Chi ha problemi e non riesce a stare nella società viene giudicato, ma anche dimenticato. Non gliene frega a nessuno cosa fa uno nella vita; vale anche per i "normali". Cosa vi aspettate da questa società? Che vi venga a bussare a casa e vi prenda per mano ? Il massimo in cui potete sperare é un sussidio, se ne avete i requisiti. Il resto dovete guadagnarvelo voi... come fa la maggioranza delle persone comuni. Alla gente non frega nulla se state in casa e non avete vita sociale perché siete fobici... lo ritiene un vostro problema. Potete benissimo stare in casa, la verità é che non frega niente a nessuno. Le persone hanno già i loro problemi di vita, quelli degli altri sono superflui. La società non aiuta la gente che é rimasta senza lavoro e magari deve mantenere una famiglia (con bimbi piccoli) e nemmeno determinati malati/invalidi ...figuriamoci chi ha problemi di fobia. In un mondo utopico come dovrebbe comportarsi la società verso i fobici, secondo voi ? |
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Re: Rientrare nella società, o forse no...
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Sono queste prese per il culo continue che a me danno più fastidio. Fosse vero che lo ritengono un nostro problema e sta a noi risolverlo e apertamente ci dicessero che vogliono lasciarci cuocere nel nostro brodo sarebbe meglio, no, mettono su tutto un finto circo di aiuto per specularci sopra e poter dire poi che si è fatto tutto quello che si poteva fare. Da un lato fa comodo dire che noi non siamo normali, là dove uno può specularci sopra e guadagnare, dall'altro no, non conviene più perché poi bisogna alzare il culo davvero per aiutare, qua poi quando bisogna impegnarsi invece diventa solo un nostro problema e diventiamo noi magicamente capaci di risolvere tutto per conto nostro. Si dica "noi non siamo intenzionati ad aiutarti, te la devi vedere tu, se muori o fai una brutta fine non ce ne frega un cazzo". Questo sarebbe parlare onestamente e non speculare più sulla sofferenza e i disagi. Le professioni di aiuto spesso sono costituite da un branco di pescecani che mangiano e cercano di mangiare i tuoi ultimi brandelli di carne, non solo uno deve difendersi dal mondo sociale, deve difendersi anche da questo circo del cazzo che aggrava la situazione. Ha ragione Barracrudo devi cercare di inculare un po' tutti cercando di non essere inculato (compresi gli stronzi che ti tendono queste finte mani di aiuto), questa è la conclusione alla quale sono arrivato... "homo homini lupus". |
Re: Rientrare nella società, o forse no...
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Ma veramente speri in questo quando ormai siamo ai livelli che una persona viene presa in giro anche solo se é in sovrappeso (non obeso) o perché, magari, ha un neo più grosso del normale ? Non succederà mai. Quindi perché farsi il sangue marcio per una cosa che é impossibile ? sei tu che devi fregartene e continuare la vita come vuoi tu. |
Re: Rientrare nella società, o forse no...
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Se si è in guerra mica si è felici, ma la guerra non l'ho voluta io. Questo è lo stato di cose? La conseguenza e che ci si scanna, si violenta, si fanno a pezzi gli altri, e talvolta si fa saltare il culo a qualcuno, compreso me, che non sono innocente anche io. Non riesco più a raccontarmi altre storie diverse da questa e crederci. L'umanità è basata su gerarchie e conflitti, la storia è costituita da una grossa ed enorme scia di sangue. Chi sta avanti non vive malaccio, ma chi sta dietro vive spesso molto male. Poi un tizio si suicida e fanno finta di interessarsi tutti quando fino al giorno prima nessuno lo ha mai cagato e via campagne contro il suicidio, che la vita è bella, anche qua c'è sempre una coscienza del cazzo rispetto ai problemi altrui. Salvano la vita, che poi tu viva una merda a nessuno frega un cazzo, pretendono poi di esser ringraziati per questo. Bisognerebbe lasciar libere le persone di arrendersi e uscirne, il minimo atto di pietà. Una società utopica dove non esistono conflitti violenti non può esistere, ma una che dia libero accesso ad ogni mezzo per togliersi di mezzo sarebbe realizzabile. Io non sarò più buono degli altri, lo ammetto, ma sento di essere molto, molto più cosciente. |
Re: Rientrare nella società, o forse no...
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Rimane il fatto che il sederino lo dobbiamo muovere noi, anche se non ci va, anche se ci fa schifo tutto, anche se abbiamo l'ansia e anche se fa caldo.. questo è, altre soluzioni per ora non ce n'è. |
Re: Rientrare nella società, o forse no...
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Il paragone sulla guerra non lo condivido... sono cose diverse. Concordo con l'ultimo post di Syd. |
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